22 Dicembre
Dopo Merkel. Problema tedesco, dilemma europeo
Il 16 gennaio la CDU elegge un nuovo leader, corsa a tre (più un outsider rivelato dal coronavirus), la partita di Berlino è quella dell'Unione. Non si può dire che il virus è cinese, ma se è inglese sì. Il problema della Manica, ingorgo a Dover. Trump e Georgia on my mind. L'Italia? C'è la crisi, si parla di crisi (e non si fa)
Che succede? Leggiamo e apprendiamo che ieri non si poteva dire "virus cinese" e oggi invece si scrive a caratteri cubitali "virus inglese" (titolo d'apertura ieri di Repubblica). Chiunque faccia notare che il coronavirus ha qualcosa a che fare con Pechino è un nemico della democrazia (con il trascurabile dettaglio che la Cina è una dittatura), ma se il soggetto diventa il Regno Unito allora, perbacco, il virus è inglese. La variante è presente in Australia, Danimarca, Olanda e Italia, ma il male è tutto dell'isola d'Inghilterra. Siamo ancora quelli della "perfida Albione". Il pregiudizio morale comincia sempre dal linguaggio.
Il 2020 è ai titoli di coda, il 2021 comincia con una serie di appuntamenti che daranno una prima forma al nuovo anno. Per l'Europa il punto più delicato è la successione a Angela Merkel, la cavalcata straordinaria della cancelleria sta finendo dopo 16 anni al potere. Una grande statista. Che lascia un grande punto interrogativo su Berlino e il futuro dell'Unione europea, una famiglia litigiosa che Merkel ha saputo tenere insieme, un compito immane. Chi arriverà? Accanto a Berlino, ci sono le sorti di Londra, della Brexit che è al suo atto finale e al nuovo inizio della storia inglese. L'America comincerà subito con un nuovo ingresso alla Casa Bianca. L'Opec Plus ricorderà a tutti che senza il petrolio non si va da nessuna parte. E le banche centrali mettono in pratica quello che dice sempre Gordon Gekko: il denaro non dorme mai.
Facciamo il punto nave, andiamo al tavolo del carteggio, seguite il titolare di List.
01
Punto nave. Vaccino, ricostruzione (e crisi italiana)
La campagna di vaccinazione sta decollando. La variante del virus secondo gli scienziati non ha impatto sull'efficacia del vaccino; il presidente eletto Joe Biden si è vaccinato in diretta tv (nella foto qui sotto) e ha detto...
Che succede? Leggiamo e apprendiamo che ieri non si poteva dire "virus cinese" e oggi invece si scrive a caratteri cubitali "virus inglese" (titolo d'apertura ieri di Repubblica). Chiunque faccia notare che il coronavirus ha qualcosa a che fare con Pechino è un nemico della democrazia (con il trascurabile dettaglio che la Cina è una dittatura), ma se il soggetto diventa il Regno Unito allora, perbacco, il virus è inglese. La variante è presente in Australia, Danimarca, Olanda e Italia, ma il male è tutto dell'isola d'Inghilterra. Siamo ancora quelli della "perfida Albione". Il pregiudizio morale comincia sempre dal linguaggio.
Il 2020 è ai titoli di coda, il 2021 comincia con una serie di appuntamenti che daranno una prima forma al nuovo anno. Per l'Europa il punto più delicato è la successione a Angela Merkel, la cavalcata straordinaria della cancelleria sta finendo dopo 16 anni al potere. Una grande statista. Che lascia un grande punto interrogativo su Berlino e il futuro dell'Unione europea, una famiglia litigiosa che Merkel ha saputo tenere insieme, un compito immane. Chi arriverà? Accanto a Berlino, ci sono le sorti di Londra, della Brexit che è al suo atto finale e al nuovo inizio della storia inglese. L'America comincerà subito con un nuovo ingresso alla Casa Bianca. L'Opec Plus ricorderà a tutti che senza il petrolio non si va da nessuna parte. E le banche centrali mettono in pratica quello che dice sempre Gordon Gekko: il denaro non dorme mai.
Facciamo il punto nave, andiamo al tavolo del carteggio, seguite il titolare di List.
01
Punto nave. Vaccino, ricostruzione (e crisi italiana)
La campagna di vaccinazione sta decollando. La variante del virus secondo gli scienziati non ha impatto sull'efficacia del vaccino; il presidente eletto Joe Biden si è vaccinato in diretta tv (nella foto qui sotto) e ha detto che "l'amministrazione Trump gode di un certo credito per aver fatto decollare l'Operazione Warp Speed" (meglio tardi che mai, Joe); in Europa è arrivato il via libera al vaccino Pfizer-Biontech e il 27 gennaio comincia la distribuzione nei vari Stati. Su quest'ultimo punto, occorre esser realisti: quella del 27 è una data simbolica, le dosi sono ancora poche rispetto alla massa e alla velocità di crociera prevista e soprattutto l'Italia appare in ritardo. Attendiamo con il taccuino squadernato gli eventi.
Nancy Pelosi, presidente della Camera (Foto Ansa).La ricostruzione del fronte occidentale parte dagli Stati Uniti, i fatti sono tutti squadernati: a Washington il Congresso grazie a un voto bipartisan ha dato il via libera al piano di aiuti da 892 miliardi di dollari, il secondo più grande della storia americana. Il piano di spesa totale del governo ammonta a 1,4 trilioni di dollari. Manca solo la firma di Trump (che firmerà, ma viene descritto in una dimensione di cospirazione nixoniana che non porta bene per le sue mosse future).
Sul piano interno, è in corso il minuetto del premier Conte che cerca di salvare il governo. Da Palazzo Chigi ieri facevano sapere che la cabina di regia sul Recovery Fund la chiede l'Europa, non è così, tanto che nessun governo ha una struttura simile per gestire i fondi europei. Se Conte vuol far passare la task force, deve trovare argomenti migliori. Ci riuscirà? Nessuno vuole andare a votare, Dario Franceschini che parla di un Pd pronto al voto con candidato premier Conte è lunare, ai dirigenti dem manca il contatto con la terra e i militanti del partito che vi abitano, facciano un referendum tra gli iscritti per vedere se vogliono Conte come loro candidato, faranno interessanti scoperte. Oggi il premier incontrerà la delegazione di Italia Viva, restiamo sempre fermi al punto: i renziani apriranno una crisi formale o si accontenteranno delle promesse di Conte?
02
God Save The Queen
Prima di Natale potrebbe arrivare un accordo sulla Brexit, sarebbe un grande risultato. La variante del virus "è ovunque" dicono le autorità sanitarie inglesi. Le misure di contenimento alla frontiera con la Francia hanno subito creato un ingorgo nell'import-export delle merci nel Regno Unito. All'imbarco a Dover si sono formate subito file di camion, domenica scorsa la Francia ha decretato la chiusura del confine con il Regno Unito per 48 ore, la fine del blocco è prevista per stanotte, è un punto urgentissimo, le merci devono arrivare in Inghilterra. Le immagini parlano da sole:
Più di 40 paesi hanno cancellato tutti i voli con il Regno Unito. Per gli inglesi è una dura prova. La notizia di stamattina, lanciata da Reuters e citata dalla Bbc, è che Emmanuel Macron e Boris Johnson hanno raggiunto un accordo sulla gestione del traffico alla frontiera. In questo scenario di grande difficoltà è incastonato il rush finale del negoziato sulla Brexit. Gli inglesi hanno ammorbidito le loro richieste sul capitolo della pesca, vedremo se nella rete finisci un deal o un no deal.
03
Opec Plus, il prezzo del barile
Il 4 gennaio si riuniscono i paesi produttori di petrolio del formato Opec Plus; il 5 gennaio si vota in Georgia; il 16 gennaio la Cdu deve eleggere il nuovo leader del partito, sarà il successore di Angela Merkel; il 20 gennaio, Inauguration Day, il 21 e 27 gennaio riunioni della Federal Reserve e della Banca centrale europea. Prezzo del barile e controllo del Senato americano, ingresso della nuova amministrazione Biden alla Casa Bianca e politica monetaria.
L'Opec Plus deve decidere sui prossimi tagli alla produzione. Quella di gennaio è stata tagliata per mezzo milione di barili (erano previsti tagli per 2 milioni di barili), il greggio è a quota 50 dollari, in ripresa grazie all'avvio della campagna di vaccinazione globale. La strategia dei produttori è quella di decidere mese per mese. Fino al recupero di condizioni economiche "normali".
04
Georgia on my mind
Il voto in Georgia il 5 gennaio è il colpo di cannone che decide il destino di Trump. Una vittoria dei repubblicani non solo confermerebbe il controllo del Senato, ma terrebbe in pista il dragster phonato, una sconfitta aprirebbe una dura lotta con altri elementi che prima o poi emergeranno nel Partito repubblicano. È vero che Trump controlla la "Red Nation", ha i voti, la base del partito è trumpiana e nessun leader nella storia dei repubblicani ha avuto un tale consenso, ma una sconfitta per lui sarebbe un problema. Una vittoria dei democratici, spianerebbe la strada alla legislatura di Biden, il suo piano quadriennale di spesa per 2300 miliardi di dollari passerebbe insieme a un aumento delle tasse e del deficit.
La stabilità dell'America è in "Georgia on my mind".
05
Dopo Merkel, una successione senza successore
Angela Merkel. Sedici anni alla guida della Germania (Foto Ansa)La corsa alla successione di Angela Merkel dopo 16 anni di guida del governo tedesco è un punto di svolta non solo per la Germania, ma per l'intera Europa. La cancelliera è non solo leader autorevole, ma il punto d'equilibrio delle due Europe, quella del nocciolo duro tra Parigi e Berlino e quella nuova, dei paesi dell'allargamento, del patto di Visegrad. Merkel è la diplomazia motorizzata della Germania con i paesi del Nord che non amano le libertà di bilancio dei paesi del Club Med. Una nuova leadership della Cdu è un passaggio delicatissimo. Corrono in tre: il conservatore Friedrich Merz, il centrista Armin Laschet, l'esperto di politica estera Norbert Röttgen. Questo era il format previsto nella competizione. Ma il Financial Times avvisa: nei sondaggi, tutti e tre in questo momento sono battuti da Jens Spahn, il ministro della salute, la gestione della crisi del coronavirus ha acceso i riflettori su di lui, piace agli elettori tedeschi. Un'altra prova sull'impatto della crisi pandemica nel destino delle leadership di oggi e di domani. La stella di Merkel, le ceneri di Angela. Achtung.
06
Fed e Bce. La catapulta del denaro
Il 21 gennaio la Bce si riunisce per decidere sui tassi sui depositi, negativi. In questo momento il tasso sui depositi è pari a -0,50% e quello sui Tltro, le aste di rifinanziamento delle banche europee, è -1%. Si lavora per andare ancora più giù per aiutare le banche che prendono i soldi in prestito dalla Bce e poi finanziano l'economia reale. Con i tassi negativi non solo non pagano gli interessi, ma vengono remunerate. È il giro del denaro quando c'è una crisi profonda, l'economia deve ripartire. L'ipotesi e' che il tasso sui Tltro passi a -1,25%, o addirittura a -1,50%, cioe' diventi ancora piu' favorevole per le banche, che prendono in prestito i soldi dalla Bce per finanziare l'economia reale, non solo senza pagare interessi, ma anzi venendo remunerate per queste operazioni.
L'appuntamento della Fed del 27 gennaio è l'inizio di una nuova storia, Jay Powell non avrà più come interlocutore Donald Trump ma Joe Biden. Non sono attese decisioni della banca centrale americana, ma quello che dirà Powell in quell'occasione sarà il primo messaggio della Fed alla Casa Bianca.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Andiamo al cinema (in tv).
07
MGM Studios è in vendita
Così dice il Wall Street Journal, il prezzo s'aggira intorno ai 5.5 miliardi di dollari. Domanda: chi mai comprebbe oggi un marchio legato al caro vecchio cinema? Chi fa televisione, perché forse la sala di proiezione è defunta, ma il cinema è più vivo che mai, è diventato sofa tv, servizio streaming digitale. La libreria di MGM è carica di gloria, il marchio è uno dei più antichi di Hollywood (1924), il logo lo conoscono tutti:
La libreria di MGM è una delle più importanti del mondo, comprende circa 4 mila titoli, vanta 180 premi Oscar, di cui 12 per il miglior film. Film che hanno fatto la storia passata e recente. "Balla coi lupi", "Rain Man", "Rocky", "Il silenzio degli innocenti", una scia lunga di successi. In tv MGM ha portato una serie bellissima come Fargo, la sua stella è quella dei film di James Bond (in comproprietà con la famiglia Broccoli), "No time to die" uscirà nell'aprile del 2021 e si spera nella fortuna dell'ultima avventura dell'agente segreto di Ian Fleming per dare una mano alla cessione. Il tempo del coronavirus ha accorciato la vita della sala cinematografica, ma allungato e potenziato quella del film in tv. I giganti dell'intrattenimento online compreranno il passato? O preferiranno produrre il nuovo? Lo scopriremo solo vivendo.
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elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.