29 Novembre
Ci vediamo lunedì
La battaglia sul Mes lunedì alla Camera. Salvini prepara l'esposto contro Conte, il premier annuncia querela. Cosa si nasconde dietro la guerra di carte bollate. Trump in Afghanistan, colloqui con i Talebani e una guerra da finire. Due libri, i misteri della sinistra e il regno della quantità
Che succede? Siamo alla guerra di carte bollate tra il presidente del Consiglio e il capo dell'opposizione. Matteo Salvini ha annunciato per la Lega un esposto contro il premier per il suo comportamento nel caso della riforma del fondo salva Stati e invocato l'intervento del Presidente della Repubblica ("questo è un attentato alla sovranità del Parlamento. I traditori in periodo di pace pagano. Contiamo che il garante della costituzione faccia valere quello che sancisce la Costituzione"), il premier a sua volta ha detto che procederà per vie legali contro il leader della Lega ("lo querelerò per calunnia"). Un tempo si invocavano gran giurì, si faceva politica e se proprio si doveva difendere l'onore ci si sfidava a duello. Ora siamo alla cartaccia degli Azzeccagarbugli, agli avvocaticchi del popolo e ai leader con la ruspa. Sì, abbiamo nostalgia della politica che sapeva esser feroce (ben più di questa commedia) ma conservava uno stile che oggi non vediamo. Facciamo un giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
L'avvocato Conte e il Punt e Mes
È vero, Salvini non può scendere dalle nuvole (anche se ha detto no in passato, lo stupore si può archiviare), la riforma del Mes è in discussione da tempo, ma quando Conte e Gualtieri affermano che tutto è a posto, che il testo è inemendabile (così ha affermato il ministro dell'Economia) e quando si cangura il Parlamento, allora qualcosa non va e non è un dettaglio. Conte ha già fatto altre volte dei silenziosi passaggi nell'ombra (il caso Russiagate) che hanno segnalato una sua propensione a muoversi senza informare le Camere nelle loro varie espressioni. La partita è aperta. Nessuno pensa che il governo possa cadere sul Mes (è un chiodo, non il quadro), anche se i Cinque Stelle hanno...
Che succede? Siamo alla guerra di carte bollate tra il presidente del Consiglio e il capo dell'opposizione. Matteo Salvini ha annunciato per la Lega un esposto contro il premier per il suo comportamento nel caso della riforma del fondo salva Stati e invocato l'intervento del Presidente della Repubblica ("questo è un attentato alla sovranità del Parlamento. I traditori in periodo di pace pagano. Contiamo che il garante della costituzione faccia valere quello che sancisce la Costituzione"), il premier a sua volta ha detto che procederà per vie legali contro il leader della Lega ("lo querelerò per calunnia"). Un tempo si invocavano gran giurì, si faceva politica e se proprio si doveva difendere l'onore ci si sfidava a duello. Ora siamo alla cartaccia degli Azzeccagarbugli, agli avvocaticchi del popolo e ai leader con la ruspa. Sì, abbiamo nostalgia della politica che sapeva esser feroce (ben più di questa commedia) ma conservava uno stile che oggi non vediamo. Facciamo un giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
L'avvocato Conte e il Punt e Mes
È vero, Salvini non può scendere dalle nuvole (anche se ha detto no in passato, lo stupore si può archiviare), la riforma del Mes è in discussione da tempo, ma quando Conte e Gualtieri affermano che tutto è a posto, che il testo è inemendabile (così ha affermato il ministro dell'Economia) e quando si cangura il Parlamento, allora qualcosa non va e non è un dettaglio. Conte ha già fatto altre volte dei silenziosi passaggi nell'ombra (il caso Russiagate) che hanno segnalato una sua propensione a muoversi senza informare le Camere nelle loro varie espressioni. La partita è aperta. Nessuno pensa che il governo possa cadere sul Mes (è un chiodo, non il quadro), anche se i Cinque Stelle hanno preso le distanze dal premier e chiesto chiarimenti. Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista non hanno intenzione di far passare al premier un fine settimana a fare la saponetta e Conte dal canto suo deve preparare una difesa decente in Parlamento. Ci vediamo lunedì a Montecitorio. Repubblica dall'iperspazio trae conclusioni politiche, un asse tra Di Maio e Salvini:
Il tema non è il ritorno di fiamma con Salvini, ma l'emorragia di voti dei pentastellati. A far gli europeisti non si guadagnano consensi, Di Maio questo lo ha detto più volte durante le riunioni con il gruppo dei suoi collaboratori più stretti. Anche con la Lega si perdevano voti, ma almeno si conservava l'identità. Con il Pd è tutto un annacquamento zingarettiano, un sinistra-sinistra che ora è pure un affare da pesce azzurro, con la faccia del nuovo leader sul Resto del Carlino:
"La mia vita da sardina". E così tutto torna, se Matteo Renzi (che ha ereditato un problema da Berlusconi: la magistratura che lo ama tantissimo) e Matteo Salvini vengono dai telequiz di Mike, perché mai dopo i due Mattei catodici non dovrebbe esserci anche la fase tutto feisbucchiana, una stagione ittico-politica? Certo che sì, vai con il sott'olio e i programmi della piazza degli intelligenti a prescindere, una spocchia che non vi dico, ma sono avanti, si capisce.
Luigi Di Maio nel frattempo ha capito (e non ci voleva molto) che siamo alla fuffa e quella dei dem non è una forza che traina, ma galleggia e obbedisce alla linea brussellese: conti à la berliner (con il buco italiano intorno), politica estera à la parissienne (comanda Macron e la Germania è in fibrillazione) e Trump ci sta sulle palle e mannaggia ha firmato la legge su Hong Kong. Dove sono i voti? Non da quella parte. E così vai con il Mes che non ci piace (è oggettivamente una riforma che penalizza l'Italia) e Conte fermi tutto. Lo farà? Probabile, lo zelig di Palazzo Chigi qualcosa inventerà, non sa che pesci pigliare (e per ora non ha ancora detto di essere sempre stato una sardina, ma non disperiamo sul futuro), l'appuntamento è fissato per lunedì, comunicazioni in Parlamento del presidente del Consiglio sul Mes. Nota sul taccuino: battuta in Transatlantico, all'avvocato Conte faranno bere il Punt e Mes.
***
Resta agli atti parlamentari questo stato di fibrillazione continua, di solito finisce con lo sfinimento del corpo, dunque con il crac del governo per implosione. Attenzione: fine del governo, non fine della legislatura.
02
Alitalia, ex Ilva, Autostrade. Il sogno della nazionalizzazione
Le crisi aziendali nel frattempo galoppano: ex Ilva, Alitalia, Autostrade, dossier incandescenti. Si fa strada per entrambe l'intervento pubblico, un surrogato di nazionalizzazione, insomma lo Stato dovrà scucire dei quattrini. Il sostenitore di questa linea è il ministro dello Sviluppo che non sviluppa niente. Stefano Patuanelli che anche ieri ha ribadito la sua idea di rifare l'Iri senza avere a disposizione né Alberto Beneduce né Franco Nobili. Ma lui, Patuanelli, insiste sul tema. D'altronde, l'acciaio si sta raffreddando e l'aereo rischia il crash landing. Per l'ex Ilva e l'Alitalia serve il contributo dello Stato. I commissari di Alitalia, Enrico Laghi, Daniele Discepolo e Stefano Paleari, hanno incontrato al Mise il ministro Patuanelli. Esito finale? Pagherà ancora il contribuente.
03
Il "vi facciamo vedere noi" come stile di governo
L'altro grande capitolo aperto è quello di Autostrade e della concessione da parte dello Stato. Luigi Di Maio, nella veste di capo politico dei Cinque Stelle, ha ribadito che il governo punta dritto alla revoca della concessione. Ma se per Di Maio l'incedere ruspante ha una ragione di consenso e identità, qui la cosa surreale è un premier fuori dai binari istituzionali, sopra le righe, che cerca di puntellare la sua poltrona, blandisce il partito e come un populista qualsiasi dichiara: "Capisco le esortazioni di Beppe Grillo e Luigi Di Maio a revocare le concessioni autostradali ad Atlantia, tutti quanti stiamo aspettando la fine di questo procedimento amministrativo. Ormai siamo in dirittura d'arrivo e non faremo sconti. Tra poco gli italiani conosceranno l'esito". Gli italiani. Perché lui, si sa, si rivolge direttamente al popolo, anche quando è europeista. La posizione del gruppo Benetton è a dir poco imbarazzante, ma le parole del capo dell'esecutivo di un paese del G7 non possono essere queste. Ci sono i contratti. I tribunali, la certezza del diritto. D'altronde, Conte è partito lancia in resta con la querela a Salvini. Non regge gli attacchi, non risponde da politico, ma da sagoma con il codice penale sottobraccio. Quella però non è politica, è il fatto della lesa maestà. E se Salvini dice il falso, per sbugiardarlo basterebbe una seduta in Parlamento, l'esibizione dei documenti ufficiali, far parlare gli atti, cose che facevano i politici. Qui no, siamo passati dal gabinetto sovranista a quello europeista, ma lo stile è quello dei forconi nel Palazzo, il "vi facciamo vedere noi" elevato a cifra del governo.
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Grandi proclami, roboanti battute, difese europeiste e sovraniste. La realtà è che tutti (anche noi) sono seduti sul terremoto che arriverà, il Big One.
04
Il fondo salva Stati e la politica seduta sul Big One
Scontro totale sul Mes. Il ministro dell'Economia Gualtieri dice che il trattato non è modificabile, Salvini chiede l'intervento del Capo dello Stato. Il terremoto politico presente e invisibile. Un'indagine di Lorenzo Castellani su debito pubblico, vincolo esterno e governo debole
di Lorenzo Castellani
Pomeriggio inoltrato, già buio pesto. Laptop, libri e scrivania. Roma piovosa, avvolgente, bipolare e lurida. Squilla il telefono, è il titolare di List. “Lorenzo, che succede?”. “Niente Mario, non succede niente. Tutto fermo e noioso, ma il precipizio pare sempre più vicino, che ne pensi?”. “Anche secondo me, aspettiamo la tempesta e quando arriverà saremo comunque impreparati. La sentiamo, è nell’aria”. “Già, come quel terremoto devastante che aspettano da anni in California... come è che lo chiamano?”. The Big One. È il terremoto che tutti aspettano e non arriva mai. Eppure arriverà, inesorabile. Magari quando meno i californiani se lo immagineranno, la faglia di San Andreas deciderà di rompersi inghiottendo case, strade, vite. La tragedia è sempre inaspettata. Continua a leggere l'articolo su List.
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Che facciamo? È stato senza dubbio un Trump day. Nel Giorno del Ringraziamento. Doppio colpo: un viaggio a sorpresa in Afghanistan e la firma della legge sulla democrazia per Hong Kong.
05
Trump in Afghanistan. Mensa, Talebani e una guerra da finire
Viaggio a sorpresa di Donald Trump in Afghanistan:
Eccolo qui, in questa foto di Ansa/Ap, sulla destra, Donald Trump che cena con le truppe americane insieme al senatore repubblicano John Barrasso, nella mensa della base aerea di Bagram, in Afghanistan. Ha servito tacchino e patate ai soldati e poi ha detto che "i talebani sono pronti a trattare". A onor del vero fu lui a chiudere i colloqui tre mesi fa. Ora li riapre. Cose da Trump. La visita è durata due ore e mezza, Trump ha incontrato anche il presidente afghano Ashraf Ghani. Il presidente ha ribadito il piano di riduzione delle truppe presenti in Afghanistan, da 13 mila a 8.600 unità. La campagna militare è in corso da quasi vent'anni, è costata miliardi su miliardi di dollari, questa è una tabella sul costo delle guerre americane dal 2001 a oggi, tratto da uno studio indipendente del Watson Institute della Brown University:
Queste sono le curve con l'andamento della spesa per le principali operazioni militari:
Pentagono e Dipartimento di Stato hanno speso oltre 2000 miliardi di dollari. Trump ha confermato l'intenzione di riportare a casa i soldati, considerando chiusa una campagna durata quasi vent'anni. Difficile dargli torto. Per il presidente americano è stata una giornata particolare. Ha messo la firma su una legge che passerà alla storia delle relazioni (e liti) internazionali.
06
Trump sfida Xi: ha firmato la legge su Hong Kong
Il presidente americano dà il suo via libera al provvedimento sui diritti umani e la democrazia. Dura reazione di Pechino: "Sinistre intenzioni e natura egemonica". Joshua Wong, il giovane leader dei manifestanti, ringrazia Trump. I mercati attendono la risposta del presidente cinese, farà saltare il tavolo sul commercio?
L'America ti sorprende sempre, fa mille passi sbagliati, tentenna, sembra aver lasciato il campo libero agli autocrati, ai dittatori, ai regimi dispotici e poi, il lampo: Donald Trump ha firmato la legge a sostegno dei manifestanti pro democrazia a Hong Kong. Lo ha annunciato la Casa Bianca. Il Presidente degli Stati Uniti ha preso una decisione che resterà nella storia. La legge approvata dal Congresso mette la politica della Cina a Hong Kong sotto scrutinio del Dipartimento di Stato: le relazioni speciali dell'isola con gli Stati Uniti saranno infatti legate alla certificazione dell'autonomia di Hong Kong. Nel caso di restrizioni, violazioni dei diritti umani, scattano sanzioni. "Ho firmato queste leggi nel rispetto di Xi, della Cina e della gente di Hong Kong. Sono state promulgate con la speranza che i leader e i rappresentanti della Cina e di Hong Kong riescano a superare amichevolmente le differenze, portando pace e prosperità per tutti nel lungo periodo", ha dichiarato Trump. Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con un paio di libri, per chi ha voglia di approfondire, fare un viaggio nelle nostre letture, nell'officina di List.
07
I misteri della sinistra e il Regno della Quantità
Marx non è un problema, il problema sono i marxisti in carrozza, quelli che criticano i consumi dopo aver consumato. E poi sta di fatto che "I misteri della sinistra", il libro di un filosofo marxista come Jean-Claude Michéa, è da leggere perché è lembo estremo di terra emersa che si prolunga sull'orizzonte, luogo di frontiera, avamposto e comignolo fumante in mezzo alla neve. Nel trionfo del capitalismo e della perdita di senso, questo radicale trattamento della realtà ricorda anche al liberale che ancora non si è perduto nel forziere dei suoi gioielli che il soggetto e l'oggetto non coincidono più e allora quel Marx che sollecitava "a trovare in ciò che è più antico ciò che è più moderno" diventa una torcia nel buio di fronte al "processo di arricchimento senza fine di coloro che sono già ricchi". Arricchimento. E inaridimento dell'anima.
Viviamo nel mondo della quantità, tutto si stima (come la purezza di un diamante) con l'avere, il possesso, la misurazione e riduzione a calcolo e agenda anche dell'amore, la sua sicura distruzione. Fine delle illusioni. Con René Guénon entriamo di corsa con un carro alato nel "Regno della Quantità e i Segni dei Tempi". Prendete questo passaggio sulla moneta, sulla sua riduzione da simbolo a soggetto sottoposto "a profanizzazione", al punto da esser ridotta "alla bassa mediocrità della vita ordinaria". È il processo descritto da Guénon: "Circondando costantemente l'uomo con i prodotti di questa industria, non permettendogli, per così dire più di vedere altro (...) lo si costringe veramente a chiudersi nel cerchio ristretto della "vita ordinaria", come in una prigione senza uscita".
Fate il vostro viaggio. Fate il vostro brunch. Oh, fate anche la vostra chiacchiera tra colti che la sanno lunga, dimenticate in fretta quelli che pensano troppo, sono solo un problema. E mi raccomando, non cedete mai alla libertà di un bacio senza prima calcolare quanto può costarvi. Fate il conto dell'amore no limits. Non siate sentimentali, non lasciatevi trasportare dalle emozioni. Non promettete. Tenete tutto sotto controllo, un bel radar delle emozioni. E soprattutto non mantenete mai la parola del cuore. Non siate ingenui. Non lo vedete? Quello che sta passando, vestito di stracci, è l'amore. Tutto calcolato, tutto geometricamente perfetto, tutto nel posto assegnato dal design dell'esistenza. Bene, ora che tutto è definito, che non avete perso il controllo, che avete tutto ben programmato, messo in agenda il primo e il secondo e infilato "in un buco" l'ultimo della lista, ora che non avete il fastidio di un battito irregolare e un pensiero fatto di rose e tulipani che s'inchinano di fronte alla bellezza di un urlo muto, potete andare su Amazon e fare il vostro acquisto rituale. Buon Black Friday a tutti, umani.
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24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.