1 Febbraio
Boris Brexit
Fine della partita inglese con l'Unione europea. Il discorso di Johnson, l'effetto nostalgia e il nuovo inizio della Gran Bretagna. Politica, leadership e sentimento oceanico (visto da Feynman). Il coronavirus c'è, ma all'italiana
Che succede? C'è la Brexit, signora mia, e non sappiamo più come andare nella nostra casa a Chelsea, oh, che dolore, i bifolchi al potere. La storia comincia ora, in realtà, solo quelli che non hanno i piedi per terra potevano pensare che il governo britannico - uno qualsiasi, anche e soprattutto del Labour, vedere il voto nelle ultime elezioni politiche di dicembre - potesse contraddire quanto deciso dal popolo inglese nel referendum del 2016. La Brexit c'è e parte un'altra storia che non vediamo l'ora di raccontare. L'Anglosfera si è rimessa in moto, Londra e Washington sono il cuore di un cambiamento di paradigma di cui Boris Johnson è l'elemento più interessante per noi europei: un leader pop, colto, conservatore in politica, ma liberal nella vita, con la birra del pub nella mano destra e un libro di Orazio pronto ad esser agitato come una spada nella sinistra. Ci piace questo mix di alto e basso, di club e osteria, di football e scherma. C'è l'Inghilterra, con i suoi romanzi, la sua letteratura, la sua scienza, il suo esoterismo, le sue università, le sue chiese, le sue regine e i suoi re. Facciamo il nostro giro di giostra. Seguite il titolare di List.
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Una storia lunga 47 anni, senza amore
Gli inglesi hanno lasciato l'Unione europea (e non l'Europa come dicono gli europeisti senza senso storico e perfino geografico), Boris Johnson ha fatto quel che aveva promesso, gli inglesi tornano a navigare e l'elemento dell'acqua in questa storia è molto importante. La Gran Bretagna dopo 47 anni (senza amore) lascia l'Ue e non ne sentirà la mancanza perché in mezzo secolo l'Unione s'è trasformata fino a essere "altro" rispetto all'idea dei suoi padri fondatori. Questo non significa essere affatto euroscettici, semmai realisti senza fare neppure grandi sforzi visto che in fondo per rendersi...
Che succede? C'è la Brexit, signora mia, e non sappiamo più come andare nella nostra casa a Chelsea, oh, che dolore, i bifolchi al potere. La storia comincia ora, in realtà, solo quelli che non hanno i piedi per terra potevano pensare che il governo britannico - uno qualsiasi, anche e soprattutto del Labour, vedere il voto nelle ultime elezioni politiche di dicembre - potesse contraddire quanto deciso dal popolo inglese nel referendum del 2016. La Brexit c'è e parte un'altra storia che non vediamo l'ora di raccontare. L'Anglosfera si è rimessa in moto, Londra e Washington sono il cuore di un cambiamento di paradigma di cui Boris Johnson è l'elemento più interessante per noi europei: un leader pop, colto, conservatore in politica, ma liberal nella vita, con la birra del pub nella mano destra e un libro di Orazio pronto ad esser agitato come una spada nella sinistra. Ci piace questo mix di alto e basso, di club e osteria, di football e scherma. C'è l'Inghilterra, con i suoi romanzi, la sua letteratura, la sua scienza, il suo esoterismo, le sue università, le sue chiese, le sue regine e i suoi re. Facciamo il nostro giro di giostra. Seguite il titolare di List.
01
Una storia lunga 47 anni, senza amore
Gli inglesi hanno lasciato l'Unione europea (e non l'Europa come dicono gli europeisti senza senso storico e perfino geografico), Boris Johnson ha fatto quel che aveva promesso, gli inglesi tornano a navigare e l'elemento dell'acqua in questa storia è molto importante. La Gran Bretagna dopo 47 anni (senza amore) lascia l'Ue e non ne sentirà la mancanza perché in mezzo secolo l'Unione s'è trasformata fino a essere "altro" rispetto all'idea dei suoi padri fondatori. Questo non significa essere affatto euroscettici, semmai realisti senza fare neppure grandi sforzi visto che in fondo per rendersi conto di quel che non va basta una sommaria cronaca. D'altronde, di fronte a un momento fondamentale per la storia europea dal dopoguerra a oggi, il fatto più grande dopo la caduta del Muro di Berlino, la presidente della Commissione Ue, la tedesca Ursula von der Leyen, ha sfornato questo commento: "La forza non sta in uno splendido isolamento ma nell'unità". Perbacco, quanta scienza infusa. Siamo di fronte a un ex impero che lascia le istituzioni europee e la chiosa dell'abbandonato è tanto acida da brillare per povertà lessicale e banalità. Quelli del Totem dell'Unione, i sostenitori del non reversibile e dell'impossibile (mossi da un sentimento di misericordia, non scodelleremo i tragicomici tweet dei competenti che affermavano con la boria da tastiera che la Brexit non ci sarebbe mai stata e che Boris Johnson era finito) si divertono a giocare con la Little Britain, quando invece dovrebbero chiedersi cosa ne è della Little Europe. Perché gli inglesi ci mancheranno, tanto, più di quanto si immagini. Un popolo pazzo e ordinato, che temperava il burosauro teutonico della Germania e la révolution permanente della Francia, decide di mollare tutto e andare in mare aperto. In questa storia della Brexit c'è un elemento sottovalutato, l'acqua, un sentimento oceanico.
"Ogni inglese è un'isola", diceva il poeta Novalis. Nella Brexit c'è questo intrecciarsi di storie di terra e di mare (e non a caso Terra e Mare è il titolo di uno splendido libretto di Carl Schmitt sui fondamenti della geopolitica) che si svelano in un'idea liquida, il desiderio di dissolversi, di sciogliersi, di lanciare lo sguardo davanti alla prua, di andare. Nel 1927 lo scrittore francese Romain Rolland scrisse una lettera a Sigmund Freud parlando di sentimento oceanico, lo spiegò come una sensazione dell'eterno, uno stato energetico, una tensione che è fondamento delle religioni. Siamo nel mistico e qualcuno pensa che siamo lontani dalla politica. Per niente, siamo nella politica. E Boris Johnson oggi è la politica inglese. Chi é? Ne avevamo fatto un ritratto-espresso in giugno, quando entrò a Downing Street e gli intelligenti a prescindere non gli davano un penny.
02
The Boris factor
Che Brexit farà? Ci siamo fatti un'idea leggendo la cronaca: Boris Johnson ha litigato nella notte con la fidanzata, Carrie Symonds, ed è arrivata la polizia. Roba da scene di un matrimonio (e patrimonio), grande casino, lei che gli urla di aver versato il vino sul divano, di essere un dilapidatore di denaro (rigorosamente altrui, come nella miglior tradizione del Conte Mascetti di "Amici miei"), che festicciola. I vicini hanno chiamato la polizia, ma la cosa è finita là, in un tripudio d'amore e lanci di stoviglie. Pare che la signora gli abbia intimato di lasciare la casa. Lui ovviamente è rimasto al suo posto.
Gli illustratori con la figura di BoJo si stanno divertendo da pazzi, ecco la copertina dell'ultimo numero dell'Economist:
E questo è lo Spectator, che spasso:
Fa ridere? Certo che fa ridere. Ma al "colore" su BoJo, al giullare, all'eccesso in eccesso, alla maramalderia, alla birbanteria, alla camarilla di Westminster, al grasso che cola del carattere, bisogna aggiungere la grande cultura dell'uomo, il suo ottimo lavoro come sindaco di Londra, i libri letti e scritti, il suo giornalismo pieno di spirito (anche etilico) e sì, certo, le grandi bevute, le sue storie dentro e soprattutto fuori dal matrimonio, il suo non voler essere perfetto, l'esibizione del difetto, la torta in faccia, le citazioni dei poeti latini, la splendida biografia su Winston Churchill (The Churchill Factor, il cui sottotesto è voglio farlo anch'io, The Boris Factor), una dose ad alta gradazione di estro politico e spregiudicatezza, la coltellata data e ricevuta, ah sì, cribbio, la boria inglese dell'Impero che fu e non c'è più, il sogno delle grandi navi che volano al soffio degli alisei, la dissipazione di vita e l'accumulazione d'esperienza del mondo, questo ingaglioffirsi da taverna che il premio Nobel per la letteratura, Elias Canetti, praticava nell'ora più buia a Vienna, per conoscere l'umanità e diventare migliore, nel peggiorare. Johnson non ci annoierà mai, citerà Orazio e Ovidio, gli scapperà un insulto da taverna, farà una pagliacciata indimenticabile e si smarrirà dietro qualche bellona che lo porterà a spasso per Kensington come un cagnolino, la fine riservata all'impenitente attaccasottane, ma noi preferiamo questi tipi con la polvere da sparo sotto la lingua ai sepolcri imbiancati e agli imbianchini della politica. Che governi, che ci mostri lo spirito dell'Inghilterra. Che vinca. Che fallisca. Che ci faccia arrabbiare o gioire, che ci esalti, che ci deluda. Un po' di vita, signore e signori. Ha logorato il governo di Theresa May prima da dentro e poi da fuori, implacabile, spietato. Mentre scorreva il sangue sul patibolo dei Tories, Boris le ha tributato il saluto che si riserva al fiero combattente. Hai perso, ho vinto, ti applaudo e ora portate via in fretta le spoglie del mio nemico, grazie. Old english style. Lo spietato rituale del potere. È in testa alla gara per la leadership tra i Conservatori, sembra destinato a stravincere, attendiamo il suo arrivo. BoJo a Downing Street sarà il fatto politico più chiassoso dell'anno. E con Donald Trump si aprirà una gara tra scapigliati.
***
Era il numero di List del 22 giugno del 2019. È andato tutto a dama. E non poteva che andare così, gli inglesi sono travolti dal sentimento oceanico.
03
Il sentimento oceanico
Questo sentimento, sciogliersi, scomporsi e ricomporsi, l'eternità, la natura che precede l'uomo. Lo ritroviamo in una poesia di una delle grandi menti del Novecento, il fisico Richard Feynman. Sì, una poesia. E un uomo che studiava l'infinitamente piccolo dell'infinitamente grande.
Per capire chi se ne va, l'abbandonarsi e tuffarsi in un nuovo e primordiale elemento, queste parole di Feynman sono preziose:
Ci sono onde che si frangono
montagne di molecole
ciascuna stupidamente intenta ai fatti suoi
milioni di milioni, divise,
eppure formano spuma bianca, all'unisono.
Un'era dopo l'altra
prima che occhi potessero vederle
anno dopo anno
rimbombare contro la riva come ora.
Per chi, per cosa?
Su un pianeta morto
senza nessuno da intrattenere.
Senza posa
torturate dall'energia
sprecata prodigiosamente dal Sole
riversata nello spazio.
Una pulce fa ruggire il mare.
Nelle profondità marine
tutte le molecole ripetono
la struttura delle altre
finché se ne formano di nuove e più complesse.
Queste ne creano altre come loro
e una nuova danza ha inizio.
Crescendo in dimensioni e complessità
esseri viventi
masse di atomi
DNA, proteine,
danzano in strutture sempre più intricate.
Fuori dalla culla
sulla terra asciutta
eccolo
in piedi:
atomi con la coscienza
materia con la curiosità.
Di fronte al mare
stupito dallo stupore: io
un universo di atomi
un atomo nell'universo.
Torniamo sulla terraferma, isola d'Inghilterra. L'altro elemento della Brexit è la nostalgia. L'idea di levare l'ancora si associa a quella dell'impero che fu, che non c'è e che non ci sarà. Anche qui, niente di nuovo, l'idea di un passato migliore a cui tornare è uno degli elementi retorici della politica, figuriamoci per gli inglesi che hanno sempre conservato la Sterlina, la Corona e il pub.
04
Il discorso di BoJo
Il conto alla rovescia della Brexit a Downing Street (Foto Ansa)Il discorso alla nazione di Boris Johnson ha tutti questi elementi, leggiamolo:
Stasera lasciamo l'Unione Europea
Per molti questo è un momento di speranza sorprendente, un momento che pensavano non sarebbe mai arrivato.
E ci sono molti, naturalmente, che provano un senso di ansia e di perdita
E poi, naturalmente, c'è un terzo gruppo - forse il più grande - che ha iniziato a preoccuparsi che l'intera lotta politica non finisse mai.
Capisco tutti questi sentimenti, e il nostro lavoro come governo - il mio lavoro - ora è quello di riunire questo Paese e andare avanti.
E la cosa più importante da dire stasera è che questa non è una fine, ma un inizio.
È il momento in cui si apre l'alba e si alza il sipario su un nuovo atto del nostro grande racconto nazionale.
E sì, si tratta in parte di usare questi nuovi poteri - questa sovranità riconquistata - per realizzare i cambiamenti che la gente ha votato
Sia che si tratti di controllare l'immigrazione o di creare porti liberi, sia che si tratti di liberare la nostra industria della pesca o di concludere accordi di libero scambio
O semplicemente fare le nostre leggi e regole per il bene del popolo di questo paese
E naturalmente penso che sia la cosa giusta, sana e democratica da fare
Perché per tutti i suoi punti di forza e per tutte le sue ammirevoli qualità, l'UE si è evoluta in 50 anni in una direzione che non si addice più a questo paese
E questo è un giudizio che voi, il popolo, avete ora confermato alle urne
Non una volta, ma due volte
Eppure questo momento è molto più grande
Non si tratta solo di una liberazione legale
È potenzialmente un momento di reale rinnovamento e cambiamento nazionale
Questa è l'alba di una nuova era in cui non accettiamo più che le tue possibilità di vita - le possibilità di vita della tua famiglia - dipendano dalla parte del paese in cui cresci
Questo è il momento in cui cominciamo davvero a unirci e a salire di livello
Sconfiggere il crimine, trasformare il nostro servizio sanitario, con una migliore educazione, con una tecnologia superiore.
E con la più grande rinascita delle nostre infrastrutture dai tempi dei vittoriani
Diffonderemo speranza e opportunità in ogni parte del Regno Unito
E se riusciamo a farlo bene credo che con ogni mese che passa cresceremo in fiducia non solo in patria ma anche all'estero
E nella nostra diplomazia, nella nostra lotta contro il cambiamento climatico,
Nelle nostre campagne per i diritti umani o per l'educazione femminile o il libero commercio riscopriremo una forza che non usiamo da decenni
Il potere del pensiero e dell'azione indipendenti
Non perché vogliamo sminuire qualcosa fatto dai nostri amici dell'UE - ovviamente no.
Vogliamo che questo sia l'inizio di una nuova era di cooperazione amichevole
Tra l'UE e un'energica Gran Bretagna.
Una Gran Bretagna che è allo stesso tempo una grande potenza europea
E veramente globale nella nostra gamma e nelle nostre ambizioni
E quando guardo le incredibili risorse di questo paese
I nostri scienziati, i nostri ingegneri, le nostre università leader mondiali, le nostre forze armate
Quando guardo al potenziale di questo paese in attesa di essere liberato
So che possiamo trasformare questa opportunità in un successo straordinario
E qualunque siano gli ostacoli sulla strada davanti a noi
So che ce la faremo
Abbiamo obbedito al popolo
Ci siamo ripresi gli strumenti dell'autogoverno
Ora è il momento di usare questi strumenti per liberare tutto il potenziale di questo brillante paese e per migliorare la vita di tutti in ogni angolo del nostro Regno Unito.
Ci sono tutti i punti che abbiamo toccato. L'elemento della nostalgia evocata con "i tempi vittoriani", la "sovranità riconquistata", la tensione, il viaggio, il "nuovo inizio", "l'alba di una nuova era", la "forza" di una "energica Gran Bretagna" e via così, un addio senza rancore. Per andare dove? Là fuori ci sono tante opportunità. E tanti pericoli.
***
Sì, c'è il Coronavirus, ma quello che si racconta in Italia è la pandemia di un paese che fa sfociare il serio in ridicolo. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
05
Il Coronavirus c'è, ma all'italiana
A leggere le prime pagine dei giornali italiani sembriamo in guerra, tutti nel rifugio antiaereo, nessuno va più al ristorante. Carrellata di titoli.
Repubblica sfodera una cosa da Capitan America: "Italia, scudo contro il virus":
Il Corriere della Sera rasserena tutta la nazione con un lieve: "Virus, è stato di emergenza":
D'altronde, che fare? Il governo ha trattato fin dal principio tutto il caso come un pezzo di teatro dove si esibiscono in coppia il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Si va in tv, si esibisce la posa di quello che ha in mano la situazione (e non ce l'ha per niente), l'emergenza diventa una performance, con le pagelle della giuria degli esperti.
Se a Palazzo Chigi dicono sobriamente che tratteranno il caso come il colera, su cosa mai dovrebbero fare il titolo al Mattino di Napoli?
"Il coronavirus come il colera". Perfetto, tutta un'altra storia, ma questa è la deriva. Così il governo, il premier, il ministro della Salute che sfornano questa narrazione poi dicono anche che "non c'è motivo di panico" (Conte, mentre mostra la mascella del defensor populi). Al ridicolo non c'è mai fine, perché per regio decreto e nota dirigenziale e chissà quale altro arcano ministeriale s'è stabilito che in Italia "l'emergenza durerà sei mesi". Nel resto del mondo non si sa, ma da noi sì. Siamo sempre avanti. Cribbio, in base a quale evidenza scientifica s'è deciso che il coronavirus tra qualche tempo non sarà un problema, avremo forse il vaccino tra sei mesi? Siamo messì così, stamattina, e un pensiero bussa alla porta, ghignante. Non ci avevi pensato? Ossignore, sta per arrivare il Festival di Sanremo, in piena crisi da coronavirus, cosa non sentiremo sul palcoscenico del Teatro Ariston.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con il pensionamento di un illustre protagonista dell'esplorazione spaziale.
06
Grazie Spitzer
La Nasa saluta Spitzer, il telescopio a infrarossi che per 16 anni ha esplorato lo spazio. Ci ha regalato immagini meravigliose di stelle, galassie, pianeti, comete, asteroidi. Lo Spitzer fu lanciato nel 2003, faceva parte di quattro grandi progetti di osservazione insieme al telescopio Hubble, al Chandra X-ray Observatory e al Compton Gamma Ray Observatory. Spitzer, che verrà sostituito dal telescopio a infrarossi James Webb, è stato messo dagli scienziati della Nasa in safe mode, la missione è compiuta. Grazie.
***
Che giornata sarà? Sul monitor lampeggia un titolo sul procuratore generale di Milano che dice che "la riforma della prescrizione viola la Costituzione". Quella del ministro di Giustizia (senza Grazia) Alfonso Bonafede. Fa venire voglia di prendere un Gin Martini alle nove, per dimenticare.
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misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.