22 Novembre
Le elezioni appese a Strasburgo
La discussione alla Corte dei diritti dell'uomo del ricorso presentato dal Cavaliere contro la legge Severino. Ecco perché sarebbe meglio per tutti una decisione prima delle elezioni.
Non succede, ma se succede... Questo pensano tutti quelli che maneggiano la kryptonite elettorale. È in corso l'udienza di Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo sul ricorso presentato da Berlusconi contro la legge Severino. È l'applicazione di quella norma a impedirgli la candidatura. Una norma sfavorevole con effetti retroattivi. Singolare applicazione, vedremo che lettura ne daranno i giudici della Corte quando arriverà la sentenza. Non ci sarà una decisione oggi e gli esperti giurano che non arriverà neppure a maggio, ma tra sei, nove mesi. Cioè dopo il voto. Stamattina su Rai3 in una discussione con il titolare di List sul tema, Antonio Di Pietro ha auspicato che "il giudizio della Corte arrivi prima del voto, per fare chiarezza". Gli effetti di un "dopo" sono evidenti: pensate a una sentenza favorevole a Berlusconi dopo che l'Italia ha votato. Si direbbe che quel voto è inquinato da una decisione politica di rinviare la sentenza. Vedremo. Una cosa è certa, Berlusconi punta ad avere un giudizio rapido per poterlo usare in campagna elettorale e presentarsi alle elezioni da candidato a Palazzo Chigi e non da frontrunner di uno schieramento politico.
Questo cambiarebbe tutto lo scenario: Berlusconi pienamente in campo. Averlo candidato contro sarebbe un problema gigantesco, ma non per Big Jim Renzi il quale auspica che il Cav sia della partita. Renzi gioca, cerca la battuta, gonfia il petto all'infuori, non è cambiato di una virgola, ma in realtà Berlusconi gli farebbe comodo perché è l'unico che può levare qualche voto a Grillo. E il vero problema del Pd è il Movimento 5Stelle. La logica è la seguente: il nemico del mio nemico è mio amico. E infatti...
01
Palleggio tra Renzi e Berlusconi
Renzi a Porta a Porta: "Io spero che permettano a Berlusconi di candidarsi perché vorrei proporre...
Non succede, ma se succede... Questo pensano tutti quelli che maneggiano la kryptonite elettorale. È in corso l'udienza di Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo sul ricorso presentato da Berlusconi contro la legge Severino. È l'applicazione di quella norma a impedirgli la candidatura. Una norma sfavorevole con effetti retroattivi. Singolare applicazione, vedremo che lettura ne daranno i giudici della Corte quando arriverà la sentenza. Non ci sarà una decisione oggi e gli esperti giurano che non arriverà neppure a maggio, ma tra sei, nove mesi. Cioè dopo il voto. Stamattina su Rai3 in una discussione con il titolare di List sul tema, Antonio Di Pietro ha auspicato che "il giudizio della Corte arrivi prima del voto, per fare chiarezza". Gli effetti di un "dopo" sono evidenti: pensate a una sentenza favorevole a Berlusconi dopo che l'Italia ha votato. Si direbbe che quel voto è inquinato da una decisione politica di rinviare la sentenza. Vedremo. Una cosa è certa, Berlusconi punta ad avere un giudizio rapido per poterlo usare in campagna elettorale e presentarsi alle elezioni da candidato a Palazzo Chigi e non da frontrunner di uno schieramento politico.
Questo cambiarebbe tutto lo scenario: Berlusconi pienamente in campo. Averlo candidato contro sarebbe un problema gigantesco, ma non per Big Jim Renzi il quale auspica che il Cav sia della partita. Renzi gioca, cerca la battuta, gonfia il petto all'infuori, non è cambiato di una virgola, ma in realtà Berlusconi gli farebbe comodo perché è l'unico che può levare qualche voto a Grillo. E il vero problema del Pd è il Movimento 5Stelle. La logica è la seguente: il nemico del mio nemico è mio amico. E infatti...
01
Palleggio tra Renzi e Berlusconi
Renzi a Porta a Porta: "Io spero che permettano a Berlusconi di candidarsi perché vorrei proporre a Berlusconi di candidarsi contro di me". Vorrei proporre, singolare. Berlusconi alla radio: "Il Pd di Renzi: non può essere un argine efficace perché rappresenta la continuità con governi che non sono riusciti a fare uscire l'Italia dalla crisi". Il segretario del Pd dice che "numeri alla mano, il Pd sarà il baricentro della prossima legislatura. Perché la sommatoria dei collegi e del proporzionale ci darà un ruolo fondamentale". Il fondatore di Forza Italia ribadisce che Renzi non è il "pericolo reale", sono i Cinque Stelle l'avversario da battere. Berlusconi usa la stessa tattica di Di Maio - questo era il senso della mossa del grillino di non partecipare al faccia a faccia in tv - comunica che Renzi è un candidato non competitivo. E Renzi? Cerca di presentarsi come l'uomo da battere. In realtà, se guardiamo i sondaggi, nè Renzi né Berlusconi rappresentano il primo partito. Ecco il quadro della Supermedia dei sondaggi di YouTrend/Agi:
Il giorno delle elezioni (forse il 4 marzo 2018, se non va in porto il piano per far slittare tutto a maggio) questi distacchi saranno confermati? Di solito il voto si polarizza, diminuiscono gli indecisi. Ma ci sono almeno due fattori da considerare:
- Il partito di Grillo nelle ultime tornate ha fatto di gran lunga meglio delle previsioni, corre da solo, potrebbe ricevere un incarico esplorativo per fare un governo, poi scoprirà che la politica è fatta di alleanze e senza sei a mani vuote;
- Berlusconi in campagna elettorale recupera sempre parecchi punti, nel 2013 era sotto di dieci e arrivò quasi a pareggiare;
- La coalizione di centrodestra è in netto vantaggio su quella di centrosinistra e in teoria ha alla sua portata la soglia di governabilità che si può raggiungere con il Rosatellum (oltre il 35 per cento);
- La Lega di Salvini è forte al Nord, prende voti al Sud e sarà un osso durissimo per il Cavaliere;
- Il Pd di Renzi non ha grandi speranze di conquistare collegi al Nord e in Sicilia e senza una vittoria nell'isola in Italia difficilmente si governa;
- La coalizione del Pd per ora è sospesa in aria, ha un accordo con Pisapia, raccoglie vari centristi disorganizzati, Alfano ha perso in Sicilia (non è entrato in consiglio regionale) e non si vede come possa fare meglio nel resto del Paese.
- L'astensione potrebbe giocare il ruolo decisivo e condurre a esiti mai visti prima.
Conclusione: tanti auguri.
02
Wall Street batte ancora tutti i record
L'Armageddon è ancora rinviato, Trump è Presidente, l'impeachment è in ritardo di un anno, Hillary Clinton ha perso le elezioni e l'economia americana va come un treno. A Wall Street la cosa si traduce in un'altra seduta che ha frantumato tutti i record con i tre listini che ieri hanno chiuso così: lo S&P 500 a un passo da quota 2.600, a 2,599,24 punti in progresso dello 0,65 per cento. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,69 per cento a 23.590 punti; il Nasdaq è cresciuto dell'1,1 per cento a 6.861 punti. È la Borsa bellezza, e tu non puoi farci niente. Anche quando crolla. Occhio a questo dettaglio che arriva sullo schermo del titolare di List dalla Federal Reserve di San Francisco.
03
La Fed di San Francisco e il crollo che (non) ci sarà
Crolla o non crolla? C'è una bolla o non c'è una bolla? La festa finisce o continua? Entro o esco? Quanti dilemmi per chi investe in Borsa. Sei là, stai guadagnando, sei tentato di realizzare, ma vedi ogni giorno le quotazioni salire e dici, dai ancora un po'. E se poi finisce in un crash colossale... Il titolare di List legge sempre con attenzione cosa dice la Fed di San Francisco, non hanno la sfera di cristallo, ma provano come tutti a intercettare i segnali del mercato. L'ultimo numero della loro newsletter ha un fatto interessante, riemerge (forse) il "conundrum" di Alan Greenspan del 2004-2005, anticipatore della crisi:
In quel periodo la Fed alzò i tassi a breve termine e gli interessi dei titoli di Stato a lungo termine invece di seguire la scia del rialzo rimasero inspiegabilmente fermi o declinarono. Lo stesso fenomeno si sta presentando nei giorni nostri, guardate la curva degli interessi e le scadenze:
La scadenza a breve ha un'impennata dei tassi, ma quando si va avanti da sinistra a destra verso le scadenze più lunghe la curva tende ad appiattirsi. L'incrocio delle curve indica che il mercato ha in mente qualcosa, dal luglio del 2017 infatti la curva sta declinando in maniera più marcata. Ma cosa ha in mente il mercato? Qui la risposta chiara non c'è. Greenspan chiamò tutto questo "conundrum", parola che significa dilemma, paradosso. Greenspan la usò in un'audizione di fronte al Congresso il 16 febbraio del 2005, in un passaggio dove appunto cercava di dare una spiegazione (che all'epoca non c'era) sui bassi rendimenti dei titoli di stato a lungo termine. Prima però vediamo le curve degli interessi dei titoli di stato americani a breve e a lungo in quel periodo:
Nonostante il rialzo nei titoli a breve, l'interesse sui titoli a dieci anni va giù. Greenspan non dà una spiegazione, ma parla di "conundrum", enigma, ecco il passaggio della sua audizione al Congresso del 17 febbraio 2005:

So what? Che cosa vuole dire tutto questo? Siamo vicini a un'inversione di tendenza dell'economia americana? Tutto resta un "conundrum", un enigma. L'assimetria dei tassi dei Treasury caratterizzò il periodo precedente alla grande crisi, ma questa arrivò nel 2008. Se tutto questo avesse il valore di un precedente - e non può averlo fino a quando la storia non lo dirà - per chi investe ci saranno ancora tre anni di crescita. Visto lo scenario e le tensioni globali, vi è quello che un tassista a Capri in una serata euforica del titolare di List definì "eccesso d'entusiasmo". Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo. Nessuno è al sicuro. Soprattutto in Medio Oriente.
04
Felix Libano. Hariri non si dimette più
Saad Hariri passerà alla storia come un bizzarro primo ministro del Libano: si è dimesso e ha passato un po' di giorni in Arabia Saudita alimentando il sospetto che fosse prigioniero a Riyad, poi è riapparso e ha detto che era un uomo libero, è andato a Parigi da Macron, ora è tornato in Libano e annuncia di aver ritirato le dimissioni su richiesta del Presidente Michel Aoun. I due sono insieme alla parata del giorno dell'indipendenza. Anche dalla ragione.
05
Uber paga il riscatto all'hacker
Uber ha pagato un riscatto di 100 mila dollari agli hacker che lo scorso anno hanno violato i suoi sistemi e rubato i dati sensibili di 50 milioni di clienti e di 7 milioni di autisti. Il furto cibernetico, riferisce l'agenzia Bloomberg, risale in tutto il mondo ad ottobre del 2016 e riguarda nomi, email, numeri di telefono, inclusi i numeri di patente di 600 mila Statunitensi. Uber ha taciuto, oggi parla e garantisce che tutto fila regolare. Il riscatto. Gli hacker. Tutto regolare. Il capitalismo su gomma dove hanno smaterializzato anche la faccia tosta. Meglio ascoltare un po' di musica.
06
Musica. Pink
È proprio vero quello che diceva Thomas Carlyle sull'economia, da lui definita "dismal science", scienza triste. Serve un ricostituente di buon umore. Nei trend di YouTube di questa settimana c'è un video delizioso della pop star Pink. Siamo sempre in quel campo dell'immaginario che il radar di List monitora perché racconta la contemporaneità, mette la distanza che c'è tra quello che consumano le nuove generazioni e la muffa dell'establishment che non può cogliere il cambiamento perché semplicemente non lo osserva. Pink!
Il video di Pink è di straordinaria bellezza e ironia, un'esplosione di colori, accesi come un luna park, siamo ai mobili colorati e ai vestiti sgargianti degli anni Cinquanta, America. Pink è straordinaria, tutta la fattura del video ci parla di quella grandiosa macchina che è Hollywood, il ballo ci porta sul palcoscenico di Broadway, quello di Pink è un "Beautiful Trauma" denso di richiami (a un certo punto lei indossa un cappello - il Fedora - e fa un movimento che ricorda Michael Jackson nel video di You Rock My World, dove compare la sublime Kiyasha Dudley) e i cambiamenti cromatici (si comincia con il rosa, si passa all'azzurro, poi al giallo elettrico, s'accende un verde, viola e rosa shocking, l'acquamarina appare insieme al Gin Martini (con le olive, e siamo in pieno nel bar di List!) e alla sbornia di coppia, il rosso arriva con l'incubo di due dominatrix e il maschio legato (eco di Luna di fiele, di Roman Polanski) e poi si torna tutti a nanna (in letti separati) e i coniugi Ginger e Fred Hart (serve una spiegazione?) vissero felici e contenti.
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è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.