10 Febbraio

Tre gradi d'ignoranza e manipolazione della storia

Giornata della memoria e Giorno del ricordo. Ricordare con il calendario l'orrore di Shoah e foibe non basta, perché negazionismo, relativismo e giustificazionismo sono presenti e ricorrenti. Un'indagine di Marco Patricelli sull'uso politico dell'ignoranza della storia

di Marco Patricelli

Ci sono tre gradi dell’ignoranza e della manipolazione della storia che si manifestano con picchi febbrili nelle due settimane che vanno dalla Giornata della memoria al Giorno del ricordo. Due eventi non assimilabili per natura e dimensioni, ma pesante eredità storica dello stesso periodo (la seconda guerra mondiale) danno la stura all’amara riflessione che settantacinque anni sono forse passati invano. Se l’obbligo di legge di avere memoria e di ricordare gli orrori del passato, Shoah e foibe, ha generato la fenomenologia alla quale assistiamo in questi giorni con un crescendo di smarrimento e sconcerto per scritte con stelle di David e falci e martello, allora verrebbe da chiedersi a cosa servono queste celebrazioni e in cosa si è sbagliato.

Il primo dei tre gradi dell’idiozia è il negazionismo, un movimento parastorico e paraculturale, che semplicemente intende dimostrare l’indimostrabile, ovvero che quello che è accaduto non è mai accaduto, o se è accaduto non è accaduto come lo raccontano. Insomma, i forni crematori ci sono stati sì nei lager, ma erano necessari per impedire lo spandersi delle epidemie di tifo, mica a trasformare in cenere uomini, donne e bambini gassati nelle finte docce. Una specie di creazione hollywoodiana per instillare il senso di colpa nei tedeschi, non del tutto denazificati nonostante gli appositi tribunali e il processo di Norimberga, e fornire così la giustificazione morale agli ebrei di reclamare il diritto a una patria sulla terra dei loro avi. Detto così, sembrerebbe persino logico. Basta sorvolare su qualche migliaio di dettagli per far incastrare i pezzi del negazionismo in questo aberrante puzzle. Quanto alle foibe, che esistano come fenomeno fisico è indubitabile, ma che siano servite per gettarci qualche migliaio di italiani, beh, no, questa è una creazione della propaganda per gettare discredito su quei campioni di...


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