24 Settembre
La profezia di Cossiga
Mattarella ricorda l'ex presidente a Sassari. Il suo discorso di fine anno del 1987, una guida per la riforma dello Stato: "Razionalizzazione del nostro sistema, per rendere l'opera del parlamento e dell'esecutivo più efficace". Bullard (Fed) vede il recupero pieno dell'economia americana entro fine anno
Che succede? In Italia niente che cambi la parabola che abbiamo già visto dopo il voto: è cominciato un negoziato più o meno sotterraneo nel governo per riequilibrarne l'assetto (in favore del Pd), Conte galleggia un po' meno bene di ieri (ma starà a galla per realpolitik da parte di tutti i partiti della maggioranza), il Movimento Cinque Stelle è in pieno psicodramma da sconfitta (è in corso la prima riunione dell'assemblea dei gruppi parlamentari), nella Lega Salvini fa prove tecniche di gestione collegiale (solo un po'), Fratelli d'Italia ha un governatore in più (nelle Marche) e cerca di capitalizzare il consenso in una corsa interna al centrodestra contro Salvini, la Presidenza della Repubblica è l'unica istituzione forte, riconosciuta come tale e dunque stabile dello scenario istituzionale. Il resto è letteratura di ogni giorno, dunque di scarsa qualità e poca importanza nel medio-lungo periodo. Un po' di flash riassumono la giornata.
01
La libertà di BoJo e la serietà di Mattarella
Boris Johnson fa una battuta infelice sulla gestione della crisi del coronavirus dicendo che gli inglesi a differenza dei tedeschi e degli italiani "amano la libertà" e per questo nel Regno Unito c'è un'impennata di contagi. Per carità, la questione antropologico-culturale esiste, è vero come diceva Winston Churchill che "gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio", ma a BoJo è scappata la frizione e l'auto è finita fuoristrada. Mattarella a Sassari, conversando con alcuni partecipanti alla cerimonia in ricordo di Cossiga, ha risposto così a chi gli chiedeva conto della battuta del premier inglese: "Anche noi italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà". I conti di questa storia si faranno alla fine, lo sappiamo, ma Johnson ha commesso un errore e...
Che succede? In Italia niente che cambi la parabola che abbiamo già visto dopo il voto: è cominciato un negoziato più o meno sotterraneo nel governo per riequilibrarne l'assetto (in favore del Pd), Conte galleggia un po' meno bene di ieri (ma starà a galla per realpolitik da parte di tutti i partiti della maggioranza), il Movimento Cinque Stelle è in pieno psicodramma da sconfitta (è in corso la prima riunione dell'assemblea dei gruppi parlamentari), nella Lega Salvini fa prove tecniche di gestione collegiale (solo un po'), Fratelli d'Italia ha un governatore in più (nelle Marche) e cerca di capitalizzare il consenso in una corsa interna al centrodestra contro Salvini, la Presidenza della Repubblica è l'unica istituzione forte, riconosciuta come tale e dunque stabile dello scenario istituzionale. Il resto è letteratura di ogni giorno, dunque di scarsa qualità e poca importanza nel medio-lungo periodo. Un po' di flash riassumono la giornata.
01
La libertà di BoJo e la serietà di Mattarella
Boris Johnson fa una battuta infelice sulla gestione della crisi del coronavirus dicendo che gli inglesi a differenza dei tedeschi e degli italiani "amano la libertà" e per questo nel Regno Unito c'è un'impennata di contagi. Per carità, la questione antropologico-culturale esiste, è vero come diceva Winston Churchill che "gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio", ma a BoJo è scappata la frizione e l'auto è finita fuoristrada. Mattarella a Sassari, conversando con alcuni partecipanti alla cerimonia in ricordo di Cossiga, ha risposto così a chi gli chiedeva conto della battuta del premier inglese: "Anche noi italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà". I conti di questa storia si faranno alla fine, lo sappiamo, ma Johnson ha commesso un errore e alla fine ha preso un colpo di pinna, nella tradizione della Balena Bianca. Chissà cosa avrebbe detto un anglofilo come Francesco Cossiga...
02
L'eredità di Cossiga
Il ricordo di Cossiga è quello di "un italiano che ha servito il Paese", di un uomo che "fronteggiò l'attacco alla Repubblica e difese le istituzioni democratiche con il consenso del Parlamento, nel rispetto dello Stato di diritto e cercando di preservare, come bene indispensabile, l'unità delle forze democratiche nella lotta al terrore e all'eversione". Il rapimento di Aldo Moro, ricorda Mattarella, fu "un colpo tremendo e uno spartiacque. Come fu uno spartiacque nella storia della Repubblica". Del Cossiga picconatore Mattarella evoca il Capo dello Stato che esercitò le prerogative costituzionali grazie alla sua profonda conoscenza del diritto. Mattarella ricorda il messaggio di fine anno del 1987 in cui Cossiga affermaca come "le riforme istituzionali devono condurre all'obiettivo essenziale di promuovere la crescita della democrazia". Che cosa disse in quel messaggio Cossiga? Rileggiamolo insieme.
03
La riforma delle istituzioni che non è mai arrivata
Siamo nel 1987, il presidente del Consiglio è Giovanni Goria, l'uomo che Giorgio Forattini disegnava senza volto, con la sola barba e i capelli. La formula della maggioranza era quella del pentapartito, Craxi e De Mita erano i due leader che si contendevano il potere a Palazzo Chigi. Era un'altra Italia e la politica, pur nel segno di un declino che poi sarebbe arrivato qualche anno dopo, aveva un'altra cifra e stile. Il messaggio di fine anno di Francesco Cossiga fotografa e anticipa i temi che oggi restano sul tavolo di chi governa. Lo scenario geopolitico è mutato, la Cina si è sostituita alla Russia come forza antagonista degli Stati Uniti, ma l'attualità delle sue parole è sorprendente.
di Francesco Cossiga
In questo tradizionale appuntamento di fine anno desidero rivolgere a tutti gli italiani l'augurio più fervido di serenità e di prosperità.
Questo appuntamento offre lo spunto per una riflessione sull'anno che si conclude e sui giorni che ci attendono.
Per effetto del ritmo sempre più sostenuto che la nostra vicenda contemporanea va imprimendo alla storia, appare con maggiore chiarezza e con più incalzante urgenza quanto indivisibili e interdipendenti siano ormai i destini delle nazioni.
L'Italia, in questi decenni di vita democratica e repubblicana, ha dimostrato di saper rispondere a ogni sfida, comprese quelle legate alla sua collocazione sulla scena internazionale, al ruolo dinamico che in essa svolge, al suo consistente rilievo.
Il nostro paese, insomma, ha ben speso la saggezza del suo grande passato e le sue originali doti di immaginazione, di curiosità verso il nuovo e di operosità.
L'anno trascorso ha consentito di confermare un profilo dell'Italia alto e ben delineato, che rafforza la nostra responsabilità e i nostri doveri nella tormentata realtà internazionale, anche e soprattutto verso i popoli che soffrono e si dibattono nelle emergenze della discriminazione e della fame.
Il 1987 ha visto l'Italia ospitare a Venezia il vertice dei sette paesi più industrializzati dell'Occidente; l'ha vista impegnata in una neutrale missione di pace nelle insidiose acque del Golfo Persico, intenta a salvaguardare gli interessi nazionali, in uno con i grandi principi che devono governare la civile convivenza per i popoli; l'ha vista, a prezzo di sacrifici comuni e di rischi individuali, mettere al servizio dei paesi più poveri le sue risorse umane e materiali; l'ha infine vista operare, nelle alleanze e nelle associazioni di cui fa parte e in un ricco tessuto di relazioni bilaterali, per promuovere la causa dello sviluppo, della pace e del disarmo.
Dobbiamo continuare su questa via, rifuggendo da tentazioni di isolamento, di arretramento verso posizioni di chiuso egoismo nazionale, in apparenza forse allettanti, ma sempre dannose.
Che oggi nel mondo tutto sia strettamente collegato, lo hanno dimostrato, proprio nel 1987, i due principali e inquietanti punti di crisi: quello economico, provocato dalla grave e persistente perturbazione dei mercati finanziari internazionali, e quello politico e militare, derivante dall'accentuata instabilità della regione medio-orientale, col perdurare del conflitto tra l'Iran e l'Iraq che non accenna a diminuire di intensità e col riacutizzarsi della tensione fra paesi arabi e Israele, che ha drammaticamente riproposto, in modo pressante, l'esigenza di far coesistere il diritto dello stato di Israele a un'esistenza pacifica e sicura e il diritto, non meno legittimo, del popolo palestinese a una patria e a un futuro.
E, che tutto si leghi, lo hanno dimostrato, stavolta in chiave positiva, la risonanza universale e l'enorme speranza suscitate dal vertice di Washington tra il presidente degli Stati Uniti e il segretario generale del Partito comunista dell'Unione Sovietica e l'aprirsi così di una stagione, da noi tutti voluta e faticosamente preparata, nella quale si cominceranno finalmente a distruggere gli armamenti nucleari.
L'Italia del 1988, proseguendo nella necessaria internazionalizzazione del suo sistema economico, dovrà lavorare con sincera convinzione per raggiungere l'importante traguardo del mercato unico europeo: il 1992 dovrà vederci ben pronti ad affrontare quest'ulteriore tappa verso l'unità dell'Europa, una strada lunga e difficile che intendiamo continuare a percorrere con fermezza, perché è la strada giusta.
Nel paese, al migliore profilo internazionale corrisponde uno spirito diverso, cioè un più vivo desiderio e una più decisa volontà di crescita sociale, economica e culturale, di partecipazione e di equità. Tale spirito costruttivo costituisce una conferma della validità dello sforzo comune dal quale quarant'anni or sono nacque la nostra Repubblica, impegno collettivo che ci ha permesso di compiere in libertà e democrazia un grande cammino di pace, di sviluppo civile ed economico, nell'immediato dopoguerra difficilmente immaginabile.
Quasi a fare da contrappeso al successo conseguito, esiste però un problema rilevante e tuttora irrisolto: l'adeguamento delle nostre istituzioni alle esigenze di oggi e soprattutto di domani.
Non solo in parlamento e nell'università, ma anche nei luoghi di lavoro e di incontro, nelle case di tutti noi, si ripete che le istituzioni non funzionano come dovrebbero, che non rispondono alle attese di una società avanzata. Inoltre, le risorse impiegate dal settore pubblico non danno sempre utilità e rendimenti che sarebbe giusto pretendere. E il fatto che molti problemi della vita quotidiana non trovino concrete soluzioni attraverso le specifiche strutture istituzionali e amministrative può creare, e spesso crea, un senso di delusione e di disaffezione per le vicende della politica, un inconcepibile e inaccettabile distacco tra paese reale e stato che è allarmante poiché allontana i cittadini dall'idea-guida della democrazia: quella che indica nella politica l'esercizio consapevole di scelte che riguardando il destino di tutti, che devono essere adottate col concorso di tutti.
Dinanzi alle carenze e alle distorsioni, dinanzi a quello che può essere definito il malessere delle istituzioni, gli italiani, e soprattutto le nuove generazioni, sentono il bisogno di una democrazia ancora più moderna che funzioni in modo più dinamico e più efficiente. si rafforza e si precisa, in altre parole, la richiesta che le istituzioni possano lavorare meglio e in modo più incisivo.
Di fronte a questo ''bisogno di Stato'' si tratta ormai di porre mano, con intelligente determinazione, ma anche con la gradualità e la prudenza connaturate con le nostre tradizioni e al nostro sistema politico, a un'opera complessa, articolata ma realistica di modernizzazione degli strumenti legislativi e amministrativi previsti dalla nostra costituzione e dalle nostre leggi. A questa impresa, siamo tutti chiamati a partecipare, perché la democrazia è impegno e responsabilità di tutti. La posta in gioco è quella, fondamentale, del superamento del senso di estraneità fra gente comune e Stato, e richiede uno sforzo convergente sia da parte delle istituzioni sia da parte dei cittadini.
Non ritengo che su questi argomenti, al Presidente della Repubblica competa formulare specifiche proposte, ma credo sia suo dovere auspicare che, alla denuncia giustificata e motivata delle disfunzioni istituzionali, se si vuole essere credibili e creduti, sia ormai indispensabile far seguire un coerente impegno per procedere ad una migliore razionalizzazione del nostro sistema di governo parlamentare, per rendere l'opera del parlamento e dell'esecutivo più efficace e adeguata alle esigenze di una democrazia ad alto sviluppo industriale quale è la nostra, alle richieste espresse in termini di nuovi diritti e di nuove libertà che provengono dalla comunità civile e dalle forze produttive.
Non si tratta, a mio avviso, di fondare un nuovo ordinamento costituzionale, la Costituzione del 1948, di cui abbiamo celebrato in questi giorni il quarantennale, col suo complesso di principi e di istituzioni, ha garantito in condizioni spesso difficili, talvolta drammatiche, un costante progredire nella libertà, nella pace esterna e interna, una sicura crescita civile, sociale, economica e culturale. Sono proprio questi frutti preziosi, sono proprio le profonde trasformazioni che la costituzione ha garantito e che sono ancora in atto nel paese, a richiedere oggi il suo adeguamento, nel pieno rispetto dei valori e degli assetti fondamentali.
Questa opera di adeguamento istituzionale chiama gli stessi partiti politici ad un compito che deve essere, prima di tutto, di rinnovamento, dall'interno, di un sistema che peraltro costituisce e deve continuare a costituire la struttura portante e lo strumento essenziale della libertà politica. La concezione, l'idea che confina i partiti a una mera funzione di esercizio del potere, con tutte le tentazioni che ciò comporta, deve urgentemente cedere il passo alla riscoperta di un altro ruolo fondamentale che essi possono e debbono svolgere, e cioè quello di organizzatori della presenza dei cittadini nello stato. Al di fuori di un simile mutamento di prospettiva le riforme istituzionali rischiano di rimanere un esercizio di sterile ingegneria costituzionale senza condurre, come invece devono, all' obiettivo essenziale di promuovere la crescita della democrazia, obiettivo che deve essere da tutti noi tenacemente perseguito.
Uno dei problemi più urgenti, senza dubbio, è la realizzazione di un'incisiva riforma delle autonomie locali, la cui funzionalità va promossa e sviluppata, poiché l' ente locale è il volto immediato dello Stato, il primo momento di contatto fra i cittadini e le istituzioni.
Un'altra strada da percorrere rapidamente è quella dell'ammodernamento del servizio della giustizia, la piena e puntuale attuazione della delega legislativa per il nuovo codice di procedura penale, la riforma del processo civile con alcune auspicabili anticipazioni, l'indispensabile e connesso adeguamento delle strutture, dei mezzi, del personale, che condizionano l'avvio e l'esito delle riforme: sono tutti momenti significativi del cammino verso un sistema giudiziario sempre più moderno ed efficiente, quale è quello immaginato e desiderato dal nostro popolo.
La magistratura italiana ha scritto certamente pagine luminose di coraggio e passione civile: di esse è recente, altissima testimonianza l'impegno anche doloroso profuso nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata. la magistratura merita il rispetto e il sostegno che hanno testimoniato in essa i padri costituenti nel delineare i principi che regolano l'autonomia e indipendenza dei giudici, nella loro esclusiva soggezione alla legge: autonomia e indipendenza sancite dalla costituzione per garantire a tutti, in un ordine giusto, il bene supremo della libertà e della certezza del diritto, e non come privilegio di categoria.
Nel disegno riformatore è essenziale anche la riforma della pubblica amministrazione, tema che ho più volte affrontato nei miei interventi. Oggi questa priorità è reclamata dall'urgenza di rendere i servizi di utilità pubblica veramente efficaci, in grado di soddisfare le esigenze di un paese progredito come il nostro. penso in particolare a un sistema fiscale più equo e meno farraginoso, a trasporti puntuali, a un servizio sanitario efficiente, al superamento dell'emergenza droga, alla difesa dell'ambiente, alla sconfitta di quel ''livore'' che attenta così gravemente alla qualità della vita nei grandi centri metropolitani, all'impegno serrato contro ogni forma di criminalità.
Se l'Italia degli Anni Ottanta ha saputo conquistarsi una posizione di rilievo fra le prime democrazie industriali del mondo, nel suo interno non ha però ancora superato gravi problemi strutturali che attardano e offuscano il progresso complessivo del paese. non mi riferisco soltanto al pesante permanere della "questione meridionale" e della disoccupazione, ma anche e soprattutto al fenomeno nuovo e inquietante che è costituito dal delinearsi, in seno al Mezzogiorno di un "Sud nel Sud", rappresentato da quelle regioni nelle quali un più accentuato ritardo nello sviluppo si intreccia con difficili, se non esasperate situazioni sociali e civili.
Con l'impegno di tutti, un impegno che non è soltanto del Governo e del Parlamento, ma anche delle Regioni e degli altri soggetti istituzionali che hanno, a diverso titolo, la responsabilità dello sviluppo, si deve realizzare una più credibile, attiva e convincente presenza dello stato.
E questo deve indurci anche a una riflessione lucida e approfondita sulla necessità di stabilire una rigorosa e selettiva graduatoria delle spese destinate a fronteggiare i bisogni della comunità nazionale. l'obiettivo fondamentale del contenimento della spesa pubblica deve comportare anzitutto l'eliminazione delle aree di spreco e delle voci superflue, ma deve essere anche tale da consentire uno sviluppo sempre più armonioso ed equilibrato, e quindi sempre più giusto. Ciò vuol dire, tra l'altro, la destinazione di maggiori e migliori risorse alla cura delle crescenti marginalità sociali, anche incoraggiando le iniziative del volontariato.
La diagnosi dei problemi che l'Italia dovrà affrontare nel 1988 è relativamente facile; più difficile è prescrivere i rimedi. Credo tuttavia che la superiore concordia nell'interesse del bene comune e la chiarezza sulle cose da fare costituiscano un importante punto di partenza per operare con coraggio, intelligenza e senso di responsabilità nel cammino di progresso che l'italia ha intrapreso in piena libertà e in spirito di eguaglianza e di giustizia. È questo un compito che riguarda tutti, dal capo dello stato al più giovane degli elettori.
È questo l'augurio che formulo a tutti gli italiani che si accingono a salutare l'inizio del nuovo anno, non solo a coloro che lo festeggiano nell'intimità gioiosa della propria famiglia, ma anche a coloro che in questo momento prestano la loro opera al servizio della collettività, dalle forze dell'ordine ai lavoratori addetti agli essenziali servizi, a coloro che sono impegnati lontano dall'Italia e dalle loro famiglie, in missioni di pace o di solidarietà con i più disagiati, a coloro che vivono in solitudine o in condizioni di sofferenza.
A tutti il mio augurio più cordiale perché il 1988, con l'aiuto di Dio, sia un anno di serenità e di benessere!
***
Andiamo in America, ci sono buone notizie (forse) per l'economia (e Trump).
04
Bullard e lo scenario economico della vittoria (di Trump)
La produzione americana? A fine anno potrebbe chiudere con una perdita pari a zero. È la previsione di uno dei membri più autorevoli del board della Federal Reserve, James Bullard, presidente della Fed di St Louis, che spiega come "la rapida crescita prevista a partire da luglio fino a settembre potrebbe mettere gli Stati Uniti in una sorta di pieno recupero alla fine del 2020". Bullard è il più rialzista tra i consiglieri della Fed, ma non è solo, altri analisti vedono un forte rimbalzo dell'economia. Per raggiungere questo risultato nel trimestre l'economia dovrebbe avere un rimbalzo del 35% e crescere poi di circa il 10% fino alla fine dell'anno. Numeri enormi. È possibile? Bullard sostiene che siamo nel campo del possibile, una ripresa dell'economia ai livelli del 2019, in piena pandemia. Secondo Bullard ovviamente i rischi sono ancora presenti, ma i finanziamenti approvati la scorsa primavera nel Coronavirus Aid, Relief and Economic Security Act potrebbero rivelarsi sufficienti a compensare la perdita di produzione: "In senso aggregato ci sono notevoli risorse impegnate per combattere la crisi". La maggior parte dei colleghi della Fed di Bullard si aspetta per il 2020 una contrazione dell'economia di circa il 3-4%. Il timore più grande è quello della seconda ondata del virus.
Wall Street è volatile, ma sulla scia dei buoni dati del mercato della vendita di nuove case (+4,8%) - e nonostante restino alti i dati sulle richieste dei sussidi di disoccupazione, sono a quota 870 mila nell'ultimo fine settimana - ha ripreso a marciare. A metà seduta la borsa americana è positiva:
Potrebbe invertire la rotta? Tutto è possibile, siamo in una terra sconosciuta e senza mappe. Sul piano politico, se si realizza lo scenario di Bullard, si spalanca il cancello per una clamorosa vittoria di Donald Trump. Sondaggi?
05
Battaglia in Florida e Arizona
La corsa alla Casa Bianca sta diventando un rally, Trump sta accorciando le distanze in molti Stati in bilico. La media nazionale di Real Clear Politics vede sempre Biden in testa:
Negli Stati in bilico lo scenario è quello di battaglia casa per casa, voto per voto. In Florida e Arizona Trump è sul pezzo, sondaggio di Abc/Washington Post:
Tra i likely voters (coloro che non sono registrati ma voteranno) Trump è in vantaggio sia in Florida che in Arizona, mentre tra i registered voter (coloro che si sono registrati per il voto) Biden guida di un punto in Florida e due punti in Arizona. È un testa a testa. Biden resta il favorito per l'elezione presidenziale, ma questo è il terreno del sudoku elettorale di Trump.
***
Come chiudiamo questo numero serale di List? Con una foto che ci ricorda quanto siamo piccoli.
06
Il cielo stellato sopra di me
Quando tutto sembra essere scuro, quando la speranza non c'è, quando l'orgoglio e il non detto ci rendono aridi e con il cuore chiuso, quando la vita appare come una coperta plumbea, quando non c'è altro che il vociare del rancore, quando cercate un nuovo inizio, quando riabbracciare l'amore sembra impossibile, quando l'incomprensione ha steso una lapide che sembra una montagna, guardate il cielo, scrutate le stelle.
Questa immagine della Nasa è un cluster di galassie, si chiama Abell 2744. Forse a molti di voi non dirà granché, vi sembrerà un luogo remoto che si guarda e dimentica, ma qui c'è lo spazio della filosofia, c'è Immanuel Kant:
Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto piú spesso e piú a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell’oscurità, o fossero nel trascendente fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima comincia dal posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del loro principio e della loro durata. La seconda comincia dal mio io indivisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera infinitezza, ma che solo l’intelletto può penetrare, e con cui (ma perciò anche in pari tempo con tutti quei mondi visibili) io mi riconosco in una connessione non, come là, semplicemente accidentale, ma universale e necessaria. Il primo spettacolo di una quantità innumerevole di mondi annulla affatto la mia importanza di creatura animale che deve restituire al pianeta (un semplice punto nell’Universo) la materia della quale si formò, dopo essere stata provvista per breve tempo (e non si sa come) della forza vitale. Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall’animalità e anche dall’intero mondo sensibile, almeno per quanto si può riferire dalla determinazione conforme ai fini della mia esistenza mediante questa legge: la quale determinazione non è ristretta alle condizioni e ai limiti di questa vita, ma si estende all’infinito.
Quando si smette di cercare l'infinito, non è lo sguardo che si distoglie dallo spazio, ma è l'incrocio con l'altro che svanisce, è l'amore che finisce. Cercate sempre l'infinito.
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attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.