8 Settembre
Il compito in classe
La riapertura delle scuole e la sorpresa di una difficile partenza che non è una sorpresa. Memoria corta su debito pubblico e ruolo chiave della Bce. Crollano le entrate. Bankitalia avvisa: niente sprechi sul Recovery Fund. Chi domina il mondo? Chi possiede i dati, la guerra tra Stati Uniti e Cina
Che succede? Riapre la scuola, l'Italia attende il voto delle regionali e del referendum sul taglio dei parlamentari, Zingaretti si gioca tutto e avvisa i suoi di stare uniti, il debito pubblico galoppa e non interessa quasi a nessuno, la Bce acquista titoli italiani (e non solo i nostri) e la cosa pare essere dimenticata dalla politica, il piano per il Recovery Fund non c'è, la guerra tra Stati Uniti e Cina è una questione di dati. C'è chi dice che andrà tutto bene, abbiamo la sensazione che qualcuno debba ancora fare i compiti in classe. E questo qualcuno si chiama "classe dirigente". Noi facciamo un giro di giostra per non farci trovare impreparati di fronte al miracolo in arrivo. Seguite il titolare di List.
01
Scuola. La sorpresa che non sorprende
La scuola non si era mai fermata, neppure sotto le bombe. Il coronavirus è riuscito a spezzare la catena dell'educazione perché la politica così ha voluto, perché viviamo la stagione della stanchezza e della debolezza dell'Occidente, il suo declino (ci torniamo con un libro da leggere, tra qualche riga). Due prime pagine stamattina raccontano la crisi di cui l'Italia è l'epicentro in Europa. Questa è la prima pagina del Corriere della Sera, è lo sguardo rivolto all'indietro:
"Gli scenari previsti a febbraio". Siamo a settembre, non occorre aggiungere altro, la dimensione dello sguardo rivolto all'indietro conduce all'esito finale del mito di Medusa, lo sguardo che pietrifica.
Alt, si rientra a scuola, tra gli amatissimi banchi (che meravigliosi ricordi, la maestra Lina, i compagni, la scoperta della vita, il fiocco che ogni anno cambiava colore, il mio corpo che cambia - Litfiba: "Cos'è cos'è questa sensazione? / È come un treno che mi passa dentro senza stazione") dunque urge un ripasso di mitologia greca. Chi...
Che succede? Riapre la scuola, l'Italia attende il voto delle regionali e del referendum sul taglio dei parlamentari, Zingaretti si gioca tutto e avvisa i suoi di stare uniti, il debito pubblico galoppa e non interessa quasi a nessuno, la Bce acquista titoli italiani (e non solo i nostri) e la cosa pare essere dimenticata dalla politica, il piano per il Recovery Fund non c'è, la guerra tra Stati Uniti e Cina è una questione di dati. C'è chi dice che andrà tutto bene, abbiamo la sensazione che qualcuno debba ancora fare i compiti in classe. E questo qualcuno si chiama "classe dirigente". Noi facciamo un giro di giostra per non farci trovare impreparati di fronte al miracolo in arrivo. Seguite il titolare di List.
01
Scuola. La sorpresa che non sorprende
La scuola non si era mai fermata, neppure sotto le bombe. Il coronavirus è riuscito a spezzare la catena dell'educazione perché la politica così ha voluto, perché viviamo la stagione della stanchezza e della debolezza dell'Occidente, il suo declino (ci torniamo con un libro da leggere, tra qualche riga). Due prime pagine stamattina raccontano la crisi di cui l'Italia è l'epicentro in Europa. Questa è la prima pagina del Corriere della Sera, è lo sguardo rivolto all'indietro:
"Gli scenari previsti a febbraio". Siamo a settembre, non occorre aggiungere altro, la dimensione dello sguardo rivolto all'indietro conduce all'esito finale del mito di Medusa, lo sguardo che pietrifica.
Alt, si rientra a scuola, tra gli amatissimi banchi (che meravigliosi ricordi, la maestra Lina, i compagni, la scoperta della vita, il fiocco che ogni anno cambiava colore, il mio corpo che cambia - Litfiba: "Cos'è cos'è questa sensazione? / È come un treno che mi passa dentro senza stazione") dunque urge un ripasso di mitologia greca. Chi è Medusa? Per sapere, per capire, prendiamo dalla biblioteca del titolare i due volumi dei Meridiani sul Mito Greco, collana dei "Classici dello spirito" dedicati agli Dèi e agli Eroi della classicità greca, un viaggio meraviglioso nelle nostre radici, troverete tutto quello che serve per aprire la porta dell'Essere, la casa dell'umanità.
Chi era Medusa? Bene, andiamo a cercare nell'indice dei nomi mitologici:
Qui troviamo una prima definizione e poi i rimandi a tutti i passi dove vengono elencate le sue qualità e gesta. Siamo di fronte alla "Gorgone per eccellenza, è mortale e perciò vulnerabile. Un tempo ragazza bellissima, poiché si è unita a Poseidone nel recinto sacro di Atena, la dea la rende mostruosa e le muta i capelli in serpenti (come sono umani nei loro sentimenti, questi dèi, ndr). Perseo la uccide, con l'aiuto di Atena e dopo aver ricevuto i calzari alati e l'elmo di Ade. Dalla sua testa recisa balzano fuori Crisone e Pegaso. Il suo sangue è donato da Atena a Asclepio. La sua testa mozzata è fissata al centro dell'egida, lo scudo degli dèi è utilizzato da Atena e da Zeus. Persefone mostra la sua testa a chi tenta di violare i segreti sotterranei. La si disegnava al centro degli scudi per spaventare i nemici". Questa sì che era un'arma micidiale. Lo sguardo di Medusa. Dunque questo è il passato, pietrifica. E il futuro?
Altra prima pagina, quella del Messaggero, parla di un presente che ci proietta (solo un po' ma è sufficiente) nel domani:
"Sorpresa". Sorpresa? Non proprio, si sapeva da almeno un mese che ci sarebbero state molte difficoltà. I presidi devono fare i conti con le regole (e alcune sono a dir poco surreali) e con le carenze di personale. La scuola riapre solo perché i docenti e i capi degli istituti sono persone di eccezionale tempra che combatte contro un nemico visibile (la burocrazia che si manifesta in regole che hanno bisogno dei sottotitoli) e visibile (l'ignoranza, il virus più diffuso in Italia). Il tempo pieno non parte perché le regole imposte sono pazze, perché le pressioni sui docenti sono enormi, perché questo è il paese dove il Comitato tecnico scientifico chiede l'immunità legale per le sue decisioni (e minaccia le dimissioni se non c'è lo scudo) e tutti gli altri invece sono esposti al rischio quotidiano. L'abbiamo visto con i medici, lo vedremo con gli insegnanti. In mezzo, ci sono gli studenti, ai quali abbiamo riservato un futuro nero. Stiamo apparecchiando il tavolo senza cibo di una generazione in rivolta.
02
Il "mi gioco tutto" di Zingaretti
Un anno fa fece una scelta rischiosa: dar vita a un governo con i Cinque Stelle, con lo stesso premier che era stato sovranista, Giuseppe Conte. Il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, fece un calcolo di sistema e di prospettiva: impedire l'ascesa di Salvini, opporre un blocco a un partito considerato (a torto o a ragione) un "pericolo" per l'Unione europea e in base a questo "programma" (non c'era altro) mandare avanti la legislatura evitando il voto anticipato. Zingaretti contava - su consiglio di Goffredo Bettini e con il tocco felpato di Dario Franceschini - di fermare l'avanzata di Salvini e inglobare i Cinque Stelle. Questo piano un anno dopo è riuscito a tenere la Lega fuori dal governo, ma non l'ha fermata, perché Salvini pur senza avere un'idea di governo del paese nel prossimo turno delle elezioni regionali continuerà a vincere. La mappa d'Italia dopo il voto del 20 settembre sarà quasi tutta azzurra. E si vedrà un'Italia da sottosopra, di destra in quasi tutte le Regioni e governata a Roma da una coalizione che è minoritaria nel paese. È il cortocircuito che nessuno ha voluto vedere in questi due anni, il punto di realtà sul quale si infrangono tutte le alchimie politiche. Il governo Conte II è stato salvato da morte certa dall'emergenza coronavirus e andrà avanti per forza d'inerzia, perché nessuno vuole e può permettersi le elezioni. Abbiamo visto i sondaggi, vedremo il risultato del voto. Le sorprese naturalmente sono sempre possibili, il nostro pronostico è quello di un 4 a 2 per il centrodestra e, si sa, le previsioni sono sempre fatte per essere smentite il giorno dopo. In ogni caso, il dato politico è che Zingaretti si gioca tutto. Repubblica stamattina la mette giù così:
"Pd unito o sarà Caporetto" è un titolo drammatico, stride con la narrazione che il partito fa della sua esperienza di governo, è un bagliore nel buio che segnala il malessere interno e i dubbi crescenti sulla linea politica di Palazzo Chigi e la figura del premier, Giuseppe Conte. Gli unici a trarre vantaggio politico da questa situazione sono Conte e i pentastellati. Questi ultimi esulteranno per la vittoria nel referendum e sulle regionali potranno sempre affermare che non c'era un'alleanza (altro obiettivo politico mancato dai democratici). Ma il Pd se le cose dovessero andar male cosa dirà? Si vanterà di aver tagliato i parlamentari, detto sì a una riforma che aveva definito pessima?
Zingaretti si gioca tutto, il suo è un all in al tavolo da poker. Una sconfitta in Toscana manderebbe a carte quarantotto il suo disegno politico e la sua leadership, il governo ne uscirebbe con le ossa rotte, ma sempre in piedi per le ragioni del non possumus. Devono andare avanti. La direzione del Partito democratico ieri ha dato il via libera al Sì al referendum - 188 voti favorevoli su 219, un contorsionismo politico necessario, ma sempre di un passaggio da sottosopra si tratta, visto che il Pd si era schierato per il No al taglio dei parlamentari, bandiera politica dei Cinque Stelle - lo ha fatto controvoglia e il risultato del referendum populista (di questo si tratta) è scontato, vincerà il Sì. Sono contraddizioni che avranno un peso, sia chiaro, ma il Pd non poteva fare diversamente. Le scelte politiche hanno sempre un prezzo, quello di Zingaretti si misura sul risultato delle Regioni. Attendiamo il risultato sulla riva del Tevere con il taccuino squadernato.
***
Tutto questo è importante, ma non dà ancora una direzione, una prospettiva, un'idea di futuro? Quello che ci attende arriva dai numeri del debito pubblico, dalle decisioni della Banca centrale europea (siamo letteralmente appesi al programma di acquisto di titoli del quantitative easing, che presto finirà) e dallo scenario della crescita (lenta). Ieri Bankitalia ha detto alcune cose che restano sul taccuino. Prima, vediamo la galoppata del debito, questo sconosciuto.
03
La corsa del debito pubblico
Che cosa è successo in questi mesi al debito pubblico italiano? Guardate questo grafico di Mazziero Research:
In quattro mesi ha fatto un balzo da pantera: +129 miliardi di euro, una cifra mostruosa. Scrivono gli analisti di Mazziero Research: "Secondo le ultime stime Mazziero Research il debito aumenterebbe a 2.560 miliardi a luglio con una proiezione a fine anno tra 2.566 e 2.598 miliardi. La crescita dovrebbe essere ancora forte ad agosto, ma poi dovrebbe attenuarsi nei mesi successivi, grazie a una ripresa delle entrate fiscali". Segnaliamo che le entrate per ora sono nell'abisso: nel periodo gennaio-luglio 2020, le entrate ammontano a 230.9 miliardi di euro, segnando una riduzione di 19.2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-7,7%). Il gettito da attività di accertamento e controllo nei primi sette mesi dell'anno è pari 4,845 miliardi, in calo del 25,2% (-1,629 miliardi di euro) di cui: 2,237 miliardi di euro (-1,258 miliardi di euro, -36%) sono affluiti dalle imposte dirette e 2,608 miliardi di euro (-371 milioni di euro, -12,5%) dalle imposte indirette. Il crollo spaventoso è quello dell'Iva (misura la depressione del commercio) che ha avuto un calo del 17,6% (-12,208 miliardi di euro) e in particolare alla componente scambi interni (-9,951 miliardi di euro pari a -16,3%), per effetto del rinvio dei versamenti. Andrà tutto bene, dicono a Palazzo Chigi. Ci sarà un rimbalzo del Pil, assicura il ministro dell'Economia Gualtieri. Attendiamo fiduciosi.
04
Un altro non detto. Il ruolo della Bce
In attesa del miracolo, pubblichiamo un grafico che in giro non si vede, quello degli acquisti di titoli di Stato italiani da parte della Bce:
Domanda sul taccuino del cronista: cosa accadrà quando la Bce smetterà di acquistare i nostri titoli? Si dice che tutto sarà risolto dal Recovery Fund, ma noi abbiamo un solo dato certo: il governo non ha ancora presentato il piano. Cosa dice Bankitalia in proposito?
05
Bankitalia. Serve un piano di crescita e niente sprechi
Audizione in Commissione Bilancio alla Camera di Fabrizio Balassone, Capo del Servizio Struttura economica della Banca d’Italia:
- Una stima puntuale dei benefici finanziari di Next GenerationEU per i paesi dell’Unione europea non è possibile data l’incompletezza dell’informazione sui meccanismi di ripartizione dei trasferimenti e delle risorse da destinare al rimborso del debito dell’Unione. Si può tuttavia affermare con ragionevole certezza che tali benefici potranno essere molto rilevanti per il nostro paese.
- Al di là degli aspetti finanziari, i benefici effettivi che l’Italia potrà ottenere dall’utilizzo dei fondi del nuovo strumento dipenderanno dalla capacità del Paese di proporre interventi in grado di contribuire a rafforzare il potenziale di crescita economica, coerenti con gli obiettivi e i requisiti del programma, e di attuarli in tempi rapidi e senza sprechi. Il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza deve fondarsi anche sull’obiettivo imprescindibile di conseguire un sostanziale, progressivo e continuo riequilibrio dei conti pubblici. A questo può contribuire soprattutto il rilancio della crescita, che sarà possibile solo se le risorse saranno impiegate in maniera produttiva; in caso contrario i problemi del Paese non sarebbero alleviati dal maggiore indebitamento, ma sarebbero accresciuti.
Occhio all'ultima frase: "Sarebbero accresciuti". È quello che scriviamo e temiamo fin dall'inizio di questa storia.
06
Chi governa il mondo? La guerra dei dati
Chi e cosa governa il mondo? Gli eserciti? Solo un po'. L'atomica? Fa paura ma il principio della deterrenza ne impedisce l'uso senza conseguenze letali per tutti. Il virus? Crea il caos, sicuro, ma non è il nuovo ordine, prima o poi ci sarà il vaccino. La demografia? Fondamentale, ma si può essere in tanti e sottomessi. Cosa resta? L'informazione, il dato, il primato tecnologico che contiene tutti i temi che abbiamo sommariamente elencato.
Eserciti e armi oggi sono guidati dai flussi di dati che sono soggetto e oggetto di monitor, sonar, radar, droni, fotocellule, calcolatori, intelligenze artificiali, sistemi neuronali, sensori termici, campi elettrici, robot, laser, missili, caccia bombardieri, elicotteri d'assalto, velivoli di sorveglianza, corazzate, incrociatori, mezzi anfibi); le armi di distruzione di massa hanno bisogno di manutenzione per essere mantenute in efficienza e di precisione per essere efficaci, il risultato di uno sviluppo esponenziale dell'informazione hi-tech.
La medicina è cura e sterminio, le guerre batteriologiche e i vaccini sono il frutto della ricerca scientifica e militare, fiumi di dati intelligenti, numeri combinati, test e (in)formazione, la (tras)formazione dell'umano in transumano, il passaggio del corpo da soggetto finito a oggetto di (in)finiti ricambi, il download di un nuovo software (il chip di Elon Musk che vuole collegare il cervello e il computer, un uomo linkato a infinite possibilità di calcolo - e controllo) e l'officina del ricambio con le estensioni artificiali e biologiche capaci di prolungare l'esistenza e aumentare la potenza. Un Essere in realtà aumentata. Essere (non) umano.
La demografia è riproduzione e aspettativa di vita. Può essere ordinata e disordinata. L'ingegnerizzazione dell'esistenza tende al controllo delle nascite ma in un mondo che deve consumare la vita allungata e addirittura estesa da protesi materiali e immateriali ha bisogno di consumo alimentare e energia. Alla selezione darwiniana della specie seguirà una classificazione in sopra e sotto. Il mondo di sopra visibile e libero, ricco e felice, quello di sotto dominato da quello di sopra, produttore di cibo, cyborg e di pezzi di ricambio biologici per la nuova classe dominante.
07
La penultima verità della Cina
Fantasia? Può darsi, ma qui siamo devoti alla fantascienza che finora ha anticipato tutto. Lo abbiamo già citato, consigliamo la lettura di La penultima verità, un romanzo di Philip K. Dick.
Gli esseri umani vivono nel sottosuolo e producono androidi credono destinati alla battaglia in superficie tra l'Occidente (Stati Uniti e alleati) e l'Oriente (Russia e Cina). In realtà la guerra è finita da un pezzo, ma chi governa abita sulla superficie terrestre, in ville protette, e fa credere a chi abita nei formicai sotterranei che il conflitto sia ancora in corso. Gli androidi sono un esercito di servitori dei nuovi padroni del mondo. Le immagini della guerra che vengono trasmesse nel sottosuolo sono finte. Che ve ne pare? C'è una sottile lama che si conficca nel presente? La letteratura anticipa, apre porte di mondi paralleli.
«Dimmi esattamente» chiese Nicholas «quando è finita la guerra. Quanti anni fa?» «Non ti piacerà» lo avvertì Blair. «Dimmelo e basta.» Blair annuì. «Tredici anni fa. La guerra è durata solo due anni sulla Terra, dopo il primo anno su Marte. Perciò... ti hanno raccontato balle per tredici anni, Nicholas o come diavolo ti chiami. Scusami, l’ho dimenticato di nuovo. Nick, ecco come ti chiami: Nick.»
In un mondo dominato dal dato, dal numero, dal calcolo e dall'informazione - tutto è informazione, anche l'aria che state respirando in questo momento - chi possiede il dato regna. Per queste ragioni la Cina sta lanciando una propria iniziativa per stabilire standard globali sulla sicurezza dei dati, è in guerra con gli Stati Uniti che cercano di erigere un muro contro la penetrazione della tecnologia di Pechino (le iniziative su Huawei, TikTok, WeChat sono quello che si vede, ma sotto l'iceberg c'è lo spionaggio industriale e militare). L'annuncio è arrivato oggi dal ministro degli Esteri cinese, Wang Yi: "È importante sviluppare una serie di regole internazionali sulla sicurezza dei dati che riflettano la volonta' e rispettino gli interessi di tutti i Paesi". La Cina applica il principio della "sovranità informatica" (traduzione: Internet è mio e me lo gestisco io") e naturalmente l'obiettivo è la politica di protezione (il programma Clean Network del Dipartimento di Stato) degli americani: "Piegato su atti unilaterali, un certo Paese continua a fare accuse infondate contro altri in nome di una rete pulita e ha usato la sicurezza come pretesto per depredare imprese di altri Paesi che hanno un vantaggio competitivo". È la guerra dei dati. Le truppe di una parte e dell'altra in campo sono schierate, scorrono sui cavi dei dati e penetrano i device che usiamo ogni giorno. La neutralità in questa guerra è un'illusione. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.