20 Novembre
Gong, a Ostia ha vinto Grillo. Per chi suona la campana?
Il ballottaggio va al Movimento 5Stelle, vincenti in un centro da 250 mila abitanti nonostante la prova negativa della giunta Raggi a Roma. Cosa significa questo voto? È un altro gong per destra e sinistra.
Grillo vince gli altri perdono. Giuliana di Pillo batte Monica Picca (59,6 contro 40,4) nel ballottaggio a Ostia e anche il Decimo Municipio di Roma Capitale diventa pentastellato. Duecentocinquantamila abitanti, i soliti problemi di criminalità varia e avariata dell'hinterland romano, astensione record. Il Movimento 5Stelle vince con un larghissimo distacco di quasi 20 punti dove avrebbe potuto perdere se gli elettori avessero guardato la prova amministrativa della giunta Raggi, ma hanno guardato anche gli altri in corsa e deciso di dare il voto ai grillini. Gong! Per chi suona la campana? E poi è a festa o è a morto? Vediamo insieme come sono le parti in commedia.
01
Grillo, destri e sinistri
Grillo. La sconfitta in Sicilia ha detto che ha bisogno di trovare alleati e cominciare a fare politica, la vittoria di Ostia ha detto che il Movimento 5Stelle è ancora un'alternativa per tanti elettori e lo resterà a lungo. Il partito di Beppe prende molti voti, se non trova coalizioni forti davanti si impone nelle sfide dirette, è saldamente il primo partito nei sondaggi, Ostia era una prova diretta sull'effetto Raggi (che non è quello che pensano i grillini) ed è stata superata, nonostante l'astensione. Il fatto che la giunta di Roma sia un'esperienza da dimenticare non ha avuto alcun impatto negativo sul voto. È questo il vero dato che emerge da Ostia, la "resistenza" della base elettorale grillina. Per il titolare è una conferma di quanto esposto già qualche numero fa:
I Cinque Stelle, nonostante la cattiva prova amministrativa della giunta Raggi a Roma, sono là, presenti al ballottaggio. Perché? Perché l'elettore dei grillini - quelli di oggi e quelli potenziali di domani- pensa che a Roma ci sia bisogno di tempo per governare, che gli altri abbiano fatto male (e non si può certo negare l'evidenza delle giunte precedenti) e il...
Grillo vince gli altri perdono. Giuliana di Pillo batte Monica Picca (59,6 contro 40,4) nel ballottaggio a Ostia e anche il Decimo Municipio di Roma Capitale diventa pentastellato. Duecentocinquantamila abitanti, i soliti problemi di criminalità varia e avariata dell'hinterland romano, astensione record. Il Movimento 5Stelle vince con un larghissimo distacco di quasi 20 punti dove avrebbe potuto perdere se gli elettori avessero guardato la prova amministrativa della giunta Raggi, ma hanno guardato anche gli altri in corsa e deciso di dare il voto ai grillini. Gong! Per chi suona la campana? E poi è a festa o è a morto? Vediamo insieme come sono le parti in commedia.
01
Grillo, destri e sinistri
Grillo. La sconfitta in Sicilia ha detto che ha bisogno di trovare alleati e cominciare a fare politica, la vittoria di Ostia ha detto che il Movimento 5Stelle è ancora un'alternativa per tanti elettori e lo resterà a lungo. Il partito di Beppe prende molti voti, se non trova coalizioni forti davanti si impone nelle sfide dirette, è saldamente il primo partito nei sondaggi, Ostia era una prova diretta sull'effetto Raggi (che non è quello che pensano i grillini) ed è stata superata, nonostante l'astensione. Il fatto che la giunta di Roma sia un'esperienza da dimenticare non ha avuto alcun impatto negativo sul voto. È questo il vero dato che emerge da Ostia, la "resistenza" della base elettorale grillina. Per il titolare è una conferma di quanto esposto già qualche numero fa:
I Cinque Stelle, nonostante la cattiva prova amministrativa della giunta Raggi a Roma, sono là, presenti al ballottaggio. Perché? Perché l'elettore dei grillini - quelli di oggi e quelli potenziali di domani- pensa che a Roma ci sia bisogno di tempo per governare, che gli altri abbiano fatto male (e non si può certo negare l'evidenza delle giunte precedenti) e il Movimento 5Stelle non farà mai peggio e in ogni caso alla sola idea di rivedere l'ancien regime dell'Urbe in Campidoglio, il voto automatico ai grillini, a una destra fuori dalle istituzioni o in ogni caso radicale o l'astensione sono il primo pensiero che passa nella testa dell'elettore della Capitale e in generale del Lazio, un tempo vasto dominio del centrosinistra. Ostia è in questo filone di pensiero. Certo, Ostia non fa da sola una lezione nazionale, ma se mettiamo insieme la Sicilia e questo caso, cominciamo ad avere una traccia da seguire, il fenomeno che avrà un reale impatto sulle scelte future e sulla mappa dei poteri nel Paese. Tutto il resto è cronaca (nera), ma questa è la punta di un iceberg che in profondità, nella parte sommersa, si sta allargando, è un pezzo del grande mosaico della storia italiana.
Grillo è a posto. Campana a festa. Qual è il mosaico? Continuiamo a esplorare il voto di Ostia, c'era la destra nel ballottaggio. E ha perso.
Destrismi vari. Vanno ai ballottaggi, prendono voti dalle estreme e dal centro, sono competitivi. Ma a Ostia s'è vista una concorrenza diretta di Casa Pound nello spazio politico occupato da Fratelli d'Italia e la sconfitta di Picca arriva da là, da quel "buco" a destra che si è aperto e potrebbe riservare parecchie sorprese alle elezioni politiche in alcune zone del paese. Forza Italia sul territorio continua ad essere una cosa evanescente, la sua carta migliore resta sempre il voto d'opinione e Berlusconi. Il successo in Sicilia è stato raggiunto grazie al suo lavoro di federatore di quello che c'era in campo fuori dalla sinistra e dai 5Stelle, ma a Ostia la partita era spostata sulle ali estreme e il Cav. era fuorigioco. In ogni caso, anche l'esperimento di Ostia dice che ci vogliono i voti di tutti per vincere contro i grillini nelle sfide dirette. E insieme ai voti ci vuole il miglior candidato. È un'altra lezione di estrema importanza per il voto nazionale. Perché? Cribbio, ci sono i collegi uninominali! Campana d'allarme.
Partito democratico. A Ostia ci ha messo la faccia il buon Roberto Giachetti. Ottima persona, renzista full optional, il problema è che Giachetti è anche la faccia che ha perso il voto contro Virginia Raggi a Roma e forse bisognerebbe immaginare una start up diversa per i democratici della Capitale. La questione sul piano nazionale dovrebbe indurre a qualche riflessione: il Pd è in difficoltà nelle sfide uno a uno, la faccenda a livello di collegio uninominale potrebbe avere conseguenze terribili, la Sicilia è un caso di cui bisognerebbe fare tesoro, la prova di Ostia è una conferma della polarizzazione del voto. Abbiamo già raccontato di dritto e di rovescio gli effetti del Rosatellum (Repubblica impagina oggi il dossier di YouTrend anticipato da List il 9 novembre scorso), il collegio è il punto dal quale bisogna partire per provare a vincere o almeno non perdere tutto, anche la faccia. List del 9 novembre:
Il "Dossier Rosatellum" di YouTrend conferma che la combinazione del gioco dei collegi e delle circoscrizioni (su cui c'è un effetto trascinamento rilevante sulla lista grazie al candidato vincente nel collegio) potrebbe creare situazioni di governabilità anche con una quota del 35 per cento e oltre. Quale coalizione oggi è più vicina a quel risultato? Il centrodestra che, ricordiamo, ha in Berlusconi un eccezionale frontrunner nelle campagne elettorali (vedere alla voce elezioni 2013, quando tutti lo diedero perdente e arrivò praticamente quasi a pareggiare con Bersani). Il Pd è per ora lontanissimo dal target e non ha una coalizione adatta alla sfida, i Cinque Stelle pure, ma questi ultimi restano in parte un'incognita elettorale tutta da scoprire - vedere alla voce Sicilia - e sono l'elemento sorpresa potenziale del voto.
Campana a morto per il Pd. Serve fase Lazzaro. Sintesi di scenario, valida ieri, oggi e probabilmente con l'aria che tira anche domani:
La lettura del titolare di List sullo scenario politico è la seguente, in sintesi: tira un'aria di destra, il Movimento 5Stelle è forte, il Partito democratico è in una spirale negativa figlia anche della crisi della socialdemocrazia in tutta Europa. Lo spirito del tempo che si diverte a cambiare la curvatura dello spazio e dunque la parabola degli uomini e, in questo caso, dei partiti. Le mappe confermano, inoltre, che dove c'è mancanza di reddito e di lavoro, c'è un bacino potenziale molto favorevole alla campagna elettorale dei 5Stelle, il Mezzogiorno e le isole sono un territorio dove Grillo può pescare voti. In questa dimensione tripartita, la formazione che rischia di rimanere stritolata è quella del Pd. Tutti questi problemi vengono risolti se un partito balza al 40 per cento, in quel caso chi arriva a quel numero magico prende tutto. Mission impossible.
Ostia è un piccolo test, un micro-laboratorio da società del malessere se volete, ma è la somma dei tanti micro sparsi nel Paese a fare poi il macro. Campane che sbattono furiosamente per tutti. Il campanaro si chiama Beppe Grillo.
A questo punto, per Forza Italia e Pd c'è anche un altro argomento per rinviare il voto a maggio e arrivarci organizzati al meglio, l'idea comincia ad essere un'opzione sempre più concreta. Ci riusciranno? I motivi non mancano, ma... Seguite il titolare di List.
02
Il gioco del rinvio del voto a maggio
Dopo aver provato ad accelerare in tutti i modi il voto, è arrivato il momento di tirare il freno a mano. Silvio Berlusconi vede consolidarsi il vantaggio del centrodestra e punta ad avere una sentenza da Strasburgo sul suo caso giudiziario prima delle elezioni, Matteo Renzi sta facendo un bagno di realtà, ha scoperto che senza alleati il Pd perde sonoramente e ha bisogno di tempo per provare a costruire qualcosa che somigli a una coalizione. Ancora una volta gli obiettivi di Forza Italia e del Pd convergono. E ancora una volta questa convergenza provoca un automatico ravvicinamento delle posizioni di Lega e Movimento 5Stelle. Tutto questo, una volta fatto lo spoglio delle schede, non resterà senza conseguenze. Analizziamo con ordine quanto sta accadendo. Potete ascoltarlo con le ultime notizie anche su RadioList:
Un tempo avremmo detto: tutto questo non succede in Germania. Ma quel tempo cambia e oggi in Germania non riescono neppure a formare il governo. Merkel è nei guai. Quanto sono grandi? Achtung, andiamo a Berlino.
03
La Germania torna a votare?
Che succede a Berlino? Succede che la Germania ha un problema di governo che non c'è. Nessuno si aspettava che arrivasse subito, la tabella di marcia diceva di un ingresso nel 2018, ma i colloqui della cancelliera Merkel per fare un governo Jamaica sono falliti e questo getta una luce per la prima volta diversa sulla sua leadership. La cancelliera oggi incontrerà il capo dello Stato, Frank-Walter Steinmeier, per aggiornarlo sul fallimento dei colloqui di ieri sera e... allacciate le cinture... c'è il rischio che i tedeschi siano chiamati di nuovo a votare!
I negoziati tra Cdu/Csu, Verdi e Liberali, sono andati a carte quarantotto nella notte quando il delegato dei liberali di FDP, Nicola Beer, ha salutato tutti e ha lasciato il tavolo. Cose surreali: la delegata dei Verdi, Kerstin Andrea, aveva lasciato i colloqui prima delle 23, pare dovesse tornare dai figli. Ottima mamma, pessima politica. Cosa resta sul tavolo della Merkel? Un governo con i socialdemocratici, ma questi ultimi sono ancora tutti incerottati dopo la peggior sconfitta dal dopoguerra subita nel voto e di morire di Grosse Koalition a questo punto proprio non ne vogliono sapere. I liberali sono in disaccordo su parecchi punti e la signora Nicola Beer ha fatto sapere di non avere "nessuna preoccupazione" per un eventuale ritorno alle urne. Il leader del partito, Christian Lindner l'ha toccata pianissimo: "È meglio non governare che governare male". Perfetto. Ma la soluzione qual è?
Otto settimane dopo il voto, la Germania non ha un governo. La prospettiva di averne uno di minoranza guidato dalla Merkel non appare di semplice realizzazione e poi Berlino deve giocare partite decisive in Europa e non può avere un governicchio. Anche andare al voto può essere un salto nel buio, perché il crash dei partiti tradizionali verrebbe subito sfruttato dalla destra di AFD per incrementare i suoi seggi nel Bundestag e gli ultimi sondaggi la danno in crescita. Sembra l'Italia e invece è la Germania. Le Borse europee hanno cominciato a registrare l'instabilità tedesca e sono tutte in calo. A questo punto, non resta che attendere l'esito dei colloqui tra la cancelliera Merkel e il presidente Steinmeier. Il titolare di List ha il taccuino aperto, auf Wiedersehen.
Che facciamo? Torniamo in Italia, entriamo nel caveau.
04
Carige riammessa in Borsa. E cola subito a picco
Ottime notizie. Il piano per la ricapitalizzazione da 560 milioni è passato, il consorzio di garanzia delle banche si è ricompattato. Tutto a posto? La Consob stamattina ha riammesso il titolo di Banca Carige alle negoziazioni dopo la sospensione decisa lo scorso 17 novembre. Risultato: il titolo non ha aperto per eccesso di ribasso e ora segna un teorico -47 per cento. A Piazza Affari pensano che ci sia qualcosa che non quadra. Si chiama futuro.
05
L'Abi, la concorrenza e i banchieri
Tutto questo non fa fare neppure una piega al presidente dell'ABI, l'associazione dei banchieri, Antonio Patuelli, che stamattina ha detto di essere preoccupato dalle concentrazioni bancarie e dall'assenza di concorrenza: "L'Italia nel contesto europeo è il Paese nel quale ci sono state più aggregazioni bancarie e nel 2018 avremo un numero di banche e gruppi bancari come un paese da 10 milioni di abitanti". Vero. C'è solo un dettaglio, il numero di banchette gestite male che sono saltate per aria. In Italia il problema si chiama qualità del management, i banchieri. C'è troppa polvere, andiamo nel futuro. Dove? Stati Uniti, dove la fabbrica è quella digitale.
06
Microchip. Marvell compra Cavium
List segue alcuni trend precisi, una serie di eventi che sono il fil rouge di oggi e soprattutto domani. Il grande gioco di fusioni e acquizioni nel mondo dei semiconduttori fa parte di questa tessitura della contemporaneità. Marvell Technologies sta per lanciare un'offerta per acquistare Cavium e creare un'azienda competitiva con Intel e Broadcom (di cui abbiamo parlato in un numero passato di List), l'operazione è valutata in circa 6 miliardi, il Wall Street Journal dice che l'annuncio ci sarà oggi. Marvell è un produttore di soluzioni intelligenti per l'automobile, la casa, l'industria, i data center. Cavium è sullo stesso campo da gioco dei microchip, ma più forte nell'area delle comunicazioni e del networking. Insieme hanno le caratteristiche di complementarietà per creare una fusione armoniosa del business e completarsi a vicenda. L'automobile e la casa sono nel mercato del largo consumo il target di tutti i produttori. È in corso una rivoluzione. Telecomunicazioni, media, connessioni e contenuti stanno convergendo in un unico sistema. È un bene? Non lo sappiamo ancora, il titolare sostiene che alla fine "the content is the king", con la speranza di non dover mai vedere un giorno un robot che scrive List e parla amabilmente con il socio spagnolo senza litigare mai sul primato del Gin Martini rispetto al Whiskey Sour. Disney è tra i campioni attivi in questo rimescolamento di carte. Sono in gamba, il meglio su piazza. Guardate qui.
07
YouTube. Incredibles
Guardare le tendenze di YouTube dice molto sul consumo, gli stili di vita, le cose che funzionano e quelle che fanno crash, i gusti e i disgusti del pubblico. Ai primi posti con quasi dieci milioni di visualizzazioni c'è il nuovo teaser di Incredibles 2, delizioso:
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6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.