31 Marzo

Lo stato di guerra senza un governo di guerra

L'analisi della decretazione d'urgenza della Presidenza del Consiglio. Non sono interventi limitati, perché si tratta di gestire l’Italia durante e dopo un conflitto, prima nell'emergenza sanitaria e dopo nella depressione economica. Un'indagine di Parlamentarius su esecutivo e Parlamento nello stato d'eccezione

di Parlamentarius

Il decreto legge del 25 marzo offre a costituzionalisti, politologi e opinionisti molto da discutere. Rispetto alla serie sfornata in queste settimane di decreti legge, decreti del Presidente del Consiglio e ordinanze ministeriali è quello che ha il respiro più ampio. Cerca di fare un po’ di chiarezza e riallineare l’ondivaga carovana di prescrizioni, regole e autocertificazioni che ci siamo visti precipitare addosso. Ce n’è stato per tutti come sappiamo, dalla chiusura di scuole e università al blocco dei settori produttivi intermediato da complicatissime scelte affibbiate ai Prefetti su chi chiude e chi no, senza farci mancare qualche bacchettata a runner e accompagnatori di animali domestici. Cerchiamo di capire un po’ meglio, perché se gli specialisti se ne stanno occupando, politici e giornalisti sembrano più distratti e preferiscono parlare dei pieni poteri di Orban: chi celebrandoli, chi condannandoli severamente.

Quello dei decreti e ordinanze urgenti e di necessità è sempre stato per il mondo del diritto un vero rompicapo. Non sono leggi, ma ordinanze amministrative, appunto. Però la legge possono anche derogarla. E quando sono in gioco diritti fondamentali, la salute su tutti gli altri, le ordinanze devono saperli bilanciare e quando serve farli prevalere su altrettanti diritti costituzionali. È quel che accade a noi, perché la tutela della salute prevale sulla libertà di circolazione, di riunione, di professare la fede “in forma anche associata e in pubblico” e persino sul diritto di lavorare.

Il rebus sta nel fatto che le ordinanze sono sì fondate in una legge, ma la legge non può prevederle in anticipo, perché servono solo perché c’è una emergenza da affrontare, imprevedibile per definizione. Certo, nello Stato diritto le ordinanze nascono dallo stato di necessità, ma più che le ordinanze stesse, l’oggetto di studio è stato un altro. È sempre stata preoccupazione dei giuristi...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play