2 Novembre
Il partito No Tax
Scontro nella maggioranza. Franceschini: non ci sarà un altro governo dopo quello di Conte. Renzi ribadisce la linea dura e lancia la campagna social: "C'è chi è No Tav o chi No Tap, Italia Viva è No Tax". Bonaccini preoccupato per l'impatto del fisco su auto aziendali e plastica sul voto in Emilia
Che succede? È un sabato italiano, à la Sergio Caputo, dunque smagato e svagato, tutto swingato, con pochi fatti di peso ma un buon tempo per riflettere, dare un'occhiata e una pensata al quadro politico, trarne qualche esito non friabile. Sul fronte internazionale il centro del maelstrom è sempre la Casa Bianca, si vota e Trump è l'uomo del momento anche quando non fa niente (difficile beccarlo da fermo). Sull'America abbiamo un abbandono (che tristezza) ma oggi, in una giornata uggiosa (sì, Battisti) ci sta un giro di giostra di politica italiana. Seguite il titolare di List.
01
Nuove tasse. Prima 2 e poi 4 miliardi
Una legge di Bilancio fatta male e spiegata peggio, non è certo una novità, ma è la gestione tafazzista che è stupefacente. Lunedì comincia l'esame parlamentare, entro il 31 dicembre sarà convertita in legge, entra in vigore il 1° gennaio 2020. La sua lettura, come sempre, dà l'idea di cosa non siamo e cosa non possiamo. La manovra vale 30 miliardi, 16 sono coperti con più deficit, 14 miliardi saranno coperti da tasse, tagli, nuove entrate da lotta all'evasione. Il capitolo che rischia di far deragliare il governo è quello delle tasse. Nel 2020 ci saranno nuove tasse per 2 miliardi che diventeranno 4 nel 2021. La sola plastic tax - che secondo Paolo Gentiloni è stata "spiegata male" e su questo ha ragione - vale un miliardo il primo anno e 2.2 miliardi il secondo.
La tassazione dell'auto aziendale porterà un maggior gettito di 332,6 milioni nel 2020, nell'anno successivo salirà a 387,4 milioni e a 278,8 mln nel 2022. È quanto si legge nella Relazione tecnica che accompagna il testo della manovra. Aliquota al 30% per le auto elettriche (un puntino sul totale del parco circolante) e al 100% per quelle inquinanti, per le auto a...
Che succede? È un sabato italiano, à la Sergio Caputo, dunque smagato e svagato, tutto swingato, con pochi fatti di peso ma un buon tempo per riflettere, dare un'occhiata e una pensata al quadro politico, trarne qualche esito non friabile. Sul fronte internazionale il centro del maelstrom è sempre la Casa Bianca, si vota e Trump è l'uomo del momento anche quando non fa niente (difficile beccarlo da fermo). Sull'America abbiamo un abbandono (che tristezza) ma oggi, in una giornata uggiosa (sì, Battisti) ci sta un giro di giostra di politica italiana. Seguite il titolare di List.
01
Nuove tasse. Prima 2 e poi 4 miliardi
Una legge di Bilancio fatta male e spiegata peggio, non è certo una novità, ma è la gestione tafazzista che è stupefacente. Lunedì comincia l'esame parlamentare, entro il 31 dicembre sarà convertita in legge, entra in vigore il 1° gennaio 2020. La sua lettura, come sempre, dà l'idea di cosa non siamo e cosa non possiamo. La manovra vale 30 miliardi, 16 sono coperti con più deficit, 14 miliardi saranno coperti da tasse, tagli, nuove entrate da lotta all'evasione. Il capitolo che rischia di far deragliare il governo è quello delle tasse. Nel 2020 ci saranno nuove tasse per 2 miliardi che diventeranno 4 nel 2021. La sola plastic tax - che secondo Paolo Gentiloni è stata "spiegata male" e su questo ha ragione - vale un miliardo il primo anno e 2.2 miliardi il secondo.
La tassazione dell'auto aziendale porterà un maggior gettito di 332,6 milioni nel 2020, nell'anno successivo salirà a 387,4 milioni e a 278,8 mln nel 2022. È quanto si legge nella Relazione tecnica che accompagna il testo della manovra. Aliquota al 30% per le auto elettriche (un puntino sul totale del parco circolante) e al 100% per quelle inquinanti, per le auto a bassa emissione di CO2 la percentuale va al 60%.
Il maggior gettito della sugar tax sarà di 233 milioni di euro nel 2020, salirà 261,8 mln nel 2021. Nella relazione tecnica sulla manovra c'è scritto che ogni anno si consumano bevande gassate pari a 765 milioni di litri, la stima prudenziale nella relazione è di 382,5 milioni di litri.
La "drum" tax sulle sigarette fatte col tabacco, per farle bisogna "rollare", dunque acquistare cartine e filtri. E anche da qui si ricavano 31 milioni l'anno.
***
Mancano indicazioni per una dieta macrobiotica, i ristoranti dello slow food e il fitness responsabile, poi i consigli sui libri da leggere e quelli da evitare, la musica sacra sì, i Red Hot Chili Pepper no, le ricette della nonna no che sono troppo grasse e basta con questa mania del denaro contante, solo carte di credito e bancomat perché è meglio tracciare responsabilmente, sia chiaro, ogni spazio di libertà e innocenza. La tassa sul diesel che Macron s'inventò per preparare la sua svolta verde, finì con mesi e mesi di protesta dei gilet gialli in tutta la Francia, in Italia non si fanno rivoluzioni, all'ora di pranzo i moti s'arrestano e si butta la pasta, ma se il voto in Umbria ha qualche significato per il futuro, allora basta leggere la manovra per capire come andranno le cose. L'impatto è immediato. Craaaaaaassssh. Non ci credete? Qui siamo fedeli a una vecchia regola: follow the money. E finiamo dritti in Emilia.
02
Tra la via Emilia il West c'è un Bonaccini preoccupato per il voto
Tra la via Emilia e il West c'è il presidente della Regione Stefano Bonaccini che ha avvisato i parlamentari eletti del Pd della tempesta in arrivo, via Agi: "Non condivido il provvedimento sulle auto aziendali per come è stato impostato e sono sicuro, come mi hanno garantito il ministro Gualtieri e Misiani, oltre allo stesso Zingaretti, che verrà decisamente modificato o addirittura cancellato". Bonaccini è in disaccordo anche sull'impostazione della plastic tax: "Ricordo che in Emilia Romagna il futuro piano regionale 'plastic free' lo stiamo condividendo anche con le imprese del settore, studiando meccanismi di compensazione e incentivi che non danneggino il comparto, per una svolta ecologica assolutamente necessaria, ma che non deve colpire imprese e lavoro. La stessa logica di gioco di squadra - sottolinea il governatore - dovrebbe essere adottata a livello nazionale: per questo ho interessato il Governo, affinché le misure a cui sta pensando non danneggino un settore così importante in Emilia Romagna. Anche i parlamentari regionali del centrosinistra mi hanno assicurato di voler modificare tali misure". Cosa sta dicendo Bonaccini? Che il risultato del voto in Emilia Romagna è a rischio.
03
C'è solo Conte (dice Franceschini) quindi c'è anche altro
Dario Franceschini dice che c'è solo Giuseppe Conte e non altri, ma se lo dice lui, che è un navigato commodoro dell'oceano della politica, allora è certo che da qualche parte si sta preparando un'altra figura sotto il polsino. Il poker della politica è questo non si può stare fermi a osservare l'avversario che cambia le carte del mazzo. L'avversario non è Salvini, che fa il suo lavoro d'opposizione caterpillar, ma Matteo Renzi, che con Italia Viva sta facendo morire di rabbia gli alleati a corrente alternata, troppo per i loro gusti. Franceschini, che è persona seria e politico esperto, la mette giù come si deve in questi casi, un avviso via Twitter a Renzi:
Il governo Conte è davvero l'ultimo di questa legislatura? Franceschini fa bene a dirlo, non può certo affermare il contrario, questa è un'impostazione tattica corretta, ma chi ha penna e taccuino ha un'altra domanda. Quale?
04
Il governo dura o non dura?
Dura o non dura? Questa è la domanda che ricorre nelle conversazioni sul governo. Il Conte bis è nato il 5 settembre scorso, non ha compiuto ancora i due mesi di vita, ma la sua esistenza è messa in discussione da un quadro politico colmo di incertezze. Quali?
1. Il taglio dei parlamentari ha bisogno di essere accompagnato da riforme sostanziali, non maquillage, prima delle quali è una riforma elettorale. Quale? Nessuno lo sa e in queste condizioni i partiti sono tra l'incudine e il martello.
2. L'incudine è il primum vivere dei parlamentari che tendono naturalmente a conservare il proprio seggio; il martello è quello della tentazione di evitare il logoramento (nel lungo periodo vale per tutti, anche per chi ora vince il voto locale e ha una rendita d'opposizione) andando a contarsi con le elezioni anticipate e far naufragare la riforma del taglio dei parlamentari e quella della legge elettorale.
3. Nessun partito può dire di essere in grande salute, nemmeno la Lega. Basta allargare la visione per rendersene conto. Il Pd ha sulle spalle il peso enorme di tenere in piedi un esecutivo senza un reale programma politico e con i partiti socialdemocratici europei in crisi; i Cinque Stelle sono finiti nella contraddizione dell'anti-tutto, sono in caduta libera sul piano del consenso e dell'organizzazione; Italia Viva ha peso in Parlamento ma per ora non ha voti; la sinistra radicale è poco più di una testimonianza; la Lega vince (e vincerà ancora) ma è un partito senza una visione internazionale, con una collocazione sbagliata in Europa, isolato e bisognoso di una strategia di governo che non c'è; Fratelli d'Italia rappresenta una destra in ascesa ma con un potenziale limitato dall'assenza di un'apertura a temi liberali e di mercato che sono necessari in un paese che è la seconda potenza manifatturiera d'Europa; Forza Italia è un passato che non può tornare per ragioni anagrafiche e di sintonia con il presente.
4. Le leadership reali non si misurano solo con i voti, conta anche la capacità di saper stare dentro le istituzioni. Matteo Salvini è giovane, controlla il suo partito e ha i voti, ma abbiamo anche visto quali sono i suoi limiti sul piano del gioco istituzionale e per superarli deve saper adattare prima di tutto se stesso alla fase di governo; Luigi Di Maio è l'unico professionista dentro i Cinque Stelle, ma ha un partito in ebollizione e in parte già cotto, il Movimento non ha nessuna alternativa reale all'attuale leadership; Matteo Renzi si è sfiammato già un paio di volte e tenta la rinascita, è giovane, spregiudicato, cinico e intelligente nella manovra parlamentare, il più dotato in questo ambito dell'attività politica, ma ha il problema del consenso nel paese reale e per contare ha bisogno di tempo, di idee meno ondivaghe (oscilla tra destra e sinistra, ma per ora non le supera concettualmente, non le fa diventare programma) e figure che lo affianchino senza essere mere comparse; Silvio Berlusconi è un capitolo residuale di una storia italiana. Poi c'è Giuseppe Conte che si agita per diventare qualcosa al centro, è camaleontico, ma ha già il problema della sua permanenza a Palazzo Chigi.
Ripetiamo la domanda: dura o non dura? Il governo con questo scenario è una somma di debolezze e potrebbe durare, tuttavia il problema non è più quello dell'esecutivo, ma della legislatura. Più probabile che il governo caschi e la legislatura vada avanti. Il peso del partito responsabile è sulle spalle del Pd e quando nel Palazzo si sussurra che c'è preoccupazione per la tenuta dei Cinque Stelle, in realtà bisogna guardare ai dem. Tutti i sondaggi danno Lega e Fratelli d'Italia in forte ascesa, il voto in Abruzzo è la prova che è tutte le dighe del voto di schieramento sono saltate, Salvini vincerà anche le elezioni in Calabria e sta già battendo le piazze dell'Emilia. Il governo sopravvivebbe di fronte a sconfitta nella regione sempre rossa? No. E la legislatura? Difficilissimo.
05
Italia Viva, Renzi e il partito No Tax
La prova che il quadro è in fase di scomposizione (e poi ricomposizione) la dà Matteo Renzi che intervistato dal Messaggero dice la legislatura andrà avanti, ma non è detto che il presidente del Consiglio sia Conte perché “dipende da come funziona il governo”. Renzi ha superato anche la fase "stai sereno", il suo avviso al premier è diretto.
Cosa vuole Renzi? Uno spazio politico sempre più ampio, un ruolo centrale nell'azione di governo. E questo ruolo può averlo e pretenderlo per una semplice ragione: senza i suoi voti l'attuale maggioranza evapora. Lo spazio può occuparlo agevolmente perché la legge di Bilancio è un enorme errore politico. Attenzione, non stiamo parlando di contabilità, ma di politica, di percezione e di comunicazione di quella che un tempo si chiamava legge finanziaria. Abbiamo sollevato in anticipo su List il tema della politica del rancore, della macchina tributaria lanciata a tutta velocità contro il ceto medio, i professionisti, gli autonomi, le partite Iva e le piccole imprese. Il masso di kryptonite ora è là, emette radiazioni letali e Renzi lo agita di fronte agli alleati di governo:
C'è bisogno di eliminare i tre principali errori rimasti: le tasse su zucchero, plastica e soprattutto auto aziendali che sono una inspiegabile mazzata alla classe media” perché è “giusto combattere l'evasione fiscale ma va combattuta anche l'invasione fiscale: l'invasione fiscale di nuove tasse e aumenti sconsiderati. Le tasse in Italia sono troppe: facciamole scendere. O almeno non alziamole.
Il governo cederà? Probabile, alzerà bandiera bianca e Renzi farà sventolare la sua di bandiera, quella del partito che ha impedito l'arrivo di un'ondata di gabelle della sua vittoria. Non ci credete? Ecco la pubblicità di Italia Viva sui social, profilo Instagram di Matteo Renzi:
Che cosa è questo? Logoramento delle altre forze politiche. A proposito di logorati e fulminati. Andiamo in America.
06
America 2020. Beto, il fenomeno che non c'è più
Chi se li ricorda gli articoli lunghi, commossi, i tweet con l'ave Cesare per il nuovo astro nascente della politica americana, le entusiastiche previsioni sulla stampa italiana, per quello che appariva l'uomo che avrebbe stracciato Trump con un colpo di congiuntivo e un imperativo? Non ve lo ricordate? Dai, possibile, che non ricordiate il gigante, Beto O' Rourke? Dite che era sparito dai radar? Sì, ma l'entusiasmo era visibile, cribbio, era chiaro come il sole che per The Donald sarebbe stata la fine. Cose da salotto, s'intende, incomprensibili per i bifolchi. Come sempre, la realtà è puntuale, inesorabile, onesta. E Beto O'Rourke, il texano illuminato sulla via del progresso, si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca. Annuncio via Twitter:
E dichiarazione alla Cbs: "È difficile da accettare, ma ora è chiaro che questa campagna non ha i mezzi per andare avanti con successo". Il problema, sia chiaro, non è lui, ma chi lo ha presentato come il Messia. Indietro tutta. E avanti un altro.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Una botta di vita: denaro e alcol. Ah, la dissipazione.
07
Vincere due volte alla lotteria (e quattro pilastri di gin)
Beto non ha avuto fortuna - e se sei sopravvalutato la storia comincia in salita - ma per il futuro è meglio che si scelga un Gastone che la fortuna la cerca e la trova. Chi? Si chiama Rolf Rhodes e ha vinto un milione di dollari alla lotteria di stato del Massachusetts, biglietto acquistato in una stazione di benzina a cinquanta chilometri da Boston. La possibilita' di essere estratto era di uno su 1,6 milioni. La notizia non è che ha vinto, ma che è la seconda volta che il colpo gli riesce. Aveva già vinto nella stessa lotteria nel maggio dell'anno scorso. Sempre un milione, poi sceso a 650 mila dollari perché optò per il pagamento non a rate ma in una sola soluzione. Cash. È l'ora giusta per andare fare benzina, comprare un biglietto di qualsiasi lotteria e poi spiaggiarsi all'American Bar con un Dry Martini. Il titolare ha appena scoperto un gin australiano, si chiama Four Pillars Rare, e dopo il quarto è meglio avere quattro pilastri. Buona serata.
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24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.