10 Gennaio

L'America dà i numeri (145 mila nuovi posti) e Wall Street vola

L'indice Dow Jones supera per la prima volta i 29 mila punti. Il report sul mercato del lavoro a dicembre è inferiore alle attese (160 mila posti previsti dagli analisti) ma indica una crescita robusta per l'inizio del 2020. La Borsa corre, nonostante gli shock presenti e futuri. Un giro di giostra di Gianclaudio Torlizzi sui mercati finanziari

L'economia americana nel mese di dicembre ha creato 145mila nuovi posti di lavoro. Il dato è inferiore alle previsioni (160 mila) ma conferma lo scenario di crescita anche per il 2020. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,5%, ai minimi da 50 anni. Per gli Stati Uniti è il decimo anno consecutivo positivo per il mercato del lavoro, è la serie più lunga degli ultimi 80 anni.

Nel 2019 sono stati creati 2,11 milioni di posti di lavoro, un dato inferiore ai 2,68 milioni del 2018. A Wall Street l'indice Dow Jones ha toccato per la prima volta nella storia quota 29 mila punti. Il mercato andrà sempre così? No, è l'unica certezza che abbiamo, i cicli finanziari fanno su e giù e sono sempre una sorpresa, ma bisogna provare a leggere lo scenario e capire perché nonostante i molti shock presenti e dietro l'angolo la Borsa ha continuato finora a battere tutti i record. Buona lettura.

di Gianclaudio Torlizzi

"Wall Street non crollerà mai". Nelle sale trading di Londra non si sente ripetere che questo leitmotiv da alcuni giorni a questa parte. Perché dopo il classico e atteso rally di Santa Claus, le attese di un gran numero di gestori erano per un gennaio di correzione per i principali indici azionari. Nulla di apocalittico per la verità, ma l’aspettativa era di assistere a una presa di fiato, anche importante, che potesse offrire al mercato l’opportunità di aprire delle nuove posizioni al rialzo dopo il rally di oltre il 20% dell’indice S&P 500 prodotto lo scorso anno. Una performance, quella di Wall Street, che tra l’altro sta mettendo in ginocchio l’intera industria dei fondi speculativi: se infatti è sufficiente mettere liquidità in un ETF passivo sulle borse Usa, che senso ha pagare il 2% di commissione e il 20% degli eventuali profitti a un...


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