8 Gennaio
L'Iran lancia missili in Iraq. Guerra dei numeri sui caduti
Attacco contro una base militare americana in Iraq, la tv iraniana parla di 80 morti, gli iracheni dicono che non ci sono vittime tra i loro soldati e gli americani minimizzano, il bilancio è da confermare. Il ministro degli Esteri iraniano Zarif: risposta proporzionata. Trump: tutto bene. La partita reale tra Stati Uniti e Iran è sull'arma atomica. Punti, tappe e regole del caos geopolitico
Che succede? Viviamo un tempo accelerato, il carro alato della storia vola sui missili. Dunque succede che l'Iran nella notte ha sparato i suoi missili su una base americana in Iraq di Ain al-Asad (nella foto Ansa che apre List, le scie dei missili; qui sotto, la foto della base aerea), Teheran ha rivendicato l'attacco, Zarif ha twittato, Trump idem, alla Casa Bianca si è riunito il Consiglio di sicurezza nazionale. La tv iraniana parla di 80 morti, secondo le fonti della Difesa USA le vittime sarebbero di meno e non tra i soldati americani che secondo USA Today erano stati pre-allertati dell'attacco e spostati in un luogo sicuro, il governo iracheno dice che non ci sono morti tra i soldati di Baghdad. Anche il numero dei missili lanciati è incerto: alcune fonti parlano di 35 missili, secondo i curdi sono 22, fonti di intelligence dicono che sono 15, insomma è la solita guerra dei numeri, il bilancio dell'attacco andrà aggiornato nelle prossime ore.

Va tutto secondo il copione, siamo in uno scenario di guerra, a un'azione corrisponde una reazione. Il conflitto ha un suo linguaggio preciso, una sua logica stringente, un suo manuale filosofico e operativo (prima di tutto, per sapere, per capire, leggere l'opera del generale prussiano Carl Von Clausewitz, Della Guerra). La guerra è una potente e ineguagliabile combinazione di elementi razionali e irrazionali, il mestiere delle armi.
01
La risposta di Teheran. Analisi del testo di Zarif (e Trump)
Abbiamo scritto su List subito dopo lo strike americano che ha eliminato Qassem Soleimani che "l'Iran deve ponderare la risposta per non ritrovarsi in mezzo a un deserto radioattivo. Come? La sua reazione deve essere proporzionata e simmetrica: deve scegliere un solo bersaglio, di eguale importanza, e usare armi convenzionali. Tutto quello che è fuori da questo perimetro scatenerebbe una risposta da Leviatano...
Che succede? Viviamo un tempo accelerato, il carro alato della storia vola sui missili. Dunque succede che l'Iran nella notte ha sparato i suoi missili su una base americana in Iraq di Ain al-Asad (nella foto Ansa che apre List, le scie dei missili; qui sotto, la foto della base aerea), Teheran ha rivendicato l'attacco, Zarif ha twittato, Trump idem, alla Casa Bianca si è riunito il Consiglio di sicurezza nazionale. La tv iraniana parla di 80 morti, secondo le fonti della Difesa USA le vittime sarebbero di meno e non tra i soldati americani che secondo USA Today erano stati pre-allertati dell'attacco e spostati in un luogo sicuro, il governo iracheno dice che non ci sono morti tra i soldati di Baghdad. Anche il numero dei missili lanciati è incerto: alcune fonti parlano di 35 missili, secondo i curdi sono 22, fonti di intelligence dicono che sono 15, insomma è la solita guerra dei numeri, il bilancio dell'attacco andrà aggiornato nelle prossime ore.

Va tutto secondo il copione, siamo in uno scenario di guerra, a un'azione corrisponde una reazione. Il conflitto ha un suo linguaggio preciso, una sua logica stringente, un suo manuale filosofico e operativo (prima di tutto, per sapere, per capire, leggere l'opera del generale prussiano Carl Von Clausewitz, Della Guerra). La guerra è una potente e ineguagliabile combinazione di elementi razionali e irrazionali, il mestiere delle armi.
01
La risposta di Teheran. Analisi del testo di Zarif (e Trump)
Abbiamo scritto su List subito dopo lo strike americano che ha eliminato Qassem Soleimani che "l'Iran deve ponderare la risposta per non ritrovarsi in mezzo a un deserto radioattivo. Come? La sua reazione deve essere proporzionata e simmetrica: deve scegliere un solo bersaglio, di eguale importanza, e usare armi convenzionali. Tutto quello che è fuori da questo perimetro scatenerebbe una risposta da Leviatano degli Stati Uniti (o di Israele). Questo è esattamente il calcolo, l'azzardo, la scommessa che ha fatto un gambler come Trump: l'Iran non può permettersi di aprire una guerra con l'America".
Ora fate attenzione alle parole pubblicate su Twitter da Javad Zarif, ministro degli Esteri iraniano subito dopo l'attacco:
Le parole di Zarif sono state scelte con cura:
L'Iran ha intrapreso e portato a termine misure proporzionate di autodifesa in base all'articolo 51 della Carta Onu, prendendo di mira la base da dove è stato lanciato l'attacco armato codardo contro i nostri cittadini e alti ufficiali. Non cerchiamo un'escalation o una guerra ma ci difendiamo da ogni aggressione.
Spacchettiamo il testo: primo punto, Zarif usa la parola "proporzionate" e non lo fa certo perché se ne è innamorato, sta dicendo agli americani e alla comunità internazionale che questo per Teheran è il livello della risposta all'uccisione di Soleimani; l'altro punto importante è il richiamo alle regole delle Nazioni Unite, l'Iran non è certo un campione in questo campo, ma al regime serve a incastonare la crisi dentro la cornice dell'Onu; infine il punto chiave: l'obiettivo è dichiarato e diretto (una base americana) con un soggetto (l'Iran) che in campo aperto rivendica l'azione militare.
Siamo dentro il perimetro di ciò che avevamo messo nero su bianco: un solo bersaglio, di eguale importanza, uso di armi convenzionali. Questo è il linguaggio della guerra e non c'è bisogno di dichiararla, è in atto. Gli iraniani
"Tutto bene!". Trump fa Trump e questa è la sua forza, è nel pieno di un conflitto e sta vedendo il gioco degli iraniani sul tavolo da poker della guerra. Quindi "Tutto bene! Missili lanciati dall'Iran in due basi militari situate in Iraq. Valutazione delle vittime e dei danni in corso ora. Fin qui tutto bene! Abbiamo di gran lunga i militari più potenti e ben equipaggiati del mondo! Farò una dichiarazione domani mattina".
Anche la dichiarazione di Trump va spacchettata, il punto chiave quel "fin qui tutto bene". Il presidente americano ha una scommessa in corso e - almeno per ora - la sta vincendo: se l'attacco "proporzionato" dell'Iran è quello descritto dal ministro degli Esteri Zarif, alla Casa Bianca hanno la conferma che Teheran dichiara ciò che non può permettersi: la guerra con gli Stati Uniti.
Questo scenario naturalmente ha un limite di tenuta: numero e nazionalità delle vittime dell'attacco. Tutto è sospeso sul filo di questi elementi. Andrà sempre così? Non possiamo puntarci fino in fondo, quando volano missili, l'imponderabile e l'irrazionale sono comunque dietro l'angolo, inoltre l'Iran ha molti modi per colpire l'America. Quali?
02
I quattro pulsanti di Teheran
Come possono rispondere gli iraniani? Parlano molto, hanno l'ansia di mostrare che sono pronti a colpire, segno che sono in grande difficoltà. Stamattina il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale dell'Iran, il contrammiraglio Ali Shamkhani, ha rivelato che Teheran sta valutando 13 scenari per colpire gli Stati Uniti e anche il più debole tra questi sarebbe un "incubo storico" per Washington. Di solito queste cose non si annunciano, si fanno. Il Pentagono non ha mandato i bigliettini da visita prima di lanciare un missile Hellfire sull'auto che trasportava Soleimani, l'ha fatto e basta. Minacce come se piovesse, troppe per essere persiani, dunque più di qualcosa non va. Proviamo a immaginare quali opzioni sono sul tavolo dei militari e dell'intelligence dell'Iran.
Hanno a disposizione quattro pulsanti:
1) L'attentato terroristico. Facile, hanno a disposizione migliaia di bersagli americani e degli alleati in tutto l'Occidente;
2) Colpire con i missili le basi americane (e inglesi) in Medio Oriente e anche oltre. Possibile, la massima gittata dei missili iraniani è di circa 2000 chilometri, arrivano fino al Sud Europa

3) La cyberguerra contro le reti e infrastrutture americane (e degli alleati). Possono farlo, ne hanno le capacità tecniche ed è un conflitto che si può "mascherare", almeno fino a un certo punto. Ieri il Dipartimento della Homeland Security ha cominciato a condividere con la comunità che si occupa di sicurezza della Rete materiale informativo sugli attacchi informatici iraniani. Lo scopo è ovviamente quello di proteggere l'infrastruttura nazionale dall'attività degli hacker di Teheran.
4) Bloccare la via dell'energia, lo Stretto di Hormuz, cioè il luogo più sorvegliato della Terra (siamo dentro Mission impossible);

Premere i quattro pulsanti è facile. Clic. Come abbiamo visto, il difficile viene dopo.
***
Riepiloghiamo i fatti delle ultime 24 ore, ci servono per posizionare tutti i pezzi sulla scacchiera.
03
Lo zar, il segretario e 13 scenari

- La girandola dello Zar. Vladimir Putin ha cominciato a girare come una trottola, oggi è a Damasco per un incontro con Assad, domani sarà in Turchia da Erdogan. Siamo in Medio Oriente, dentro il conflitto turco, nel territorio dove si muove il sultano del neo espansionismo ottomano, Erdogan. Il presidente della Russia sfrutta ogni spazio vuoto e si infila con la strategia classica del Cremlino, stare in mezzo, influenzare tutti gli attori.
- Mike Pompeo e il generale iraniano. Il segretario di Stato americano in conferenza stampa a Washington: "L'Iran sta lavorando per indebolire il processo di pace in Afghanistan. Quello che ci preoccupa sono le guerre per procura combattute dall'Iran nella regione". Pompeo ha cominciato a parlare delle informazioni di intelligence in possesso dell'amministrazione americana, notizie che hanno confermato che Soleimani progettava attacchi contro obiettivi americani. Infine, un colpo secco sul vero tema sul tavolo della Casa Bianca: "L'Iran non metterà le mani sull'arma nucleare".
- Toh, l'Europa. Si è tenuto a Bruxelles un vertice straordinario dell'Unione sulla crisi di Tripoli. Il ministro degli Esteri Di Maio a Istanbul per incontrare il collega turco Cavusoglu. Domani i ministri degli Esteri di Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Cipro e Grecia saranno in Egitto, al Cairo.
- L'Iran ha 13 scenari. Il contrammiraglio Ali Shamkhani, segretario del Consiglio di sicurezza iraniano, dice: stiamo valutando 13 scenari per colpire gli Stati Uniti. Anche il più debole tra questi sarebbe un "incubo storico" per Washington. Come abbiamo visto, hanno scelto quello meno distruttivo. Per ora.
- Massima allerta. È quella delle forze americane in Medio Oriente, l'intelligence di vari paesi ha monitorato in queste ore movimenti di droni e postazioni missilistiche, (lo ha detto la Cnn). Notizia confermato dall'attacco missilistico dell'Iran stanotte.
- Il funerale nel sangue. Le esequie di Qassem Soleimani a Kerman finiscono in tragedia: 35 persone sono morte nella calca, 48 i feriti.
- Libia Felix. Il generale Haftar controlla Sirte, le truppe del governo di Tripoli sono in "ritirata strategica" per preparare la controffensiva. Ritirata strategica? Non ci crede nessuno.
***
- Aereo ucraino precipitato a Teheran. Una tragedia su un volo dell'Ukraine Airlines, 170 morti (i resti del Boeing 737 nella foto Ansa, qui sotto). Nessun collegamento con la guerra, niente terrorismo, guasto tecnico, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa iraniana Irna.

- Premier per un soffio. È Pedro Sanchez che ha ottenuto il via libera dal Parlamento spagnolo con 167 voti, i contrari sono stati 165. Come farà a governare? Lo ha anticipato Maite Carpio ieri su List.
***
Viviamo un tempo accelerato e compresso. Sfogliamo l'agenda.
04
La partenza a razzo del 2020 (e un rumore dal 1914)
Il 2020 è partito a razzo: il 2 gennaio la Turchia ha dato il via libera all'invio delle truppe di Ankara in Libia; il 3 gennaio gli Stati Uniti hanno eliminato con uno strike a Baghdad il generale iraniano Qassem Soleimani; il 5 gennaio l'Iran ha annunciato che non rispetterà più nessuno degli impegni presi con l'accordo internazionale del 2015 sullo sviluppo del nucleare; lo stesso giorno, il presidente Erdogan ha confermato che i soldati turchi sono "progressivamente" sulla via della Libia; il 6 gennaio, il generale Haftar ha preso il controllo del Golfo della Sirte; lo stesso giorno, la Nato e la Casa Bianca hanno detto che "l'Iran non potrà mai avere il nucleare"; ieri, 7 gennaio, è partita un'iniziativa diplomatica su larga scala, si sono mossi tutti i grandi, sempre ieri l'Iran ha attaccato con un lancio di missili una base militare americana in Iraq.
Finora tutto va secondo la logica del conflitto. C'è chi si attende la conseguenza del botto di Baghdad, l'eco della storia, la pistolettata di Sarajevo.
Andrà così? Non lo sappiamo, la Storia ha vie imprevedibili, innesca sottosopra colossali. Come racconta Christopher Clark in The Sleepwalkers, I sonnambuli (qui l'edizione italiana):
Il continente europeo era in pace la domenica mattina del 28 giugno 1914 quando l'Arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia Chotek arrivano alla stazione ferroviaria di Sarajevo. Trentasette giorni dopo, era in guerra. Il conflitto cominciato quell'estate, mobilitò 65 milioni di soldati, coinvolse tre imperi, vi furono 20 milioni di morti tra civili e militari, e 21 milioni di feriti.
I sonnambuli. Ci sono anche oggi. Sono ben distribuiti, ma quelli che cercano l'appeasement, l'accordo con la tigre che nel frattempo ha la tua testa tra le fauci (Winston Churchill, L'ora più buia) sono sempre i più pericolosi. Creano le premesse per lo scontro totale pensando di ottenere la pace. Seguiamo il grande fiume della storia.
05
Quattro vecchie regole e una massima sempre nuova
Siamo in uno scenario di guerra, in un nuovo mondo dove valgono almeno quattro vecchie regole e una massima sempre nuova. Quali?
1) Sono tornati gli imperi, l'onda lunga della Storia plasma il presente e prepara il futuro. Il Nuovo Impero (l'America), il Celeste Impero (la Cina), l'Impero dello Zar (la Russia), l'Impero Ottomano (la Turchia), la Grande Persia (l'Iran) stanno giocando a scacchi;
2) Le nazioni che pesano, contano e hanno un futuro sono quelle dove il popolo è pronto a combattere e morire. Quando si pesano gli attori della scena internazionale bisogna sempre guardare il fattore "ready to fight", cioè chi ha i soldati addestrati, motivati e con l'età giusta per andare in battaglia;
3) La forza militare deve essere combinata alla capacità di sostenere la guerra su due piani: quello dello sforzo finanziario e della durata;
4) Capacità economica e durata a loro volta subiscono l'influenza decisiva di un altro fattore: la reazione dell'opinione pubblica di fronte alla morte. L'età contemporanea ha fatto crescere l'illusione delle "zero perdite" in battaglia, ma in guerra si muore;
5) E la massima sempre nuova? Ricordare sempre una frase di Georges Clemenceau: "La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai generali".
06
Medio Oriente e Mediterraneo. L'allineamento degli scenari
Che succede? Gli scenari del Medio Oriente e del Mediterraneo si stanno allineando. Sono in movimento i quadranti strategici in cui Soleimani operava, fuori dai confini dell'Iran:
1) L'Iraq sciita con un governo che ha il telecomando a Teheran;
2) Lo Yemen dove l'Arabia Saudita si è impantanata nella guerra contro gli Houti appoggiati dall'Iran;
3) La Siria dove il generale iraniano ha giocato la partita per se stesso e gli sciiti di Assad (e di Teheran) al fianco di Damasco, della Russia e perfino degli Stati Uniti quando è stato il momento di schiacciare le milizie in pickup dell'Isis;
4) Il Libano di Nasrallah che per Soleimani è sempre stato il laboratorio e la portaerei per progettare e lanciare attacchi su Israele.
"The Shadow Commander", così il New Yorker dipinse il generale iraniano, il comandante dell'unità speciale al-Quds, l'uomo nel cuore dell'Ayatollah Khamenei. La sua ombra dopo la morte si allunga ovunque. Manca solo la memoria, l'Europa che oggi balbetta di fronte all'eliminazione di Soleimani ha dimenticato che cosa è stato quest'uomo, un professionista dell'assassinio. E naturalmente l'Europa in guanti bianchi ha dimenticato che l'ascesa del generale è avvenuta sul campo di battaglia, nelle stragi contro gli americani in Libano e in Iraq, negli attentati contro Israele e il popolo ebraico, dove erano (sono) operativi gli elementi di al-Quds addestrati e inviati sul fronte da Soleimani.

La rabbia di Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah, amico e alleato di Soleimani, nasce da questo retroterra di sangue. Il caos iracheno è figlio di una strategia di Teheran la cui esecuzione sul terreno (non solo militare, ma anche politico, nella tessitura delle alleanze) era compito di Soleimani. Il ritiro delle truppe americane, votato in una risoluzione l'altro ieri dal Parlamento iracheno, serve a spalancare il cancello del caos. Perché senza Soleimani il disegno del dominio sciita diventa più difficile, le milizie in sonno dell'Isis si risveglierebbero (gli americani andarono via dall'Iraq nel 2011, ma furono richiamati dal governo iracheno nel 2014 per combattere l'Isis), il pericolo di uno smembramento dell'Iraq tornerebbe. Uno scenario libico.
07
Haftar controlla Sirte. E Serraj fa la "ritirata strategica"

La battaglia in Libia è intrecciata con quella del Medio Oriente e in particolare con la partita energetica del Mediterraneo Orientale. La situazione è disperata: Tripoli è assediata dall'esercito del generale Haftar che ha conquistato Sirte e quindi controlla terra e mare, quasi tutta la costa libica è sorvegliata da Haftar. Il governo Serraj parla di "ritirata strategica" per preparare la controffensiva, difficile dar credito a quanto affermano tutte le parti in campo, di certo Sirte non è più territorio del governo sostenuto dall'Onu. Si combatte, la strage dei cadetti è stata orribile, con il missile che centra in pieno la formazione dei soldati in marcia nel cortile dell'Accademia militare di Tripoli. Si attende l'intervento dei soldati della Turchia. Notizie dall'Europa? Telefonate, vertici straordinari, molte chiacchiere e nulla di concreto. Senza lo strumento militare non può esserci alcuna diplomazia. Dunque la conclusione è facile: no news.
08
Le tappe dell'escalation e un numero
Il missile americano che ha ucciso Soleimani è il picco sismografico di una battaglia sempre più intensa che si combatte da mesi (sommati ai decenni e a varie amministrazioni della Casa Bianca) e in cui l'Iran ha giocato a alzare sempre più la posta, fino a colpire gli americani in Iraq. L'errore, il passo falso di Soleimani. Troppo. L'amministrazione Trump aveva lasciato passare parecchia acqua (e piombo) sotto i ponti:
1) Il blocco e gli attentati alle petroliere con le prove della manina dei pasdaran iraniani che piazzano le mine nel Golfo;
2) Gli attacchi alle infrastrutture petrolifere dell'Arabia Saudita, via droni iraniani;
3) L'assalto all'ambasciata americana a Baghdad, l'ombra sinistra di quella che fu conquistata dai manifestanti a Teheran nel 1979, la "crisi degli ostaggi" con 52 cittadini americani prigionieri del regime khomeinista. Fatto rievocato da Trump quando ha parlato di 52 obiettivi iraniani da colpire.
Soleimani ha giocato al tavolo da poker con Trump organizzando le milizie in Medio Oriente su almeno quattro fronti: Libano, Siria, Iraq e Yemen. Perché eliminare oggi Soleimani? Diamo un numero: 603. Sono i soldati americani di cui il generale iraniano ha causato la morte con le sue operazioni, secondo il Dipartimento di Stato. Il generale iraniano progettava una nuova offensiva contro le truppe americane in Iraq. Soleimani era nella killing list di Trump che alla fine ha deciso di eliminarlo.
***
Il tema centrale di questo conflitto, è la Bomba, l'arma nucleare e il potere della deterrenza.
09
Il problema numero uno: chi ha la Bomba (e chi non ce l'ha)

Agli iraniani serve la Bomba. Qualsiasi azione facciano contro gli americani, la risposta dell'amministrazione Trump sarà "sproporzionata", come ha detto il presidente americano. Teheran può evitare (forse) il colpo letale solo con la deterrenza nucleare. Gheddafi e Saddam non l'avevano. E sono morti. Kim jong-un ha l'atomica ed è vivo (per ora). Gli Ayatollah non hanno l'atomica e devono correre per averla.

Il dilemma di domani è tutto qui: l'Occidente darà a Teheran la possibilità di sviluppare il suo disegno nucleare? Qui ne dubitiamo, ma la storia è lastricata di errori e orrori.
A proposito di storia: l'Iran con un attacco "no limits" (che come vediamo per ora non ha condotto) si alienerebbe l'appoggio dell'Unione europea che - come sempre nella storia, rileggere le pagine sulla Seconda guerra mondiale, Hitler e l'appeasement - non vede l'ora di mettersi d'accordo con gli Ayatollah e, naturalmente, nessuno ha detto chiaramente che tipo fosse Soleimani, un professionista dell'assassinio. Francia e Inghilterra (governava Chamberlain) lasciarono fare a Hitler tutti i passi verso la guerra totale. Poi, quando il mostro ruggì alla porta della loro casa, furono salvati dal dal coraggio di Winston Churchill e dagli Stati Uniti d'America. Tutto dimenticato.
Il messaggio di Teheran al mondo ora è questo: noi ci mettiamo a costruire la Bomba. L'idea è il modo più veloce per provocare un bombardamento degli Stati Uniti (o di Israele). Ieri Trump ha twittato, in maiuscolo: "L'Iran non avrà mai un'arma atomica". Concetto ribadito dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: "L'Iran non potrà mai avere l'atomica". È un doppio avviso al regime degli Ayatollah, se provate a fabbricare la Bomba, non vi diamo neppure il tempo di girare le chiavi sul cruscotto. Più gli iraniani parlano di programma nucleare, più al Pentagono tengono pronte le mappe per un attacco preventivo.
***
Post scriptum. L'argomento che durante una delle più gravi crisi internazionali della storia ha tenuto banco nella politica italiana - la presenza della giornalista Rula Jebreal a Sanremo - è giunto a lieto fine: Rula sarà al Festival per una puntata. Il mondo è salvo.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.