6 Ottobre

Conte, Renzi e la guerra delle spie d'America

Il leader di Italia Viva all'attacco sulla delega del premier sui servizi segreti: "Gli suggerisco di nominare un professionista". La missione di William Barr a Roma a Ferragosto, i nostri 007, il ruolo del presidente del Consiglio. La storia, le carte, le ombre del Russiagate, Palazzo Chigi e la Casa Bianca

Controintelligence. L'amministrazione Trump sta indagando sull'origine del Russiagate. Da dove è partita l'inchiesta dell'Fbi che voleva incriminare Trump per collusione con la Russia? Quali nazioni straniere e governi si sono prestati a dare una mano a confezionare storie e dossier falsi contro il candidato Trump? L'inchiesta di Robert Mueller su presidente degli Stati Uniti dopo 22 mesi di indagini, 8 milioni di dollari spesi e una caccia all'uomo condotta con ogni mezzo alla fine è naufragata nel nulla. Ma da quel momento è cominciata un'altra indagine che non fa squillare i titoli dei giornali per il semplice motivo che è scomoda per chi ha dato fiato alle trombe del Russiagate. 

Che indagine? Quella che William Barr, il procuratore generale degli Stati Uniti, annunciò nell'aprile scorso, contestualmente alla chiusura del Russiagate: "Bisogna indagare sull'origine dell'inchiesta". E così Barr in persona si è messo a capo dell'indagine, ha preso la valigia e cominciato il tour delle capitali estere (Italia, Regno Unito, Australia e Ucraina). Fare tappa a Roma per lui è obbligatorio, un paio di fatti citati nel rapporto Mueller si sono consumati o sono transitati a Roma. Nel glossario del Russiagate, appendice B del dossier di Mueller, l'episodio italiano è questo:

Bisogna ricordare che tutta l'indagine traballa fin dall'inizio perché è basata su due pilastri al wafer: il dossier su Trump che viene dalla Russia con amore, confezionato dall'ex spia di Sua Maestà, Christopher Steele, dossier completamente falso; le instabili dichiarazioni di un personaggio a dir poco opaco e di terza fila che collaborò con l'entourage della campagna presidenziale di Trump da marzo a ottobre 2016, George Papadopoulos, che fu introdotto nella Link Campus di Roma per incontrare un personaggio, un professore maltese di nome Joseph Mifsud, che allora collaborava con l'ateneo. Mifsud gli promise informazioni su un dossier contro la Clinton di cui i suoi amici russi erano...


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