27 Settembre
"Amo la Costituzione"
Trump ha scelto Amy Coney Barrett per sostituire Ginsburg alla Corte Suprema: "Antonin Scalia disse, è la mia migliore allieva". Ora la parola passa al Senato per la conferma. Biden ai senatori: votate contro. L'impatto sulla politica e la campagna presidenziale. Russiagate, siamo alle comiche, la fonte dell'Fbi contro Trump era un sospetto agente russo già indagato dal Bureau
Che succede? È in arrivo il Grande Freddo, porterà (dicono) una seconda ondata di coronavirus e i "chiusuristi" sono già all'opera. Il virus gioca la partita decisiva nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, sta minacciando la difficile riapertura e il ritorno alla vita normale (che normale non è) in Europa, non c'è paese che non abbia i suoi problemi di ripresa. Tranne uno, la Cina. Il Dragone di Xi Jinping è uscito dalla pandemia più forte di prima e marcia con un obiettivo in testa: il primato mondiale, la sfida con gli Stati Uniti. In America si vota. Trump ha fatto la sua scelta per la Corte Suprema, ha indicato il nome di Amy Coney Barrett per sostituire Ruth Bader Ginsburg. Siamo sul grande palcoscenico di America 2020, seguite il titolare di List.
01
Il sottosopra della Corte Suprema. Trump sceglie Barrett
Donald Trump ha scelto Amy Coney Barrett per la Corte Suprema. La sua nomina arriva in sostituzione di Ruth Bader Ginsburg, icona liberal nominata da Clinton nel 1993 e morta a 87 anni. Barrett è una scelta di grande profilo, Trump presentandola nel Rose Garden della Casa Bianca ha usato le parole del grande giudice della Corte Suprema Antonin Scalia: "La mia migliore allieva". Ora la parola per la conferma di Barrett passa al Senato, "saraà facile, faremo presto", ha commentato Trump. Barrett nel suo intervento ha ricordato con parole bellissime Ginsburg ("ha rotto diversi soffitti di cristallo") e messo in evidenza come le grandi differenze culturali con l'altra figura carismatica della Corte, Antonin Scalia, fossero temperate dalla grande amicizia e stima che alimentava il loro rapporto dialettico. Il Senato dovrebbe votare la conferma di Barrett il 12 ottobre, Mitch McConnell, capogruppo dei repubblicani, sembra avere la maggioranza in pugno. Il candidato democratico Joe Biden subito dopo l'annuncio...
Che succede? È in arrivo il Grande Freddo, porterà (dicono) una seconda ondata di coronavirus e i "chiusuristi" sono già all'opera. Il virus gioca la partita decisiva nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, sta minacciando la difficile riapertura e il ritorno alla vita normale (che normale non è) in Europa, non c'è paese che non abbia i suoi problemi di ripresa. Tranne uno, la Cina. Il Dragone di Xi Jinping è uscito dalla pandemia più forte di prima e marcia con un obiettivo in testa: il primato mondiale, la sfida con gli Stati Uniti. In America si vota. Trump ha fatto la sua scelta per la Corte Suprema, ha indicato il nome di Amy Coney Barrett per sostituire Ruth Bader Ginsburg. Siamo sul grande palcoscenico di America 2020, seguite il titolare di List.
01
Il sottosopra della Corte Suprema. Trump sceglie Barrett
Donald Trump ha scelto Amy Coney Barrett per la Corte Suprema. La sua nomina arriva in sostituzione di Ruth Bader Ginsburg, icona liberal nominata da Clinton nel 1993 e morta a 87 anni. Barrett è una scelta di grande profilo, Trump presentandola nel Rose Garden della Casa Bianca ha usato le parole del grande giudice della Corte Suprema Antonin Scalia: "La mia migliore allieva". Ora la parola per la conferma di Barrett passa al Senato, "saraà facile, faremo presto", ha commentato Trump. Barrett nel suo intervento ha ricordato con parole bellissime Ginsburg ("ha rotto diversi soffitti di cristallo") e messo in evidenza come le grandi differenze culturali con l'altra figura carismatica della Corte, Antonin Scalia, fossero temperate dalla grande amicizia e stima che alimentava il loro rapporto dialettico. Il Senato dovrebbe votare la conferma di Barrett il 12 ottobre, Mitch McConnell, capogruppo dei repubblicani, sembra avere la maggioranza in pugno. Il candidato democratico Joe Biden subito dopo l'annuncio di Trump ha chiesto al Senato di non riconfermare la Barrett, sarà battaglia.
La morte di Ruth Bader Ginsburg, un simbolo dell'America progressista, ha introdotto nella sceneggiatura della campagna presidenziale un elemento inatteso (ma non troppo): il rafforzamento della maggioranza conservatrice nella Corte Suprema. Stiamo parlando dei pilastri della democrazia in America, l'equilibrio della Corte è oggetto di attenzione totale da parte della politica e dell'opinione pubblica, ogni presidente lascia la sua impronta con le nomine, cambia e conferma gli equilibri. Ricordiamo che i giudici sono in carica a vita e l'appartenenza o meno a una scuola di pensiero influenza le decisioni e impatta direttamente sulla vita dei cittadini. Ginsburg con il suo lavoro tenace sui diritti civili e le donne ha cambiato lo scenario della società americana, il ruolo dell'uomo e della donna, fu Bill Clinton a nominarla alla Corte Suprema nel 1993. Tutte le nomine hanno sempre una matrice politica, non c'è niente di sbagliato, è la vita, "l'uomo è un animale politico" disse Aristotele e non si sbagliava.
La candidata a sostituire il mito della Ginsburg è sempre una donna, ma di segno opposto: la conservatrice Amy Coney Barrett, 48 anni, cattolica e pro life. Questo non significa che siamo di fronte a un contrasto tra progresso e restaurazione (è un modo rozzo e ignorante di presentare il tema politico), ma che abbiamo due visioni del mondo che cercano un equilibrio continuo, un adattamento ai tempi e un esito nella forma della Legge e della Giustizia. Trump gioca la sua carta per gli elettori repubbblicani, ovvio, la maggioranza della Corte dopo questa nomina sarà uno schiacciante 6 a 3 per i conservatori. Sono i cicli della storia americana che si riverberano sulla Corte Suprema e le sue decisioni.
Barrett è una tosta, è perfino banale dire che è una grande giurista. Classe 1972, nata a New Orleans, in Louisiana, Barrett ha un'educazione di ferro, scuola cattolica femminile (la St. Mary’s Dominican High School), poi Rhodes College (massimo dei voti e lode, 1994) e Notre Dame University (summa cum laude, 1997). Ha svolto la sua pratica con due stelle del diritto americano: prima nel 1997-1998 come assistente del giudice Laurence Silberman (una figura molto importante del diritto e della politica degli Stati Uniti, insignito da Ronald Reagan nel 1984 della Presidential Medal of Freedom, la massima onorificenza in America) e poi nel 1998-1999 con un gigante del diritto, il giudice Antonin Scalia, scomparso nel 2016, il più importante degli interpreti "originalisti" della Costituzione americana. Poi comincia la carriera accademica, prima come fellow alla Georgia Washington University e poi titolare di cattedra all'università Notre Dame. Seguono articoli, opinioni, un appello contro l'Obamacare nel 2012, una visione culturale da cattolica, raffinatissima. Il titolare vi invita a leggere questo articolo sulla pena di morte in America e i giudici cattolici intitolato "Catholic Judges in Capital Cases", dove Barrett descrive la "collisione culturale", il tema della pena capitale, la fede religiosa, il dilemma etico della vita che è sacra e l'applicazione della legge che quella vita la spezza. Pena di morte, eutanasia, aborto. Non sono cose che si discutono con i leoni da tastiera della Rete, sono le fondamenta della società, i suoi immani problemi, dilemmi e angosce, che vengono continuamente scossi e rifondati su basi vecchie e nuove, con l'evolversi del tempo.
I democratici - è battaglia politica, nessuna sorpresa - diranno che la sua fede religiosa influisce sulla sua interpretazione del diritto, ma è una falsa accusa che può essere ribaltata su chiunque, perché ognuno di noi ha una visione del mondo, il fatto importante è quello di applicare la legge e rispettarne il significato. Non a caso Barrett nel suo intervento alla Casa Bianca ha di "amare la Costituzione" e di voler "applicare la legge". Lo farà nella visione originalista del suo maestro, Antonin Scalia.
La partita di Trump non è quella delle sentenze di oggi e domani della Corte Suprema (non gli interessano ora e forse neppure domani), ma un fatto politico di brevissimo periodo: la caccia ai voti di una fetta importante dell'elettorato, conservatore e cattolico. Le sue mosse sono tutte nel segno di un'attenta programmazione, sono incastonate nella campagna presidenziale:
1. Il giorno della morte di Ginsburg loda la giudice e la definisce "straordinaria". I due si detestavano senza mistero;
2. Trump afferma subito che rimpiazzerà la Ginsburg con una sua nomina e provoca l'ira dei democratici che chiedono una scelta dopo il voto presidenziale;
3. Il capogruppo dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell, annuncia che l'assemblea è pronta a votare il nome che sarà scelto dal presidente;
4. Mitt Romney, il più importante oppositore di Trump tra i repubblicani, afferma di essere pronto a votare la nomina;
5. Trump va a rendere omaggio alla salma di Ginsburg con la First Lady Melania;
6. Il presidente annuncia che questo fine settimana ci sarà la decisione sulla Corte Suprema.
7. Un ordine esecutivo del presidente (firmato ieri) rende obbligatorie le cure e le terapie d'urgenza per i neonati, mettendo fuori legge la discriminazione dei bimbi prematuri (nati prima delle 24 settimane) o con disabilità.
8. La designazione di Barrett.
C'è una trama precisa in ogni mossa, Trump sta dicendo agli elettori tradizionalisti che presta attenzione alle loro istanze. La decisione è arrivata, Amy Coney Barrett ora attende solo il voto del Senato che probabilmente arriverà il 12 ottobre. Barrett deciderà sui temi fondamentali per un periodo molto lungo, i giudici costituzionali restano in carica a vita, è giovane e il suo servizio alla Corte Suprema potrebbe durare 40 anni. La politica americana è un grande romanzo e la sua forza è in questo intreccio di biografie, politica, diritto, è la forza della sua splendida Costituzione.
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L'altro protagonista della scena è il coronavirus, la seconda ondata. Che in America non ha lo stesso effetto sull'opinione pubblica come in Europa. Due mondi, due storie, la presidenza della prima potenza mondiale.
02
Biden e l'arma del coronavirus in tv
Come si misura una campagna presidenziale americana? Bisogna fare i conti della pubblicità che passa in tv. La strategia dei dem è opposta a quella di Trump: pochi eventi, molta pubblicità e eventi virtuali. Tra i dem c'è preoccupazione perché il loro candidato "si vede poco in giro" e Trump ha una visibilità enorme. Ma per ora il vantaggio dem resta quello del favorito nella corsa alla Casa Bianca. La verità è che Biden ha una sola vera arma per battere Donald Trump e su quella continua a puntare tutto: il coronavirus. E su questo sta continuando a insistere nei messaggi della sua campagna. Quanto sta spendendo sui temi della salute il candidato dem? Grafico di Morning Consult:
Tra il 3 maggio e il 20 settembre, Biden ha speso circa 42,3 milioni di dollari contro i quasi 10,5 milioni di dollari di Trump in annunci pubblicitari che menzionavano problemi sanitari come la pandemia, l'accessibilità economica delle cure e la prescrizione dei farmaci. Per Biden la sanità rappresenta il 42% della spesa, mentre per Trump è pari al 14% dell'investimento pubblicitario. La campagna presidenziale è in ospedale. C'è altro? Sì, una coda urticante del Russiagate.
03
Lo spiacevole boomerang del Russiagate
Sui giornali italiani non c'è una riga in prima pagina e neanche dentro - per distrazione e per convenienza - ma il Russiagate ha una "coda" interessante perché gli ultimi messaggi tra gli agenti dell'Fbi che indagavano sul generale Michael Flynn sono altamente istruttivi. Erano talmente invischiati in una lotta di potere per tirare giù Trump durante la campagna del 2016 (e anche dopo l'elezione) che due settimane prima del voto cominciarono a discutere sull'acquisto di una polizza assicurativa contro la responsabilità civile per le azioni fatte durante le indagini. Il team dei legali di Flynn ha acquisito i messaggi, i documenti della Corte federale sono incredibili. Qui non siamo sorpresi, abbiamo pubblicato le carte, bastava leggerle senza pregiudizio morale, valutare il materiale di indagine, per concludere come minimo che non c'era trippa per gatti. Ma in ogni caso fa impressione vedere confermata dai messaggi scambiati via telefono la gigantesca operazione in corso durante la campagna del 2016. Obama ovviamente sapeva delle indagini dell'Fbi.
"Trump was right" si legge a un certo punto nelle trascrizioni. Sì, lo era.
Non c'è solo questo (che basta e avanza), c'è molto altro. L'editorial board del Wall Street Journal ha fustigato l'indagine dell'Fbi, "è stata peggio di quanto pensassimo" scrive, perché documenti appena declassificati hanno rivelato come il mandato di sorveglianza ottenuto per indagare su Carter Page, ex consigliere di Trump per la campagna presidenziale del 2016, fosse basato sulle informazioni che il Bureau aveva ottenuto da un sospetto agente segreto della Russia, Igor Danchenko, nato in Ucraina, che aveva lavorato alla Brookings Institution a Washington dal 2005 al 2010. Danchenko che fonte dell'Fbi era anche sotto indagine da parte della stessa Fbi dal 2009 al 2011, era sospettato di essere un agente russo e "una minaccia per la sicurezza nazionale". Conclusione del Wall Street Journal: "Dopo quattro anni di accuse sulla collusione tra Russia e Trump, abbiamo finalmente scoperto che il principale canale di disinformazione della Russia potrebbe essere stato l'Fbi americano. Vladimir Putin starà ululando dalle risate".
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Che facciamo? Torniamo in Italia, Europa. Cose dell'altro mondo.
04
L'illusione del coronavirus domato
Il Grande Gioco della geopolitica è in corso, è il nuovo (dis)ordine mondiale del virus. Poi c'è un piccolo fazzoletto di campo dove l'Italia cerca di uscire nel miglior modo possibile dalla crisi sanitaria ed economica. Non è facile e l'ottimismo di questi giorni sui dati del contagio in Italia che sono migliori di quelli dei nostri vicini (Francia e Spagna) e un po' più lontani (Regno Unito) dovrebbe essere temperato. E non solo sul virus, in queste ore si sentono parole sull'economia da un mondo parallelo, frasi che certificano il distacco di questa classe politica (che de facto in gran parte non ha mai lavorato, basta vedere le biografie) dai ceti produttivi del paese.
Non sappiamo quale sarà la parabola del virus e soprattutto non è ancora misurato l'impatto della riapertura della scuola. Il ministero della Salute ha detto ieri con una nuova circolare che ci vuole il tampone per il rientro in classe in caso di positività, facciamo sempre grandi scoperte.
I contagi salgono. Vantarsi oggi di una curva diversa da quella che sarà domani (e il virus ci ha mostrato esattamente cosa fa e non fa, qui facciamo cronaca e sul taccuino dopo mesi e mesi ci sono fatti che parlano da soli) non è saggio e non è neppure serio come pretendiamo di essere di fronte agli altri più o meno bravi o più o meno inetti. Ci sono tante cose che gli scienziati non sono riusciti a spiegarci (pur abbondando di parole ogni giorno in tv e non in corsia d'ospedale) e qui pensiamo sia perfettamente comprensibile questo "buco" di conoscenza perché il virus è un agente attivo, in espansione e evoluzione (cerca di adattarsi al fisico del suo ospite, come accade con i pipistrelli) e il suo comportamento non lo conosciamo pienamente. Un po' di umiltà sarebbe benvenuta, sta arrivando l'inverno, le temperature si sono improvvisamente abbassate, i rami degli alberi s'allungano nella notte romana come spettri, siamo soli "e francamente me ne infischio" disse Rhett Butler mandando a quel paese per sempre Rossella. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
05
Il ranger Vinnie De Luca
I caratteri dei personsaggi ci aiutano a capire. Prendete Vincenzo "Vinnie" De Luca. In un film di Quentin Tarantino uno così ci sta benissimo. "Vinnie", perfetto, con gli occhialoni dalla montatura leggera, il sorriso in cui alberga il ghigno, la lingua che sputa fuoco, il sillabare che diventa tamburo, lo sberleffo che è cenere, lapilli, pomodori e cavolfiori sul palcoscenico. Lui, è quel che si definisce "un personaggio", abile e vincente. A Roma si direbbe che è uno di quelli che di fronte a una sfida impossibile esclama "m'arimbarza" e infatti più o meno tutto gli è rimbalzato via. Egli è autoreggente, ha il consenso, lo pettina evocando bazooka, lanciafiamme, tutta una Santa Barbara che chiaramente non esiste. È automunito di ordinanze che non rispetta nessuno, fa tenerezza con quel vocione profondo che cela la sua disperata lotta nel cercare di (ri)educare un popolo che non ha nessuna intenzione di piegarsi e soprattutto spiegarsi. De Luca di fronte all'ondata di contagi in arrivo (toh, che sorpresa), non potendo per ora agitare la clava del lockdown (ma si stanno preparando, il generale Zingaretti stamattina ha detto che "se non rispettiamo regole andiamo a finire lì" - senza pensare troppo a dove finirebbe questa classe politica con un altro collasso dell'economia) cerca impiattare il fatto istituzionale alla sua maniera, senza troppe sottigliezze: "La Campania è la regione più esposta al contagio. Se tra 3 o 4 giorni verificheremo con i nostri epidemiologi che la curva del contagio, anziché stabilizzarsi o scendere, si aggrava, noi chiuderemo tutto".
De Luca ha adottato una strategia di comunicazione da Walker Texas Ranger (Chuck Norris) e il virus naturalmente s'è messo a correre non appena è stato riaperto tutto, solo quelli del lockdown alla pechinese pensavano che l'Italia fosse la Cina, siamo in Occidente, siamo qualcosa che somiglia a una democrazia, sicuramente c'è l'anarchia, il virus circola esattamente con il corpo delle persone. Così il presidente della Campania fa prima il pedagogo del virus ("se vogliamo convivere con il Covid tenendo aperte le attività economiche dobbiamo rispettare rigorosamente le regole e sottoporci a qualche piccolo sacrificio. La mascherina va indossata sempre quando si è fuori, e sulla bocca") e poi fa tintinnare le manette del guardiano del lockdown ("se l'alternativa è passeggiare in allegria o avere i morti per strada, io credo che non ci siano dubbi sulla scelta da fare". Frase del compagno Lenin sul taccuino del compagno De Luca: che fare? Che domande, si procede con il divieto (che non rispetta quasi nessuno) e dunque ecco che "dopo l'ordinanza di ieri, che prevede l'obbligo dell'uso della mascherina per tutti i nostri concittadini per tutta la giornata, ci sarà un periodo di 24 ore di tolleranza. Le polizie municipali e le forze dell'ordine avranno un minimo di tolleranza avvertendo chi non porta la mascherina. Passate le 24-48 ore devono partire con le contravvenzioni da 1000 euro". Il governatore campano sa benissimo che la fabbrica delle ordinanza può lavorare senza sosta, la fantasia non manca, il problema è solo uno: nessuno le fa rispettare. Per questo dice che "saranno state fatte altre valutazioni, ma lasciamo perdere i mesi trascorsi. Io parto da oggi. Chiedo formalmente al ministero dell'Interno di sapere qual è il piano di intervento per garantire l'applicazione delle ordinanze nazionali e regionali. Se si fanno ordinanze e nessuno controlla che vengano rispettate, stiamo prendendo in giro gli italiani". Altri spettri in arrivo per De Luca. Uno che terrorizza tutti: l'influenza. Ossì, la normale, banale, vecchia, dimenticata (e mortale) influenza. Come si fa a fermare lo tsunami di persone che hanno l'influenza e non il coronavirus (o hanno il coronavirus e non l'influenza) che si riverserà in ospedale per chiedere un controllo? Servono test rapidi. Dice De Luca che "se si confondono influenza e Covid avremo una valanga di arrivi negli ospedali e la situazione sarà drammatica" (vero), dice anche che bisogna vaccinarsi contro l'influenza e allora "cominciamo dal primo ottobre, con le persone a rischio, il personale sanitario, con persone con patologie croniche, con persone al di sopra 65 anni. Abbiamo già disponibile la prima parte del milione e mezzo di vaccini acquistati ad aprile". De Luca è un campione di monologhi, marzullianamente si fa le domande e si dà anche le risposte. È un uomo di potere, nello scambio personale è un uomo simpatico come pochi, fa parte del popolo e non lo nasconde, guizza d'intelligenza felina, è uno veloce, intuitivo, sì, anche un casinista, ma provateci voi a guidare un UFO politico chiamato Regione Campania, De Luca è un politico decisamente superiore rispetto a quello che offre gran parte del Pd. Il virus vuol rovinargli la stagione autunno-inverno, farà suo lo slogan di Andrew Cuomo, il governatore di New York (chiaramente un democratico per un errore della storia) che descrisse in maniera esemplare il suo piano anti-pandemico: "Prenderemo il coronavirus a calci nel culo".
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Che si fa? La politica italiana è una noia micidiale, la evitiamo con un dribbling stretto e ci involiamo sulla fascia laterale per andare dritti in porta. Ok, ma dov'è la zona del gol? Non si sa, però vediamo le luci di un aeroporto. Allacciate le cinture (non) si vola.
06
Le ali tagliate di Lufthansa (e quelle di Alitalia)
Il governo italiano è convinto che Alitalia abbia un grande futuro (ce l'ha, alle spalle) e sta lanciando l'ennesima "nuova Alitalia". Nel frattempo, in quello spazio chiamato realtà, succedono cose che dovrebbero suggerire prudenza, ma non vengono prese sul serio. Una delle migliori compagnie aeree del mondo, la tedesca Lufthansa, secondo il settimanale Der Spiegel sta pensando a un piano di ulteriori tagli per 1.100 posti di lavoro. Le cose vanno male, le prenotazioni sono al tappeto, i 600 tagli di giugno potrebbero non bastare. Lufthansa ha ricevuto 9 miliardi di euro di aiuti di Stato durante l'emergenza. Se Lufthansa è in queste condizioni, come si può sperare che Alitalia vada meglio delle ali imperiali della Germania? Sono misteri che il tempo svelerà. E sarà troppo tardi.
07
L'inverno sta arrivando. Anche la disoccupazione
Il grande freddo è il grande timore che con lo svanire della cassa integrazione e delle misure di blocco dei licenziamenti vi sarà un balzo della disoccupazione. È molto probabile, ma ci sono anche strumenti ulteriori per mitigarne l'impatto. Nel pacchetto di sostegno finanziario di 87,4 miliardi di euro a favore di 16 Stati membri in forma di prestiti dell'Unione concessi nel quadro di SURE, lo strumento temporaneo dell'UE volto ad attenuare i rischi di disoccupazione durante la crisi, all'Italia andranno 27,4 miliardi. È l'importo maggiore, seguito dalla Spagna che otterrà 21,3 miliardi. Il sostegno "aiutera' gli Stati membri a finanziare il drastico aumento della spesa pubblica registrato a partire dal 1 febbraio 2020 a causa del ricorso a regimi nazionali di riduzione dell'orario lavorativo e a misure analoghe, anche per i lavoratori autonomi, e a determinate misure di carattere sanitario in risposta alla pandemia". Speriamo bene, la temperatura oggi si è abbassata di colpo. Winter is coming e non è Game of Thrones.
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Come chiudiamo questo List da foglie d'autunno in un sabato ventoso? Quando non sai che fare con "la chiusa" del pezzo, Roma è una garanzia.
08
Miracolo a Roma. La monnezza costa di più
Non la raccolgono, ma gli incassi di Ama, la municipalizzata che dovrebbe raccogliere e smaltire i rifiuti nella Capitale, sono aumentati. Sono miracoli che a Roma accadono con regolarità. In Campidoglio qualcuno si è posto la domanda: ma com'è possibile che un servizio che non funziona finisca addirittura per costare di più? I capigruppo del Pd in Consiglio comunale, Giulio Pelonzi e Valeria Baglio chiosano: "Costo del servizio di raccolta, spazzatura e trattamento rifiuti, salito a 819 milioni di euro rispetto ai 786 dell'anno scorso. Un aumento incomprensibile se si prendono in considerazione i mesi passati di lockdown e la notizia comunicata oggi in Commissione dall'assessore Lemmetti del risultato positivo della semestrale di Ama". Chi paga? Il contribuente: "La giunta, nonostante i fondi messi a disposizione dal governo per venire incontro alle famiglie e alle aziende che scontano le ripercussioni economiche dell'emergenza da coronavirus, si trova a pagare il servizio 33 milioni in più. Quasi un 5% di aumento, con la città più sporca, nessun piano industriale e l'azienda capitolina Ama in dissesto". La Città è Eterna, il sottosopra è continuo, i sorci festeggiano nei cassonetti. Quanto sei bella Roma. Forse troppo.
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le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.