20 Novembre
Conte conta amici e nemici
Il premier accerchiato sul fondo salva Stati. Parte un siluro dai Cinque Stelle: serve un vertice di maggioranza. I casi di Arcelor Mittal e Alitalia stanno precipitando. La crisi c'è, l'alternativa a Conte arriverà. Governo debole, Parlamento balcanizzato, la supplenza di Mattarella
Che succede? Governa il Presidente della Repubblica e il Papa è arrivato poco fa a Bangkok. Sono le uniche due certezze dello scenario italiano: il Quirinale e il Vaticano, Mattarella e Bergoglio. D'altronde Roma è sempre stata una questione di Re e Papi, dunque siamo perfettamente in linea con la storia. Il Parlamento? Al tappeto. Palazzo Chigi? Come la temperatura di certe località siberiane, non pervenuto. Conte? Pochette impeccabile, nient'altro. I casi di Arcelor Mittal e Alitalia stanno precipitando, le pedine vanno a dama, le crisi industriali convergono. In questo quadro di macerie fumanti, la supplenza di Mattarella è il fatto politico vero, di sostanza. Mentre la fase di grande difficoltà di Conte - i Cinque Stelle lo vogliono sostituire perché vuol ballare da solo - è una conferma di cose che sono visibili e scriviamo da tempo, manca di leadership e sulla gestione dei dossier più delicati si è dimostrato impreparato e distratto, pensava a farsi un'immagine mentre il caso Arcelor Mittal arriva al punto di fusione. Grave errore, il narcisismo è sempre letale. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Colpire il Mes, affondare Conte
La notizia lampeggia sul monitor come una torcia in una caverna: "Il Parlamento aveva dato un preciso mandato al Presidente del Consiglio. La discussione sul Mes deve essere trasparente, il Parlamento non può essere tenuto all'oscuro dei progressi nella trattativa e non è accettabile alcuna riforma peggiorativa. Oggi è chiaro, invece, che la riforma del Mes sta andando proprio nella direzione che il Parlamento voleva scongiurare. Chiediamo al Capo Politico di far convocare un vertice di maggioranza, perché sul Mes noi non siamo d'accordo". Di chi sono queste parole? È una nota dei deputati del Movimento Cinque Stelle della commissione Finanze. Che cosa sta succedendo? È partito un missile terra-aria dei Cinque Stelle a Conte.
Oggetto della contesa? La...
Che succede? Governa il Presidente della Repubblica e il Papa è arrivato poco fa a Bangkok. Sono le uniche due certezze dello scenario italiano: il Quirinale e il Vaticano, Mattarella e Bergoglio. D'altronde Roma è sempre stata una questione di Re e Papi, dunque siamo perfettamente in linea con la storia. Il Parlamento? Al tappeto. Palazzo Chigi? Come la temperatura di certe località siberiane, non pervenuto. Conte? Pochette impeccabile, nient'altro. I casi di Arcelor Mittal e Alitalia stanno precipitando, le pedine vanno a dama, le crisi industriali convergono. In questo quadro di macerie fumanti, la supplenza di Mattarella è il fatto politico vero, di sostanza. Mentre la fase di grande difficoltà di Conte - i Cinque Stelle lo vogliono sostituire perché vuol ballare da solo - è una conferma di cose che sono visibili e scriviamo da tempo, manca di leadership e sulla gestione dei dossier più delicati si è dimostrato impreparato e distratto, pensava a farsi un'immagine mentre il caso Arcelor Mittal arriva al punto di fusione. Grave errore, il narcisismo è sempre letale. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Colpire il Mes, affondare Conte
La notizia lampeggia sul monitor come una torcia in una caverna: "Il Parlamento aveva dato un preciso mandato al Presidente del Consiglio. La discussione sul Mes deve essere trasparente, il Parlamento non può essere tenuto all'oscuro dei progressi nella trattativa e non è accettabile alcuna riforma peggiorativa. Oggi è chiaro, invece, che la riforma del Mes sta andando proprio nella direzione che il Parlamento voleva scongiurare. Chiediamo al Capo Politico di far convocare un vertice di maggioranza, perché sul Mes noi non siamo d'accordo". Di chi sono queste parole? È una nota dei deputati del Movimento Cinque Stelle della commissione Finanze. Che cosa sta succedendo? È partito un missile terra-aria dei Cinque Stelle a Conte.
Oggetto della contesa? La riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, il cosiddetto fondo salva Stati. Che cosa è? Un veicolo finanziario che serve a dare sostegno ai paesi membri dell'Unione in caso di crisi finanziaria e rischio di default. La riforma dovrebbe arrivare alla firma di un nuovo trattato a fine dicembre, dopo l'accordo chiuso nell'Eurogruppo a giugno. L'obiettivo del Mes è quello di concedere linee di credito e diventare prestatore di ultima istanza per i paesi che dovessero trovarsi in difficoltà sui mercati. C'è chi lo definisce come un Fondo monetario europeo, una cintura di sicurezza per il sistema finanziario e gli Stati. La sua prima genesi è quella del Fondo europeo di stabilità finanziaria che era intervenuto nella crisi del debito sovrano della Grecia nel 2010. Il Mes è entrato in attività nel 2012, è sotto la direzione di Klaus Regling, un tedesco, ha un capitale autorizzato di 700 miliardi di euro, ma quello effettivamente versato dagli Stati membri è di 80 miliardi di euro. Il Mes tra il 2010 e il 2015 è intervenuto nelle crisi finanziarie di cinque paesi: Grecia (tre programmi di assistenza), Irlanda, Portogallo, Spagna e Cipro.
La sortita dei Cinque Stelle è un colpo di gong per Conte. E la ragione è molto semplice: il Movimento Cinque Stelle "affianca" la Lega contro il premier, arriva a chiedere chiarimenti, un vertice di maggioranza, mette in dubbio l'operato del presidente del Consiglio nella vicenda, gli getta addosso un comportamento opaco. Il pacchetto di mischia dunque diventa Lega + Cinque Stelle. La pressione è tale che Conte prima tenta la strategia dell'incasso e provare a restare alle corde, ma finché il pressing è di Salvini, si può anche provare a far passare il temporale, ma con l'arrivo dei nuvoloni pentastellati che scaricano fulmini, lo scenario cambia e Conte fa uscire la classica velina di Palazzo Chigi per far sapere che non ci sono prolbemi, che il governo prenderà tempo, che chiederà il rinvio della discussione della riforma del Mes con i partner europei. Il trattato? Lo illustrerà alle Camer il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. La riforma? Deve essere globale, siamo pronti a mettere il veto e la linea è chiara: deciderà il Parlamento. La realtà è che il premier si è fatto impallinare proprio perché si è giocato sul silenzio, sul "limbo", sul velluto che poi non era così liscio. L'unica cosa che appare lampante è che l'obiettivo non è il Mes, è Conte.
***
Che farà Conte? Il 25 giugno del 1974 il primo de Il Giornale di Indro Montanelli uscì con questo titolo d'apertura: "Fanfani conta amici e nemici":
Fanfani era accerchiato. Anche Conte. Ma non è Fanfani. Siamo in un momento in cui istituzioni e leadership sono di cartapesta. La crisi c'è, l'alternativa a Conte non ancora, Mattarella fa il supplente di istituzioni che non hanno la forza per decidere.
02
Renzi: un'alleanza con Salvini? Mai dire mai
Cosa accadrà? I pezzi sulla scacchiera si stanno spostando rapidamente. Poco fa Matteo Renzi a Porta a Porta si è lasciato sfuggire la seguente frase:
Salvini cercherà di spostarsi al centro. Italia Viva è una calamita e porterà a una polarizzazione al centro, scommetto che la prossima sfida dei prossimi due-tre anni non sarà degli estremismi ma al centro. Un'alleanza con Salvini al centro? Mai dire Mai...credo proprio che vedere Vespa con il popcorn vale il prezzo del biglietto"
Gli è scappata la frizione, ha provato a correggere. Troppo tardi (per smentire). Troppo presto (per il matrimonio dei due Mattei), in tempo per apparecchiare un'altra crisi. Che storia.
***
Quando il Parlamento è debole, di solito il governo diventa più forte, il potere esecutivo si espande rispetto al potere legislativo. Nel caso dell'Italia siamo di fronte a una situazione surreale: le Camere sono in fase di smobilitazione permanente, balcanizzate, il governo non ha una direzione, è in evidente stallo e non prende decisioni strategiche. In questa condizione di malattia cronica delle istituzioni, ormai con regolarità, due istituzioni svolgono un ruolo di supplenza: la magistratura e la Presidenza della Repubblica. Abbiamo due casi esemplari nelle ultime 48 ore, vediamoli. Seguite il titolare di List.
03
Mattarella. Una doppia supplenza
Gli studenti del Politecnico di Hong Kong sono assediati da tre giorni dalle forse antisommossa, il caso ha sollevato la reazione della comunità internazionale e stamattina il Presidente della Repubblica ha dato una versione chiara, quella che né Palazzo Chigi né la Farnesina hanno mai dato chiaramente, per timore di non irritare il "governo amico" della Cina.
Il Presidente della Repubblica, intervenuto all'apertura dell'anno accademico della Sissa di Trieste, cita Alessandro Manzoni, i Promessi sposi, un passaggio in cui lo scrittore "ci rammenta che le chiese erano un tempo luoghi di asilo inviolabile: una sorta di sacralità dovrebbe contrassegnare anche i luoghi di ricerca e di studio, le università e le accademie, che sono incompatibili con la violenza da qualunque parte provenga". Mattarella non cita esplicitamente i fatti di Hong Kong, ma il passaggio è un chiaro riferimento a quanto sta avvenendo nell'isola.
L'esternazione del Quirinale, ancora una volta, è un caso di supplenza che il Capo dello Stato esercita in assenza di una linea politica chiara, equilibrata ma non remissiva da parte del governo nei confronti di Pechino. Sugli scontri nell'ex colonia britannica nei giorni scorsi Luigi Di Maio - mentre era in visita a Shangai - aveva dichiarato:
Noi in questo momento non vogliamo interferire nelle questioni altrui e quindi, per quanto ci riguarda, abbiamo un approccio di non ingerenza nelle questioni di altri Paesi.
Quella che si definisce una non-posizione.
***
La posizione che invece prima o poi la piazza ti costringe a prendere. Perché è in piazza che tutto comincia e tutto finisce.
04
La storia che si fa (e disfa) in piazza
La rivolta di Hong Kong, la protesta in Iran, il Sudamerica in fiamme. In principio era l'agorà, poi il foro romano, spazio pubblico e aperto. Il racconto delle rivoluzioni, un viaggio di Marco Patricelli dove tutto può partire e tutto può finire
di Marco Patricelli
Da principio era l’agorà, il luogo per il ritrovo fisico e spirituale, dove circolavano persone e idee. Il modello greco confluì nel foro romano, centro geometrico ma soprattutto cuore dell’Urbe e delle città, spazio pubblico e aperto delle decisioni, dei consensi e dei tumulti, della fortuna e del fato. La piazza come termometro delle emozioni e degli istinti popolari e come strumento per misurare il potere. Scendere in piazza, moti di piazza, piazza turbolenta, non sono solo modi di dire. Dalla piazza tutto può partire e tutto può finire; senza di essa, protagonista rumorosa dove il singolo diventa massa e perde la sua identità per essere tutt’altro, la storia dell’uomo sarebbe monca. Masaniello vi viene innalzato a capopopolo e poi rovesciato, nella stessa Napoli in cui Corradino di Svevia venne fatto decapitare in piazza del Mercato dai D’Angiò chiudendo per sempre all’Italia la possibilità di diventare nazione con gli Hohenstaufen e fornendo a Dante un'ispirazione poetica e di rimpianto. Continua a leggere l'articolo di List.
***
La piazza. E l'Istituzione. Nel giro di due soli giorni Mattarella ha fatto da supplente anche su un altro caso e nonostante la flemma e il tatto istituzionale del Presidente, il fatto non passa inosservato perché alimenta tutti i dubbi già aperti sulla guida del governo, la premiership di Conte. Di cosa parliamo? Del dossier Arcelor Mittal, acciaio.
05
Spegnere, accendere. L'acciaio del Quirinale
Domanda al corso di economia aziendale: qual è il modo più veloce per distruggere posti di lavoro? Prendete il caso dell'ex Ilva, studiatelo a fondo e avrete la risposta. Stanno tutti favoleggiando su un piano B, ma il Presidente della Repubblica ha ben chiaro che prima del B bisogna provare a rimettere in piedi il piano A. Quale? Il ritorno al negoziato con Arcelor Mittal. Con lo scudo. E a condizioni diverse, perché il mercato dell'acciaio è agitato dentro lo shaker della contemporaneità. Mattarella che riceve i sindacati per discutere del futuro dell'acciaieria di Taranto espone il vuoto della Presidenza del Consiglio, mette in evidenza un deficit strutturale del governo: una debole guida a Palazzo Chigi che prima ha trascurato i rischi potenziali del caso Arcelor Mittal, poi addirittura si è fatto sfilare il dossier prima dalla magistratura e poi dal Quirinale che ha provato a rimettere la trattativa in carreggiata. In entrambi i casi Conte ha applaudito, evidentemente non ha colto il problema che si è aperto sull'inefficacia della sua premiership. La supplenza sulla sua cattedra è doppia, c'è anche la magistratura.
Il caso aperto dall'intervento della magistratura è addirittura doppio: una procura (Taranto) ordina lo spegnimento di un altoforno, un'altra procura (Milano) indaga in base alla tutela dell'interesse nazionale e dei posti di lavoro e ordina di non spegnere gli impianti. La Guardia di Finanza nel frattempo bussa alla porta degli uffici degli impianti a Milano e Taranto. È la prova che (non) mancava agli investitori: chi decide non è la politica, ma i procuratori della Repubblica, i tribunali, i TAR, chiunque indossi una toga e abbia il potere di aprire un procedimento penale e civile è in grado di bloccare qualsiasi attività industriale.
Un'azienda senza scudo può fare business in un paese che appare in balìa della magistratura? La risposta è no. Il ministro dello Sviluppo che non sviluppa niente, Stefano Patuanelli, parla di soluzioni e piani, usa il linguaggio dei penultimatum, tipico di chi non ha una strategia d'uscita (a meno che non pensi di chiudere l'acciaio e fare l'allevamento di cozze che propose la sua collega di partito, già ministro per il Sud, Barbara Lezzi) e fa finta (siamo buoni) di non sapere cosa sta accadendo nel mercato globale dell'acciaio. Cosa?
06
Tata Steel licenzia 3 mila dipendenti in Europa
Uno dei giganti mondiali dell'acciaio, il gruppo indiano Tata Steel, ha un piano per il taglio di 3 mila dipendenti in Europa. Domanda in calo e tensioni sul prezzo hanno cambiato lo scenario del mercato. S'annuncia una durissima battaglia con i sindacati. Due terzi dei tagli sono nel settore dei dipendenti amministrativi. L'azienda ha un programma di risparmi di 150 milioni di sterline, come ricorda il Financial Times, nel solo impianto in Galles, a Port Talbot, 4 mila persone lavorano per Tata Steel. Sono tempi duri per chi fa l'acciaio.
***
Citofonare Patuanelli sulla realtà, vedere alla voce Tata Steel. Intanto nel suo ministero s'ode il ticchettìo di un altro caso a orologeria: Alitalia.
07
Alitalia. Atlantia non ci sta e Lufthansa detta le condizioni
Prima pagina del Messaggero, il giornale della Capitale, dunque iper-sensibile ai destini di Alitalia che ha il suo quartier generale a Fiumicino:
Alla fine tutto torna, i fatti hanno una logica stringente. Se si vuole tenere in vita una compagnia aerea che brucia 1 milione di euro al giorno, allora serve una ristrutturazione per farla continuare a volare. Se la ristrutturazione non si vuole fare per ragioni politiche e di consenso - questo è il punto, i voti di Roma, Fiumicino - allora chi entra nel capitale deve avere un dividendo se non economico, almeno "politico", di sistema e relazioni. Ma se il governo è sulla via del tana libera tutti, il Parlamento è tecnicamente un casino e il solo a tenere la barra e il Quirinale, dove sarebbe mai la convenienza a investire in Alitalia (e naturalmente lo stesso discorso vale per Arcelor Mittal nel caso si vogliano mantenere livelli occupazionali incompatibili con il mercato in difficoltà dell'acciaio), un'azienda che continua a volare con i soldi dello Stato? Non c'è alcuna convenienza e infatti tutti guardano non la compagnia in se, ma le rotte. Atlantia non ha interesse neppure per quelle e infatti ieri ha fatto sapere: prendiamo tempo. Un modo per dire che la cordata è disfatta e bisogna lavorare di fantasia. Forse troppa, perché anche dalla Germania giungono segnali di attesa.
Lufthansa sarebbe pronta a presentare un'offerta di circa 200 milioni di euro (il doppio di quanto offre Delta) per entrare nel capitale della nuova Alitalia. La notizia è dell'Agi e va letta in un combinato-disposto con le dichiarazioni del numero uno della compagnia aerea tedesca. La condizione per l'ingresso nel capitale è stata infatti ribadita oggi da Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa: "Non investiremo nell'attuale Alitalia, ma siamo interessati ad essere un partner commerciale". Occhio ai dettagli: quando Spohr usa la frase "attuale Alitalia", significa che domani potrebbe essercene un'altra. Quale? Quella ristrutturata, l'unico soggetto nel quale Lufthansa sarebbe pronta a entrare. Prima vedere tagli, poi aprire portafoglio. Tedeschi.
Ricordiamo ai passeggeri (il contribuente, al quale Alitalia è già costata 8 miliardi di euro) che il 21 novembre, giovedì prossimo, scade il termine per la presentazione dell'offerta vincolante del consorzio guidato da Fs. Che cosa accadrà? Nel Palazzo dicono che ci sarà un altro prestito-ponte. Attendiamo in pista l'atterraggio. Allacciate le cinture. E ripassiamo le puntate precedenti di questa saga volante.
08
Il carburante è il contribuente
La storia di Alitalia dice che il castello delle streghe resta sempre aperto, anche quando le cose vanno a rotoli. Poco tempo fa il grande pubblico ha scoperto – che sorpresa, la realtà – che Alitalia è costata al contribuente italiano 7.4 miliardi di euro. È il conto finale di uno studio realizzato da Mediobanca e la cosa davvero notevole del documento non è solo nel costo per la collettività, i numeri raccontano un’altra storia, una dissipazione di capitale e lavoro che avviene negli ultimi trent’anni della storia di Alitalia. Prima la compagnia stava in piedi alla grande, aveva mercato e futuro. Il grafico sulla redditività dell’azienda dal 1974 al 2007 è stupefacente:
Che curva meravigliosa. Alitalia viene letteralmente bruciata negli anni Novanta: “La redditività della Compagnia comincia a deteriorarsi nei primi anni ‘90 per poi scadere significativamente dalla metà degli anni ’90. Dal 1974 e fino al 2007, ultimo bilancio prima dell’amministrazione straordinaria, sono maturate perdite cumulate pari a 4.407 milioni di euro a valori correnti. Dal 1996, anno della prima perdita monstre di 625 milioni, il saldo negativo è stato pari a 3.906 milioni. La perdita maggiore è caduta nel 2001 (-907 milioni). Dei 34 anni esaminati, 20 hanno chiuso in deficit, sommando una perdita pari a 5,1 mld. di euro. Dal 1989, in 15 anni su 19 si è avuta una perdita netta (circa l’80 per cento dei casi)”.
Questa perdita in realtà va riconteggiata. Mediobanca spiega come: "Data l’estensione temporale dell’analisi, è opportuno rettificare i dati riportandoli al valore monetario corrente (2014). Così facendo le perdite modeste dei primi anni assumono maggiore rilevanza ed il cumulo dei risultati diviene costantemente negativo nel periodo. Pur restando confermato l’aggravio occorso dalla metà degli anni ’90, il totale delle perdite sale a circa 6,1 miliardi di euro (grafico a seguire). Il cumulo dei venti anni in perdita aumenta, con questa modalità di computo, a 7,2 miliardi di euro".
L'oste presenta il conto volante per il contribuente. E così arriviamo a 7 miliardi. Denaro del contribuente. Nostro.
Questo conteggio non sarebbe corretto se non valutassimo anche gli introiti del periodo preso in esame per l'azionista, lo Stato. Com'è andata? Sempre male. Guardate questa tabella:
Lo Stato dal 1974 al 2007 ha incassato da Alitalia le imposte, i dividendi, il denaro dei collocamenti sul mercato. La parte più grossa è quest'ultima (971 milioni di euro ai valori del 2014) ma il bilancio è sempre in rosso fisso e il risultato finale per il contribuente è di 3.3 miliardi versati nella fornace della compagnia.
L'evoluzione della curva di questi oneri - stavolta netti - per il contribuente è esemplare:
Alitalia chiude nel 2007 il suo ultimo bilancio in bonis. Poi entra in gestione commissariale dal 2008 fino al 2014. Un altro festival della spesa. Cercate un calmante, tenetelo a portata di mano. Sempre dallo studio di Mediobanca.
Gli oneri direttamente in carico allo Stato o riferibili alla collettività sono relativi a:
1. Erogazione nel 2008 di un “prestito ponte” pari a 300 milioni di euro da parte del Mef, al fine di garantire la continuità del servizio di trasporto aereo in capo alla “vecchia” Alitalia;
2. Ritiro delle obbligazioni “Alitalia 7,5 per cento 2002-2010 convertibili” in adesione all’offerta che consentiva il loro scambio contro titoli di Stato “zero coupon” con scadenza dicembre 2012; il controvalore dei titoli di Stato emessi è stato pari a 312,9 milioni di euro;
3. Permanenza nel portafoglio del Mef della propria quota delle medesime obbligazioni “Alitalia 7,5 per cento 2002-2010 convertibili” per un valore nominale pari a 446,6 milioni di euro; tale importo è stato ridotto per l’ammontare degli interessi incassati (stimati in 34 milioni all’anno) durante il quinquennio 2003-2007 (circa 165 milioni complessivi);
4. Partecipazione all’eventuale ripiano del passivo dell’amministrazione straordinaria: dedotti i circa 730 milioni di debiti di Alitalia verso il Mef (prestito ponte ed obbligazioni), permarrebbe in capo ad Alitalia in as un netto patrimoniale negativo pari a circa 1.150 milioni;
5. Erogazione, con decorrenza dicembre 2008, del trattamento Cigs a zero ore per il quadriennio 2008-2012 e di quello di mobilità per il triennio successivo (2012-2015) . Considerando una media di 4000 persone coinvolte, l’onere complessivo può essere stimato in 660 milioni di euro;
6. Erogazione integrativa dei trattamenti di cui al punto 5 per consentire il raggiungimento dell’80 per cento della retribuzione originale, a valere sul Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FTSA) istituito presso l’Inps. L’onere, sempre comprensivo della quota contributiva, può essere quantificato in 1,2 mld. di euro.
Infine, vi è da considerare il versamento di 75 milioni di euro effettuato da Poste Italiane in Alitalia-Cai.
Totale della gestione commissariale? Eccolo qua:
Sintesi di Mediobanca su questa storia cominciata nel 1974: "Tra il 1974 ed il 2007 Alitalia ha cumulato perdite pari a 6,1 mld. di euro in moneta del 2014. La gestione di Alitalia, a far data dal 1974 e fino al 2007 relativamente alla gestione in bonis (3,3 mld. a valori 2014) e successivamente fino al giugno 2014 sotto la gestione commissariale (4,1 mld.), ha prodotto in via indicativa e approssimata un onere complessivo a carico del settore pubblico e della collettività stimabile in circa 7,4 mld. di euro".
Ora ricicciano la compagnia di bandiera. Che volete farci, suona bene - "compagnia di bandiera" - solletica il sovranismo volante che non guarda i conti, non sa nulla del passato. Il pericolo di replicare lo stesso film in volo è notevole, visti i soggetti di ieri e quelli di oggi.
***
Come chiudiamo questo giro di giostra di List? Stiamo volando, Alitalia, andiamo sempre più in alto. Restiamo nel sistema solare, alla cloche non c'è Patuanelli, ma davanti a noi c'è una spettacolare immagine di Titano, una delle lune di Saturno.
09
La mappa di Titano
Guardate questa foto scattata dalla sonda Cassini, i bagliori che vedete sono il riflesso della luce su laghi di metano:
Gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della Nasa hanno ricostruito la mappa del pianeta e tutto si può dire, tranne che non sia vario:
Laghi, crateri, dune, laminazioni, labirinti e pianure. Che spettacolo. Forse qualcuno lo vedrà, un giorno. Ospitale, no. C'è un film, per quelli che amano la fantascienza, il titolo è Titan:
Volare. Con le ali. Su un pianeta con un mare di metano. Senza Alitalia. Un giorno vivremo tempi interessanti. Forse troppo.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.