22 Ottobre
Il discorso del Re. E poi il caos
Il Re Felipe VI ha chiuso la porta ai separatisti. Il capo dei los Mossos catalani accusato di sedizione. Barcellona prepara la dichiarazione di indipendenza per lunedì. Il socio spagnolo di List racconta il sottosopra di Spagna. Grandi notizie dall'Italia: Pisapia litiga con D'Alema
Il Re ha parlato. Felipe VI (qui sopra, nella foto Ansa) ha rotto giorni di imbarazzante mutismo. Il suo è stato un duro intervento contro i separatisti catalani, la porta della monarchia si è aperta e chiusa nel giro di pochi minuti. Il titolare di List ha le sue idee sul tema, le ha messe nero su bianco per voi in questi giorni drammatici per la Spagna e l'Europa. Ma oggi l'apertura della vostra newsletter è di un'altra firma, una persona che conosce bene il sottosopra di Spagna. Dopo il Re, la parola va al socio spagnolo di List, Maite Carpio. Buona lettura.
01
Il cuore spezzato della Spagna
di Maite Carpio
Cari lettori di List,
ecco qua il vostro socio spagnolo. Avrei voluto esordire in una situazione migliore, ma ahimè mi tocca presentarmi nelle condizioni più sfavorevoli, con il cuore spezzato e, ancora peggio, con il pensiero confuso. Cosa dire? Sono giorni che non riesco a farmi una ragione di ciò che succede nel mio paese. Mi domando in continuazione come ci siamo ritrovati in mezzo a questa follia. Io sono nata a Madrid, mi nonna era basca, adoro Barcellona (ma come si fa a pensare una Spagna, un'Europa! senza Barcellona?) vivo a Roma da più di vent’anni... come mai mi ritrovo in un film che mi sembra dell’orrore, tipo "Ritorno al passato" senza I Visitatori?
Seguo le orme del titolare (senza pretese!) e provo a spuntare qualche pensiero, senza ordine, ma guidata dal cuore:
- Il nostro giovane e gentile Re ha parlato, ma non ha detto niente. Nel momento più critico che la democrazia spagnola ha mai conosciuto negli ultimi anni, ha fatto un discorso di quattro minuti (non era meglio un tweet?) scarso, congelato nel corsé di una istituzione che traballa. Ha puntato sulla legalità con una chiamata illusoria all’unità del paese, infatti il passaggio fondamentale è...
Il Re ha parlato. Felipe VI (qui sopra, nella foto Ansa) ha rotto giorni di imbarazzante mutismo. Il suo è stato un duro intervento contro i separatisti catalani, la porta della monarchia si è aperta e chiusa nel giro di pochi minuti. Il titolare di List ha le sue idee sul tema, le ha messe nero su bianco per voi in questi giorni drammatici per la Spagna e l'Europa. Ma oggi l'apertura della vostra newsletter è di un'altra firma, una persona che conosce bene il sottosopra di Spagna. Dopo il Re, la parola va al socio spagnolo di List, Maite Carpio. Buona lettura.
01
Il cuore spezzato della Spagna
di Maite Carpio
Cari lettori di List,
ecco qua il vostro socio spagnolo. Avrei voluto esordire in una situazione migliore, ma ahimè mi tocca presentarmi nelle condizioni più sfavorevoli, con il cuore spezzato e, ancora peggio, con il pensiero confuso. Cosa dire? Sono giorni che non riesco a farmi una ragione di ciò che succede nel mio paese. Mi domando in continuazione come ci siamo ritrovati in mezzo a questa follia. Io sono nata a Madrid, mi nonna era basca, adoro Barcellona (ma come si fa a pensare una Spagna, un'Europa! senza Barcellona?) vivo a Roma da più di vent’anni... come mai mi ritrovo in un film che mi sembra dell’orrore, tipo "Ritorno al passato" senza I Visitatori?
Seguo le orme del titolare (senza pretese!) e provo a spuntare qualche pensiero, senza ordine, ma guidata dal cuore:
- Il nostro giovane e gentile Re ha parlato, ma non ha detto niente. Nel momento più critico che la democrazia spagnola ha mai conosciuto negli ultimi anni, ha fatto un discorso di quattro minuti (non era meglio un tweet?) scarso, congelato nel corsé di una istituzione che traballa. Ha puntato sulla legalità con una chiamata illusoria all’unità del paese, infatti il passaggio fondamentale è stato quasi alla fine, quando ha deciso di appellarsi alla forza del diritto e alla solidarietà di tutti i catalani (spagnoli?) che non hanno votato si. “Voglio dire ai catalani che sono preoccupati per il comportamento delle loro autorità che non siete soli, avete la solidarietà di tutti gli spagnoli per difendere i vostri diritti". Voi mi direte, che altro poteva dire? Questa non è una questione solo di “legalità’ “ e il discorso del Re non passerà certo alla Storia per aver interpretato lo spirito del tempo.
- Rajoy e il suo governo hanno commesso uno errore clamoroso, con la loro incompetenza hanno regalato alla sinistra secessionista la propria ragione di essere. Modesto, un uomo senza qualità presente sulla scena politica spagnola per accontentare le anime piccolo borghesi che vogliono pensare che niente è cambiato e che “ti faccio vedere io”. Non si può tornare indietro dopo le immagini di violenza e abuso che il mondo intero ha visto. Sì, il referendum era illegale, ma ci voleva una visione. Ci sono le parole, il gioco politico, la diplomazia, una strategia complessa... non le pallottole! Applicherà l’articolo 155 della Costituzione? Lascerà passare un bel po di tempo, come nel suo stile, ma scommetterei di sì. Ma così non si risolve il problema, come ricucire la profonda ferita del paese?
- Chi è Carles Puigdemont? Grande incognita. Cinquantacinque anni, secondo di 8 fratelli di una famiglia di pasticcieri (la sorella ricorda infatti i continui pasticci che combinava) Voleva fare il filologo, ma finisce giornalista e anche lui da piccolo voleva fare l’astronauta (attenzione! rivedere i patti parasociali con il titolare). Inizia in politica con Pujol e segue Mas ma nessuno era riuscito a spingersi così lontano. Questa volta però ha montato la panna troppo in fretta e temo che ora nemmeno lui sappia molto bene come servirla in tavola. In Catalogna hanno votato due milioni su 5.4 milioni di aventi diritto al voto. Cosa farà con tutti gli altri? Ritira il loro passaporto?
- Soluzione? Trattare! Trattare sempre! Coinvolgere i baschi e ripensare la Spagna come uno stato federale, forse repubblicano (senza Felipe e la sua regina di cuori, questo è il tema che nasconde la timidezza del suo discorso) che abbia il coraggio di proiettarsi in un futuro che ribalta gli schemi attuali e si lancia senza paura alla ricerca di una formula di inclusione diversa.
- Dov’è l’Europa? Chi risponde da Bruxelles all'illegalità di Puigdemont? Se c'è ancora Schengen, servirà il visto per entrare in Catalogna?
Dopo l’ultimo attentato a Barcellona, io come tutti gli spagnoli e gli europei per bene abbiamo pianto per le vittime innocenti. Allora eravamo tutti catalani. Oggi mi domando dove ci porterà questa strada ancora più folle perché guidata da una rabbia e un malessere che non possiamo più ignorare. Una sola buona notizia: l’Europa esiste nella nostra coscienza più di quanto crediamo. La questione catalana non è solo una questione spagnola. Forse la crisi della democrazia e il rimpianto di tempi migliori ci faranno apprezzare ciò che siamo stati, mi auguro solo che i nostri governanti diventino se non capaci almeno un po’ sensati.
È giunta l'ora di prendersi un whisky sour. Vi pare troppo presto? Forse! Ma vi do un consiglio disinteressato: lasciate perdere il dry Martini, va bene solo dopo le otto.
***
Il cuore aperto del socio spagnolo. E la ragione d'acciaio della spada iberica. Con questo mix in testa, il titolare fa un salto nella politica italiana, un luogo dove pare che tutto quello che sta succedendo là fuori, non esista. L'Europa si sta rompendo, la Spagna è in una fase di guerra civile strisciante, loro, i partitanti, sono alle prese con lo psicodramma della sinistra di Mdp che entra e esce dalla maggioranza ogni cinque minuti. Sono cronache decadenti, senza la dignità letteraria del decadentismo. Come scrive Gianmario Mariniello, un lettore di List, "oggi il fruttarolo mi ha tenuto 30 minuti a parlare del dibattito sulla sinistra, di Pisapia e D'Alema. Ah, il paese reale". Andiamo. Tenete a portata di mano l'aspirina. Alt, prima c'è un aggiornamento, sempre dalla Spagna. Nitroglicerina.
02
Il capo dei los Mossos accusato di sedizione
La notizia è una bomba: il capo dei los Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, è accusato del reato di sedizione. Dovrà presentarsi venerdì di fronte al tribunale della Audiencia Nacional con il suo avvocato. Il maggiore Josep Lluís Trapero rischia 15 anni di carcere. Proprio la mossa che ci voleva per raffreddare il clima in Catalogna. I los Mossos in Catalogna sono un pilastro. E il governo centrale sta cercando di abbatterlo. Si preparano giorni difficili. E non finisce qui, leggete qui sotto.
03
Lunedì la dichiarazione di indipendenza
Secondo El Pais stiamo per arrivare all'Armageddon: Carles Puigdemont, il capo del governo catalano, lunedì andrà in Parlamento a fare la dichiarazione di indipendenza della Catalogna. Mancano pochi giorni, dov'è l'Europa? Siamo di fronte a un passaggio traumatico, a Bruxelles fanno melina. Siamo sicuri non ci sia un piano per fare saltare tutto quello che resta dell'Unione? Sono domande che in Italia rimbalzano sul muro di titanio della politichetta, davvero imbarazzante. Seguite il titolare di List.
04
Sinistrati. Pisapia, D'Alema e Renzi
Entrano ed escono. Escono ed entrano. La sinistra dalemiano-bersaniana-speranziana è uno spettacolo, un contorcimento post-ideologico che va gustato lungamente: 30 secondi. Di cosa stanno discutendo Pd e Mdp? Del Documento di economia e finanza, il cosiddetto DEF, un documento che alla prova della realtà è da zero tituli, visto che le sue previsioni sono puntualmente corrette dal mondo che ci sta intorno, quello che in Italia si fa fatica a prendere in considerazione. In ogni caso, la faccenda ha una sua importanza: un voto contrario di Mdp condurrebbe alla dissoluzione del governo in anticipo e tanti saluti alla legge elettorale, l'unica cosa che il Parlamento deve approvare in fretta e poi tutti a casa. Quel voto ci sarà? Sarebbe quello che Bruno Tabacci ha chiamato "il suicidio della sinistra". Dunque non ci sarà (forse, sono capaci di tutto) e al suo posto ci saranno vari aggiustamenti dello zerovirgola nel DEF che non hanno alcuna importanza pratica, ma servono a Mdp per marcare la differenza politico con il nemico in casa, il Partito democratico.
Stamattina Mdp-Articolo 1 ha annunciato che voterà a favore dello scostamento del pareggio di bilancio, ma ha subito precisato che "non parteciperà al voto sulla risoluzione di maggioranza". Lo ha detto il capogruppo al Senato, Maria Cecilia Guerra, intervenendo nell'Aula di Palazzo Madama. La disponibilità sulla revisione dei super ticket e sulla sanità espressa nella risoluzione di maggioranza "non basta se non c'e' una vera disponibilità del governo, disponibilità su cui non sono ancora arrivati segnali veri", dice la Guerra. Voi cosa avete capito? Da entrambe le parti, si tratta di una guerricciola di piccolo cabotaggio, ma con grande impatto sull'immagine dell'intero schieramento di sinistra. Renzi non è in grado di tenere insieme una coalizione, è lui il pomo della discordia, ma dall'altra parte la faccenda ha preso la stessa piega e così si va avanti in uno scontro tra cosiddette "personalità". Scontro arrivato al punto terminale: Pisapia oggi dice a D'Alema che divide il campo progressista e quindi deve "fare un passo indietro". Siamo alla scissione dell'atomo.
Berlusconi e il centrodestra assistono allo spettacolo e attendono il voto. Non c'è bisogno neanche di fare campagna elettorale, stanno consegnando al Cavaliere la vittoria alle elezioni. Anzi no, l'ufficio complicazioni del Parlamento comunica che c'è in frigo il Rosatellum (forse) e di segni di vittoria con quel sistema elettorale non se ne vede l'ombra. Come diceva il Comandante Mao, c'è grande confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente. C'è solo il piccolo particolare che Mao tra Montecitorio e Palazzo Madama non si vede neanche su un poster.
A proposito di legge elettorale - l'unica cosa che conta in questo momento - qui a List si è aperto un dibattito interno. Tranquilli, non è come la direzione del Pd. Dura poco e soprattutto si capisce cosa dicono i contendenti. Andiamo a leggere insieme, c'è posta per il titolare di List.
05
Proporzionale & Maggioritario
Legge elettorale, che mistero. Calogero Mannino ha letto su List l'articolo di Michele Magno di ieri sul "miraggio proporzionale" e in un lampo ha preso carta e penna per ribattere allo scetticismo elettorale del nostro. Quello che segue è uno scambio di fioretto tra i due, il piacere della civiltà del dibattito.
Caro titolare, leggo quotidianamente il “breviario” di List. Oggi mi permetto un’osservazione al saggio di Michele Magno. Riprendo testualmente ; “Al secondo turno - l’A predilige il sistema francese - sceglierà un candidato di seconda preferenza, oppure il meno sgradito. Ma anche questa sarà una scelta sua, non del partito o delle mafie”. Ma chi ha scelto e proposto il candidato di seconda preferenza ? Uno spirito superiore e diverso ? Quale e dove? Basterebbe leggere Salvemini, ancora attuale nella denuncia delle perversioni del collegio uninominale. Non dovrebbe preferire l’A una misura di prudenza. Le candidature sono sempre proposte. O dai partiti, quando si fa una concorrenza (anche disciplinabile) tra le liste, oppure da chi altri ? Una volta dalle Logge. Poi si sono anche nascoste e qualche volta confuse nei partiti. Alla fine il proporzionale, che ha la funzione in sé e per sé di determinare la rappresentanza è il sistema migliore. Anche nel Regno Unito cominciano a pensarci. La Governabilità deve essere realizzata da altri fattori. Le leggi elettorali proporzionali possono agevolarla con lo sbarramento o soglia di ingresso, per evitare le proliferazioni, e/o con il premio di maggioranza. Alla Costituente questo dibattito sul tema fu affrontato largamente. Non sarebbe saggio tenersi fermi al punto raggiunto. Semmai con la legge De Gasperi Scelba. Ma venne considerata truffa!Calogero Mannino
Gentile on. Mannino, ho letto le sue osservazioni critiche sul mio articolo pubblicato da List. Mi permetta una breve replica. Va da sé che che il candidato nel collegio uninominale è presentato da un partito e non dallo Spirito Santo. Ciò premesso, un sistema maggioritario a doppio turno consente all’elettore, al primo turno, la stessa libertà di scelta che gli offre il proporzionale. Inoltre, “siccome il primo turno è una selezione, non un’elezione (a meno che un candidato non consegua immediatamente la maggioranza assoluta), il primo turno è un po’ un equivalente funzionale delle primarie: è un meccanismo che sceglie i candidati maggiormente preferiti dalla maggior parte degli elettori. E in questa assimilazione il doppio turno esce, direi, vincente” (Giovanni Sartori, “Ingegneria costituzionale comparata”, il Mulino, 1995, pag.78). Con l’aiuto del politologo che considero un maestro, spero così di aver meglio chiarito il mio pensiero. Naturalmente, si può essere a favore del proporzionale o del maggioritario. Ciascuno dei due metodi ha vantaggi e svantaggi. Ed è vero, come lei sostiene, che in Gran Bretagna (dove però un referendum tenutosi nel 2011 ha respinto con il 68 per cento dei voti il passaggio a un diverso sistema), esiste un dibattito sui difetti del maggioritario secco. Mi limito semplicemente a segnalare che l’esperienza di quasi sessant’anni di utilizzo nella Quinta Repubblica transalpina del maggioritario a doppio turno in collegi uninominali è stata caratterizzata dalla formazione di coalizioni che si sono presentate in maniera chiara per governare il paese. Infine, so bene che non esistono sistemi elettorali perfetti; ma, certo, esistono sistemi elettorali migliori di altri. Resto quindi dell’idea che il doppio turno francese e, in qualche misura, il proporzionale tedesco, offrono una rappresentanza politica più vicina agli elettori, più trasparente, più facilmente controllabile, più responsabilizzata.
La saluto cordialmente.Michele Magno
Con questo altro bagno di realtà, il titolare sente il bisogno di decollare da un'altra parte. Dove? Nel 2049, l'era di un altro Blade Runner. Controllate i retro-razzi, si va a caccia di androidi.
06
Blade Runner 2049
Alzi la mano chi non è rimasto folgorato dal primo Blade Runner. Il titolare non dimentica l'onirica intro, i bagliori nel cielo scuro, il flash di un altro mondo, una distopia che s'avvicina con un volo radente, le navicelle, l'iride dell'occhio e la musica di Vangelis. Una delle più emozionanti intro della storia del cinema, un sogno proiettato sul domani.
Qualche anno dopo, rieccoci, Hollywood ha sfornato dalla sua meravigliosa cucina un secondo Blade Runner. Ecco l'home page del website, colori accesi e quell'atmosfera post-atomica e post-umana:
Che cosa sarà mai Blade Runner 2049? È cambiato il regista, dietro la macchina da presa c'è Denis Villeneuve, il mondo immaginario è la California, l'anno è quello del titolo, il suono atmosferico è sempre quello di Vangelis. È il racconto di un mondo "dove c'è un ordine nelle cose, questo facciamo qui: manteniamo l'ordine. Il mondo è fondato su un muro che separa le specie, dì a entrambi i lati che non c'è il muro... e la guerra è certa". L'ultimo numero di Wired esplora il nuovo Blade Runner, ne svela il dietro le quinte e lo legge con la cartina di tornasole del "vecchio".
Trent'anni dopo siamo di nuovo qui, agganciati alla visione di Philip K. Dick, questo genio assoluto non della sola fantascienza (genere grandioso che ci ha donato il futuro), ma della letteratura tout court. Il cacciatore di androidi che ammirate sullo schermo è figlio di un suo libro, Do Androids Dream of Electric Sheep? La storia di Dick è quella di un bambino, un ragazzo e un uomo che non ha mai perso l'immaginazione. Emmanuel Carrère l'ha raccontata in un libro intitolato "Io sono vivo, voi siete morti".
Una vita, un sogno, la fantascienza, la scrittura come progetto di tutto, l'immortalità fatta di inchiostro. Scrivere, leggere, rende migliori. Come la musica. Prendete le cuffie, è il momento di PlayList.
07
PlayList
PlayList, la musica dei lettori di List su Spotify vola: 320 canzoni, oltre 26 ore di musica, 358 follower. Che dire? Niente, parla musica. E che musica, ascoltala. PlayList viene aggiornata tutti i giorni in base alle vostre segnalazioni. Non siate timidi e non fate i preziosi, regalateci le vostre emozioni, condividetele con noi. Scrivete al titolare di List.
Sono entrati pezzi che hanno accompagnato la nostra vita: Paul Simon con Still Crazy After All These Years (sì, siamo ancora pazzi di lei/lui), Steely Dan e le raffinatissime sonorità di Black Cow, una versione top class di Keep On Movin' e quel ritmo jazz che fece la fortuna degli Style Council con My Ever Changing Moods. Il titolare stamattina aveva in cuffia questo pezzo meraviglioso, una voce calda, Drizabone: Real Love. Sì, è proprio così, sooo smoooth.
La musica è amore. Bene, basta con il batticuore, torniamo in fase Gordon Gekko. Come diceva il nostro? "È tutta una questione di soldi, il resto è conversazione". Andiamo a vedere il taccuino del titolare di List. E occhio al portafoglio, là fuori avete due sole scelte: stare a tavola o essere nel menù.
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fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.