22 Novembre
Titoli di coda
Il vaccino anti-coronavirus sarà un voltapagina, ma la "stay home economy" è destinata a restare. I piani del governo per un Natale (dell'economia) che non c'è e non ci sarà. Chi si rivede, Regeneron. Trump correrà anche nel 2024? "Vi racconto Joe Biden e gli altri", la tavola rotonda dei presidenti, intervista al re della "Dinner Diplomacy" di Washington
Che succede? Guardate la foto che apre questo numero domenicale di List. È stata scattata nella contea di Alameda, a Berkeley, California. Il cinema del quartiere di Elmwood è chiuso, apre solo una volta la settimana. Per vendere popcorn. Riaprirà? Chi andrà al cinema un domani? Molte cose sono già cambiate. Come cantavano i Doors: "This is the end, beautiful friend". Titoli di coda, nuovo inizio. Di cosa?
01
Il Natale (dell'economia) che non ci sarà
Si discute di un Natale che non c'è e non ci sarà mai come viene immaginato, il tira e molla tra aperturisti e chiusuristi sta raggiundo il massimo livello del surreale. In queste condizioni, il fallimento di ogni iniziativa di rientro in un clima di ragione, moderazione, rispetto dei diritti della persona, è praticamente impossibile. Siamo in un'altra dimensione della storia, stiamo per voltare pagina, ma il dibattito pubblico non è all'altezza della sfida che ci attende. Prima pagina del Corriere della Sera:
Le aperture, il Black Friday, tutto gira intorno all'ultimo filo di speranza dell'incasso di fine anno per migliaia di piccole e medie imprese italiane. In Francia si discute di posticipo, in Italia si sono accorti che Amazon è un problema. Lo è, come l'incapacità europea di costruire un proprio campione continentale dell'e-commerce. Questa storia è già finita, le abitudini dei consumatori sono già cambiate, il Covid ha accelerato processi che erano già in corso. Quello che è notevole è il fatto che se il problema è il Black Friday, allora non si è ancora compreso che cosa è successo e succederà. Attendiamo i fatti con il taccuino squadernato. Sul fiume passeranno tra pochi giorni battelli carichi di realtà. Il Wall Street Journal ricorda che Disney, che ha beneficiato del boom dello streaming nel lancio della sua tv online, "ha licenziato...
Che succede? Guardate la foto che apre questo numero domenicale di List. È stata scattata nella contea di Alameda, a Berkeley, California. Il cinema del quartiere di Elmwood è chiuso, apre solo una volta la settimana. Per vendere popcorn. Riaprirà? Chi andrà al cinema un domani? Molte cose sono già cambiate. Come cantavano i Doors: "This is the end, beautiful friend". Titoli di coda, nuovo inizio. Di cosa?
01
Il Natale (dell'economia) che non ci sarà
Si discute di un Natale che non c'è e non ci sarà mai come viene immaginato, il tira e molla tra aperturisti e chiusuristi sta raggiundo il massimo livello del surreale. In queste condizioni, il fallimento di ogni iniziativa di rientro in un clima di ragione, moderazione, rispetto dei diritti della persona, è praticamente impossibile. Siamo in un'altra dimensione della storia, stiamo per voltare pagina, ma il dibattito pubblico non è all'altezza della sfida che ci attende. Prima pagina del Corriere della Sera:
Le aperture, il Black Friday, tutto gira intorno all'ultimo filo di speranza dell'incasso di fine anno per migliaia di piccole e medie imprese italiane. In Francia si discute di posticipo, in Italia si sono accorti che Amazon è un problema. Lo è, come l'incapacità europea di costruire un proprio campione continentale dell'e-commerce. Questa storia è già finita, le abitudini dei consumatori sono già cambiate, il Covid ha accelerato processi che erano già in corso. Quello che è notevole è il fatto che se il problema è il Black Friday, allora non si è ancora compreso che cosa è successo e succederà. Attendiamo i fatti con il taccuino squadernato. Sul fiume passeranno tra pochi giorni battelli carichi di realtà. Il Wall Street Journal ricorda che Disney, che ha beneficiato del boom dello streaming nel lancio della sua tv online, "ha licenziato 28.000 dipendenti nei parchi di divertimento e nelle divisioni dei prodotti di consumo. AMC Entertainment, la più grande catena di sale cinematografiche del mondo, è in bancarotta. La National Restaurant Association prevede che quest'anno chiuderanno 100.000 ristoranti. Yelp ha scoperto che quest'anno, a partire da settembre, quasi 98.000 esercizi locali elencati sul suo sito negli Stati Uniti hanno chiuso". Per sempre. La "stay home economy" è destinata a restare.
02
Il voltapagina della crisi. L'operazione vaccino
Siamo immersi in una strana dimensione, la crisi più acuta del coronavirus coincide con la svolta che sta arrivando, il vaccino. La seconda ondata di Covid-19 viaggia con un balzo scientifico straordinario, un vaccino in meno di un anno (il nuovo coronavirus fu ufficialmente segnalato dalla Cina all'Oms il 31 dicembre del 2019) è un record e non a caso chi arriva prima è l'America. È il mix virtuoso di democrazia, libero mercato e il programma Warp Speed varato dall'amministrazione Trump, che ha permesso il raggiungimento di questo obiettivo. Ci salveranno, ancora una volta, gli americani.
La crisi sta per voltare pagina, entreremo nel "new normal". Non sarà un ritorno al passato, ma l'ingresso in un mondo profondamente cambiato, software e hardware sono stati modificati, il codice sorgente della nostra società non sarà più lo stesso. Siamo tra la fine di un'era e un nuovo inizio, in quel limbo che segna la lotta shakespeariana tra il giorno e la notte. La pandemia ha svelato la differenza tra l'Homo Faber e gli altri, le persone che fanno e quelle chiacchierano. Il vaccino anti-coronavirus sarà una delle pietre miliari del nostro viaggio nel tempo.
La forza della seconda ondata coincide con una ricaduta pesante sull'economia. Il rimbalzo della produzione del terzo trimestre sarà frenato dai lockdown della fine dell'anno e dell'inizio del 2021. Solo la Cina avrà un Pil positivo alla fine del 2020. Le politiche di spesa finora adottate servono a frenare la caduta, ma sono un artificio, per la piena ripresa serve la riattivazione delle imprese, dei consumi, il ciclo pieno del mercato.
Per raggiungere questo obiettivo serve la più grande campagna di vaccinazione della storia dell'umanità. Un'operazione titanica, il percorso del vaccino: fase uno, studi pre-clinici sugli animali; fase due, test clinici su piccoli gruppi di volontari; fase tre, test su scala più grande per consolidare i dati sulla sicurezza e efficacia del vaccino. Giunti al terzo stadio, parte l'approvazione da parte delle autorità sanitarie. Subito dopo, comincia la produzione e distribuzione del vaccino ai governi, i quali a loro volta procedono all'acquisto, alla conservazione e alla somministrazione alla popolazione. È un percorso che di solito impiega tra i 5 e i 10 anni. Nel 2020 questo rally è stato compiuto in un solo anno.
Assistiamo, dopo tutto quello che è successo, ancora a dibattiti surreali tra i virologi sulla sofa tv, a divergenze profonde tra governo e Regioni, abbiamo visto la penosa storia della scelta del commissario della Sanità in Calabria. Una gran perdita di tempo. Il mondo va oltre le baruffe d'Italia. Il vaccino è l'agente del nuovo risiko geopolitico, gli Stati Uniti hanno piazzato un colpo, ma la Cina arriverà presto e parte da una posizione forte perché è già fuori dalla fase più intensa della crisi economica, Xi Jinping punta al primato, il problema numero uno della prossima amministrazione Biden.
La corsa è cominciata. L'Unione europea, secondo Reuters, spenderà per il vaccino americano di Pfizer-Biontech e quello tedesco di CureVac 10 miliardi di dollari. Dobbiamo incrociare le dita. L'Italia poteva evitare l'impatto così forte della seconda ondata, avevamo tutti i dati disponibili, consumato una drammatica esperienza, ma dalle mascherine (che mancavano) alla riapertura delle scuole (milioni buttati per i banchi a rotelle), dai trasporti (altri sprechi, i monopattini) al sistema di test (le carenze gravi sui tamponi), tracciamento (il fallimento dell'app Immuni) e trattamento (carenza di strutture sanitarie efficienti sul territorio), siamo riusciti a fare peggio. E siamo ancora al commissario Arcuri. Si occuperà anche del vaccino, gli auguriamo di far meglio di quanto abbiamo visto finora. La mappa della mortalità della Johns Hopkins University lo testimonia, ancora oggi: dopo Messico e Iran, l'Italia è al terzo posto di questa triste classifica, insieme al Regno Unito.
La ripresa ha prenotato il 2021 e ci sarà, ma lo scenario economico sarà diverso, il boom degli acquisti online durante le festività ne sarà la prova. Il Covid-19 ha surfato sui network della contemporaneità, spezzandoli. Ha quasi distrutto il trasporto aereo e quello terrestre, messo in ginocchio l'industria del turismo e del tempo libero, cambiato per sempre gli stili di consumo, spinto la digitalizzazione del commercio, favorito gli oligopoli della Rete, reso precario il sistema educativo a tutti i livelli. Il videogame dell'umanità ha cambiato schermata.
Papa Francesco, in un messaggio rivolto ai giovani economisti riuniti a Assisi, ieri ha detto che "passata la crisi sanitaria che stiamo attraversando, la peggiore reazione sarebbe di cadere ancora di più in un febbrile consumismo e in nuove forme di autoprotezione egoistica. Non dimenticatevi, da una crisi mai si esce uguali: usciamo meglio o peggio. Facciamo crescere ciò che è buono, cogliamo l'opportunità e mettiamoci tutti al servizio del bene comune". Parole sante, ma il mondo non è fatto di santi.
03
Chi si rivede, Regeneron
C'è chi chiacchiera a vuoto e chi fa. La Food and Drug Administration ha dato l'autorizzazione d'emergenza per l'impiego del cocktail di anticorpi di Regeneron per il Covid-19. Il farmaco sperimentale, che era stato somministrato al presidente, Donald Trump, a inizio ottobre, è il secondo di questo tipo a essere approvato dalla Food and Drug Administration dopo il via libera arrivato il 9 novembre per un farmaco simile della Ely Lilly. Effetto coronavirus sul titolo quotato al Nasdaq:
La Regeneron Pharmaceuticals Inc., con sede a New York, sostiene che la sua terapia con cocktail di anticorpi per Covid-19 riduce significativamente i livelli di carica virale e dimezza i casi in cui sono necessarie ulteriori cure mediche. Trump lo diceva in campagna elettorale: "Sono Superman". Come il supereroe, ha incontrato la sua kryptonite, il voto per posta. Ma la vita è una grande sorpresa, sempre, il tempo dirà se si è consumato l'ultimo capitolo della sua biografia. Intanto...
04
Trump 2024 (forse)
Golf e piani per il futuro. Donald Trump sul prato del suo golf club a Sterling, in Virginia (Foto Ansa).La politica americana è un treno che non si ferma mai. Il prossimo appuntamento è quello dei ballottaggi in gennaio, è in ballo il controllo del Senato. Poi il fondamentale voto di Midterm del 2022 in cui i repubblicani puntano a strappare la Camera ai dem, infine il nuovo voto presidenziale, l'appuntamento del 2024. Secondo il Washington Post Donald Trump potrebbe annunciare entro al fine dell'anno una sua (ri)candidatura per il 2024. Trump vuole restare una "forza onnipresente" in politica e nei media. Lo è, la sua "Red Nation" nel 2016 non c'era, ora esiste, è un movimento che ha 73,7 milioni di voti, va ricordato che Trump è il presidente in carica più votato nella storia degli Stati Uniti. Ha perso la Casa Bianca, ma ha un movimento politico che non ha mai avuto nessun presidente. Davvero tenterà di nuovo la scalata? Vedremo, per sapere, per capire, bisogna bussare alle porte giuste. Quali? Tanto per cominciare, bisogna sedersi a tavola, partecipare al gioco della "Dinner Diplomacy" di Washington.
05
Vi racconto Joe Biden e gli altri. La tavola rotonda dei presidenti
Intervista a Franco Nuschese, il re della "Dinner Diplomacy" di Washington
Franco Nuschese con il presidente eletto Joe Biden"This Town" è un libro del 2013 che parla di persone potenti che abitano in una città che è il teatro della potenza. "This Town" è Washington DC, capitale degli Stati Uniti d'America, ribattezzata da Donald Trump "The Swamp", la palude. Dopo quattro anni di vai e vieni tra il numero 1600 di Pennsylvania Avenue e Mar-a-Lago, The Donald è scivolato dentro la palude, ha combattuto, è ancora là, cammina da solo nella West Wing e si chiede come sia stato possibile perdere, non si schioda dalla Casa Bianca, ma i giochi sono fatti, l'elezione è andata, bye Don. Ha ordinato cause legali, riconteggi, consegnato la valigetta da Sherlock Holmes a Rudy Giuliani e messo in piedi il circo della "rigged election". Trump non è un politico, se ne è sempre fatto vanto, ma se lo fosse stato, avrebbe capito che la sua sconfitta non è arrivata in quel di Filadelfia e Atlanta, ma proprio là dove si fanno e disfano le carriere politiche, in "This Town". Trump ha perso perché non ha capito questa città e il suo train de vie, la sua sacra e cinica liturgia, Washington.
"This Town", scritto da Mark Leibovich, penna sulfurea del New York Times, è irriverente, divertito e divertente. E non ha un indice dei potenti. L'autore perfidamente non lo compilò e avvisò i naviganti: per vedere se siete in pagina, dovrete leggere il libro.
Nell'ultimo capitolo, "L'epilogo", compare il nome di un ristorante di Georgetown, Cafe Milano. È uno dei luoghi dove si apparecchia il rito dei potenti. Edizione americana di Penguin, pagina 361, vigilia dell'Inauguration Day, secondo mandato di Barack Obama, anno 2013, metà gennaio, sembra un secolo fa, tutti al Cafe Milano. John Kerry e Colin Powell, Eva Longoria e David Axelrod, c'è pure Harvey Weinstein, allora il potente di Hollywood, prima di finire nella polvere di stelle cadenti.
Se vuoi "vedere" e cogliere lo spirito di Washington, devi stare al tavolo del Cafe Milano. Il suo inventore si chiama Francesco Nuschese, un italiano con l'accento campano-washingtoniano, lo sguardo svelto di chi coglie il guizzo, tra un suo silenzio e l'altro s'intuisce il romanzo. "Franco" è il passepartout per aprire molte porte di Washington, tutte le strade portano al Cafe Milano, anche se vai contromano.
La sua tavola è imbandita di racconti, non ha solo visto passare la storia degli ultimi trent'anni d'America, l'ha vissuta, ne ha gustato il dolce e l'amaro in un modo che pochi conoscono, mai davanti, mai dietro, sempre in mezzo. Una storia che abbiamo incrociato come una volpe rossa una sera a Washington, un dialogo che non era fissato in agenda, nato durante una cena nel suo locale, un tocco fugace di glamour in una cavalcata pazza, una campagna presidenziale d'asfalto, kerosene e inchiostro. Arriva al tavolo, si presenta come una paginata di Ian Fleming, "Nuschese, Franco Nuschese". Così decolla il tappeto volante di una biografia da self made man che è una trama fitta di talento e volontà.
Il capitolo americano di Franco Nuschese comincia nei primi anni Ottanta, Las Vegas, Caesars Palace, un nome che evoca chemin de fer e boxe, l'azzardo al tavolo da gioco e l'uppercut sul ring calcato dai più grandi, "Sugar" Ray Leonard contro "Marvelous" Marvin Hagler, che tempi, quando la boxe era boxe. "All'improvviso, arriva una telefonata: apri un ristorante a Washington". La vita è fatta così, il gong all'improvviso, hai vinto oppure sei al tappeto con l'arbitro che fa il countdown. Nuschese aveva vinto. Ma ancora non lo sapeva.
Franco con Bill e Hillary. La saga dei ClintonsIl Cafe Milano apre il sipario nella capitale 28 anni anni fa, la giostra s'accende insieme alla presidenza di Bill Clinton, anno 1992. Un altro mondo, Bill apriva il ciclo della seconda globalizzazione con Tony Blair a Downing Street (la prima fu di Ronald Reagan e Margaret Thatcher) e si chiudeva la prima Guerra nel Golfo. Dice Hillary Clinton che il Cafe Milano è importante per la cucina, ma sono più importanti le relazioni... "Washington è il cuore della politica americana, le relazioni sono importantissime, al Cafe Milano si viene per incontrare, finalizzare qualche deal importante", dice Nuschese aprendo lo scrigno dei ricordi. Anche il prossimo presidente, Joe Biden, qui è come nel Lord Jim di Conrad, uno dei nostri. "Biden, un cliente abituale, ho avuto il privilegio di stare a cena a casa sua durante le feste di Natale quando era vicepresidente. È un gentiluomo, il classico senatore americano, cattolico, si è sempre dedicato alla famiglia, persona stupenda, molto umile, si è sempre ricordato di tutti, abbiamo fatto delle feste private nel passato, con lui e la sua famiglia". Il presidente giusto per una transizione politica dopo la presidenza Trump? "Io direi di sì, con la differenza che Trump non veniva dal mondo politico, mentre il futuro presidente è stato nel Senato per più di 40 anni e penso che questo lo aiuterà". Il presidente è il Commander in Chief, la sabbia che scorre nella clessidra è guerra e pace, una cronaca senza Tolstoj: "Io mi ricordo"... Nuschese entra in una dimensione che corre indietro e sembra di vederlo, in un'America che andava verso un'era di crescita senza le bare imbandierate che tornano a casa: "...mi ricordo che quando arrivò Clinton, venivamo dal periodo di Bush padre, c'era stata la Guerra del Golfo. Mi ricordo... i bar erano strapieni, la gente beveva, non ho mai capito se bevevano perché stavano celebrando o perché erano arrabbiati. C'è stato un grandissimo cambiamento. Anche quando è arrivato Obama, venivamo ancora una volta da una guerra, c'era stato l'11 settembre, un afroamericano alla presidenza per la prima volta nella storia". Anche Obama fa parte dell'album di famiglia. "La prima volta venne qui con la moglie per celebrare il suo compleanno, poi ancora per la laurea delle figlie. Bellissima coppia. Obama ha lavorato per essere il presidente di tutta l'America. Ci ha provato, con l'America conservatrice non è un messaggio semplice".
Hope. Nuschese e Barack ObamaIl vai e vieni tra passato, presente e futuro. Più che ai fornelli, sembra di stare in un archivio storico di Capitol Hill e poi improvvisamente dentro uno di quei think tank dove si fanno scenari per il domani che poi diventano ieri. "I Clinton, certo, poi John Kerry, che conoscevo da anni, veniva spesso, fin da quando era senatore". Ieri, oggi, domani. Il futuro di Trump? È sempre biondo: "Ivanka ha molte ambizioni, penso che nel prossimo decennio potrebbe essere una candidata per il partito, molto simpatica e intelligente".
Franco Nuschese ed Ivanka Trump con Alex Ovechkin. Il capitano dei Washington Capitals, la squadra di hokey, ha festeggiato a Cafe Milano la storica vittoria della Stanley CupPiù che un ristorante, un luogo dove si impacchettano i provvedimenti del Tesoro. "Il segretario Steve Mnuchin, uno in gamba, mi dice sempre: passo più tempo di te al Cafe Milano". Tutti dentro, democratici e repubblicani, Franco è bipartisan. Solo quello che parte dalla cucina è partisan, un inno allo stile italiano. Qui le linguine sono "Moschino", gli spaghetti sono "Kiton", i ravioli "Cavalli", le tagliatelle "Zegna", i rigatoni "Prada", i risotti per la cena sono due, "Armani" e "Versace", gli Ndunderi - la pasta di Minori, il paese della Costiera Amalfitana dove è nato Franco - sono rigorosamente "Marinella". Il foulard dunque non può essere altro che quello di Nancy Pelosi, origini italiane, "la sua famiglia è di Baltimora, la conosco benissimo, californiana, simpaticissima". Come Mike Pompeo, avi d'Abruzzo e "ceeertooo, uomo colto, intelligente, ha fatto un grande lavoro al Dipartimento di Stato". Se c'è Nancy, non può mancare sul palcoscenico Mitch the Knife. "Mitch McConnell, ha rivinto, è un amico di nostri clienti, anche la moglie viene da noi". Pelosi, appena riconfermata Speaker della Camera, McConnell, il sergente dei repubblicani al Senato, saranno ancora loro a aprire e chiudere le danze del Congresso.
Jared Kushner e Ivanka Trump a Cafe Milano per l’esclusivo “Alfalfa Dinner” after party.Aggiungi un posto a tavola, Franco li mette tutti insieme, in un'era di divisione profonda dell'America è un'eccezione. "Perché no? Ci proviamo. Molti vanno nel campo da golf, ma a tavola con un bicchiere di vino, è più facile". Saliamo sulla macchina del tempo, torniamo indietro, George Bush figlio, un'altra guerra, un momento storico di fortissima tensione: "Bush, anche lui è venuto da noi, ma chi veniva spesso era la moglie, la signora Laura. Lui lavorava moltissimo, e come Trump non beveva. Venne sia da governatore del Texas che da presidente. Era accompagnato dal grande James Baker". Tutti in piedi. James Addison Baker III, "The Man Who Ran Washington" (titolo della splendida biografia scritta da Peter Baker e Susan Glasser, appena uscita per i tipi della Doubleday), il più grande segretario di Stato americano dopo Henry Kissinger, l'uomo che fece la fortuna di quattro presidenti, il figlio di un'aristocratica famiglia texana che divenne la macchina politica di Washington, eleganza innata, intuito, un misto di caldo e freddo, diplomatico esprit de finesse, il cocktail ad alta gradazione che ti lascia il retrogusto perfetto. A Franco vengono quasi i lucciconi: "Era il mio idolo".
I ricordi s'illuminano come un bengala negli occhi di Nuschese: "È stato un momento... specialmente con il primo mandato, con l'11 settembre, è stato molto difficile, s'è scatenata tutta la politica estera del Medio Oriente, il Congresso e il Senato, il Pentagono, erano tutti molti tesi. IL capo di Stato maggiore, il generale Pace, è un mio amico". Peter Pace, classe 1945, corpo dei Marines, un'altra figura che racconta un'Italia che non è quella in cronaca di questi tempi, genitori di Noci, provincia di Bari, studi alla prestigiosa accademia navale di Annapolis, primo capo di Stato maggiore proveniente dai Marines nella storia degli Stati Uniti.
George Bush e Peter Pace al Pentagono. Nell'altra foto: Rumsfeld, Bush, Cheney e Pace.Un italo-americano a capo delle forze armate americane dall'ottobre del 2001 all' agosto del 2005, con due guerre (Afghanistan e Iraq) e un'amministrazione che voleva essere isolazionista e si ritrovò tra le montagne di Tora Bora e le rive dell'Eufrate, la caccia a Osama Bin Laden e Saddam Hussein.
Il Pentagono, sede del Dipartimento della Difesa, è il più grande ufficio di governo degli Stati Uniti e del mondo.I cinque lati del Pentagono, l'edificio più grande degli Stati Uniti, compaiono nei pensieri di Nuschese, si materializzano in due sagome fondamentali nella storia delle amministrazioni repubblicane, il cuore del grande gioco di Washington. "Dick Cheney e Donald Rumsfeld, avevano qui i loro tavoli... sì, è stato un mandato tumultuoso". Cheney fu il vicepresidente che teorizzò - e naturalmente praticò - "l'esecutivo unitario", il protagonista del film Vice, l'ombra del potere (grande interpretazione di Christian Bale), il rullo compressore dell'amministrazione Bush. Rumsfeld, Congressman a soli 30 anni, segretario della Difesa durante le campagne in Afghanistan e in Iraq. Dick e Don, due veterani del potere della Casa Bianca, lavoravano insieme al presidente Gerald Ford, correvano gli anni Settanta. Che storia.
Casa Bianca, aprile 1975, Studio Ovale. Il presidente Gerald Ford (al centro) con Dick Cheney (a sinistra) e Donald Rumsfeld (a destra).Quasi mezzo secolo dopo eccoci qua, la presidenza di Trump e quella di Biden, due opposti, due Americhe. "Oggi la nazione è divisa, possono unirla i grandi leader, ci sarà un nuovo Congresso, ci vogliono persone che si incontrano e si concentrano sui problemi. L'America è una grandissima potenza, ma la Cina ormai è dietro la porta e l'America lo sa. E lo sa anche Joe Biden, conosce bene la Cina e Xi Jinping. Tecnologia e social media hanno cambiato la dinamica della politica", dice Nuschese. Sulla scrivania, una pila di fiches, il testimone dell'epoca di Las Vegas, la slot machine del tempo che corre, una giocata e via, su chi puntiamo? "Tutto su Joe Biden, si è avverato il suo sogno, ha 78 anni e questo significa che non è mai troppo tardi. Gli faccio tanti auguri, è una persona stupenda e ho avuto il privilegio di conoscerlo bene". E l'uomo del grande sottosopra del 2016, Donald Trump? "Avrà la possibilità di riposarsi con la famiglia e mantenere i suoi contatti". In fondo, non è mai troppo tardi.
Su chi puntiamo? "Tutto su Joe Biden".Il mondo è grande, c'è spazio per nuove avventure, Nuschese lo sa bene, ha aperto un ristorante a Abu Dhabi, al Four Seasons Hotel. "Gli Emirati Arabi mi hanno sempre ispirato, il loro leader, il principe Mohammed bin Zayed, è un uomo che ha una grandissima visione, colto, umile, sono stato con lui tantissime volte, in cene formali e nel deserto, si è sempre aperto anche al West". Ancora una volta arriva quello che non ti aspetti. "Mi chiese di aprire il ristorante. E io risposi: se lei lo vuole, lo facciamo. Strategicamente, il mondo passa da Abu Dhabi". A questo punto, la diplomazia a tavola si materializza in una conferma: "Qui al Cafe Milano c'era il primo ministro israeliano Bibi, e c'erano anche i nostri amici arabi, è successo qua, si sono visti, si sono incontrati e da là è partito il discorso...". Il "discorso" di cui parla Nuschese, è lo storico rapprochement tra Israele e Emirati Arabi, una svolta nella storia della politica mediorientale. "Bibi" è il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. "È cominciato qui...".
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca con Donald Trump (Foto Ansa).Marzo 2018, Washington, Cafe Milano, il premier israeliano mentre cena con la moglie Sara riceve una richiesta sorprendente, in un'altra sala del ristorante c'è l'ambasciatore degli Emirati negli Stati Uniti, Yousef al-Otaiba, è accompagnato da Brian Hook, capo della pianificazione politica del Dipartimento di Stato, e dall'ambasciatore del Bahrein, lo sceicco Abdullah bin Rashed bin Abdullah Al Khalifa. Franco diventa ambasciatore e messaggero. Si aprono le porte, Netanyahu entra in scena, saluti, quattro chiacchiere, il disgelo. I due paesi non avevano rapporti diplomatici. Due anni dopo, gli Emirati normalizzano le relazioni con Israele, seguiti poi dal Bahrein. "È cominciato qui...", ricorda Nuschese. Si chiama "Dinner Diplomacy".
Il principe degli Emirati Arabi Mohammed bin Zayed incontra il Papa in Vaticano (Foto Ansa).Il Medio Oriente era scolpito nel destino di Nuschese, molti anni prima, l'incontro con un'altra figura leggendaria, Re Hussein di Giordania. "Ero affascinato dal suo modo di fare il capo di Stato, grande cultura, un uomo che sapeva mettere d'accordo tutti, guidava la sua macchina". Re e principesse, un fiume in piena. "Lady Diana, certo. Ero giovane, vivevo a Londra, lavoravo alla King's Road, lei portava a passeggio i ragazzini di un asilo, la conobbi così, prima che incontrasse Carlo. E poi la incontrai di nuovo qui in America, ricordava tutto". Sliding Doors, esci da un quadro, riprendi la scena dopo un tempo sospeso. Universi paralleli, coincidenze, transiti. Mondi lontani che s'incontrano, Cesare e Dio, politica e religione. La potenza (ultra)terrena di Roma. Delegazione americana in visita in Vaticano, incontro con Papa Francesco. Manco a dirlo, c'è Nuschese dietro le quinte. "Quando Bergoglio diventò Papa, andammo a Roma, e con noi c'erano Joe Biden e Nancy Pelosi. Lui aveva ancora l'impermeabile e il Papa era pronto a riceverli e dissi: il Papa è pronto, signor vicepresidente, mi dia il suo impermeabile, vada".
Papa Francesco, Jill e Joe Biden in Vaticano il 19 marzo 2013 (Foto Ansa).S'avvicina il Giorno del Ringraziamento, Dio solo sa quanto l'America abbia bisogno di pace e concordia. La serata di Washington è fresca, Georgetown è sempre zucchero filato, è uno sguardo di gioia che brilla come le luci che discendono fino al Potomac, un soffio di vita anche in quest'anno che non è come gli altri, un 2020 che corre verso i titoli di coda, sfuma nel The End, la colonna sonora dei canti delle feste. "Qui non sarà lo stesso Thanksgiving e non sarà lo stesso Natale di una volta. Anche in Italia. Stiamo vivendo un momento particolare della nostra storia, dobbiamo diventare più responsabili, non siamo lontani dal vaccino, ma la produzione e organizzazione richiederanno ancora molto tempo".
Chi l'avrebbe mai detto che Franco Nuschese, "washingtoniano da 30 anni, americano da 40, italiano da sempre" sarebbe diventato materia prima per un romanzo? Abbiamo già battuto il titolo: la tavola rotonda dei presidenti.
***
La storia dei presidenti segna quella del paese, la biografia personale diventa nazionale. Gioia e dolore sono fatto collettivo. Gli americani e la Casa Bianca sono un destino indissolubile.
06
Dallas, 22 novembre 1963
Dallas, uno sparo, un proiettile che corre verso una limousine. La morte di John Fitzgerald Kennedy.
Questa foto fu scattata una frazione di secondo dopo l'impatto del proiettile sul capo di JFK. La scattò Mary Ann Moorman, insieme al drammatico film 8mm di Abraham Zapruder è uno dei documenti che ha catturato la tragedia che ha segnato la storia americana. Cinquantasette anni fa, oggi. Dallas.
***
Fa freddo. O caldo. Dipende dal punto di vista. Diamo uno sguardo alla mappa.
07
Un cubetto di ghiaccio alla deriva
Si chiama Iceberg A-68A, nel luglio del 2017 si staccò dalla piattaforma di ghiaccio Larsen C nella penisola antartica, è grande come il Delaware (il più piccolo Stato americano dopo Rhode Island, lungo appena 154 chilometri e largo 48 chilometri). Queste dimensioni per un iceberg sono gigantesche. Il blocco di ghiaccio sta andando alla deriva verso la Georgia del Sud, sperduta isola dell'Oceano Atlantico meridionale. Immagine del satellite Terra della Nasa:
L'iceberg è la macchia bianca che vedete qui sopra, l'isola quella striscia di terra al centro della foto. L'iceberg misura ora 151 chilometri per 48 chilometri, l'isola è lunga 167 chilometri per 37 chilometri di larghezza. La distanza tra questi due oggetti è di meno di 500 chilometri. Diamo un'occhiata alla mappa:
Bel viaggio. Dove andrà finire il cubetto di ghiaccio? Nel Gin Martini. Buona domenica.
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I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
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I dati personali non sono soggetti a diffusione.
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Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
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Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.