16 Maggio
Pedalare e misurare
Il decreto del governo, distanziamento tra persone di un metro, si attende un nuovo dpcm. I dati sul Pil dell'Europa confermano l'effetto pesante del lockdown. Fca chiede un prestito da 6 miliardi garantito da Sace, la produzione dell'acciaio è a rischio. Come sarà la curva della ripresa? Sei scenari
Che succede? La foto d'apertura di List ha un significato preciso: dobbiamo pedalare. In fretta. E le ragioni sono esposte qui, in una settimana che precede la riapertura (o presunta tale) della nostra economia. Si è chiusa una settimana dei numeri che raccontano l'effetto della prima ondata di lockdown. Il Prodotto interno lordo dell'Eurozona, in particolare della Germania, del fatturato e degli ordinativi dell'industria italiana, sono un bagno di sangue. Ecco due grafici Istat che illustrano la situazione della manifattura nel nostro paese:

È solo il preludio di quello che accadrà nel secondo trimestre, perché l'impatto del blocco delle attività ha toccato la coda di marzo per estendersi poi a tutto aprile fino a metà maggio con una riapertura lenta. Vediamo nel dettaglio le decisioni del governo.
01
Il decreto della riapertura
Ieri notte il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto con le linee guida per tutte le Regioni (facciamo notare che non vi è ancora traccia in Gazzetta Ufficiale del "decreto rilancio") oggi è atteso un decreto del presidente del Consiglio. Il decreto dà un quadro nazionale, sugli spostamenti e la ripresa delle attività economiche dal 18 maggio al 31 luglio 2020, che verrà integrato dai provvedimenti degli enti locali. C'è la cornice, ma il quadro varia a seconda della Regione o del Comune. Cosa dice il decreto? È diviso in tre parti: spostamenti, attività economiche e sanzioni.
Spostamenti. Da lunedì gli spostamenti all'interno della stessa Regione saranno liberi. Resta la possibilità per Stato o Regioni di limitare di nuovo la circolazione se ricompare l'epidemia.
Sono vietati fino al 2 giugno 2020 gli spostamenti in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l’estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute; resta in ogni...
Che succede? La foto d'apertura di List ha un significato preciso: dobbiamo pedalare. In fretta. E le ragioni sono esposte qui, in una settimana che precede la riapertura (o presunta tale) della nostra economia. Si è chiusa una settimana dei numeri che raccontano l'effetto della prima ondata di lockdown. Il Prodotto interno lordo dell'Eurozona, in particolare della Germania, del fatturato e degli ordinativi dell'industria italiana, sono un bagno di sangue. Ecco due grafici Istat che illustrano la situazione della manifattura nel nostro paese:

È solo il preludio di quello che accadrà nel secondo trimestre, perché l'impatto del blocco delle attività ha toccato la coda di marzo per estendersi poi a tutto aprile fino a metà maggio con una riapertura lenta. Vediamo nel dettaglio le decisioni del governo.
01
Il decreto della riapertura
Ieri notte il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto con le linee guida per tutte le Regioni (facciamo notare che non vi è ancora traccia in Gazzetta Ufficiale del "decreto rilancio") oggi è atteso un decreto del presidente del Consiglio. Il decreto dà un quadro nazionale, sugli spostamenti e la ripresa delle attività economiche dal 18 maggio al 31 luglio 2020, che verrà integrato dai provvedimenti degli enti locali. C'è la cornice, ma il quadro varia a seconda della Regione o del Comune. Cosa dice il decreto? È diviso in tre parti: spostamenti, attività economiche e sanzioni.
Spostamenti. Da lunedì gli spostamenti all'interno della stessa Regione saranno liberi. Resta la possibilità per Stato o Regioni di limitare di nuovo la circolazione se ricompare l'epidemia.
Sono vietati fino al 2 giugno 2020 gli spostamenti in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, così come quelli da e per l’estero, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Dal 3 giugno 2020 sarà possibile spostarsi anche in Regioni diverse, vale sempre l'opzione della chiusura in caso di diffusione dell'epidemia.
Dal 3 giugno si viaggia anche all'estero e valgono le regole di limitazione eventuali in caso di rischio epidemiologico. Saranno consentiti gli spostamenti tra la Città del Vaticano o la Repubblica di San Marino e le regioni confinanti.
Chi è in quarantena deve stare nella propria abitazione fino alla guarigione.
La quarantena precauzionale è applicata con provvedimento dell’autorità sanitaria ai soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di soggetti positivi al virus Covid-19.
Vietato l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni.
Attività economiche. Nuove regole da lunedì, sono quelle stabilite dall'accordo di ieri sera tra Stato e Regioni, ci sono le linee guida e le disposizioni degli enti locali. Le Regioni dovranno monitorare ogni giorno la situazione epidemiologica nei propri territori, i dati del monitoraggio sono comunicati quotidianamente dalle regioni al Ministero della salute, all’Istituto superiore di sanità e al Comitato tecnico-scientifico. La singola Regione, informando il ministero della salute, può introdurre nuove misure rispetto a quelle dello Stato.
Che cosa hanno deciso lo Stato e le Regioni? Le regole per la riapertura di ristoranti, balneazione, strutture ricettive, servizi alla persona, commercio al dettaglio, mercati e fiere, uffici aperti al pubblico, piscine, palestre, manutenzione del verde, musei e biblioteche. Le misure che erano state consigliate dall'Inail sono state addolcite, ma restano una serie di norme molto rigide. Il rilevamento della tempera e il divieto d'accesso sopra i 37,5 gradi, diventa uno standard, così come la distanza minima di un metro tra le persone.Ecco una sintesi:
- Ristoranti. Accesso tramite prenotazione. Distanza di almeno un metro tra clienti. Utilizzo di spazi esterni. No alla consumazione a buffet. Il personale di servizio deve usare la mascherina. I clienti dovranno usare la mascherina quando non seduti al tavolo. Evitare l'uso di saliere, oliere, menu, materiali non disinfettabili dopo l'uso.
- Balneazione. Mantenere un metro di separazione tra i clienti. Superficie di 10 metri quadri per ombrellone. Lettini e sdraio vanno disinfettati ad ogni cambio di persona, distanza di almeno 1,5 metri.
- Alberghi. Distanziamento di almeno un metro. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina. Manutenzione e cambio dei filtri per la ventilazione.
- Parrucchieri, estetisti. Accesso solo tramite prenotazione. Un metro di separazione tra i clienti. L'operatore deve indossare una mascherina FFP2. No a sauna, bagno turco, idromassaggio.
- Commercio al dettaglio. Un metro di separazione tra i clienti. Nella vendita dell'abbigliamento, i clienti dovranno avere guanti monouso e la mascherina.
- Mercati. Accessi scaglionati. Mantenere il distanziamento interpersonale. Utilizzo delle mascherine obbligatorio.
- Uffici aperti al pubblico. Accesso con prenotazione, un metro di separazione.
- Piscine. In vasca massimo una persona ogni 7 metri quadri. Vestiti nella borsa personale. Fissati i limiti minimi del cloro in acqua. Prima dell'ingresso in piscina, obbligo di doccia saponata.
- Palestre. Distanza di almeno 2 metri durante l'attività fisica. Disinfezione delle macchine. I vestiti vanno riposti nella borsa personale. Pulizia delle griglie di ventilazione con alcool etilico.
- Manutenzione del verde. Distanza di almeno un metro. Una sola persona alla guida delle macchine.
- Musei e biblioteche. Obbligo di mascherina. Limitare l'uso di ascensori. Disinfettare le audioguide.
***
Sanzioni per chi non osserva le regole? Multa da 400 a 3.000 euro, aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l'utilizzo di un veicolo. Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica anche la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.
Queste sono le regole, attendiamo il dpcm e poi cominciamo a raccogliere scommesse su quanti falliranno nei prossimi mesi. In queste disposizioni c'è un altro virus, una selezione da laboratorio dei mestieri che sopraviveranno e moriranno. La realtà è più forte dell'uomo, soprattutto del governo dei virologi.
***
I dati macroeconomici celano (e svelano) lo scenario dei numeri delle aziende. L'Italia ha un problema serio di politica economica e corriamo il pericolo di una desertificazione industriale. Serve una reazione forte, ma siamo lentissimi e poco attenti alle imprese, si stanno scaricando sugli imprenditori tutte le responsabilità del riavvio nell'era del coronavirus. Il governo e le Regioni hanno trovato un accordo per la riapertura. In questo numero di List ci sono i bagliori di situazioni complesse, sono i primi segnali di uno shock profondo.
02
Effetto lockdown sull'Europa
La crescita economica non c'è più, se ne riparla con la fine del lockdown. Questa è la situazione in Europa nei primi tre mesi dell'anno, il Pil è diminuito del 3,8 per cento nell'area dell'euro e del 3,3 per cento nell'Unione europea rispetto al trimestre precedente. È il calo più forte dall'inizio delle serie storiche dell'Eurostat iniziato nel 1995. Il Pil destagionalizzato rispetto al trimestre dell'anno precedente è diminuito del 3,2 per cento nell'area dell'euro e del 2,6 per cento nell'Unione. In questo caso si tratta del calo piu' netto dal terzo trimestre del 2009 quando si era registrato un -4,5 per cento per l'area dell'euro e -4,4 per cento per l'UE. Secondo Eurostat il dato peggiore del I trimestre si registra in Francia, con un calo del Pil del 5,4 per cento, seguito dall'Italia a -4,8 per cento e dalla Spagna a -4,1 per cento. La crescita della Germania frena del 2,3 per cento. Ecco la tabella:

Questa è l'andamento della produzione dove si può notare il crollo del 2008 e quello del 2020, ancora più profondo:

Questo è il quadro attuale delle altre economie:
Sono dati che avranno un ulteriore balzo (all'indietro) nel secondo trimestre. E siamo già in zona passato, bisogna pensare al futuro, a come riattivare la crescita. Come sarà la curva della ripresa? Via via che arrivano i dati sull'effetto del lockdown, lo scenario si arricchisce di ipotesi sulla parabola della crisi. Le vedremo, prima facciamo un salto in zona Foresta Nera. Achtung.
03
La Germania soffre (e noi di più)
L'economia tedesca si è contratta del 2,2 per cento nel primo trimestre, ma lo scenario reale sull'effetto del coronavirus sul motore economico dell'Europa si vedranno con i numeri di aprile. L'istituto Ifo spiega che sono dati "che non mostrano assolutamente la vera dimensione della crisi". Perché? Le misure del lockdown sono entrate i vigore a metà marzo, dunque la prima parte del mese aveva un'attività economica normale. Secondo l'Ifo "i provvedimenti messi in atto dallo Stato hanno ristretto la produzione di beni e i servizi solo a partire da marzo, e dunque alla fine del primo trimestre". "La capacità economica della Germania è crollata del 16 per cento durante le chiusure", afferma Timo Wollmershaeuser, capo del settore ricerche congiunturali dell'istituto. Nel secondo trimestre il Pil tedesco dovrebbe "crollare del 12,2 per cento molto di più che all'inizio dell'anno". Prospettive? Bisogna riaprire, controllare il virus e guardare la curva della ripresa. Che curva farà? Ne abbiamo sei a disposizione.
04
Le curve della ripresa. 3 scenari (+ 3)
Il nostro domani può assumere tre forme principiali: U, V, L, alle quali se ne aggiungono altre tre (Z, Nike e W). Vediamo gli scenari, le previsioni per i primi tre sono di Nordea, i grafici per tutti sono del think tank americano Brookings.
U. Crollo, qualche trimestre di calma piatta, ritorno della crescita (ipotesi allo stato più probabile).

Lo shock iniziale sarà enorme. Le misure straordinarie del lockdown hanno avuto un drammatico impatto sull'attività economica nel primo trimestre. Più lungo è il blocco, più grandi sono le conseguenze per i settori colpiti dal coronavirus, tutti quelli dove sono necessarie relazioni, socialità, presenza fisica, coinvolgimento: turismo, ristoranti, hotel, eventi pubblici, sport, entertainment. La crisi provocherà fallimenti, aumenterà la disoccupazione, famiglie e imprese saranno molto prudenti. Quando arriverà, la ripresa sarà forte: la domanda compressa durante il blocco sarà ritrovata, le misure di politica fiscale e monetaria saranno efficaci, le economie riprenderanno vigore. La pandemia più costosa della storia secondo i dati di Nordea si esaurirà con un -2 per cento nel 2020 seguito nel 2021 da un anno di crescita globale al 6 per cento.
V. Crac e ripresa immediata con decollo verticale:

Somiglia allo scenario a U, ma la ripresa è più rapida e dunque il danno provocato dal lockdown meno grave, la curva assume la forma a V. Le stime di Nordea sulla crescita sono pari a 0 per cento nel 2020 e + 5 per cento nel 2021.
L. Collasso, stagnazione, ripresa economica lentissima (se mai ci sarà):

È uno scenario possibile, molti fattori concorrono a formarlo, più passa il tempo, più durano i lockdown, più incerti sono i provvedimenti di riapertura, più sono le tensioni politiche all'interno delle locomotive della crescita mondiale, più scenario L si consolida. Il virus potrebbe tornare con una seconda e persino terza ondata, la ripresa dopo la fine del lockdown potrebbe essere compromessa, i disoccupati aumentano in linea con le aperture e nuove chiusure delle aziende, precipitano i prezzi degli immobili (il mercato per ora è solo sospeso, ma in questo scenario precipita e si congela), il consumo e gli investimenti sono depressi, aumentano i rischi di credito, le banche finiscono con i bilanci pieni di crediti inesigibili, la crisi finanziaria ritarderà ulteriormente la ripresa dell'attività economica. La crescita globale stimata da Nordea sarà a -6 pe cento nel 2020 e a +5 per cento nel 2021.
A queste tre curve Brookings ne aggiunge altre tre: Z, Nike, W. Vediamole.
Z. Ipotesi molto ottimistica di ripartenza dell'economia:

Caduta, rimbalzone rapido che va ben oltre la linea della crescita pre-coronavirus e poi atterraggio su una crescita costante nel segno pre-crisi. Tutto è possibile, ma questo allo stato dell'arte non sembra sia probabile.
Nike. Questa curva presa in prestito dal marchio sportivo è uno scenario da prendere in considerazione:

L'economia con la fine del lockdown si riprende in fretta, ma non c'è ancora abbastanza fiducia dei consumatori per far ripartire settori del business come grandi centri commerciali, ristorazione, bar, eventi e questo rallenta la ripresa.
W. Che strana curva, cosa rappresenta?

La curva a W è uno scenario che non ci piace ma dobbiamo pur prendere in esame: fine del lockdwon, ripresa rapida, seconda ondata del coronavirus, nuovo lockdown, altro balzo indietro della crescita, fine del contagio e ripresa della crescita. Con questo scenario sono consigliati tre Gin Martini mentre Peppino di Capri canta "Champagne" in una serata con "l'eccesso di entusiasmo".
***
Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo. E in America lo sono anche di più.
05
American Gothic

American Gothic è un dipinto del 1930 di Grant Wood, un'opera importante dell'immaginario americano. È il ritratto di un agricoltore e la figlia di fronte all'American Gothic House di Eldon, in Iowa. L'opera di Wood è uno dei dipinti più celebri del Ventesimo secolo in America. Quale sarà l'immagine degli Stati Uniti dopo il coronavirus?
Oggi prevalgono smarrimento e sfiducia, l'epidemia e il lockdown lasceranno un segno più profondo di quanto si immagini. Le parole di Jay Powell, governatore della Federal Reserve, hanno colto il punto:
Dall'arrivo della pandemia, appena due mesi fa, più di 20 milioni di persone hanno perso il lavoro. Un sondaggio della Fed in uscita per domani riflette risultati simili a molti altri: tra le persone che lavoravano nel mese di febbraio, quasi il 40 per cento delle famiglie che guadagnano meno di 40.000 dollari all'anno ha perso il lavoro in marzo.
Una crisi rapida e profonda. Non ne conosciamo ancora agli esiti:
La crisi del coronavirus solleva anche preoccupazioni a lungo termine. La storia mostra che le recessioni più profonde e più lunghe possono lasciare danni duraturi alla capacità produttiva dell'economia. Le insolvenze domestiche e aziendali possono pesare sulla crescita per gli anni a venire. Lunghi periodi di disoccupazione possono danneggiare o porre fine alla carriera dei lavoratori, poiché le loro competenze perdono valore e le reti professionali si prosciugano e lasciano le famiglie più indebitate. La perdita di migliaia di piccole e medie imprese in tutto il paese distruggerebbe il lavoro di una vita e l'eredità familiare di molti imprenditori e leader della comunità e limitare la forza del recupero quando arriverà.
Il lavoro di una vita. E la fiducia per ripartire. La ripresa della produzione e della domanda oggi dipende totalmente dalla fiducia. Esclusi i bisogni primari (nutrirsi e curarsi), la ripresa di tutto il resto è difficile perché il coronavirus è una questione psicologica, elaborazione del trauma e ritorno alla vita normale, con la riattivazione dei consumi. Un esempio tratto dalla prima pagina del Wall Street Journal, la città di Orlando, in Florida, ha riaperto i battenti, ma sarà difficile convincere la massa a andare al parco Disney e a Sea World, due attrazioni bellissime che hanno chiuso a causa del coronavirus, parliamo di 75 milioni di visitatori all'anno che per l'economia della zona significavano 75 miliardi di ricavi. Sono svaniti. Aerei semivuoti, una rete di alberghi che attende turisti che non arrivano più, il tasso di occupazione delle stanze è calato al 12.5 per cento all'inizio di aprile, la disoccupazione nella zona sarà del 10 per cento alla fine dell'anno, contro il 2,9 per cento di febbraio. Sono numeri che parlano da soli.

Come parlano i dati delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti nel mese di aprile. Le vendite sono crollate del 16,4 per cento rispetto a marzo (erano a -8,3 per cento), il dato peggiore dal 1992. A questo dato va associato quello della produzione industriale che, secondo la Federal Reserve, è crollata dell'11,2 per cento mensile destagionalizzato ad aprile. Gli analisti si aspettavano una discesa dell'11,5 per cento. Si tratta del peggior risultato mensile da oltre un secolo. Gli anni Trenta sono adesso, American Gothic.
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L'effetto del lockdown sui settori chiave dell'industria pre-coronavirus è enorme. Quello dell'automobile è uno dei più colpiti. Si spera nella ripresa con la fine dell'isolamento, ma qualcosa si è rotto nello stile di vita e di consumo.
06
Fca chiede un prestito da 6 miliardi garantito dallo Stato

Nel settore dell'automobile il coronavirus sta accelerando una trasformazione di cui non vediamo ancora il profilo netto, ma siamo di fronte a due fasi: l'emergenza produttiva, il recupero della domanda, il cambiamento negli stili di consumo - e dunque di mobilità - indotti dalla pandemia. Emergenza e trasformazione vanno sostenute finanziariamente. La notizia che Fca punta ad ottenere un prestito di 6,3 miliardi di euro (6,5 mld di dollari) di prestito garantito da Sace non deve quindi sorprendere più di tanto. I grandi gruppi automobilistici direttamente o indirettamente stanno attivando nuove linee di credito per sostenere gli impegni a breve e finanziare lo sviluppo futuro. Secondo quanto riporta Bloomberg, il gruppo italo-americano sta negoziando la linea di credito con Intesa Sanpaolo. Secondo i termini dell'operazione, la Sace fornirebbe a Fca una garanzia pubblica per l'80 per cento dell'importo. La garanzia dovrebbe a quel punto essere concessa con decreto del Ministero delle Finanze. La casa automobilistica italo-americana sta cercando quindi di accumulare liquidità dopo aver perso 5,5 miliardi di dollari nel primo trimestre, mentre i suoi stabilimenti nordamericani sono stati chiusi e la domanda di nuove auto è in stallo. Bloomberg ricorda che Fiat Chrysler e il gruppo francese PSA Group hanno deciso all'inizio di questa settimana di eliminare i dividendi di 1,1 miliardi di euro che ciascuno ha accettato di pagare come parte del loro accordo di fusione. Nessun commento all'operazione da Fca, Sace e Intesa.
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L'altro settore che è entrato in una fase molto tesa è quello dell'acciaio. Anche qui per l'Italia i rischi sono notevoli. Il secondo virus, quello del collasso economico, è un domino.
07
Tempi d'acciaio. Arcelor Mittal e il caso Italia

Perdita netta di 1,1 miliardi di dollari nel primo trimestre, un anno fa i conti presentavano un utile di oltre 400 milioni di dollari. Sono questi i conti di Arcelor Mittal, gigante mondiale dell'acciaio presente in Italia a Genova e Taranto. Che ne sarà delle attività in Italia? I lavoratori di Arcelor Mittal che, questa mattina a Taranto, si sono recati al siderurgico per iniziare il primo turno, quello che comincia alle 7, sono dovuti tornare a casa. Gli è stato disattivato il badge di ingresso in fabbrica in quanto collocati da oggi in cassa integrazione.
La produzione a Taranto è ferma e a Genova Fim, Fiom, Uilm hanno annunciato lo sciopero di tutto lo stabilimento a partire dalle 18.00 di oggi, fino alle ore 7.00 di lunedì 18 maggio. L'azienda ha chiesto altre cinque settimane di cassa integrazione ordinaria Covid-19 fino al 21 giugno 2020. E Taranto? "La domanda di acciaio è crollata, la pandemia è stata devastante per la siderurgia. Ma non può essere una scusa per smantellare la ex Ilva", dice il segretario generale Fim Cisl, Marco Bentivogli che in una nota commenta: "Bisogna cambiare rotta evitando che la siderurgia italiana precipiti nel baratro. I lavoratori diretti e dell'appalto di Arcelor Mittal continuano a pagare il prezzo più alto, a causa di un vuoto ormai consolidato di politica industriale in questo Paese. Le aziende, italiane o straniere che siano, quando vedono assenti o distanti le istituzioni hanno un buon alibi per fare da sole e come gli conviene". Si sta fondendo l'industria italiana, ma tranquilli, ci attende un futuro con il reddito di cittadinanza.
***
Tutto questo dove è nato? In Cina. E come è nato? Bisogna andare alle fonti, alla cronaca quotidiana, ai diari.
08
Fang Fang. Il diario di Wuhan che imbarazza la Cina
Wuhan Diary è il racconto del contagio di Wuhan in presa diretta. È il respiro di Fang Fang in una metropoli cinese di 11 milioni di abitanti finita in un lockdown inimmaginabile in Occidente. È la prigionia del coronavirus. Questi frammenti di vita isolata che furono pubblicati online, sono diventati un ebook di Harper Collins e rivelano la faccia nascosta della Cina o, meglio, quella che in troppi non vogliono vedere. In Cina la pubblicazione della raccolta ha scatenato le proteste, la scrittrice viene accusata di aver dato una cattiva immagine del paese. Si chiama totalitarismo, si abbatte sempre su chi scrive e racconta la verità. Capita spesso anche dove c'è un'apparente democrazia.
***
È sabato, come ogni giorno siamo al lavoro. Sulla riva del fiume Tevere attendiamo con un taccuino squadernato il destino di un'altra Wuhan, la nostra.
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attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.