29 Novembre
Un anno all'ombra di Teheran
Il 2020 si era aperto con l'eliminazione del generale Qassem Soleimani, si chiude (forse) con l'assassinio della mente del programma nucleare iraniano. Omicidio e politica della Bomba, cosa sta succedendo in Iran? Comanda Khamenei, ma il regime trema, nessuno è al sicuro
Che succede? Stiamo scivolando lentamente verso la fine dell'anno. Lo spettacolo è surreale. Di giorno tutti fuori, la sera tutti dentro. Il grande dibattito del paese è sulle regole per il Natale con l'aggiunta della postilla sul rimpasto di governo. Gli italiani si sanno regolare e regalare di meglio, basta vederli in giro. Si è discusso di piste da sci (e in Svizzera si va di slalom senza tanti problemi), si fanno programmi per cambiare qualche ministro, la maggioranza si spacca su chi dovrà gestire i soldi del Recovery Fund, l'opposizione si divide per un primato che non c'è. Insomma, si cazzeggia, ben sapendo che nulla cambierà. Le cronache sono regolarmente lontane dai fatti che poi impatteranno sulla nostra vita domani. Quello che conta accade altrove: il vaccino lo hanno preso in corsa gli americani, il Medio Oriente sta mutando assetto e si prepara a cambiare rotta economica con i vecchi petrodollari che pompano l'innovazione energetica e la ramificazione della finanza globale (ricordiamo che senza energia non c'è vita per l'uomo, ma solo povertà, stenti e estinzione), la lunga marcia della Cina prosegue verso la conquista dell'egemonia, gli inglesi hanno varato la nave della Brexit e dicono che non torneranno nella rada d'Europa perché il mondo là fuori è ricco di opportunità d'oltre mare.
01
Il rimpasto che non piace al Colle (e varia umanità)
La notizia sarebbe quella del rimpasto di governo post-festivo, cose grosse. Dal Quirinale si levano dubbi e fa bene Mattarella a avvisare i naviganti. Ci sono momenti in cui toccare le pedine sulla scacchiera è come mettere le dita nella presa della corrente.
Sul New York Times leggo che ci sono generazioni pronte a ereditare trilioni di dollari e naturalmente questi ragazzi sono "pronti a tirare giù il capitalismo" e trasformare il mondo. Cribbio, sono - fermi tutti -...
Che succede? Stiamo scivolando lentamente verso la fine dell'anno. Lo spettacolo è surreale. Di giorno tutti fuori, la sera tutti dentro. Il grande dibattito del paese è sulle regole per il Natale con l'aggiunta della postilla sul rimpasto di governo. Gli italiani si sanno regolare e regalare di meglio, basta vederli in giro. Si è discusso di piste da sci (e in Svizzera si va di slalom senza tanti problemi), si fanno programmi per cambiare qualche ministro, la maggioranza si spacca su chi dovrà gestire i soldi del Recovery Fund, l'opposizione si divide per un primato che non c'è. Insomma, si cazzeggia, ben sapendo che nulla cambierà. Le cronache sono regolarmente lontane dai fatti che poi impatteranno sulla nostra vita domani. Quello che conta accade altrove: il vaccino lo hanno preso in corsa gli americani, il Medio Oriente sta mutando assetto e si prepara a cambiare rotta economica con i vecchi petrodollari che pompano l'innovazione energetica e la ramificazione della finanza globale (ricordiamo che senza energia non c'è vita per l'uomo, ma solo povertà, stenti e estinzione), la lunga marcia della Cina prosegue verso la conquista dell'egemonia, gli inglesi hanno varato la nave della Brexit e dicono che non torneranno nella rada d'Europa perché il mondo là fuori è ricco di opportunità d'oltre mare.
01
Il rimpasto che non piace al Colle (e varia umanità)
La notizia sarebbe quella del rimpasto di governo post-festivo, cose grosse. Dal Quirinale si levano dubbi e fa bene Mattarella a avvisare i naviganti. Ci sono momenti in cui toccare le pedine sulla scacchiera è come mettere le dita nella presa della corrente.
Sul New York Times leggo che ci sono generazioni pronte a ereditare trilioni di dollari e naturalmente questi ragazzi sono "pronti a tirare giù il capitalismo" e trasformare il mondo. Cribbio, sono - fermi tutti - socialisti. Quello dei socialisti con la pancia piena è un mondo meraviglioso. Compro la Ferrari 488 GT Modificata e la uso solo in pista o finanzio un partito altermondista? Grandi dilemmi, si sa che nelle case popolari sono all'ordine del giorno. Il plutocrate in erba è fatto così, si alza la mattina come il "Giovin signore" del Parini (Giuseppe, grande scrittore italiano del Diciottesimo secolo, fu membro dell'Accademia dei Trasformati, precettore della famiglia dei Serbelloni, autore del sublime poemetto intitolato "Il Giorno", una corrosiva satira sulla nobiltà), sbadiglia, si stiracchia, guarda il suo Hublot e si pone la domanda capitale: a che ora è la rivoluzione?
Se Gesù Bambino può nascere due ore prima e i ministri fanno dichiarazioni sul Mistero della Natività, tutto è possibile. Non sappiamo bene chi sono i nostri congiunti, quale sarà il grado d'affetto, attendiamo dpcm per regolare la disfunzione religiosa. La democrazia è diventata un romanzo kafkiano. Ti amo, ma non posso baciarti perché non siamo sposati, ti vorrei con me ma come faccio con la certificazione? Ti lascio, perché non sei a norma. Sposiamoci per Natale, separiamoci per Carnevale, restiamo amanti per la vita, diamo un tocco di intrigo all'esistenza. Il dilemma domenicale sul taccuino del cronista: quando arriveranno le norme del governo sul dominio dell'eros? Attendiamo disposizioni sul cenone con rinnovata fiducia nei ministeri che guidano la nazione attovagliata.
***
Che facciamo? Andiamo altrove. Il 2020 si aprì con l'uccisione di Qassem Soleimani e si chiude (forse) con l'assassinio di Mohsen Fakhrizadeh. Che cosa è successo? Seguite il titolare di List.
02
Omicidio e politica della Bomba
La tensione è tornata altissima, l'Iran accusa direttamente Israele - e pensa alla complicità degli Stati Uniti nell'operazione. Israele? Come sempre ha negato ogni responsabilità. L'Europa? Come sempre ferma condanna. Teheran? Come sempre promette vendetta. Sembra di rivedere il film dell'inizio dell'anno, dopo l'eliminazione del generale Soleimani. Proviamo a spacchettare il fatto.
- Strumenti: omicidi mirati con missile e autobomba;
- Attori: ufficiali al servizio del governo iraniano e entità statali (Esercito degli Stati Uniti d'America e - probabilmente - servizi segreti israeliani, Mossad);
- Epicentro: Iran, paese sciita, nemico di Arabia Saudita e Israele, le altre due potenze regionali insieme alla Turchia, paese che ha condannato il rapprochement di Emirati Arabi, Bahrain e Sudan con Israele;
- Bersagli: Qassem Soleimani, il generale al comando della forza Al Quds, l'uomo della guerra in Medio Oriente e del terrorismo di Teheran; Mohsen Fakhrizadeh, il fisico che era la mente del programma nucleare iraniano;
- Obiettivo finale: disarticolare la capacità militare dell'Iran, minare il regime di Teheran.
Il luogo è il primo indizio della progettazione dettagliata dell'uccisione, una strada dritta, nella zona di Damavand, senza grandi possibilità di fuga, all'intersezione con un'arteria che conduce a Teheran. È stata usata un'autobomba, la prova la abbiamo in questa foto dove al centro si vede la carcassa di un mezzo, un pickup:
Il lavoro è da professionisti, perché subito dopo aver utilizzato l'esplosivo, l'auto blindata è stata crivellata di colpi, visibili sul lunotto anteriore:
C'era dunque un commando per portare a termine l'assassinio di Fakhrizadeh, c'è stato uno scontro a fuoco:
Per centrare il bersaglio servono informazioni basilari: la mappa degli spostamenti, informazioni sui mezzi usati, la protezione del bersaglio. Sono missioni che possono fare solo persone addestrate a colpire con freddezza, professionisti dell'assassinio. Nel caso dello scienziato nucleare iraniano, gli indizi conducono al Mossad.
Nella missione per uccidere Soleimani fu utilizzato un missile hellfire, l'azione fu rivendicata dagli Stati Uniti. Aeroporto internazionale di Baghdad, 3 gennaio 2020, l'inizio di un anno terribile:
L'anno che si sta chiudendo è iniziato così. L'8 gennaio, un altro fatto terribile: l'abbattimento di un aereo di linea della Ukraine International Airlines da parte degli iraniani:
Un errore della contraerea di Teheran, 176 vittime (nella foto Ansa qui sopra, un rottame dell'aereo), erano tutti a bordo di un Boeing 737-800 decollato dall'aeroporto Imam Khomeini. I soldati iraniani pensavano fosse un bombardiere americano. Seguirono mesi d'insonnia, bombardamenti notturni sulle basi americane in Iraq, funerali di massa, minacce del regime agli Stati Uniti. Poi, improvvisamente, un nuovo fronte: il coronavirus.
03
Chi comanda in Iran
L'uccisione di Qassem Soleimani creò uno shock nel regime, era un colpo al cuore della Guida Suprema, l'Ayatollah Ali Khamenei. Soleimani prendeva ordini diretti dal capo religioso (vera guida dell'Iran), al di fuori della tradizionale catena di comando. L'assassinio nove mesi dopo di Mohsen Fakhrizadehb è un altro avviso, nessuno è al sicuro. E se non lo era il generale Soleimani, figuriamoci gli altri. Chi comanda a Teheran? Ecco l'organigramma dell'impresa iraniana:
Comanda Khamenei, insieme a un gruppo di religiosi e funzionari del governo e soprattutto grazie al controllo diretto delle forze armate. Il sistema politico iraniano non è un monolite, è molto dinamico, le personalità in competizione sono parecchie, il presidente Hassan Rouhani è un uomo molto abile, un khomeinista colto, educato in Occidente, grande negoziatore. Khamenei non ha il carisma di Khomeini, la sua figura dopo la scomparsa di Qassem Soleimani è più debole, ma tutto l'apparato, fiutando il pericolo di un crollo, la minaccia della morte, si è chiuso a testuggine.
Guida Suprema, l'Ayatollah Ali Khamenei (Foto Ansa).La paranoia del potere che si sente sotto assedio. Un regime change è possibile? Tutte le amministrazioni americane ci hanno sperato - e tutte lo hanno incoraggiato. L'amministrazione Trump ha sempre negato ufficialmente di cercare di rovesciare il regime, il presidente lo ha detto a chiare lettere più volte, ma tra le righe e anche in maniera netta il segretario di Stato Mike Pompeo ha auspicato un voltapagina, una rivoluzione interna in Iran. I segnali ci sono sempre stati, l'opposizione esiste, dopo l'uccisione di Soleimani e l'abbattimento dell'aereo di linea ucraino, la folla scese in piazza in molte città iraniane per denunciare le bugie del regime sull'abbattimento dell'aereo, negato per giorni dalle autorità iraniane e poi ammesso perché non si poteva più negare l'evidenza di fronte al mondo. Negli ultimi dodici mesi qualcosa sembra essersi rotto nell'ingranaggio del potere a Teheran.
04
Israele: non siamo stati noi (e nessuno ci crede)
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu non ha commentato l'uccisione di Fakhrizadeh. Anche la Casa Bianca, il Pentagono, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e la Cia si sono rifiutati di commentare l'uccisione, così come il team di transizione di Joe Biden. Ricordiamo che il presidente eletto entra in carica il 20 gennaio: "Sarà difficile per Biden tornare all'accordo nucleare", ha scritto su Twitter Amos Yadlin, ex capo dell'intelligence militare israeliana e direttore dell'Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale di Israele. Il ministro israeliano Tzachi Hanegbi non ha "nessuna idea" su chi siano i responsabili dell'uccisione di Mohsen Fakhrizadeh-Mahabadi: "Non ho idea su chi lo abbia fatto. Non è che ho le labbra sigillate perché sono responsabile, non ho veramente idea", ha affermato uno dei fedelissimi del premier israeliano. Nessuno ci crede. E le ambasciate israeliane in tutto il mondo sono in stato di massima allerta.
La killing machine del Mossad alla fine arriva sempre a colpire l'obiettivo. Per sapere, per capire, consigliamo la visione di Munich, regia di Steven Spielberg. E per chi ama le serie tv, è fondamentale la visione di Tehran su Apple Tv.
L'eliminazione dello scienziato nucleare ha un tempismo perfetto: nel momento della transizione tra due amministrazioni americane è un doppio segnale. Il primo è all'Iran: nessuno è al sicuro e chi lavora al programma di sviluppo nucleare è un bersaglio; il secondo è diretto all'amministrazione Biden: non ceda alla tentazione dell'appeasement con una potenza regionale che cerca la valigetta nucleare perché la realtà è che questo non può accadere e l'Iran secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha già arricchito uranio per 12 volte sopra i limiti consentiti dall'accordo sulla non proliferazione. Biden ha un problema in più sulla scacchiera della politica estera e il 20 gennaio è ancora lontano.
La domanda che tutti si fanno è semplice: l'Iran reagira? Il regime ha dichiarato che la risposta ci sarà. E quando? Chi sarà il Commander in Chief alla Casa Bianca e cosa farà in caso di un attacco iraniano?
05
La portaerei Nimitz è nel Golfo
La portaerei statunitense USS Nimitz è stata dispiegata nel Golfo questa settimana, la mossa non è stata innescata dall'uccisione dell0 scienzato: "Non ci sono state minacce specifiche che hanno innescato il ritorno nel Golfo del Nimitz Carrier Strike Group", ha dichiarato il comandante Rebecca Rebarich, portavoce degli Stati Uniti. Rebarich ha spiegato che il ridispiegamento è legato al ritiro delle truppe americane in Iraq e Afghanistan: "Questa azione ci assicura di avere a disposizione capacità sufficienti per rispondere a qualsiasi minaccia e per dissuadere qualsiasi avversario dall'agire contro le nostre truppe durante la riduzione delle forze".
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Il lavoro di Biden con Teheran era già complicato
Il lavoro per Biden si complica? Sì, ma solo un po', per la Casa Bianca era già una situazione difficile da risolvere. Secondo Richard J. Stoll, docente di Scienze Politiche della Rice University, esperto di geopolitica, terrorismo e conflitti internazionali "l'omicidio è opera di Israele" e "gli Usa dovevano sapere". Lo scienziato era ovviamente monitorato dal Mossad, noto all'intelligence dal 2000, così come agli americani, visto che le agenzie di spionaggio di Stati Uniti e Israele condividono le informazioni. Fakhrizadeh-Mahabadi era scampato qualche anno fa ad un altro tentativo di eliminarlo, è l'unico scienziato il cui nome appare in un documento (nel 2015) dell'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica. Nel 2018 era stato citato durante una conferenza stampa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu che disse "ricordatevi questo nome". Qualcuno se ne è ricordato. "Penso che Israele abbia agito perché aveva buone informazioni su dove si trovasse. Questa è la ragione principale per cui l'attacco è stato condotto ora", ha detto Stoll, intervistato da Rita Lofano dell'Agi.
Verso la Casa Bianca. Joe BidenL'eliminazione di Fakhrizadeh-Mahabadi secondo Stoll "è coerente con la volontà di Trump di impedire il ripristino del Jcpoa, ma come ho detto - rimarca Stoll - penso che l'uccisione sia opera di Israele. Certamente Israele era contraria al Jcpoa, ma intendeva uccidere Fakhrizadeh-Mahabadi indipendentemente da chi fosse il vincitore delle presidenziali americane. Quindi, sebbene complichi la strategia di Biden sul Jcpoa, non credo che questo sia il principale motivo per cui Israele l'abbia fatto". In ogni caso per il nuovo inquilino della Casa Bianca, avverte Stoll, "non sarebbe stato facile riportare gli Usa nell'accordo sul nucleare iraniano. Per l'Iran, tornare a rispettare i termini dell'intesa significherebbe eliminare l'uranio arricchito (che è attualmente 12 volte superiore alla quantià consentita dall'intesa) consentendo appropriate verifiche. L'Iran pretenderebbe l'allentamento delle sanzioni, possibilmente di quelle non collegate al suo programma nucleare. Dunque di sicuro questo complica le cose per Biden, ma non sarebbe stata una passeggiata anche senza l'assassinio di Fakhrizadeh-Mahabadi".
***
Come se la passa l'Europa? Al tramonto del coronavirus, la nuova alba farà emergere antichi problemi che ora sono sotto il tappeto.
07
Una sera a Parigi
I problemi della Francia sono sempre esposti in piazza. La pandemia non li ha sepolti, sono là, roventi, visibili. Oltre 45 mila i manifestanti sono scesi in piazza a Parigi (sopra, nella foto Ansa, un momento della manifestazione) per protestare contro la nuova legge sulla sicurezza, mezzo milione in tutto il paese (133 mila secondo il ministero dell'Interno). In Piazza della Bastiglia ci sono stati violenti scontri, con lanci di oggetti contro la polizia che ha risposto con cariche e lacrimogeni, 37 agenti feriti e 46 arresti.
La nuova legge sulla sicurezza ha aperto un aspro dibattito in Francia, in testa le associazioni per la libertà di stampa. Il lavoro di documentazione dei giornalisti è diventato più difficile, lo scopo è quello di proteggere il lavoro della polizia, ma l'effetto è quello di limitare il racconto dei fatti. L'evoluzione della Francia: Liberté, Égalité, Sécurité .
***
La pandemia era un fatto prevedibile? Di certo c'era chi l'aveva vista e raccontata.
08
La peste scarlatta
Anno 2013, il mondo è governato dal Consiglio dei Magnati dell’Industria, l'umanità viene devastata da un'epidemia. Sessant’anni dopo, nel 2073, un vecchio racconta la pandemia a un gruppo di ragazzi, i nipoti dei pochi sopravvissuti.
La Morte Scarlatta scoppiò a San Francisco. Il primo decesso si verificò un lunedì mattina. Il giovedì le persone morivano già come mosche a Oakland e a San Francisco. Morivano dappertutto: a letto, sul lavoro, camminando per strada. Il martedì vidi morire qualcuno per la prima volta: Miss Colibran, una delle mie studentesse, seduta proprio di fronte a me nell’aula. Mentre parlavo notai che il viso improvvisamente era diventato scarlatto. Smisi di parlare senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso. I primi timori della peste si erano già insinuati in tutti noi e capimmo che era arrivata.
Jack London pubblicò per la prima volta nel 1912 questo romanzo post-apocalittico sulla London Magazine. Viviamo tempi interessanti. E anticipati. Forse troppo.
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5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.