1 Ottobre
La forza tedesca
Ursula von der Leyen avvia l'azione legale contro il piano di Boris Johnson, per l'Ue l'uscita del Regno Unito così è illegale. La riapertura guidata dalla cancelliera Merkel vale più della metà della ripresa della manifattura in Europa. Coronavirus, il governo in Italia chiederà la proroga dell'emergenza fino al 31 gennaio. America 2020: dopo il disastro tra Trump e Biden (ascolti a picco), il format dei faccia a faccia cambierà
Che succede? Nell'inverno del coronavirus non sappiamo quale sarà il destino del "cinepanettone", ma ne abbiamo un assaggio in questi giorni: due casi positivi di coronavirus tra i grillini hanno messo il Senato in lockdown, non se n'è accorto nessuno, il Paese sopravviverà anche a questo. Le cronache del Covid-19 scandiscono le giornate, dunque ora il grande dilemma dopo i tamponi positivi al Genoa (e negativi al Napoli, che ha giocato con la squadra ligure e qualcosa a questo punto non torna) è quello del campionato di calcio: si fermerà? Per ora, si gioca. Il campionato di calcio va, il Senato è chiuso. Riaprirà. Nel frattempo, il presidente del Consiglio ha confermato che proporrà al Parlamento una proroga dello stato di emergenza fino a tutto gennaio 2021. Nell'emergenza, si sono dimenticati di fare scorta del vaccino anti-influenzale. Siamo a corto di dosi, provate a cercarlo, vedrete che sarà un problema senza soluzione. Facciamo il nostro giro di giostra, seguiamo le mosse di Ursula von der Leyen e Angela Merkel. Due donne, un destino, quello della Germania.
01
Brexit in senso vietato. Ursula avvisa Boris
La Commissione europea ha inviato al Regno Unito una lettera di costituzione in mora per aver violato i suoi obblighi ai sensi dell'accordo di recesso. È il primo passo per poi fare la procedura d'infrazione contro il Regno Unito. Londra ha un mese per rispondere alla lettera. Siamo alle carte bollate e dunque Bruxelles ricorda che "l'articolo 5 dell'accordo di recesso stabilisce che l'Unione europea e il Regno Unito devono adottare tutte le misure appropriate per garantire l'adempimento degli obblighi derivanti dall'accordo di recesso e che devono astenersi da qualsiasi misura che possa compromettere il raggiungimento di tali obiettivi. Entrambe le parti sono vincolate dall'obbligo di cooperare in buona fede nell'esecuzione dei compiti derivanti dall'accordo di...
Che succede? Nell'inverno del coronavirus non sappiamo quale sarà il destino del "cinepanettone", ma ne abbiamo un assaggio in questi giorni: due casi positivi di coronavirus tra i grillini hanno messo il Senato in lockdown, non se n'è accorto nessuno, il Paese sopravviverà anche a questo. Le cronache del Covid-19 scandiscono le giornate, dunque ora il grande dilemma dopo i tamponi positivi al Genoa (e negativi al Napoli, che ha giocato con la squadra ligure e qualcosa a questo punto non torna) è quello del campionato di calcio: si fermerà? Per ora, si gioca. Il campionato di calcio va, il Senato è chiuso. Riaprirà. Nel frattempo, il presidente del Consiglio ha confermato che proporrà al Parlamento una proroga dello stato di emergenza fino a tutto gennaio 2021. Nell'emergenza, si sono dimenticati di fare scorta del vaccino anti-influenzale. Siamo a corto di dosi, provate a cercarlo, vedrete che sarà un problema senza soluzione. Facciamo il nostro giro di giostra, seguiamo le mosse di Ursula von der Leyen e Angela Merkel. Due donne, un destino, quello della Germania.
01
Brexit in senso vietato. Ursula avvisa Boris
La Commissione europea ha inviato al Regno Unito una lettera di costituzione in mora per aver violato i suoi obblighi ai sensi dell'accordo di recesso. È il primo passo per poi fare la procedura d'infrazione contro il Regno Unito. Londra ha un mese per rispondere alla lettera. Siamo alle carte bollate e dunque Bruxelles ricorda che "l'articolo 5 dell'accordo di recesso stabilisce che l'Unione europea e il Regno Unito devono adottare tutte le misure appropriate per garantire l'adempimento degli obblighi derivanti dall'accordo di recesso e che devono astenersi da qualsiasi misura che possa compromettere il raggiungimento di tali obiettivi. Entrambe le parti sono vincolate dall'obbligo di cooperare in buona fede nell'esecuzione dei compiti derivanti dall'accordo di recesso". La lettera è un avviso a Boris Johnson: se hai la tentazione di arrivare alla rottura su Brexit, pensaci bene prima di farti del male. Il piano di Johnson sul mercato interno è visto dall'Unione come una causa di rottura: L'azione legale riguarda la proposta di legge sul mercato interno presentata dal governo di Boris Johnson il 9 settembre scorso. "Il governo britannico non e' riuscito a ritirare le parti controverse del disegno di legge, nonostante le richieste dell'Unione europea. e il Regno Unito ha violato il proprio obbligo di agire in buona fede, come stabilito nell'articolo 5 dell'accordo di recesso", sostiene l'Unione. Reazioni da Downing Street? Nessuna, per ora basta al governo inglese basta che passi il tempo. L'exit di BoJo è in senso vietato e la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha acceso il semaforo rosso. È sempre Inghilterra-Germania.
02
Locomotiva Merkel. Manifattura al traino della Germania
Buone notizie? Esistono, gli indici Pmi della manifattura europea sono positivi, l'effetto della riapertura delle economie è forte, la Germania guida la corsa e lo fa con grande energia, gli altri paesi fanno ancora molta fatica. Il cammino è lungo e in salita, i dati si leggono sempre nel contesto. Prima di tutto, la classifica:
L'economia è di nuovo in espansione, ma è soprattutto grazie alla Germania che si vedono numeri positivi. Secondo Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit, a “continua ad aumentare a settembre la ripresa del settore manifatturiero dell’eurozona, completando il trimestre col maggiore aumento trimestrale della produzione dagli inizi del 2018. Anche i nuovi ordini e le esportazioni hanno registrato un incremento più rapido, indicando finalmente una crescita cospicua della domanda. Di conseguenza i tagli occupazionali sono diminuiti in quanto le aziende sono risultate più ottimiste per quanto riguarda le previsioni future e a livelli record mai osservati dall’apice della guerra commerciale di inizio 2018. L’incremento totale sarebbe stato molto più modesto se non fosse stato per la Germania, dove la produzione è aumentata a tal punto da rappresentare circa la metà dell’espansione della regione. È incoraggiante osservare come l’ottimismo per quanto riguarda il futuro sia salito non solo in Germania ma anche in Francia, Italia, Spagna e Austria, suggerendo come la ripresa potrebbe allargarsi durante i prossimi mesi. In assenza di una ripresa generale, la sostenibilità della ripresa risulta a rischio, con ulteriori preoccupazioni alimentate dall’incremento del tasso di infezione del Covid-19.”. Come sempre, siamo agganciati alla locomotiva tedesca guidata dalla cancelliera Merkel. Achtung.
03
Il caso Salvini e la politica dell'immigrazione
Siamo alla vigilia del processo a Catania contro l'ex ministro dell'Interno Salvini, accusato di aver sequestrato 131 migranti a bordo della nave Gregoretti. Questo fatto è un caso straordinario di amnesia e sparizione collettiva: amnesia, perché i migranti continuano ad essere "sequestrati" - vengono trattenuti in alto mare per giorni e giorni - dalle autorità italiane che hanno fatto un cambio cromatico dal gialloverde al giallorosso; sparizione, perché il governo di cui faceva parte Salvini, a cominciare dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, non poteva essere all'oscuro di quanto avveniva e, anzi, partecipava attivamente a tutte le decisioni. A processo ci va solo Salvini, il quale paga la sua sguaiata prova da (ir)responsabile del Viminale, lo abbiamo scritto in tempi non sospetti e lo ripetiamo: il ministro dell'Interno è il più potente e il più esposto ai rischi. Nel caso del leader della Lega, la mancanza di diplomazia istituzionale, la deviazione del "tono" del suo ruolo (e non è solo una questione di decibel), l'alterazione della forma, lo hanno condotto al crash. Detto tutto questo, è singolare che Salvini vada a processo come un torturatore e nemico dell'umanità e i suoi colleghi siano al riparo, destinati un giorno a finire nel girone degli ignavi, ma oggi al caldo degli incarichi di governo che hanno mantenuto e con cui continuano a perseguire le stesse politiche di Salvini. Non lo dicono, ma lo fanno. Tra il governo Conte I e il Conte II non c'è stato alcun cambio di politica sui migranti: gli accordi con la Libia sono stati rinnovati, gli sbarchi avvengono dopo attese e sofferenze, l'accoglienza a terra è un trattamento disumano, le leggi sono sempre quelle del governo precedente. Che cosa è tutto questo? Uso della giustizia a fini politici: Salvini è brutto, sporco e cattivo, gli altri sono belli, immacolati e buoni.
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L'appuntamento del giorno è in Vaticano, i due ministri degli Esteri di Stati Uniti e Santa Sede si incontrano. Vertice Parolin-Pompeo e festival delle teorie cospiratorie.
04
Il Vaticano e il problema della democrazia
I veleni in Vaticano, i dossier, le trame, i corvi, il solito polpettone delle spy stories d'oltre Tevere, una cosa penosa. Che coincidenza, tutto questo accade nel momento in cui il segretario di Stato Mike Pompeo chiede alla Santa Sede di non firmare l'accordo con la Cina sulle nomine dei vescovi, per non legittimare il regime di Pechino e intaccare la propria autorità morale. Al Palazzo Apostolico non hanno preso bene l'articolo di Pompeo pubblicato sulla prestigiosa rivista First Things, dicono che Papa Francesco sia irritato (nessuna sorpresa) e sia scattato l'ordine di dare una "regolata" al segretario di Stato, cosa regolarmente avvenuta ieri con il cardinale Gallagher che armato di splendida corazza nevertrumpista ha affermato: "Trump non strumentalizzi il Papa per la sua campagna elettorale". Può darsi che questo Vaticano preferisca l'imperatore per sempre Xi Jinping (che essendo un dittatore non ha problemi elettorali) a Trump (che deve cercare una difficile rielezione in un sistema con mille difetti ma pur sempre democratico), ma la storia alla fine non mente mai, anche di fronte all'infallibilità del Papa. E in questo caso la Divina Provvidenza ce ne sta offrendo un'anticipazione.
Siamo di fronte al tentativo di raccontare una storia alternativa rispetto alla verità che emerge dai fatti. Il problema del regime cinese e quello della Curia si (con)fondono. Quindi la fiction prevede la Chiesa di Francesco che sdegnato non riceve Pompeo (non era previsto, era meglio farlo, non s'è fatto e ora in molti in Vaticano guardano alla data del 3 novembre, al voto americano) e contemporaneamente apre la grande saga del repulisti dell'onestà nella Curia, in pratica un altro romanzo alternativo sfornato dalla rotativa vaticana (titolo d'apertura del Corriere della Sera: "I conti segreti del Vaticano", attendiamo trepidanti un capitolo di Dan Brown) perché è chiaro a chiunque che si sta consumando una guerra tra cardinali i quali, essendo umani, tra le opere pie infilano anche le opere proprie. Tutto ciò che era legale e consentito ieri (la pratica quotidiana dell'uso dell'obolo di San Pietro e non solo) diventa improvvisamente comportamente immorale e dunque sufficiente per essere allontanati (vedere il caso del cardinale Angelo Becciu). Non c'è alcun dubbio su quello che sta succedendo in Vaticano, è visibile, nonostante lo sgangherato gioco di fumo e specchi che si tenta di mettere in scena.
La partita diplomatica di Pompeo è quella della Cina, il nuovo ordine del coronavirus ha messo Pechino nella condizione di accelerare e minacciare il primato americano che, nonostante il Vaticano di Francesco abbia una visione politica di segno diverso, sudamericano, da luogo lontano e ospedale da campo, è e resta quello del mondo libero. Le cose vanno in una direzione chiara, basta guardare la prima pagina del Financial Times stamattina:
In Germania imporranno nuove restrizioni sulla tecnologia cinese, al punto che de facto Huawei sarà esclusa dalla realizzazione dell'infrastruttura 5G. Prendere nota a Palazzo Chigi: Germania, cancelliera Angela Merkel. Perché questo è frutto di una legge che sta preparando il governo Merkel, una ragnatela legale che impedirà al gigante cinese delle telecomunicazioni di entrare in profondità nel sistema tedesco delle tlc: un processo d'approvazione in due fasi, un check tecnico, una valutazione politica sull'affidabilità e indipendenza dell'azienda. Perché la Germania fa una mossa simile? Perché deve difendere i suoi campioni nazionali, prima di tutto; perché gli Stati Uniti hanno sollevato da tempo un problema di sicurezza e intelligence (e la Germania è membro della Nato); perché il Dipartimento di Stato americano ha lanciato l'operazione "Clean Network" sulle Reti e l'hackeragggio e lo spionaggio online sono il pane quotidiano del governo cinese. Berlino fa quello che Roma non vuol sentire perché la nostra autonomia politica di fronte alla Cina non c'è più.
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Andiamo in America, la campagna presidenziale è all'ultima curva, mancano 33 giorni al voto, è una corsa pazza e pericolosa.
05
Borsa e sondaggi in America
Gli Stati Uniti sono uno strano posto dove il peggior dibattito della storia politica americana coincide con il secondo trimestre consecutivo di guadagni della Borsa. In pieno coronavirus, con un paese dal quadro politico polarizzato, Wall Street vola:
I nuovi stimoli fiscali del governo americano sono un'occasione per continuare lo strano rally in piena seduta volatile. La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde ieri ha abbattuto il totem dell'inflazione, dopo la svolta della Federal Reserve, anche a Francoforte si sono resi conto di quello che disse il premio Nobel per l'economia James Tobin a Paolo Savona in un incontro privato: "L'inflazione si mangia?". No, dunque in tempi di caos, via i totem e anche i tabù.
Sondaggi sulla corsa alla Casa Bianca? Nella media nazionale di Real Clear Politics il vantaggio di Biden su Trump è di 6.6 punti:
Non è un distacco che può far dormire sonni tranquilli a Biden, ma la campagna di Trump non è abbastanza mossa (lui si agita fin troppo). Situazione nei Battleground States? Eccola:
Il distacco è di soli 3.5 punti, se lo depuriamo di un margine d'errore minimo, siamo al testa a testa. Biden è in vantaggio in tutti gli Stati in bilico (Florida, Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, North Carolina, Arizona), ma siamo davvero in un territorio senza mappe, questa elezione potrebbe riservare molte sorprese, anche una landslide victory, una vittoria a valanga di uno dei due candidati.
06
Dibattito in tv. Ascolti in picchiata (e il format cambierà)
Come sono andati gli ascolti? Male, il primo dibattito presidenziale tra Donald Trump e Joe Biden, ha avuto secondo Nielsen ratings 73 milioni di spettatori, mentre nel 2016 il dibattito tra Trump e Hillary Clinton ne totalizzò 84 milioni. La differenza è di 11 milioni di telespettatori.
Chi non c'era si è risparmiato uno spettacolo pessimo. Trump e Biden si sono parlati addosso e insultati, il presidente è tornato ad essere The Interrupter in Chief e il Chaos Candidate, il suo sfidante un disastroso balbettatore in maschera a cui da un momento all'altro pareva saltare la dentiera. Se candidi due rottami, ti ritrovi la politica dello sfasciacarrozze. E se il giornalista che deve fare il moderatore non interviene in maniera decisa, il risultato è il caos. L'abbiamo scritto la sera, a caldo, che il risultato era questo. E non abbiamo sbagliato a puntare su questo tema, perché la Commissione che si occupa dei dibattiti per le presidenziali ha annunciato modifiche al format: "Il dibattito di ieri ha reso chiaro che deve essere aggiunta un'ulteriore struttura al format dei rimanenti dibattiti, per assicurare una discussione più ordinata delle questioni". Traduzione: c'erano i casinisti, è stato un casino, è mancato il giornalista. Ricordiamo com'è andata la serata.
07
Trump-Biden. Il caos e una penna senza polso
Il giornalista Chris Wallace non mette ordine nel primo dibattito presidenziale, insulti e interruzioni continue tra i due candidati. Cosa resta? Entrambi mobilitano la base, nessuno ha vinto, il giornalismo ha perso. Prossimo appuntamento in Florida, a Miami
Chi ha vinto? Il primo dibattito presidenziale un vincitore ce l'ha: il caos. E c'è anche un bersaglio: Chris Wallace, il giornalista di Fox News (nella foto Ansa qui sopra) che ha provato a tenere a bada invano due anziani signori che si sono insultati e mai ascoltati. A Cleveland, Ohio, abbiamo visto uno spettacolo di basso livello. Il duello del 2016 tra Trump e Clinton almeno ci aveva offerto l'immagine di un outsider (Trump) che sfida l'establishment (Clinton), ma qui siamo giunti al rasoterra della politica, il rumore e basta. Forse non poteva essere altro che questo, il risultato finale, perché questa è l'America contemporanea, perché questo ciclo politico è fatto di suoni senza senso, perché la dinamica dei social ha divorato anche la televisione, perché l'assalto rabbioso è diventato un canone, perché la delegittimazione reciproca è il new normal della politica americana. Siamo allo scontro volante di opposte visioni del mondo. Se qualcuno sperava di schiarirsi le idee, ha visto evaporare anche questa illusione. Ci sono altri due dibattiti, se il copione resta questo, la televisione americana avrà un compito difficile per il domani: archiviare questa formula e inventare qualcos'altro per riportare la discussione politica sul pianeta Terra. Continua a leggere l'articolo su List.
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Che cosa è la contemporeaneità? Un videogame sempre online. Ogni tanto si interrompe e...
08
Il videogame disconnesso della borsa di Tokyo
La Borsa di Tokyo ha fatto game over. Chiusa per tutta la giornata per un problema di software. Parliamo del terzo listino del mondo, la peggiore interruzione della storia dei mercati nel day after del peggior dibattito della corsa presidenziale americana. Tutti si aspettavano un rimbalzo sulla scia di Wall Street. Stop, il sistema è andato in tilt. "La negoziazione su tutte le azioni della Borsa di Tokyo è sospesa a causa di un problema che riguarda la trasmissione delle informazioni di mercato", ha comunicaato il Japan Exchange Group. Fermi anche i mercati regionali di Sapporo, Nagoya e Fukuoka. La Borsa di Tokyo è una piazza azionaria che vale 6 mila miliardi di dollari, la terza del mondo dopo New York e Shanghai. Cosa ha causato il black out? Non si sa, le autorità escludono un caso di hackeraggio (e anche se ci fosse non potrebbero comunicarlo senza creare enorme preoccupazione. Non ha funzionato il backup del sistema, questo è un altro dato e segnala un "problema di hardware". Oggi ci sarà una conferenza stampa, siamo di fronte alla disconnessione del videogame della terza borsa del mondo.
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C'è altro? Queste sono le cose distillate sul taccuino di oggi. Poi ci sono quelle che fanno parte dell'universo che resta sempre. A cominciare da uno che sapeva scrivere bene e di corsa, George Simenon.
09
La linea del deserto
Il miglior modo di viaggiare è... viaggiare. Poi ci sono anche altri modi per farlo, uno è quello di raccontare il viaggio fino farlo diventare vero. Poi c'è il viaggio vero che diventa racconto e forma(zione). Nel caso di George Simenon siamo nella modalità del vero che diventa letteratura (si direbbe "d'evasione"), quindi assume tratti inattesi, sconosciuti, il mondo della sorpresa, una freccia che schizza dal buio, l'apparizione, l'epifania. "La linea del deserto" (Adelphi) è un libro che riunisce cinque racconti di Simenon, potremmo definirli "esotici", ma non sarebbe una grande impresa perché sul significato di esotico bisognerebbe prima trovare un accordo. Enciclopedia Treccani alla voce esotico: "Che proviene, che è importato da altre regioni, forestiero, straniero: termini, locuzioni, modi, costumi e. (in queste e altre simili espressioni, l’agg. implica in genere una nota di biasimo o una velata accusa di stravaganza, di ostentata originalità, che non hanno gli agg. forestiero o straniero); come s. m., l’e., ciò che caratterizza i luoghi, l’ambiente e la vita di popolazioni straniere, spec. orientali e tropicali: gusto dell’e.; andare alla ricerca dell’e. (v. anche esotismo)". Significato largo, potrebbe contenere tutto lo stravagante (e come classifichiamo cosa è o non è "stravagante"?) e molto altro che sfugge alla tassonomia dell'immaginario. E il libro inizia con un racconto ("Lo scalo di Buenaventura") che presenta un incipit da viaggio dell'anima omogenizzata: "I passeggeri si assomigliano tutti" perché "la mattina, appena svegli, vogliono sapere che c'è nel menù, il resto del tempo lo passano a fare domande su cose che non capiranno mai e la sera del ballo in maschera sarebbero pronti a saccheggiare la nave e a spogliare di forza i marinai pur di procurarsi un costume". Ecco, in poche righe Simenon ci presenta la vita, il suo essere eterna promessa e inseguimento del desiderio. Il racconto del viaggio, l'avventura, il fastoso tavolo imbadito del comico, il vellutato letto dell'erotico, lo sgocciolìo di una storia tra le cozze fritte e i gamberetti al basilico, l'assassinio e l'amore che pulsa come il sangue in una vena incisa, liberata, abbandonata. Navigando nel gusto e sbarcando nel retrogusto, distrattamente si finisce nel naufragio della vita - e della lettura - aggrappati con Simenon alla zattera della letteratura.
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l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.