13 Aprile
Il lockdown e la via d'uscita. Una guida
Lo studio dell'Inserm sui casi nell'Île de France, la politica di distanziamento sociale e le misure necessarie per passare alla Fase 2. Il quadro a poche ore dal discorso di Macron. Vittoria Colizza: "Uscire dal lockdown senza una exit strategy farebbe inevitabilmente rimontare l’epidemia a livelli molto più alti"
Il nuovo coronavirus ha cambiato la nostra vita. Oltre la metà della popolazione mondiale è sottoposta a varie forme di distanziamento sociale, più di 90 paesi applicano vari gradi di lockdown. La Cina ha applicato l'isolamento con gli strumenti coercitivi di uno Stato totalitario, i risultati di questa operazione in Occidente sono incerti e i numeri cinesi non tornano in nessun caso. La Francia ha deciso il lockdown dal 17 marzo. Oggi Emmanuel Macron parlerà alla nazione (ore 20:00), è prevista un'estensione della fase di isolamento per un altro mese, la riapertura delle scuole a settembre. Il governo della Spagna, guidato da Pedro Sanchez, ha deciso di uscire dalla fase puramente difensiva e tentare una riapertura per evitare il collasso dell'economia. Circola uno spettro in Europa, è non quello di Karl Marx, il comunismo, è la carestia.
È evidente ormai a tutti coloro che hanno mantenuto l'equilibrio che il confinamento ha costi sociali tragici, Le Monde in un editoriale stamattina ne trae le conseguenze in vista del discorso di Macron di stasera, servono altre misure, perché si è visto come sia quasi imposssibile, per esempio, l'isolamento dei malati in piccoli appartamenti (e qui si apre un tema non-detto, l'ineguaglianza sociale, anche per il coronavirus che pure è stato battezzato come "democratico"), servono, come vedremo, nuove idee, strutture, formazione del personale medico e mobilità, "il deconfinamento sarà la più grande impresa politica dalla fine della Seconda guerra mondiale", scrive Le Monde. Alla base delle decisioni di Macron ci sarà anche uno studio dell'Inserm di Parigi, pubblicato ieri, svolto da un team coordinato da Vittoria Colizza. Sarà lei a illustrarne i contenuti su List tra qualche riga.
Come uscire dalla fase del lockdown e passare gradualmente a un modello di vita adattato alla presenza del coronavirus, senza distruggere l'economia e il sistema liberale? Siamo di fronte...
Il nuovo coronavirus ha cambiato la nostra vita. Oltre la metà della popolazione mondiale è sottoposta a varie forme di distanziamento sociale, più di 90 paesi applicano vari gradi di lockdown. La Cina ha applicato l'isolamento con gli strumenti coercitivi di uno Stato totalitario, i risultati di questa operazione in Occidente sono incerti e i numeri cinesi non tornano in nessun caso. La Francia ha deciso il lockdown dal 17 marzo. Oggi Emmanuel Macron parlerà alla nazione (ore 20:00), è prevista un'estensione della fase di isolamento per un altro mese, la riapertura delle scuole a settembre. Il governo della Spagna, guidato da Pedro Sanchez, ha deciso di uscire dalla fase puramente difensiva e tentare una riapertura per evitare il collasso dell'economia. Circola uno spettro in Europa, è non quello di Karl Marx, il comunismo, è la carestia.
È evidente ormai a tutti coloro che hanno mantenuto l'equilibrio che il confinamento ha costi sociali tragici, Le Monde in un editoriale stamattina ne trae le conseguenze in vista del discorso di Macron di stasera, servono altre misure, perché si è visto come sia quasi imposssibile, per esempio, l'isolamento dei malati in piccoli appartamenti (e qui si apre un tema non-detto, l'ineguaglianza sociale, anche per il coronavirus che pure è stato battezzato come "democratico"), servono, come vedremo, nuove idee, strutture, formazione del personale medico e mobilità, "il deconfinamento sarà la più grande impresa politica dalla fine della Seconda guerra mondiale", scrive Le Monde. Alla base delle decisioni di Macron ci sarà anche uno studio dell'Inserm di Parigi, pubblicato ieri, svolto da un team coordinato da Vittoria Colizza. Sarà lei a illustrarne i contenuti su List tra qualche riga.
Come uscire dalla fase del lockdown e passare gradualmente a un modello di vita adattato alla presenza del coronavirus, senza distruggere l'economia e il sistema liberale? Siamo di fronte a un passaggio sconvolgente della storia dell'umanità, l'abbiamo scritto su List: non è la fine del mondo, ma sarà un altro mondo. Di fronte a questo scenario, il governo italiano ha avuto una sola idea: state a casa. E qui ci siamo fermati. Ma questa, come vedremo, non è la soluzione. Il caso italiano è preoccupante per la non-direzione che si percepisce nettamente nel non-dichiarato dal governo, per le fratture che si aprono nelle istituzioni, per i piccoli calcoli politici che non tengono ancora conto - nonostante le macerie siano visibili e il conto sia doloroso - di uno scenario che richiede un cambio di passo e un'unità nazionale che non può manifestarsi nelle parole e poi non viene esercitata nei fatti, a cominciare da Palazzo Chigi. La fase 2 è finora un'ipotesi senza formula, la fase 1 è ancora incerta per i buchi evidenti della strategia (li abbiamo elencati, sono enormi), la non-collaborazione a livello politico nel governo e tra le Regioni e il potere centrale, il trascinamento degli errori iniziali, la paura e gli egoismi.
Il virologo nel frattempo è diventato un soggetto-oggetto della trash tv italiana del coronavirus. Il popolo degli indivanados pende dalle labbra del pensoso voyeur del microbo e immagina che sia lui, il tipo accigliato con il ditino alzato che ormai è una figura familiare con la quale prima o poi si parlerà del grande problema del campionato di calcio che non riparte, ecco, immagina proprio che sia questa sagoma a tirarlo fuori dalla clausura. Sbagliato. Capire come uscire da questo rompicapo sociale (il lockdown, sì proprio quello) è mestiere per scienziati che hanno la mente allenata su dimensioni esatte e flessibili, mondi terreni e cosmici, l'accensione della luce e il Big Bang, il movimento del treno (leggere la teoria della relatività di Albert Einstein) e quello del coronavirus.
I fisici teorici sono i candidati migliori per questo lavoro. Vittoria Colizza è un fisico teorico. Con un grande senso pratico. Dirige un gruppo di studio dell'Inserm di Parigi, il suo mestiere è quello di monitorare la diffusione del virus oggi (dati reali, non opinioni), costruire modelli matematici, spaziali, e prevedere il nostro futuro con il coronavirus. Non è il mestiere per un virologo, come vedete. Studiando la situazione dell'epidemia in Île de France, il suo inizio, la sua evoluzione, Colizza ha pubblicato ieri uno studio importante per chi deve decidere che cosa fare. Chi? La politica, in questo caso il governo francese. Attenzione, non decide la scienza, ma la politica (che ha sempre la tentazione di usare la scienza come parafulmine per decidere-di-non-decidere) il cui mestiere dovrebbe essere quello di calibrare i vari interessi (l'interesse generale, non il proprio), tra i quali c'è anche quello - non meno importante di altri - di non distruggere l'economia e la vita di milioni di persone, imprese, famiglie.
Colizza ricostruisce la ragnatela del virus, ne proietta le potenzialità, i suoi infiniti fili dove possiamo restare impigliati, ma oltre all'analisi, suggerisce le misure da prendere (in varia gradazione), come spezzare quei fili, come evitare di restare intrappolati nella pandemia. Inserm fu tra i primi centri di ricerca nel mondo a tracciare il percorso del coronavirus in Europa seguendo le rotte degli aerei, lo sbarco negli aeroporti da Wuhan all'Europa. A questo studio ne sono seguiti altri - tutti pubblicati dalle più grandi riviste scientifiche del mondo (Nature, Lancet, Eurosurveillance, tra gli altri) - che hanno affrontato il tema delle scuole (enorme, nessuno a oggi ci sa dire come riprenderanno, siamo di fronte al tema dell'educazione dei bambini di oggi che diventeranno gli uomini e donne adulti di domani), del telelavoro (fondamentale, come vedremo), dell'adeguamento del sistema sanitario alla nuova realtà, sempre incrociando i dati e le discipline delle scienze sociali. Colizza commenta con noi il suo studio, partendo dallo scopo:
Lo scopo dello studio è triplice: 1. capire dove siamo nella traiettoria epidemica (all’inizio? o è passata per tanto tempo sotto traccia?) 2. valutare l’efficacia del confinamento 3. valutare possibili scenari di uscita dal confinamento (fase 2 in Italia) che possano consentire la gestione della crisi mentre si diminuisce l’impatto socio-economico di misure rigidissime.
I governi, in varia misura, hanno risposto all'arrivo dell'epidemia con la strategia del distanziamento sociale e il lockdown, la soluzione cinese. Il vostro cronista ha scritto fin dall'inizio di questo incubo che la segregazione a là pechinese nelle società libere, democratiche, non può avere gli stessi esiti raccolti dalla Cina totalitaria (e lo dimostrano gli stessi numeri dello studio del gruppo dell'Inserm), ci sono i limiti posti dalle Costituzioni (che in Italia sono stati ampiamente sottomessi a provvedimenti che hanno sospeso le libertà fondamentali). E in ogni caso il lockdown non risolve il problema, serve un piano per il durante e - ci auguriamo - il dopo coronavirus. Ecco una tabella estratta dallo studio Inserm sulla combinazione dei vari provvedimenti di distanziamento sociale:
Fin qui, siamo nel campo della riduzione della distanza, le combinazioni producono risultati differenti. In questo momento, in Italia e in altri paesi, siamo in una fase di totale annullamento della vita sociale. Cosa che evidentemente non può funzionare a lungo termine senza causare alterazioni pesanti della nostra condizione materiale e psicologica. Povertà e disturbo psichico, malnutrizione e caduta della speranza di vita, depressione, inquietudine e panico non sono più un tema da romanzo distopico, non sono neanche un rischio, sta accadendo.
Senza exit strategy (altro tema affrontato ogni giorno qui su List), non si va lontano, anzi si rischia di tornare indietro. Mantenere il blocco uccide l'economia (e altera lo stato psichico della popolazione, individuo e massa), levare il lockdown senza un'idea per il dopo, farà riprendere l'epidemia. Il lockdown serve solo a guadagnare tempo, frenare l'epidemia, non è la soluzione del nostro problema: vivere. Come spiega Colizza:
Uscire dal lockdwon senza exit strategy farà inevitabilmente rimontare l’epidemia a livelli molto più alti di quelli raggiunti durante questo primo picco, a causa di una immunità nella popolazione ancora molto bassa (stimata in Île de France a <10%). In questo scenario si guadagnerebbe un ritardo circa uguale alla durata del lockdown, ma la richiesta sul sistema sanitario sarebbe largamente superiore alle capacità (40-50 volte superiore).
Sul taccuino del titolare c'è una nota: cosa è stato fatto in Italia durante il lockdown per preparare la cosiddetta fase 2? È trascorso un mese, non è stato comunicato nulla. Non abbiamo un solo documento ufficiale, una road map del governo. A dirla tutta, non sono arrivati neanche gli aiuti finanziari annunciati alle imprese e alle famiglie. Zero euro.
Dopo un mese di segregazione è stato istituito l'altro ieri un comitato di esperti guidato da Vittorio Colao, ma avrebbe dovuto essere operativo fin da subito, dal 31 gennaio scorso, giorno in cui con un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale è stata dichiarata l'emergenza sulla quale si sarebbero dovuti fare tutti gli scenari possibili, per farsi trovare pronti. Sono trascorsi due mesi e mezzo! Fare questa mossa era importantissimo, abbiamo perso tempo prezioso, per questo la nostra uscita dal lockdown sarà ancora più lenta e non a caso a Palazzo Chigi hanno prolungato la chiusura fino al 3 maggio. Destano preoccupazione le parole di Ursula von der Leyen: "Non prenotate le vacanze estive". Un'affermazione simile va spiegata ai cittadini europei che da settimane, in vario grado, sono segregati in casa.
Prendono tempo, in Italia di settimana in settimana si sposta la data di uscita. L'exit strategy come si fa? Alla domanda risponde Colizza:
È necessario preparare con cautela una strategia di uscita che possa rilasciare progressivamente i vincoli rigidi che stiamo vivendo adesso (ad esempio consentire a una porzione della popolazione di tornare a lavorare, riaprire progressivamente alcune attività commerciali) senza soffocare il sistema sanitario. Per farlo, queste combinazioni di strategie di distanziamento sociale di varia intensità devono combinarsi con tracciamento e isolamento dei casi. Meno stringenti sono le strategie di distanziamento sociale e più efficace deve essere il tracciamento e isolamento dei casi (e viceversa).
Più sei libero di muoverti, più i casi devono essere controllati e sottoposti a isolamento. Evitare il contatto e la propagazione di una seconda ondata del contagio. È chiaro che serve un'organizzazione che non abbiamo visto. Lo Stato (governo, regioni e altri con responsabilità di gestione dell'emergenza sul territorio) non è riuscito neppure a dare sicurezza ai medici in prima linea (siamo ben oltre i 100 morti), nonostante l'ordinata e paziente risposta data dalla gran parte degli italiani. Cosa serve? Quale arsenale di conoscenza bisogna schierare? Come spiega Colizza, siamo di fronte a un mix di nuove soluzioni da prendere, la mobilità di milioni di persone, la loro vita, cambia:
Tutto questo richiede preparazione accurata e massiccia con raggiungimento di capacità (diagnostiche, di tracciamento, etc) e protocolli efficaci per la logistica. Dopo aver capito quali misure adottare, e i modelli ci danno una mano in questo, l’epidemia si vince sul territorio. L’organizzazione e il coordinamento per le varie fasi (dove fare i test, chi testare, come tracciare, cosa raccomandate ad un caso sospetto, etc ) sono cruciali. Qui si riflette sull’uso di stanze d’albergo per l’isolamento dei casi, soprattutto quando le condizioni dell’individuo non lo consentono in modo efficace (famiglia, appartamento piccolo etc.)
Il virus è in circolazione, è nelle famiglie (lo afferma lo stesso viceministro alla Salute, Sileri), l'isolamento in casi di persone positive è quasi impossibile, soprattutto nelle grandi città dove l'urbanizzazione è quello del palazzo, condominio, appartamento di medie, piccole dimensioni. Siamo, come vedete, nel campo della dimensione spaziale in cui si muove il coronavirus, non è più il terreno del virologo, ma dello studioso del comportamento sociale, dell'urbanizzazione, della logistica (cosa accadrà ai trasporti pubblici). La multidisciplinarietà e lo studio del contesto nella sua interezza, il disvelamento della complessità nel quadro generale, The Big Picture, diventano il cuore del problema, non siamo di fronte al microscopio, stiamo osservando il grande dipinto dell'umanità nell'era del coronavirus. Come dice Vittoria Colizza, cambieremo le nostre abitudini:
Il controllo di questa epidemia ha due obiettivi contrastanti: da un lato, raggiungere un’immunità collettiva elevata per stoppare la sua propagazione, cioè infettare rapidamente tante persone; dall’altro, ridurre questo numero di infezioni e diluirlo il più possibile nel tempo per non far collassare il sistema sanitario. Convivere con il virus significa trovare l’equilibrio tra questi due obiettivi. Si tratterà di misure di distanziamento sociale impegnative che ci accompagneranno per tanti mesi. Dovremo necessariamente cambiare le nostre abitudini.
Cambierà la Sanità, tema che è scomparso dai radar del dibattito italiano, ma si capisce benissimo che vanno preparate strutture specializzate, nuovi edifici, separati dagli ospedali di medicina generale. Servono investimenti di decine di miliardi di euro (per singola nazione, economia avanzata, e non si capisce davvero per quale motivo serio l'Italia non dovrebbe accedere ai 36 miliardi del Mes, proprio destinati alla Sanità e senza più condizionamenti) per preparare questa strategia, un mix di interventi, primo fra tutti - come spiega Colizza - la formazione del personale, siamo di fronte a una sfida nuova per la società contemporanea:
I nostri sistemi sanitari stanno uscendo ora da una fase di assoluta emergenza. Saranno sottoposti a intensi carichi di pazienti in condizioni critiche anche nei prossimi mesi. Se delle strategie di distanziamento sociale di vario livello di intensità, con il tracciamento dei casi, possono mantenere l’impatto epidemico sotto le soglie di capacità, investimenti oggi di medio termine per aumentare queste capacità in vista dell’autunno possono aiutare a controllare l’epidemia più rapidamente. Si tratta non solo di materiali, ma di strutture e formazione di personale. I costi di questi investimenti dovrebbero essere considerati nel bilancio dell’impatto economico.
Lo studio dell'Inserm condotto da Colizza dunque ci dice che ci sono alcuni passi da compiere mentre il lockdown è in corso e va a esaurirsi. Bisogna evitare di riempire le unità di terapia intensiva, allegerire la presa sulle strutture sanitarie, dunque tutte le misure devono essere efficaci, altrimenti "una bassa capacità di tracciare i casi. Le misure suggerite nel caso dell'Île de France sono una guida valida anche per l'Italia:
- Bisogna mantenere le regole del distanziamento sociale e proteggere gli anziani anche dopo il rilassamento delle regole del lockdown;
- Isolare i casi (con soluzioni che non possono essere quelle dell'autoisolamento in casa che finisce per propagare il contagio in famiglia) in apposite strutture e tracciarli con l'utilizzo della tecnologia digitale. In Francia alcune regioni hanno già cominciato a ospitare i casi positivi in stanze singole d'albergo;
- Preparare il paese a una campagna mirata di test (non si tratta di una promozione porta a porta in tutto il paese, ma di una identificazione efficace e rapida dei casi) e equipaggiarsi di strumenti di prevenzione e controllo veloci. Non basta fare il test una volta, perché il virus non ti abbandona se hai fatto il test, può inesorabilmente arrivare a bussare alla tua porta anche dopo;
- Sviluppare un'infrastruttura digitale per diffondere il tele-lavoro ovunque sia possibile e cambiare l'organizzazione delle aziende, ove possibile (turni di smartworking, dislocazione dell'intera forza lavoro, orari sfalsati tra i vari settori per evitare la rush hour dei trasporti pubblici e privati). Questo serve a preservare la salute dei dipendenti, non mettere a rischio la continuità aziendale, assicurare lavoro e benessere, tenere aperto il paese. Si può fare, chi scrive ha sperimentato con successo la radicale e completa riorganizzazione di una grande azienda editoriale;
- Le scuole chiuse aiutano il controllo in questa fase, per il rientro si cominciano a fare varie ipotesi, i problemi da risolvere sono tanti. Facciamo un esempio: i figli dei lavoratori dei settori strategici (sanità, infrastrutture, energia, difesa, etc.) potrebbero rientrare a scuola prima degli altri, è una ferrea logica, chi deve lavorare per servire il paese, non può anche occuparsi dei figli in casa nell'0rario di lavoro. Altro esempio: è più facile mantenere il distanziamento per i ragazzi più grandi, gli adolescenti, e non per i bambini. Le aule delle scuole ovviamente devono cambiare conformazione fisica, l'era della classe-pollaio è finita forse per sempre. Alcune attività e materie si prestano più di altre alla lezione virtuale. Come vedete siamo nel campo dello studio, della prova ed errore. Che presto comincerà.
Domanda finale sul taccuino del titolare: l'Italia ha pensato a tutto questo? Come cantava Battisti, con le parole di Mogol, lo scopriremo solo vivendo. E lo desideriamo oggi più che mai.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.