14 Marzo

In nome del gregge. BoJo ha un problema virale

La scelta di Boris Johnson di affrontare la crisi del coronavirus senza misure severe è ad alto rischio. Perfino Donald Trump ha stretto l'accordo con Nancy Pelosi e annunciato una massiccia campagna di test. Un'indagine di Maite Carpio sul paziente inglese

di Maite Carpio

Era possibile una gestione della crisi del coronavirus diversa da quella intrapresa dal governo italiano? È  una questione che ci siamo posti spesso qui su List. Come gestire in contemporanea la gravità della crisi sanitaria con quella economica e poi quella sociale, non meno importante. Era difficile darsi una risposta considerando che non avremo avuto mai la prova contraria. Ora però ci capita l’occasione di poterlo comprovare osservando come si muoverà il Covid-19 in UK e USA.

Gli esperti del governo di Boris Johnson hanno deciso che la loro epidemia non deve per forza svilupparsi come la nostra. Così il principale consigliere scientifico del Primo ministro, Sir Patrick Vallance, in compagnia del "Professor of international public health", Jimmy Whitworth (fonte BBC), hanno dichiarato che ci sarebbero tre ragioni per considerare che la situazione britannica non deve per forza seguire le orme di quella italiana.

  • Primo, all’inizio dell'epidemia sono stati diagnosticati più casi di coronavirus in UK che in Italia, anche se in questo momento i tassi di crescita aumentano a un ritmo equiparabile.
  • Secondo, i casi positivi italiani sono molto concentrati in una sola regione, la Lombardia (55 contagiati su ogni 100).
  • Terzo, il numero dei decessi è fatale perché la popolazione italiana e  decisamente molto più anziana.

Forse non risultano molto convincenti come argomenti scientifici, chi lo sa, ma può darsi che abbiano ragione, tanto loro sono stati cresciuti da piccoli buttati nei cortili in maniche di camicia a due gradi sotto zero e potrebbe essere che il loro sistema immunitario si sia veramente rafforzato nei campus delle boarding schools.

Il caso è che Johnson e i suoi esperti hanno deciso di darsi un po’ di tempo, fino alla fine dell'anno, prima di prendere misure di contenimento più drammatiche. Per il momento, hanno rimandato qualche partita di calcio e...


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