15 Settembre
La lezione della riapertura
Il grande significato della ripresa della scuola in Italia e il discorso del Presidente Mattarella, Delta che riprende a volare da Roma verso New York e Fiumicino aeroporto più sicuro del mondo. I dati positivi sull'economia in Germania, la fiducia che cresce in America
Che succede? La politica attende il risultato del voto nelle Regioni e il referendum sul taglio dei parlamentari. Il secondo sembra scontato (vinceranno i sì a mani basse), il primo ha dei margini di incertezza (vedere alla voce Toscana) che potrebbero creare problemi al governo. Lunedì pomeriggio avremo un quadro del futuro prossimo. Non è un tema di elezioni anticipate, ma di solidità della maggioranza. Il governo esclude contraccolpi, ma se in Toscana dovesse vincere il centrodestra è difficile immaginare che tutto resti così com'è, soprattutto nel Partito democratico. Si consumano gli ultimi giorni di campagna elettorale nell'attesa di questo giro di boa, noi attendiamo sulla riva del fiume con il taccuino squadernato, ci sarà parecchio lavoro da fare.
La scuola italiana nel frattempo ha riaperto i battenti e gli scienziati dicono di aver trovato segni di vita su Venere. Si realizza l’impossibile. Riprendono i compiti in classe dopo mesi di dibattiti sul banco a rotelle e ci ritroviamo di fronte a una sensazionale scoperta nell'universo. L'avventura dell'uomo è straordinaria, bella e terribile, sempre in bilico e illuminata dagli astri. Sembrava più facile sbarcare sulla Luna che fare lezione "in presenza" come se l'assenza dall'aula fosse il new normal. E mentre accadeva tutto questo, c’era chi scopriva la presenza di una forma di vita su un pianeta inospitale per l’uomo, Venere. Che storia è la vita. Prima di entrare in aula, c'è un altro gong del debito pubblico, questo dimenticato, pare non sia di nessuno. É nostro. Seguite il titolare di List.
01
L'orologio del debito pubblico
Gong, sono il debito pubblico, vi ricordate di me? Nessuno lo ricorda, ma esiste e cresce. Ultimi dati di Bankitalia: il debito pubblico in luglio ha raggiunto i 2.560,5 miliardi, in aumento di 29,9 miliardi rispetto al mese precedente. "L'incremento riflette...
Che succede? La politica attende il risultato del voto nelle Regioni e il referendum sul taglio dei parlamentari. Il secondo sembra scontato (vinceranno i sì a mani basse), il primo ha dei margini di incertezza (vedere alla voce Toscana) che potrebbero creare problemi al governo. Lunedì pomeriggio avremo un quadro del futuro prossimo. Non è un tema di elezioni anticipate, ma di solidità della maggioranza. Il governo esclude contraccolpi, ma se in Toscana dovesse vincere il centrodestra è difficile immaginare che tutto resti così com'è, soprattutto nel Partito democratico. Si consumano gli ultimi giorni di campagna elettorale nell'attesa di questo giro di boa, noi attendiamo sulla riva del fiume con il taccuino squadernato, ci sarà parecchio lavoro da fare.
La scuola italiana nel frattempo ha riaperto i battenti e gli scienziati dicono di aver trovato segni di vita su Venere. Si realizza l’impossibile. Riprendono i compiti in classe dopo mesi di dibattiti sul banco a rotelle e ci ritroviamo di fronte a una sensazionale scoperta nell'universo. L'avventura dell'uomo è straordinaria, bella e terribile, sempre in bilico e illuminata dagli astri. Sembrava più facile sbarcare sulla Luna che fare lezione "in presenza" come se l'assenza dall'aula fosse il new normal. E mentre accadeva tutto questo, c’era chi scopriva la presenza di una forma di vita su un pianeta inospitale per l’uomo, Venere. Che storia è la vita. Prima di entrare in aula, c'è un altro gong del debito pubblico, questo dimenticato, pare non sia di nessuno. É nostro. Seguite il titolare di List.
01
L'orologio del debito pubblico
Gong, sono il debito pubblico, vi ricordate di me? Nessuno lo ricorda, ma esiste e cresce. Ultimi dati di Bankitalia: il debito pubblico in luglio ha raggiunto i 2.560,5 miliardi, in aumento di 29,9 miliardi rispetto al mese precedente. "L'incremento riflette - spiega Bankitalia - oltre al fabbisogno del mese (7,9 miliardi), l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (23,3 miliardi, a 83,9)". Ecco la curva del nostro debito, un razzo:
Questo è l'andamento del fabbisogno dello Stato:
Questo è l'effetto del coronavirus. Domanda sul taccuino: come sono stati impiegati questi soldi? Avranno un effetto duraturo o coprono solo l'emergenza lasciando poi sulle spalle delle prossime generazioni un peso enorme? Presto avremo la risposta.
Attenzione all'inflazione, l'Istat ha confermato che in agosto è negativa, siamo in piena deflazione. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e una diminuzione dello 0,5% su base annua (da -0,4% del mese precedente). Segnali positivi? Andiamo a scuola, ma prima facciamo un salto veloce in Germania.
02
La Germania va, balzo dell'indice Zew
L'indice Zew che misura la fiducia tra gli esperti di finanza del settore privato fa un altro balzo in avanti. L'indicatore è salito a 77,4 punti, secondo il presidente di Zew, Achim Wambach gli esperti "continuano ad attendersi una notevole ripresa in Germania". C'è una ripresa della fiducia, arriverà anche quella dell'economia, basta mantenere il sangue freddo e evitare i lockdown generali, quell'era va archiviata, non ce lo possiamo permettere. Ecco la curva:
Altri segnali positivi? Arrivano dall'Italia e sono importanti per il morale della truppa.
03
La prima lezione in classe
La vita è fatta di segni, bagliori, intermittenze, stelle lontane e gemme che si raccolgono come la frutta dagli alberi. Albert Einstein diceva: “Chi dice che non si può fare non deve disturbare chi ce la sta facendo". Questo è il punto vero della vicenda italiana nella sua interezza, del nostro essere e non essere, del nostro volere senza mai dovere, del nostro io che non conosce il noi. Ritornare sui banchi - a rotelle o senza non ha più alcuna importanza - sembrava l’impresa che non si poteva compiere, la scoperta dell’America in assenza di un Colombo, quando invece era così facile: apri la porta di casa, esci all'aria aperta, ti metti in fila sul portone, entri a scuola, la maestra ti accoglie sorridente e... tutto ricomincia, c'è una nuova storia da raccontare. Semplice, lineare, dunque impossibile da pensare in un’Italia che si era ridotta alle domande e risposte del governo sugli affetti stabili, sui congiunti, sugli amici che si possono vedere ma solo un po', mentre non si poteva dare neppure un conforto ai morti che se ne sono andati via in solitudine. La narrazione del coronavirus sarà studiata in futuro come un oggetto con il soggetto alterato. Perché c'era uno scenario da lumicino perenne in camposanto e poi è stato spazzato via dalla realtà, dalla necessità di riaprire e tornare a vivere prima che fosse troppo tardi, prima che il collasso dell'economia si portasse via tutto quello di buono che abbiamo fatto insieme. La scuola è stata riaperta in condizioni di emergenza, è chiaro, in grande difficoltà, con il parlamento diviso su tutto, perché il governo non poteva farne a meno ed era giusto così. Dunque ha fatto bene Conte (sì, proprio così) e benissimo ha fatto Mattarella con un intervento calibrato, con il tono giusto. L'abbiamo scritto e lo ribadiamo: la scuola è il pilastro di una società che guarda al futuro, anche in condizioni critiche e in apparenza impossibili. Le scuole erano aperte quando piovevano le bombe, non le ha mai fermate neanche la guerra più atroce: l'aviazione del Terzo Reich uccideva le mamme e i bambini con raffiche di piombo che piovevano dai bombardieri con le ali di gabbiano rovesciate, gli Stuka. Andavano a scuola. Perché la vita doveva continuare. Anche sotto i bombardamenti. Si viveva. E si moriva. Si combatteva. Il coronarivirus non fermerà la nostra esistenza, la trasformerà, ma alla fine sarà sconfitto.
L'opposizione fa il suo lavoro, denuncia il tanto che non va, ma deve farlo facendosi parte propositiva e costruttiva altrimenti prenderà anche i voti del malcontento ma alla fine sarà sterile, senza un progetto di governo, perché è chiaro a chiunque che il primo giorno è andato via liscio e c'è da esserne lieti. Ci sono tante cose che non funzionano, ci saranno momenti difficili e la tentazione di chiudere tutto, di tornare indietro, ci sarà il panico, ci sarà l'ansia e un sistema dell'informazione che vive di molto pathos e poca ragione, ma santo cielo è ripartita la scuola e ieri si sentiva finalmente un filo di gioia nell'aria, il sorriso dei bambini, l'emozione dei genitori. Questo è stato il vero momento condiviso in questa storia del coronavirus che ha aperto il 2020 e ancora non si è chiusa, il ritorno dei nostri figli alla vita, un urlo di felicità contro la decrepita vecchiezza delle nostre strutture burocratiche, la senilità della nostra classe dirigente, l'egoismo imperante e l'altruismo che c'è e non fa notizia. Ci sono cose che stridono, la boria degli Arcuri, il populismo di maggioranza e opposizione, gli slogan stracolmi di vuotismo, ma le scuole hanno riaperto. È stato possibile grazie al lavoro dei presidi e degli insegnanti, persone che non hanno mai mollato durante il lockdown e si sono rimboccate le maniche. Il primo giorno di un nuovo inizio è stato spettacolare.
C'è una speranza? Sì che c'è, è bastato riaprire la scuola per vederla e prenderla per mano. È quello che ha colto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso di inizio dell'anno scolastico tenuto aVo', in provincia di Padova, uno dei paesi del Veneto colpito dalla pandemia, fu una zona rossa, ieri splendeva della luce della giovinezza.
04
Vò a scuola e riparto
di Sergio Mattarella
Rivolgo un saluto molto cordiale a tutti i presenti e a coloro che ci seguono da lontano. Alla Presidente Alberti Casellati. Alla Ministra dell’istruzione, che ringrazio per il suo intervento e per il suo impegno. Al Presidente della Regione Veneto. Al Sindaco di Vò, al Preside della bella scuola che ci ospita e ci accoglie, ai Sindaci degli altri Comuni di riferimento di questo Istituto, Lozzo Atestino e Cinto Euganeo.
Il saluto più grande e affettuoso va alle scolare e agli scolari, alle studentesse e agli studenti di ogni parte d’Italia, insieme ai loro insegnanti. Un ringraziamento alla Rai e a tutti coloro che si sono adoperati per questa occasione così allegra e così significativa. Ad Andrea Delogu e a Flavio Insinna che ci hanno condotto con tanto garbo e simpatia. Agli artisti a agli sportivi che ci hanno accompagnato.
Oggi è un giorno importante!
L’inaugurazione dell’anno scolastico, mai come in questa occasione, ha il valore e il significato di una ripartenza per l’intera società.
Lo avvertono i ragazzi, lo comprendono gli adulti e le istituzioni. Ci troviamo di fronte a una sfida decisiva.
Ripartire da Vò Euganeo, dà ancor più il senso di come questa sfida riguardi l’intero Paese.
Così come qui a Vò, dopo l’angoscia e le chiusure, è ripresa a pieno ritmo la vita, così la riapertura delle scuole esprime la piena ripresa della vita dell’Italia.
È stata dolorosa la decisione di chiudere le scuole. Necessaria ma dolorosa.
La scuola ha nella sua natura il carattere di apertura, di socialità, di dialogo tra persone, fianco a fianco.
Avete sofferto, ragazzi - e abbiamo sofferto tutti, per gli impedimenti e per le limitazioni. La scuola è specchio della società, e ne riflette le difficoltà, ne riflette le aspettative.
Ecco perché questi giorni, in cui le scuole riaprono e si popolano nuovamente dei loro studenti e insegnanti, sono giorni di speranza.
Mentre prepariamo il domani, sentiamo il bisogno di ricordare chi è stato colpito dalla malattia, le tante vite spezzate e il dolore patito da molti.
Non dimenticheremo. E cercheremo di trarre insegnamento dagli eventi eccezionali e drammatici che hanno coinvolto tutti i Continenti, e che ci tengono ancora impegnati, richiedendoci responsabilità e prudenza.
La chiusura delle scuole, e tante altre rinunce - che ci sono costate molto sul piano sociale, economico, affettivo - hanno contribuito a salvare vite umane e a evitare più gravi angosce e dolori. Le misure di precauzione sono diventate una prova che il popolo italiano ha saputo affrontare, come in altri momenti difficili della sua storia.
La scuola serve anche a questo: a formare cittadini consapevoli, a sconfiggere l’ignoranza con la conoscenza, a frenare le paure con la cultura, a condividere le responsabilità.
La scuola, la cultura, il confronto continuo sono anche antidoti al virus della violenza e dell’intolleranza, che può infettare anch’esso la comunità se viene ridotta l’attenzione.
Siamo sconvolti per la morte di Willy, pestato con crudeltà per aver difeso un amico contro la violenza. Il suo volto sorridente resterà come un’icona di amicizia e di solidarietà, che richiama i compiti educativi e formativi della scuola e dell’intera nostra comunità.
In coerenza con questi valori occorre spiegare il massimo impegno per contrastare chi pratica una violenza vile e brutale che più volte si è manifestata anche nei giorni scorsi per contrastare chi la predica o la eccita nei social.
So bene, cari studenti, che la scuola vi è mancata quando, ai primi del marzo scorso, le sue porte sono state chiuse e avete avvertito quanto valesse l’incontro quotidiano con i vostri insegnanti, la vicinanza dei vostri compagni, quanto la convivenza fosse fattore di crescita e fondamentale strumento di socialità. Quel che è accaduto è stato come una lezione di vita che vi ha fatto comprendere, in modo chiaro, come la scuola sia indispensabile allo sviluppo personale di ciascuno di voi.
Mesi duri per tutti, ma a subire le conseguenze più pesanti del lockdown sono stati gli studenti con disabilità. Per tanti di loro le rinunce hanno avuto un costo altissimo, a volte non sopportabile. E di queste sofferenze si son fatte carico le famiglie. Nella ripartenza della scuola l’attenzione a questi studenti deve essere inderogabile, a cominciare dall’assegnazione degli insegnanti di sostegno.
Mi sono giunte - in quei giorni difficili - tante lettere, tanti messaggi. Ne vorrei citare soltanto alcune. Gli alunni di una quinta elementare di Genova mi hanno scritto: “Non sapevamo che la libertà fosse anche sulla strada verso la scuola”.
La scuola è davvero un cammino di libertà, verso la conoscenza, verso la piena cittadinanza. Questa strada è piena di valori e di opportunità, che non sempre riconosciamo subito. Ma quando qualcuno o qualcosa ce li manifesta, allora si compie un salto nella crescita. Mi ha scritto un’altra ragazza, di terza media, di Amelia: “Questo tsunami che si è abbattuto su di noi ad un tratto ci ha reso vulnerabili e fragili, ma nello stesso tempo grandi e responsabili”.
Anche dalle esperienze più negative si possono ricavare lezioni. Ad esempio, la didattica a distanza è stata una grande sfida, a cui non eravamo preparati, ma che ci ha fornito strumenti utili per il futuro. In generale, l’uso delle tecnologie digitali ha fatto compiere a tutta la nostra comunità dei progressi che ora possono aiutare il lavoro e migliorare i modelli sociali. I giovani sono più avanti nella conoscenza e nella pratica dei mezzi informatici, e quanto è stato sperimentato a scuola allarga ulteriormente le possibilità di incontro, di confronto, di studio.
Nulla potrà mai sostituire il contatto tra le persone, il tenersi per mano. Tuttavia questa diffusione dello strumento digitale rappresenta un’opportunità che non va dismessa, ma coltivata e inclusa nella didattica e nei percorsi formativi.
Se si è data continuità alla didattica pur in condizioni di inedita difficoltà, questo è stato possibile grazie alla dedizione, all’impegno, al forte senso della missione educativa degli insegnanti. Li ringraziamo per quel che hanno fatto. Ringraziamo molto anche chi ha seguito negli studi i bambini ricoverati nei reparti pediatrici degli ospedali, a Padova come in altre parti d’Italia.
Il lockdown ci ha mostrato anche che hanno sofferto pesanti esclusioni i ragazzi senza computer a casa, quelli che erano privi di spazi sufficienti, coloro che già vivevano una condizione di marginalità. Dobbiamo evitare che il divario digitale diventi una frattura incolmabile. Per fortuna l’iniziativa di tanti insegnanti, l’impegno dei compagni di classe, l’azione positiva di associazioni di volontariato ha evitato, in molte circostanze, ingiuste emarginazioni, riuscendo a fornire i mezzi necessari alla connessione. E’ questa una frontiera nuova della lotta all’abbandono scolastico, e alla marginalità sociale, che resta un obiettivo esigente per la scuola.
Questo periodo ha sottolineato, con grande evidenza, l’urgenza e l’assoluta necessità di disporre della banda larga ovunque nel nostro Paese.
Quello che sta per iniziare non sarà un anno scolastico come gli altri. Vi sono diversi problemi, in via di soluzione, che causano difficoltà. Così come in tanti altri Paesi, in Europa e altrove.
Riaprire la scuola, adottando le indispensabili prescrizioni di carattere sanitario, non è impresa facile. È stato necessario adeguare, in brevissimo tempo, strutture concepite per l’incontro, per il dialogo ravvicinato, a misure di distanziamento che ci appaiono quasi innaturali. E questo sforzo è ancora in atto.
Abbiamo avuto esempi straordinari di collaborazione, di lavoro in comune. Desidero rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che, in ruoli diversi e con differenti responsabilità, si sono adoperati affinché l’anno scolastico potesse cominciare, assicurando a ogni bambina e bambino, a ogni ragazza e ragazzo, il bene fondamentale dell’istruzione.
In particolare, esprimo riconoscenza ai dirigenti scolastici, a tutti gli insegnanti e al personale ausiliario, che con loro hanno strettamente collaborato per riorganizzare le scuole in sicurezza e garantire una didattica la più possibile ordinata. Molti di loro hanno limitato le ferie, o vi hanno addirittura rinunciato. Hanno interpretato al meglio il significato dell’autonomia scolastica, quella appunto che partecipa con creatività alla progettualità della scuola, muovendo dalle sue articolazioni e diversità.
I nostri insegnanti sono chiamati ancora a un lavoro prezioso, che richiederà coraggio e iniziativa. Sappiamo di poter contare sulla loro passione umana e civile, che hanno continuato a esprimere, pur di fronte a incomprensioni e a problemi non risolti.
Il valore della scuola è stato compreso e vissuto, con grande senso del dovere, da tutti i soggetti coinvolti. Negli anni passati sembrava che si aprissero crepe nell’alleanza educativa tra le famiglie e le scuole. Ora la reazione all’epidemia e la riapertura delle scuole hanno trovato in prima fila tanti genitori impegnati e collaborativi. Lo fanno per i loro figli, certamente, ma tutti hanno compreso che le esigenze comuni hanno bisogno di un impegno solidale, insieme.
È tutto questo che rende la scuola una comunità.
L’articolo 34 della Costituzione esordisce con le parole “La scuola è aperta a tutti”, a significare che la scuola, inclusiva e democratica, deve accogliere i bambini e i ragazzi senza discriminazioni, ma anche che ogni cittadino deve sentirsi partecipe e impegnato nei confronti della scuola.
Alla riapertura guarda in questi giorni tutto il Paese.
A questo impegno è chiamata la Repubblica, in tutte le sue istituzioni statali, sono chiamate le Regioni, sono chiamati i Comuni: ciascuno ha una parte da svolgere di sua competenza.
L’emergenza sanitaria ha posto in evidenza problemi e fragilità per troppo tempo trascurati. Vale per il nostro sistema di istruzione come per tanti altri settori. La ripartenza del Paese ci offre però anche un’occasione per compiere un salto di qualità.
Il ritorno a scuola non significa ritorno al passato.
La scuola è, al contrario, un formidabile strumento di innovazione. La nostra partecipazione al programma Next Generation della Unione Europea è una straordinaria opportunità che non possiamo perdere. Un’occasione anche per un vero rilancio della scuola italiana.
Dobbiamo investire nella scuola, a partire da un’adeguata programmazione del reclutamento del personale, da alcuni anni carente. Dobbiamo fare in modo che i migliori laureati abbiano come obiettivo l’insegnamento. Professione di valore e gratificante, che deve riscuotere il dovuto riconoscimento sociale.
La riapertura avverrà inevitabilmente con carattere di gradualità ma con l’obiettivo, irrinunciabile, di assicurare la piena realizzazione del diritto allo studio, ivi compreso il tempo pieno che, per molti alunni e tante famiglie, è strumento di eguaglianza e garanzia di opportunità.
Occorre mantenere un adeguato livello di precauzione finché non cesserà la grande pericolosità del virus. Il diritto allo studio dovrà procedere di pari passo con il diritto alla salute.
Tutti siamo responsabili, e dobbiamo sentirci tali nei confronti degli altri. Una prova di responsabilità è richiesta anche a voi, cari ragazzi, e sono certo che ne sarete all’altezza. Dai comportamenti di ciascuno dipende la sicurezza collettiva; quella dei vostri genitori, dei vostri nonni.
Non c’è una responsabilità superiore che consenta di fare a meno di quella di ciascuno di noi.
Dobbiamo andare avanti sapendo che sui sacrifici di oggi costruiamo il futuro.
Conosco i ritardi e le difficoltà e so bene che vi saranno inevitabili polemiche. So anche che, in atto, vi sono risorse limitate.
Ma un Paese non può dividersi sull’esigenza di sostenere e promuovere la sua scuola.
Oggi la riapertura della scuola è una prova per la Repubblica.
Per tutti. Nessuno escluso.
Auguri per l’anno scolastico!
***
Che facciamo? Andiamo in America, la campagna presidenziale è una corsa di dragster.
05
Gli elettori, l'economia e il coronavirus
A che punto è la campagna americana? Il tema del coronavirus sta evaporando, le difficoltà della campagna di Joe Biden nascono dall'affievolirsi del tema, tanto che che il candidato dem appare all'affannosa ricerca di qualcosa che contrasti Trump, il quale ha in mano l'agenda e costringe Biden a inseguire. Un grafico di Morning Consult sul sentimento degli elettori americani sulla ripresa economica è significativo:
Il 52% del totale dei votanti pensa che la situazione stia migliorando, il dato scende al 34% tra gli elettori democratici (e qui si vede l'influenza del giudizio partisan sull'operato della Casa Bianca), la quota di ottimisti risale al 46% tra gli indipendenti e naturalmente schizza al 76% tra i repubblicani. Il sondaggio è stato condotto dall'8 al 10 settembre. Cosa ci suggeriscono questi numeri? Che Trump ha il (semi)controllo del tema dell'economia e questo per l'elezione del presidente resta il primo punto in agenda. Trump riuscirà a compiere un'altra impresa come nel 2016? Gioca le sue carte, ma dobbiamo ricordare che ha contro alcuni fattori chiave: il tempo che scorre veloce (mancano meno di 50 giorni al voto), la ripresa è meno rapida di quanto sperava la Casa Bianca, il comportamento del coronavirus è imprevedibile. Una cosa è certa, la fiducia degli elettori sulla ripresa economica è balzata di 9 punti rispetto alla fine di agosto, quando il 43% degli elettori totali diceva che l'economia era in ripresa.
Altro segnale dal sentimento dell'opinione pubblica, la disponibilità a vaccinarsi contro il coronavirus, un altro grafico di Morning Consult:
All'inizio di aprile, il 72% degli adulti era pronto a farsi vaccinare, all'inizio di marzo la quota era pari al 64%. Ora, all'inizio di settembre, solo il 51% degli adulti americani afferma di esser pronto a farsi vaccinare contro il coronavirus, un calo di 21 punti percentuali negli ultimi cinque mesi. Il tema del coronavirus non è più centrale nel dibattito americano.
Biden ha un problema: contrastare questo racconto. E non è facile, perché Trump è camaleontico e sugli altri temi ha le sue frecce da scoccare. Per questo alla fine è andato in California, sa che può dire - ed è vero, lo dice la Nasa - che l'azione dell'uomo, la cura o meno dei boschi, ha influito sugli incendi. Trump naturalmente resta uno scettico rispetto al mantra del cambiamento climatico (che esiste, ovvio, ma sulla natura e i fattori che lo scatenano ci sono varie scuole di pensiero) ma offre una visione alternativa all'elettorato, ricorda ai repubblicani che c'è il clima e c'è l'industria, che c'è la natura e c'è l'uomo.
06
L'agenda di Washington (che non cambierà)
Cosa c'è nell'agenda di Washington? È scritta per la campagna presidenziale, in questa chiave vengono fissati gli eventi. Poi c'è la cronaca e i candidati cercano ovviamente di cavalcarla quando è utile a rafforzare il proprio messaggio o indebolire quello dell'avversario. Sul taccuino ci sono un paio di fatti che devono essere ricordati perché testimoniano problemi persistenti, anche un nuovo presidente democratico avrà di fronte ai suoi occhi dossier che impongono scelte difficili.
La tensione Stati Uniti-Cina. Vince Joe Biden? Resta la tensione con Pechino e non si risolve con l'appeasement, ma con una politica americana assertiva rispetto alle ambizioni e alle mosse concrete del Dragone cinese. Una testimonianza sul deterioramento delle relazioni sino-americane? Terry Branstad, l'ambasciatore statunitense in Cina, lascerà suo incarico prima delle elezioni di novembre dopo più di tre anni a Pechino. Branstad era stato scelto da Trump, il segretario di Stato Mike Pompeo lo ha ringraziato per il servizio svolto ma non ha dato spiegazioni sulla sua uscita.
Le trame dell'Iran. La Cia dice che Teheran pianifica la vendetta per l'uccisione del generale Qassem Soleimani. Come? In vari modi, Politico scrive che c'è un complotto per assassinare Lana Marks, l'ambasciatrice degli Stati Uniti in Sudafrica, un'amica di Trump. Il presidente ha ammonito gli iraniani: "Risponderemo con una forza mille volte più grande". Chiunque arrivi alla Casa Bianca, ha un dossier radioattivo alla voce Iran.
Il risiko in Medio Oriente. Oggi alla Casa Bianca ci sarà la firma dell'accordo tra Israele e Emirati Arabi Uniti e Baharain sulla normalizzazione dei rapporti diplomatici. È un grande successo dell'amministrazione Trump, ma i media mainstream fanno una gran fatica a impaginare il titolo che merita. È un passo storico, naturalmente è sempre in pericolo perché trova l'opposizione dell'Iran e di altri paesi legati al movimento sciita, perché i palestinesi si oppongono (sempre) e lo vedono come un appoggio alla politica israeliana e non un'occasione di pace e negoziato sui territori. Tutti i presidenti ci hanno provato, nessuno ha chiuso la guerra in Medio Oriente.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con altre due notizie positive su Roma (sì, ma non è la Raggi).
07
Delta torna volare e Fiumicino è lo scalo più sicuro
Delta torna a volare tra Roma e New York. Il volo opererà con un Airbus 330-300 inizialmente tre volte a settimana (il mercoledì, venerdì e la domenica), una quarta frequenza settimanale, il lunedì, sara' aggiunta a ottobre 2020. La ripresa del volo Delta per New York conferma l'importanza che il mercato italiano ricopre per l'azienda, presente a Fiumicino fin dal 1991. Altro fatto importante per chi viaggia: l'aeroporto di Roma Fiumicino è l'aeroporto più sicuro del mondo secondo Skytrax, l'ente che valuta il settore aeroportuale internazionale: test rapidi, segnaletica efficiente, obbligo di indossare la mascherina, pulizia dello scalo, voli in entrata e in uscita su unico terminal per un monitoraggio puntuale dei passeggeri.
Funziona, si può fare, basta uscire di casa con spirito rinnovato, osservare le norme di sicurezza e mettersi al lavoro. È quello che facciamo tutti i giorni, non ci siamo mai fermati. Come cantava Lucio Battisti: "Dolcemente viaggiare /Rallentando per poi accelerare / Con un ritmo fluente di vita nel cuore". Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.