18 Luglio
Il grande gelo del Nord
No a un Recovery Fund senza controllo. Primo round a vuoto nel vertice Ue. Olanda e Austria chiedono regole e riequilibrio tra prestiti e aiuti. Conte vuole i soldi, tutti e subito. Il miglior negoziatore per l'Italia? Si chiama Merkel. A Roma prove tecniche di non riapertura della scuola
Che succede? Giuseppe Conte l'altro ieri è andato da Emmanuel Macron a Parigi, ha stretto la mano al presidente francese, ha sorseggiato un caffè, ha detto che l'accordo con la Francia sul Recovery Fund c'è e poi, come consuetudine del nuovo populismo italiano, ha individuato il nuovo nemico e dunque: spezzeremo le reni all'Olanda. Cribbio, andiamo a occupare i canali di Amsterdam in gommone. Com'è andato il primo round ieri a Bruxelles? Seguite il titolare di List.
01
La diga di Rutte e la trincea di Kurz
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz (Foto Ansa).È andata (per ora) come avevamo anticipato: diga olandese e trincea austriaca. Sono tutti concentrati sull'Olanda di Mark Rutte ma il soggetto da seguire è un altro: il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Di Rutte sappiamo che ha bisogno di passaggi parlamentari interni per far passare gli aiuti, di Kurz invece si ignora la sua alleanza con Merkel, il governo con i Verdi, il suo peso nel Partito popolare europeo e la politica conservatrice che pone dei limiti all'allegria contabile del Club Med. Cosa ha concertato Kurz? Basta guardare la timeline del suo profilo su Twitter:
Primo: l'Austria ha coordinato tutte le sue mosse con la Danimarca, la Svezia e l'Olanda;
Secondo: volume, quantità del Recovery Fund, quota di aiuti e prestiti e obiettivi per cui si possono (e non) usare i soldi europei sono nodi ancora aperti;
Terzo: gli investimenti vanno puntati su economia verde, digitale e riforme strutturali, nessuna via può condurre alla mutualizzazione del debito.
Il soggetto da seguire è Kurz. Se l'Austria tiene su questi punti, la cancelliera Merkel dovrà trovare un compromesso. Quale? Varare un Recovery Fund meno ampio dei 750 miliardi previsti, in ogni caso a parità di cifrà dovrà riequilibrare il rapporto tra aiuti a fondo perduto (500 miliardi)...
Che succede? Giuseppe Conte l'altro ieri è andato da Emmanuel Macron a Parigi, ha stretto la mano al presidente francese, ha sorseggiato un caffè, ha detto che l'accordo con la Francia sul Recovery Fund c'è e poi, come consuetudine del nuovo populismo italiano, ha individuato il nuovo nemico e dunque: spezzeremo le reni all'Olanda. Cribbio, andiamo a occupare i canali di Amsterdam in gommone. Com'è andato il primo round ieri a Bruxelles? Seguite il titolare di List.
01
La diga di Rutte e la trincea di Kurz
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz (Foto Ansa).È andata (per ora) come avevamo anticipato: diga olandese e trincea austriaca. Sono tutti concentrati sull'Olanda di Mark Rutte ma il soggetto da seguire è un altro: il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Di Rutte sappiamo che ha bisogno di passaggi parlamentari interni per far passare gli aiuti, di Kurz invece si ignora la sua alleanza con Merkel, il governo con i Verdi, il suo peso nel Partito popolare europeo e la politica conservatrice che pone dei limiti all'allegria contabile del Club Med. Cosa ha concertato Kurz? Basta guardare la timeline del suo profilo su Twitter:
Primo: l'Austria ha coordinato tutte le sue mosse con la Danimarca, la Svezia e l'Olanda;
Secondo: volume, quantità del Recovery Fund, quota di aiuti e prestiti e obiettivi per cui si possono (e non) usare i soldi europei sono nodi ancora aperti;
Terzo: gli investimenti vanno puntati su economia verde, digitale e riforme strutturali, nessuna via può condurre alla mutualizzazione del debito.
Il soggetto da seguire è Kurz. Se l'Austria tiene su questi punti, la cancelliera Merkel dovrà trovare un compromesso. Quale? Varare un Recovery Fund meno ampio dei 750 miliardi previsti, in ogni caso a parità di cifrà dovrà riequilibrare il rapporto tra aiuti a fondo perduto (500 miliardi) e prestiti (250 miliardi) perché l'Austria su questo punto appare determinata quanto l'Olanda, c'è poi il tema della durata e a Vienna puntano a far durare due, tre anni al massimo il sistema di finanziamento.
Giuseppe Conte. Sullo fondo, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen (Foto Ansa).Sono fatti a cui Conte risponde facendo la voce grossa sui giornali. Ben sapendo che prima o poi la cancelliera della Germania troverà la quadra, il premier italiano fa propaganda sui quotidiani, dipingendosi come un resistente assediato nella trincea. Sono tattiche che servono per far abboccare all'amo il popolino, Conte è in piena campagna per costruire una sua base elettorale. Dunque escono le veline di Palazzo Chigi a vertice ancora in corso per informare che l'Italia non cede, cribbio. Il risultato è che il primo giorno se ne va secondo copione, nulla di fatto e muro contro muro. Roma, Parigi e Madrid sono con noi, dicono. Ma sarebbe meglio esser prudenti, di Parigi non ci si può fidare, al momento opportuno seguirà la Germania, la Spagna farà altrettanto e noi rischiamo di restare soli con il cerino in mano. Abbiamo la "fortuna" di essere too big to fail, Merkel non ci lascerà colare a picco. Questo è lo scenario più probabile, anche perché nessuno ha voglia di subire critiche e il giudizio severo dei mercati lunedì. Per ora siamo a 15 ore di trattative, restano le divergenze, la parte del cattivo la fa l'Olanda, la bozza proposta dal presidente Michel non è passata, Rutte non accetta il meccanismo di stop ai finanziamenti quando si attiva la richiesta di un certo numero di paesi (per l'Olanda è sufficiente la richiesta di un solo paese) e così oggi riparte il giro di giostra.
02
Il Conte e l'olandese volante
Oggi e domani a Bruxelles per discutere del bilancio pluriennale europeo e del fondo di ripresa per superare le conseguenze della crisi del coronavirus. Due argomenti grandi e complicati che coinvolgono grandi interessi. Saranno trattative difficili.
Mark Rutte, premier d'Olanda.
Il nostro problema dunque pare sia l'Olanda, niente meno che quel perfido satrapo chiamato Mark Rutte che non ci vuole dare i soldi gratis, senza condizioni, sì, il nostro problema è l'olandese volante. Non invece il fatto che nessuno si fida di noi per il semplice motivo che sì, loro sono olandesi e anche tedeschi, francesi e austriaci, ma noi siamo magliari. Il Recovery Fund si farà, il negoziato troverà una sintesi e un accordo buono per tutti, ma il vostro cronista ha la netta impressione che il governo stia cercando una catapulta di denaro sulla quale sedersi e prolungare il suo viaggio, non c'è un piano per il futuro degli italiani, ma una corsa per il presente del Palazzo.
Il premier olandese Mark Rutte (Foto Ansa).Il Consiglio europeo che è in corso mentre scriviamo, non chiude la nostra crisi, il Recovery Fund non sarà la soluzione dei nostri problemi perché non è mai lo strumento il problema numero uno: tutto dipende da noi, dal nostro governo, dalla qualità dei suoi ministri, della nostra alta burocrazia e dalla bassa amministrazione, dalle regioni e dai comuni, in sintesi dagli italiani che il grande Giuseppe Prezzolini opportunamente divise in due categorie, i furbi e i fessi. Dobbiamo sperare nei fessi che lavorano. Servirebbe una rivoluzione antropologica, non si vede. Com'era la supercazzola del "saremo migliori", mentre si faceva la rivoluzione sul divano con la PlayStation e il cambiamento epocale ballando come idioti sul terrazzino? Dite che siamo pessimisti? No, qui siamo realisti, degli ottimisti bene informati. Abbiamo elementi più che sufficienti per scrivere oggi che senza un miracolo sprecheremo l'occasione del piano di ricostruzione europeo domani. Lo mettiamo nero su bianco perché abbiamo già davanti a noi l'esempio di 80 miliardi di nuovo debito pubblico generato da decreti che non producono alcun rilancio.
03
La scuola e il capro espiatorio
Riapriremo a settembre la scuola, dicono in coro i politici. Intanto è passata la narcosi, l'assuefazione al fatto che si può stare a casa e pensare che le lezioni a distanza siano la stessa cosa della presenza (come d'altronde masse di indivanados pensano di continuare a prendere lo stipendio non facendo niente sul divano, questa è la l'idea che circola sopra e sotto) e poi gli studenti sono stati derubricati, sono un fastidio, cosa vogliono? Una società senile e ignorante produce questo geiser di egoismo continuo, si capisce. La ministra Azzolina ha fatto l'appaltone per i banchi, perché è chiaro che comandano i vari comitati tecnici in camice bianco, quelli che ti sterilizzano la vita talmente bene che... s'è visto. Dunque la ministra compra i banchi in gran quantità, peccato che manchino le aule, che gli insegnanti e i presidi stiano facendo acrobazie per cercare di far combaciare i piani ministeriali, le bislacche idee partorite dai sanitari dell'esistenza con la complicità degli sciamani dei partiti, con la realtà. Non ci sono aule per fare quello che dicono, gli istituti scolastici sono a caccia di spazi, immobili. Ne abbiamo diretta conoscenza, un delirio. Pagheranno prima di tutti e più di tutti i figli dei poveri, i bambini più deboli.
Segnaliamo quello che dicono i sindacati, a futura memoria.
Francesco Sinopoli, segretario della Cgil Scuola: "Oggi le condizioni per cui le scuole riaprano in presenza non ci sono: inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene, bisognerebbe essere onesti. A causa del ritardo con cui il confronto è iniziato e la scarsità delle risorse la situazione delle scuole è drammatica. I dirigenti scolastici sono a caccia di spazi; serve un organico straordinario che al momento non c'è. La preoccupazione che sta nascendo è che siccome il tempo scuola si ridurrà si tornerà alla didattica a distanza".
Pino Turi, segretario della Uil Scuola: "Il nostro obiettivo è aprire la scuola a settembre in sicurezza ma abbiamo chiuso la scuola a giugno e la ritroviamo identica a settembre. Non è normale. Mentre la casa brucia la ministra si preoccupa di chiamare l'arredatore. Ma bisogna innanzitutto chiamare i vigili del fuoco, siamo in emergenza. Mi sembra non ci sia questa consapevolezza. Mi auguro di sbagliare ma abbiamo idea che sul territorio ci sia grande nervosismo. Servono più spazi, una riduzione di alunni per classe e più docenti". Nel Lazio ci sono 80 scuole sottodimensionate. Eppure ho l'impressione che il ministro dica: 'facciamo l'accordo sulla sicurezza e non rompete le scatole'. è un ministro con cui è difficile parlare perché non vuole ascoltare".
Maddalena Gissi, segretaria della Cisl Scuola: "La ministra Azzolina mente sapendo di mentire: chiedendo 80 mila posti non può illudere le famiglie facendo credere che ci saranno 80 mila assunzioni. L'assenza dei docenti, che già c'era negli anni scorsi, sarà aumentata con le difficoltà organizzative dovute all'emergenza sanitaria. Azzolina non ha voluto ascoltarci e siamo molto preoccupati. Le famiglie devono capire che siamo fermi al palo perché c'è stato un ritardo incolmabile. Non ci sono le condizioni per ripartire".
Critiche dure. Esagerano? Sono tutti in preda a un virus che gli ha levato il senno? La conferma che i sindacalisti hanno ragione arriva da una dichiarazione di Danilo Toninelli, uno che solo in questa sgangherata nazione poteva diventare ministro dei Trasporti: "Dopo le solite chiacchiere di Salvini, oggi ad attaccare la scuola sono i sindacati. Mentre noi continuiamo a lavorare per la sicurezza dei nostri figli, loro, pur di dire qualcosa, fanno sterili polemiche sulla pelle di famiglie e studenti". I sindacati come Salvini e Meloni.
Far pagare tutto a Lucia Azzolina è facile, è la più indifesa tra i ministri del governo. Ha le sue colpe, è monocorde e incapace di negoziare, perde di vista il quadro e si contraddice. È sola. E lo è perché qui lei ha assunto anche il tragico ruolo del capro espiatorio, la sua posizione debole, gli insulti volgari, le manganellate a cui è sottoposta Azzolina sui social, servono a coprire tutti gli altri. Perché il vero responsabile dovrebbe essere il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Da vero cuor di leone il conducator si tiene alla larga dal problema in classe. Anche questo va nella rubrica a futura memoria. Così siamo arrivati al sottosopra della frase del grande Totò (da sinistra a destra, andata e ritorno):
Destra, sinistra, siamo anche dentro l'universo di Giorgio Gaber:
Volando alto con Gaber, abbiamo incrociato Mark Rutte, l'olandese volante.
***
I dati positivi vengono dai soliti noti, dall'industria italiana, dal privato che ha riaperto, esporta e continua a lavorare nonostante la presenza di uno Stato predatore e sempre più padrone. Vediamoli, i numeri.
04
L'industria si rialza (un po')
C'è una ripresa del fatturato e degli ordinativi, un rimbalzo finalmente apprezzabile, dovuto alla riapertura delle attività economiche. Attenzion a quelli che stappano lo champagne, il dato sull'anno è ancora pesante, ma ci sono buone possibilità di ripresa, soprattutto se si sostiene il ciclo di una vita aperta, la necessità di convivere con il coronavirus, una politica che non è decisa dai comitati di virologi che nulla sanno di quello che c'è oltre il loro microscopio. Commento dell'Istat: "Il fatturato dell’industria a maggio risente positivamente del progressivo attenuarsi delle misure di chiusura legate all’emergenza sanitaria e registra un’ampia crescita congiunturale in tutti i raggruppamenti principali di industrie. Il livello dell’indice complessivo, al netto della componente di calendario e stagionale, recupera quasi interamente la forte flessione di aprile; un andamento analogo caratterizza i nuovi ordinativi. Tuttavia, resta ancora molto ampia la perdita rispetto a un anno prima, con una flessione pari al 25,9% per il fatturato (al netto degli effetti di calendario) ed al 34,7% per i nuovi ordinativi".
05
Si ritorna a volare (sempre un po')
Si riprende a volare. Enav ha diffuso i dati del traffico aereo nella prima metà di luglio: i voli sono più che raddoppiati rispetto a giugno. Enav ha gestito dal 1° al 15 luglio 33 mila movimenti con una media giornaliera pari a 2.200 voli ed un picco massimo, il 10 luglio, di 2.521 voli. Nel mese di giugnoerano stati gestiti 26.300 movimenti con una media di 866 voli al giorno, con un calo dell’86% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nella prima metà di luglio è stato recuperato il 20% di traffico, e il calo si riduce al 66% rispetto all’anno scorso. I 33 mila movimenti gestiti da Enav nella prima metà di luglio sono così suddivisi:
- il 46% voli internazionali (arrivo o partenza da uno scalo estero);
- il 25,4% voli nazionali (arrivo e partenza su aeroporti italiani);
- il 28,6% sorvoli (aerei che attraversano lo spazio aereo italiano senza scalo).
Secondo le stime di Eurocontrol, nella seconda metà di agosto, in Europa si dovrebbe recuperare oltre il 50% del volato 2019.
***
Va bene, voliamo. Ma per andare dove? Chiedetelo all'algoritmo, poi fate il contrario, se vi riesce. Viaggiate e non fate i turisti. Riprendetevi l'anima che avete gettato sulla Rete.
06
Il virus che rende folli
Viaggiare? Sembra facile, tutti sono capaci di partire, ma viaggiare significa altro, avere amore per il prossimo, ri-conoscersi e ri-conoscere la parola libertà. Qui siamo arrivati al punto di calpestare la libertà conquistata con tanta fatica, sudore e lacrime. No, non sono i tempi dove statisti come Winston Churchill guidavano i popoli. Abbiamo populisti che sono guidati dai social network, non sono neppure influencer, sono dei ridicoli e tragici follower di masse idrofobe. Bernard-Hénry Levy nel suo libro Il virus che rende folli racconta questa metamorfosi e "l'ascesa del potere medico", la dittatura de "l'igienismo", la buoncostume del coronavirus, il regime carcerario tra malattia e follia, le pagine dei classici studi di Foucalt:
Non capiamo nulla, spiega Michel Foucault, delle misure di controllo messe in atto nell’età classica dagli stati se non capiamo che si ispirano al modello ospedaliero non meno che al modello carcerario – "Sorvegliare e punire", sì, ma prima di tutto "La nascita della clinica" e la sua archeologia del punto di vista medico, chiamato ad alimentare i “saperi-poteri” contemporanei. E d’altra parte non si possono rileggere senza un sussulto le pagine che Foucault dedica alla gestione delle epidemie di peste fino al XVIII secolo: non più, come per la lebbra o i pazzi, l’esilio su un’isola o in un ghetto ai margini, ma l’isolamento dell’intera città; gli arresti domiciliari per tutti; le guardie di quartiere a pattugliare e multare i recalcitranti; e, al calar della notte, tutti sul balcone – non certo per applaudire il personale ospedaliero, ma per permettere alle autorità sanitarie di contare i morti, i moribondi e i vivi.
E naturalmente quelli che il virus in fondo "ha qualcosa di buono" e perfino "uno scopo":
E poi, infine, c’era un’assurdità: l’idea che il virus ci parli, che abbia un messaggio da consegnarci; e poiché niente in questo mondo accade senza causa o intenzione, questo virus in particolare, questo coronavirus, questo virus coronato di punte, questo re dei virus, sarebbe stato segretamente investito, come un’astuzia della Storia hegeliana, da una parte dello spirito del mondo e, quindi, di una missione: riorchestrare la fanfara di “Tutti contro Macron”, funzionare come analizzatore selvaggio della vilipesa globalizzazione e far così apparire, come in inchiostro simpatico, i disturbi e le ingiustizie di questo famoso “mondo di prima” che tutti, improvvisamente, si sono trovati d’accordo a trovare assolutamente detestabile. Come se un virus pensasse! Come se un virus sapesse! Come se un virus volesse! E come se un virus vivesse!
In che mondo viviamo. TikTok. Chi è? Sono l'algoritmo, gioca e dormi, umano.
07
TikTok, vi banniamo dall'America
La Casa Bianca sta valutando l'inserimento di TikTok in una "lista nera" che ne impedirà l'uso agli americani. La notizia è del Financial Times. La prima mossa sarà del Dipartimento del Commercio che metterà la società che controlla TikTok, ByteDance, nella 'Entity List' che obbliga l'impresa a chiedere un'autorizzazione speciale per operare sul mercato americano. È lo stesso provvedimento adottato con il gigante delle telecomunicazioni Huawei. Con questa mossa TikTok non potrebbe più essere aggiornata sugli store di Apple e Google. Ci saranno novità, la guerra tra Washington e Pechino va sul social network. TikTok. Chi è? Sono la Bomba, la guerra termonucleare, vai a dormire.
08
Caduta e vertigine
La vita è fatta di intuizioni giuste e sbagliate, flash e buio improvviso, sensazioni, emozioni. A un certo punto tutto si riduce all'essenza delle cose e dalla memoria emergono letture che si riconnettono al presente. Così oggi vengono in mente pagine sul concetto di vertigine scritte da Milan Kundera ne L'insostenibile leggerezza dell'essere:
Era la vertigine. L'ottenebrante, irresistibile desiderio di cadere. La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare a essa. Ci si ubriaca della propria debolezza, si vuole essere ancor più deboli, si vuole cadere in mezzo alla strada, davanti a tutti, si vuole stare in basso, ancora più in basso.
C'è intorno a noi un senso di fine, di collasso, di dissipazione inesorabile e improvvisa.
Dalla vertigine da Luna Park dell'Est Europa di Kundera, alle associazioni e dissociazioni, la memoria passa a Fight Club, libro di Chuck Palahniuk, e alla ricetta dell'esplosivo:
Un esplosivo abbastanza divertente è il permanganato di potassio mescolato con zucchero a velo. L'idea è di mescolare un ingrediente che brucia molto veloce con un secondo ingrediente che fornisca abbastanza ossigeno per la combustione. Avviene così rapidamente che ne risulta un'esplosione.
Perossido di bario e polvere di zinco.
Nitrato di ammonio e alluminio in polvere.
La nouvelle cuisine dell'anarchia.
Nitrato di bario in salsa di zolfo e guarnito con carbonella. Non c'è polvere da sparo migliore.
Bon appétit.
E così siamo giunti mano nella mano alla scena finale del film il Fight Club di David Fincher, una sequenza matta, lo spettacolo della terrificante e seducente decadenza:
Assurdo? Perché quello che abbiamo intorno è logico? Un classico moderno, questo film profetico di Fincher del 1999. Sono trascorsi 21 anni, guardate le macerie, la profezia del crollo delle alte torri (9/11/2001), il nichilismo trionfante e la dissipazione dell'amore, la ripetizione dello sterminio.
Altra porta della Storia che si riapre nelle pagine di un libro di Jean Baudrillard intitolato Power Inferno, il saggio finale in cui si racconta dell'universale che muore nel globale:
L'universale era un'idea. Quando si realizza nel globale, si suicida in quanto Idea, in quanto fine ideale.
Come dargli torto? Siamo diventati tutti una formula matematica, materia da algoritmo.
Non c'è da sorprendersi di nulla, il tasto reset pigiato per cancellare l'anima dal disco fisso dell'esistenza è il new normal. Andate pure. La sfida della contemporaneità è fatta di sorveglianza sociale, controllo dei Big Data, deviazione dei sentimenti (via Facebook e social, tutte cose che sono finite in cronaca su List, nessun racconto di fantascienza), ondate emozionali, tracciamento totale dei pagamenti (e studio del gusto), analisi del comportamento nella sfera intima. Siamo già oltre Orwell, ma non siamo pronti a riconvertire tutto: lo smartworking ha messo in luce la rottura non tanto delle relazioni sociali (chi ha la leva del potere e del denaro non è interessato a questo tema, perché si muove in un ambiente privilegiato, si sposta senza limiti) quanto dell'economia.
La riduzione delle metropoli in mosaici di quartieri fantasma è un rebus che per ora non ha soluzione. Il problema di fondo delle classi dominanti è quello di eliminare le pulsioni di forze primordiali come la fame e la rivolta, dunque si procede a larghe falcate con i redditi minimi e la sedazione di massa via smartphone, siamo stati proiettati in una società della disattenzione che richiede una costante concetrazione in attività inutili, ipnotiche. E il dato sconvolgente è che dove la popolazione è più concentrata e spaesata, negli agglomerati urbani, tra le classi falcidiate dalla crisi, nelle aree suburbane disconnesse materialmente, tutto questo funziona. In un quadro di collasso della volontà, la guerra di spie e lo scontro tra nazioni corre sulla Rete. Tutto nella dimensione del videogame, del divertimento. Poi arriva il momento in cui nella sceneggiatura muore qualcuno. Chi è? TikTok. Non svegliarti.
***
Un incubo? Sì, è sempre al risveglio.
09
Risvegliarsi con l'accento slavo
Ictus. Lesione cerebrale. Ti risvegli. E parli con un accento slavo. È successo, è il primo caso in Italia di quella che viene chiamata Sindrome da accento straniero. È la storia di un 50enne italiano, colpito tre anni fa, studiato dall'Università di Padova. Non è fatto inedito, ma raro certamente e bisogna distinguere tra destra e sinistra (non è una questione politica à la Gaber), è una faccenda che riguarda il cervello e i suoi intricati meccanismi.
È la storia di un paziente, perfettamente guarito sul piano clinico, che è stato studiato per tre anni. Il team guidato da Konstantinos Priftis del dipartimento di Psicologia Generale dell'Università di Padova, insieme con i colleghi dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, descrive il caso in uno studio pubblicato su 'Cortex'. "In tutta la letteratura medica sull'argomento, dal 1800 a oggi, su 115 casi si contano 112 pazienti con lesione all'emisfero cerebrale sinistro e insorgenza di sindrome da accento straniero al risveglio. Mentre sono solo 3 le persone colpite da ictus all'emisfero cerebrale destro sempre con sindrome da accento straniero al risveglio. Un accento e una cadenza di origine slava, sebbene non abbia mai soggiornato in paesi con caratteristiche fonetiche di tale area geografica e non abbia avuto contatti duraturi con persone di quelle regioni. La particolarità del caso è dovuta al fatto che l'area corticale posta nel lobo frontale sinistro sia quella cruciale per la produzione del linguaggio, mentre il paziente è stato colpito da ictus nella parte destra".
***
Dev'essere interessante risvegliarsi con l'accento di Vladimir Putin e un bicchiere di vodka in mano mentri cavalchi una tigre. Ah, certo, per realizzare tutto questo ci vogliono quattro Gin Martini. Il bar dei sogni è sempre aperto.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.