24 Giugno
Superpoteri di Gualtieri. Il governo corregge il tiro
Una norma del Decreto Rilancio consegna al ministro dell'Economia una "delega in bianco" che vanifica le decisioni del Parlamento. Scontro in Commissione Bilancio dove Palazzo Chigi presenta un emendamento per rattoppare lo strappo istituzionale. Divergenza tra il ministro e Conte sull'Iva
Che succede? Copione perfetto anche stamattina, a Roma hanno arrestato 6 persone che maneggiavano le pratiche sul condono edilizio della Capitale, sono quattro dipendenti della società "Risorse per Roma spa" appaltatrice del Campidoglio, un funzionario del comunale e un geometra.
Presa la dose quotidiana di corruzione e malaffare (che non manca in altri paesi, sia chiaro), abbiamo una sequenza di prime pagine di giornali che prese da sole dicono poco, ma lette insieme danno un quadretto molto interessante. Queste prime pagine vanno lette con un ulteriore elemento da tenere sullo sfondo, quanto dice la Corte dei Conti sull'aumento del debito: "La fase che stiamo attraversando è di una severità tale che l'espansione dei bilanci pubblici appare un'indiscutibile necessità", afferma il presidente di coordinamento delle Sezioni riunite della Corte dei Conti Ermanno Granelli. "Per molti aspetti, la sostenibilità prospettica delle finanze pubbliche di molti paesi riposa oggi proprio sulla capacità di espandere, in modo appropriato, il debito. Ma la possibilità di accrescere il rapporto debito/Pil è oggi tanto maggiore quanto più credibile è la volontà di voler utilizzarlo per superare le fragilità in termini di servizi pubblici, formazione, infrastrutture e ricerca, dimostrando, soprattutto in questo modo, la determinazione di volerlo collocare, dopo la temporanea ed inevitabile fase espansiva, su un sentiero di lento ma continuo rientro". L'italiano non è il suo forte, ma abbiamo capito: per fare ulteriore debito, serve credibilità. Esiste? di sicuro esistono i numeri del Fondo monetario internazionale sullo scenario economico, preparatevi allo tsunami in arrivo più tardi. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Delega in bianco all'Economia. Il governo rattoppa
Roberto Gualtieri ha poteri speciali che vanno oltre quelli del Parlamento. Che dovrebbe ridimensionare in fretta il ministro, per un fatto di rispetto degli equilibri istituzionali, non una questione personale. Abbiamo...
Che succede? Copione perfetto anche stamattina, a Roma hanno arrestato 6 persone che maneggiavano le pratiche sul condono edilizio della Capitale, sono quattro dipendenti della società "Risorse per Roma spa" appaltatrice del Campidoglio, un funzionario del comunale e un geometra.
Presa la dose quotidiana di corruzione e malaffare (che non manca in altri paesi, sia chiaro), abbiamo una sequenza di prime pagine di giornali che prese da sole dicono poco, ma lette insieme danno un quadretto molto interessante. Queste prime pagine vanno lette con un ulteriore elemento da tenere sullo sfondo, quanto dice la Corte dei Conti sull'aumento del debito: "La fase che stiamo attraversando è di una severità tale che l'espansione dei bilanci pubblici appare un'indiscutibile necessità", afferma il presidente di coordinamento delle Sezioni riunite della Corte dei Conti Ermanno Granelli. "Per molti aspetti, la sostenibilità prospettica delle finanze pubbliche di molti paesi riposa oggi proprio sulla capacità di espandere, in modo appropriato, il debito. Ma la possibilità di accrescere il rapporto debito/Pil è oggi tanto maggiore quanto più credibile è la volontà di voler utilizzarlo per superare le fragilità in termini di servizi pubblici, formazione, infrastrutture e ricerca, dimostrando, soprattutto in questo modo, la determinazione di volerlo collocare, dopo la temporanea ed inevitabile fase espansiva, su un sentiero di lento ma continuo rientro". L'italiano non è il suo forte, ma abbiamo capito: per fare ulteriore debito, serve credibilità. Esiste? di sicuro esistono i numeri del Fondo monetario internazionale sullo scenario economico, preparatevi allo tsunami in arrivo più tardi. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Delega in bianco all'Economia. Il governo rattoppa
Roberto Gualtieri ha poteri speciali che vanno oltre quelli del Parlamento. Che dovrebbe ridimensionare in fretta il ministro, per un fatto di rispetto degli equilibri istituzionali, non una questione personale. Abbiamo avvisato i naviganti tempo fa, se si sospende la Costituzione una volta, poi chi è al governo ci prende gusto e lo fa ancora, mutando lo "stato d'eccezione" in pratica quotidiana, il new normal dell'eccesso di potere senza controllo. Così Gualtieri è diventato un ministro che può permettersi di cambiare le scelte parlamentari, si tratta di un fatto sui cui non si può sorvolare. Il professor Francesco Clementi in un articolo sul Sole 24Ore spiega oggi come i poteri dati al ministro dell'Economia dal decreto Rilancio "non sono in linea con il rapporto fiduciario tra governo e parlamento". Tutto stabilito dal comma 8 del decreto, dove si dice che il ministro dell'Economia ha la facoltà di apportare "con propri decreti variazioni di bilancio" e rimodulare le risorse. Per Clementi si tratta di una "delega in bianco" data al ministro "in violazione del sistema delle fonti". In pratica Gualtieri "con un suo decreto può modificare ex post le somme assegnate e approvate dal Parlamento per ciascun capitolo di spesa in merito alle misure urgenti" previste dal decreto. "Si tratta" scrive Clementi, "di travalicare quanto stabilito dal Parlamento" con "un eccesso". Soluzione? "Basta che le decisioni del ministro dell'Economia - scrive Clementi - siano sottoposte al previo parere delle commissioni parlamentari competenti, così come deve essere informato il Parlamento".
L'impatto è stato immediato sul clima parlamentare. Le opposizioni in commissione Bilancio della Camera hanno protestato per la norma (volano parole grosse, "dittatura", secondo la la Lega) e la seduta appena iniziata è stata quindi sospesa ed è stato convocato l'ufficio di presidenza per stabilire come procedere con i lavori. Le opposizioni hanno chiesto di valutare l'ammissibilità della norma, di richiedere il parere della Commissione Affari costituzionali e dell'Ufficio parlamentare di bilancio. Si è messo in moto un meccanismo per alzare il muro del no. Anche dalla maggioranza, perché i superpoteri di Gualtieri sono un canguramento delle Camere.
La situazione non poteva reggere a lungo, il fatto politico era (è) macroscopico, così come l'errore di valutazione fatto da chi ha consigliato di inserire quella norma. È arrivata una prima correzione, forse non sufficiente. Parla Stefano Ceccanti, esponente del Pd che aveva sollevato dubbi: "Prendo atto che il governo, nell'emendamento depositato stamani, si è mosso nella giusta direzione, quella di ripristinare i poteri del Parlamento sulla decisione di bilancio, inserendo un parere parlamentare delle Commissioni competenti nel controverso comma 8 dell'articolo 265. Trattandosi - ricorda il deputato dem e costituzionalista - di materia delicata ed evidentemente legata all'attuale emergenza, che richiede solo per questo periodo procedure più flessibili, valutiamo col concorso di tutti questa importante novità, se essa sia sufficiente o se abbisogni di ulteriori correttivi, in modo da non lasciare dubbio alcuno sulla costituzionalità della procedura". Boomerang. Gualtieri è stata decisamente mal consigliato ed esposto inutilmente a una brutta figura.
Dicono che la faccenda sia sfuggita di mano a Gualtieri, che la norma sia frutto di un calcolo della Ragioneria, un escamotage della struttura del ministero, un capriccio imperiale della macchina di via XX Settembre, in questi casi si gioca allo scaricabarile, chiaro. Insomma, si dice che Gualtieri non fosse poi troppo presente al disegno su se stesso. Sarà, ma ciò non toglie che sia una situazione abnorme. Il ministro dell'Economia stasera alle 19 sarà ascoltato in Commissione. Gualtieri ha i superpoteri. E non è Clark Kent. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
***
Quali piani ha il governo? Domanda semplice, risposta multipla.
02
Conte e Gualtieri su pianeti diversi
Iva e Tafazzi continuano la loro storia italiana, come abbiamo titolato sulla copertina di List l'altro ieri. E vanno d'accordo perché Iva è evasiva e Tafazzi continua a martellarsi dove potete intuire. Iva pretende, Tafazzi la corteggia e come fa, sbaglia. Così il capitolo della riduzione dell'Iva diventa ogni giorno più tragicomico e la prova della lettura dei giornali è esemplare del nostro nuovo modello politico, lo Stato Confusionale. Sulla prima pagina del Sole 24Ore il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, afferma granitico:
Il titolo d'apertura dice che la priorità del governo è il taglio del cuneo fiscale, non a caso il giornale di Confindustria ci fa il titolo, è quello che interessa alle imprese e ha molto senso. Quindi, è fatta? Gualtieri è uno storico, non un economista e gli sfuggono parecchie cose del presente. La prima è che gli sfugge il presidente del Consiglio, il suo capo, il quale su La Stampa offre una versione leggermente diversa delle priorità del governo di cui Gualtieri fa parte:
Perbacco, Egli non cede. Riepiloghiamo: Gualtieri sul Sole dice che sono tutti concentrati sul costo del lavoro, il premier su La Stampa afferma che per lui l'Iva è la linea del Piave. Magnifico, Conte e Gualtieri, citofonatevi. C'è altro? La mezza via del Corriere della Sera, dove Conte rilancia e i partiti rinviano tutto, titolo di taglio:
Che cosa ci racconta questa sequenza di tre titoli: che il governo è preda di una febbre tropicale, è da tempo in crisi e l'emergenza coronavirus prima gli allungato la vita, ma ora l'impatto del lockdown sull'economia quella stessa vita la sta accorciando.
03
Il turismo li seppellirà (senza una risata)
Così abbiamo un premier per caso che annuncia una riforma dell'Iva (tra l'altro già sconsigliata dal governatore di Bankitalia), un ministro dell'Economia che ne annuncia una, di riforma, sul costo del lavoro, un governo che ha di fronte lo tsunami e lo guarda arrivare mentre è sulla spiaggia, armato di bonus franceschiniano, con il secchiello e la paletta. Quale? Lo abbiamo preannunciato da molto tempo, ora un po' tutti lo stanno realizzando. Quarto titolo, prima pagina di Repubblica:
Crollerà il castello di sabbia delle promesse mancate. E il turismo li seppellirà. Senza neppure una risata. Attenzione a un dettaglio della prima pagina, Conte che afferma "mi gioco tutto". Quando partono affermazioni del genere, con sprezzo del ridicolo, significa che sei entrato nella "fase Renzi". Per delucidazioni sull'effetto che fa, basta guardare un video di Renzi.
04
Scuola, i presidi bocciano la riapertura (che non c'è)
Ieri abbiamo scritto che le linee guida per la riapertura della scuola sono una supercazzola, si scrive di tutto, poi i presidi si arrangino. Questi ultimi allargano le braccia e dicono quella verità che al ministero dell'Istruzione è alla voce varie ed eventuali, in fondo alla lista: "Il Piano scuola 2020-2021 di cui è stata diffusa ieri una bozza "non contiene indicazioni operative né definisce livelli minimi di servizio, ma si limita a elencare le possibilità offerte dalla legge sull'autonomia, senza assegnare risorse ulteriori e senza attribuire ai dirigenti la dovuta libertà gestionale", dice in una nota il presidente nazionale dell'Anp, Antonello Giannelli. I quotidiani si soffermano sull'apertura il sabato (apertura del Corriere della Sera e del Messaggero), come se fosse un evento sismico eccezionale.
Il titolare ha trascorso tutta la sua infanzia andando a scuola il sabato (qualcuno potrebbe ironizzare e dire che ne porto i segni, ma io ne ho un ricordo magnifico), nei cosidddetti "tempi moderni", pare sia sacro il "weekend" (il "fine settimana" è stato abolito dalla lingua italiana) soprattutto tra gli aperitivisti di Milano, il venerdì scatta il piano Fuga da Alcatraz. Giammai, il sabato. E poi l'istruzione in questo paese sta diventando un'eventualità remota, come il dovere. Tutti sono pieni di diritti e nel caso del weekend è considerato categoria inalienabile.
***
Altri fatti che sono rimasti stamattina sul taccuino? Andiamo in Germania, il nostro destino dipende da cosa accade a Berlino.
05
Rimbalza la fiducia in Germania
C'è la luce in fondo al tunnel (bisogna solo sperare che non sia quella di un altro treno). L'indice Ifo sulla fiducia delle imprese in Germania rimbalza da 79.7 punti in maggio a 86.2 punti i giugno:
"Le aziende consultate da Ifo hanno valutato la loro situazione attuale un po' meglio e anche le loro aspettative hanno fatto un chiaro balzo in avanti", ha detto il presidente di Ifo Clemens Fuest. Tutto bene? Non esageriamo, gli imprenditori tedeschi sperano nel futuro, ma giudicano l'attuale situazione "povera" e poi guardate quanto siamo ancora lontani dagli indici del 2019. Ci sono le aspettative, il resto si vedrà.
***
Con che cosa chiudiamo questo numero di List? Con l'asteroide.
06
Cambiare l'orbita dell'asteroide
Dimorphos è un asteroide largo circa 160 metri, come la Grande Piramide di Giza, che fa parte di un sistema binario, è un piccolo asteroide con una sua "luna", Didymos. La sua orbita incrocia quella della Terra e la Nasa ha deciso di inviare un satellite nel 2022 per cambiarne l'orbita. Come? Così:
I risultati di questo esperimento balistico verranno poi studiati da una missione dell'Esa che invierà su Dimorphos il satellite Hera per verificare che l'orbita sia davvero cambiata. Ecco il quadro dei pianeti che incrocia Didymos nel sistema solare, la nostra Terra e Marte:
Un sasso molto interessante. E pericoloso. Forse troppo. Giocare con gli oggetti del cosmo per difendere la Terra. Sembra fantascienza, non lo è.
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danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.