19 Agosto

La semplice e scomoda verità

Il discorso di Mario Draghi sull'emergenza del coronavirus, i sussidi che finiscono e il debito scaricato sulle spalle dei giovani. Fiat Cesare, storia di Romiti. Non fu solo la Fiat, ma la vicenda del paese. America 2020, i Democratici danno lo scettro a Biden, cronaca di una convention che oggi ha un nemico (Trump) ma non racconta il governo di domani

Che succede? Mario Draghi ha detto una verità che qui scriviamo da sempre: il governo sta accumulando debito, questo debito peserà sulle spalle dei giovani, i sussidi finiranno e per i giovani non c'è nessuna politica. Pare che l'uscita abbia scomposto la cipria e la parrucca d'ordinanza del premier e di parecchi suoi ministri. Draghi è un uomo libero. Parla da uomo libero. E con qualche granello in più di esperienza, letture e autorevolezza rispetto ai regnanti di Palazzo Chigi. La sortita di Draghi al meeting di Rimini ha alimentato subito il piatto forte di cui si nutre sempre la politica debole: c'è una cospirazione, un disegno per farci cadere e sostituirci. Non c'è nessun complotto, c'è semplicemente e inesorabilmente la realtà che avanza. E la semplicità della verità pronunciata da un uomo che non ha bisogno di chiedere un posto al sole. Sui giornali la storia va come il pane, è un piatto tipico nel menù della politica, apertura del Corriere della Sera:

Dunque le parole dell'ex presidente della Banca centrale europea diventano "una ricetta" e c'è "la distinzione tra debito buono e cattivo". Anche questa è una cosa nota ai lettori di List: il debito che stiamo accumulando è fuori dalla programmazione per il futuro, è un rattoppo, una logica difensiva, d'emergenza. Il governo ha aumentato il debito pubblico di 100 miliardi e si stenta a capire dove siano finiti realmente tanti sono i rivoli di spesa improduttiva che sono stati alimentati solo al fine di catturare il consenso che, come sempre svanirà. Pensate agli 80 euro e a Renzi, fu mandato a casa con il voto sul referendum nonostante un ciclo di spesa elettorale robusto.

Sulla prima pagina di Repubblica emerge il "fastidio" del manovratore:

Dunque Draghi "sorprende" Conte (non viene evocato mai il soggetto, "l'infastidito")...


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