1 Gennaio

Le scuse del Papa e il tweet dell'Ayatollah

Religione, politica, comunicazione e social network. Bergoglio reagisce bruscamente, poi si scusa durante l'Angelus con la signora che l'aveva strattonato. Ali Khamenei ingaggia una battaglia su Twitter con Donald Trump. Le guerre degli americani dopo l'11 settembre 2001, migliaia di miliardi senza vittoria

Buon anno a tutti! Dov'eravamo rimasti? La notizia più intrigante è questa: il Papa si è scusato. Bergoglio strattonato ieri da una fedele ha reagito bruscamente, d'impeto, per divincolarsi. Stamattina durante l'Angelus si è scusato. Il fatto è diventato uno dei temi di discussione della giornata e lascia un segno nell'immaginario dove il Papa, nella sua dimensione terrena - e quella ultraterrena della santità e della sua infallibilità ex cathedra  - improvvisamente sembra l'Albatro della poesia Baudelaire, bellissimo in volo e subito dopo "goffo e maldestro" sul ponte del "vascello che va sopra gli abissi amari".

Un altro capo religioso, l'Ayatollah Ali Khamenei, guida spirituale della Repubblica islamica dell'Iran, ha ingaggiato una battaglia via Twitter con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Tutto è partito dall'assalto all'ambasciata americana a Baghdad e dai commenti incandescenti del capo della Casa Bianca, così Khamenei ha preso il suo smartphone e dipinto Trump così: "Quel ragazzo ha twittato...". Siamo in una dimensione dove il terreno e il trascendente non hanno più alcuna separazione, il potere temporale e il "fatto umano" sono incorporati negli smartphone, pronti per il take away del commento via social. La dimensione ieratica, il sacro, è diventato un flusso confuso tra altare e edizione del telegiornale, un frullato di religione, politica, comunicazione e un post su Facebook prima e dopo la preghiera e la lettura del manuale strategico con i codici di lancio. Così le scuse del Papa e il tweet dell'Ayatollah diventano oggetto da impaginare sul foglio elettronico, un mosaico di pixel, un luogo dove se tutto è comunicazione, allora anche Dio ha un problema d'accesso e privacy sul suo account. Tempi moderni. E non abbiamo neppure Chaplin.

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Avevamo avvisato i naviganti di tenere d'occhio Kim, di solito il primo dell'anno tira fuori dal cilindro un coniglio...


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