6 Giugno

Ricostruzione di un paese mai costruito

La storia di una difficile unità, il passaggio drammatico della Seconda guerra mondiale, la nascita della Repubblica e l'ingresso nella Guerra Fredda. Un viaggio di Marco Patricelli tra le macerie del coronavirus e la promessa di (ri)fare l'Italia


di Marco Patricelli

Gli esperti di edilizia sono sempre concordi nel dire che è più facile costruire ex novo che ricostruire l’esistente. Funziona con le case, ma non  funziona con gli Stati, a meno che le sue mura portanti non siano state lesionate o abbattute da una rivoluzione. Nella storia italiana pre e post unitaria le rivoluzioni non ci sono state, se escludiamo le pallide ed estemporanee imitazioni, che stanno ai grandi esempi come una miccetta ai fuochi d’artificio. Il Risorgimento fu una creazione artificiale a partire dal nome (risorge qualcuno o qualcosa che era in vita, con l’unico caso di un tale Lazzaro a opera di Gesù, non qualcosa che non esisteva: l’Italia, infatti, non era mai esistita prima), quindi più che ricostruzione di una nazione si trattava di costruzione di una realtà istituzionale, fatta con un lento e non  sempre riuscito processo di cucitura di brandelli e monconi sotto il vessillo dei Savoia, iniziato nel 1848, concluso nel 1918, slabbrato nel 1945 e rattoppando lo strappo della sconfitta. In mezzo, una rivoluzione-farsa come la Marcia su Roma del 1922, una specie di scampagnata in nero accolta con rassegnazione, fatalismo, entusiasmo e indifferenza; e dopo, la caricatura di rivoluzione rossa con l’occupazione della prefettura di Milano da parte dei partigiani di Giancarlo Pajetta che nel 1947 avevano ancora le armi che avrebbero dovuto restituire due anni prima e le imbracciarono per impedire la sostituzione del prefetto resistenziale Ettore Troilo.

Ingresso di Vittorio Emanuele II a Torino, 1866.

Tutto qui. L’Italia sopravvissuta alla pseudo-rivoluzione fascista, ingabbiata da vent'anni di dittatura mussoliniana, illusa dai sogni imperiali delle aquile di cartone e disillusa dai disastri militari, lacerata dalla guerra civile e tornata a essere campo di battaglia per gli stranieri, a ostilità concluse si era ritrovata a dover fare i conti con...


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