27 Dicembre
Il primo giorno, il freddo e la velocità
Celebrato il V-Day, il domani si vedrà. La campagna di vaccinazione è un problema di logistica, temperatura, disponibilità e rapidità. Il vaccino e l'economia, così si misura la ripresa. Brexit, BoJo fa rotta nel Golfo e in Turchia. Dica 33, l'Europa malata raccontata da Simenon
Che succede? Alle 20:50 la Camera ha dato il via libera alla manovra economica con 298 sì, 125 no e 8 astenuti. Ora il testo passa al Senato, che dovrebbe approvarlo in via definitiva il 30 dicembre. Numeri a Palazzo Madama? La maggioranza assicura che non ci saranno problemi. Altro? È scoccato (e passato) il V-Day. Il domani resta un altro giorno e si vedrà. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Vaccino, retorica e realtà
È il V-Day, dunque viva il V-Day, la campagna di vaccinazione nell'Unione europea, 450 milioni di persone, 27 Stati. Il governo si è intestato il vaccino degli altri, Giuseppe Conte ha dato fondo alla retorica ("l'Italia si risveglia" - e viene da chiedersi chi l'abbia addormentata, ma andiamo avanti), peccato che il farmaco sia frutto della ricerca e dei soldi made in America and Germany (e non sia neppure il farmaco sul quale ha puntato l'Italia), che lo stabilimento di produzione sia in Belgio (nella cittadina di Puurs, circa 16 mila abitanti) che le dosi arrivate siano simboliche. Ma abbiamo inventato le primule arcuresche, perbacco. Bisogna guardare in faccia la realtà italiana: Vincenzo De Luca si è vaccinato (non rientrava tra le categorie della prima fase) e il popolo si è diviso tra chi dice che "ha fatto bene, dà l'esempio" e chi lo bolla come "uno che salta la fila" e fa "l'abuso di potere", carne e sangue per i leoni da tastiera.
Presidente e vaccinato. Vincenzo De Luca mentre riceve il vaccino (Foto Ansa).Roberto Speranza scrisse un libro per dirci che il Covid-19 era sconfitto, puntualmente arrivò la seconda ondata e il pensoso volume fu ritirato dalle librerie, oggi il ministro della Sanità sempre pensosamente dice agli italiani che sì, è il giorno del vaccino, ma saranno necessarie altre zone rosse; Conte, presidente...
Che succede? Alle 20:50 la Camera ha dato il via libera alla manovra economica con 298 sì, 125 no e 8 astenuti. Ora il testo passa al Senato, che dovrebbe approvarlo in via definitiva il 30 dicembre. Numeri a Palazzo Madama? La maggioranza assicura che non ci saranno problemi. Altro? È scoccato (e passato) il V-Day. Il domani resta un altro giorno e si vedrà. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Vaccino, retorica e realtà
È il V-Day, dunque viva il V-Day, la campagna di vaccinazione nell'Unione europea, 450 milioni di persone, 27 Stati. Il governo si è intestato il vaccino degli altri, Giuseppe Conte ha dato fondo alla retorica ("l'Italia si risveglia" - e viene da chiedersi chi l'abbia addormentata, ma andiamo avanti), peccato che il farmaco sia frutto della ricerca e dei soldi made in America and Germany (e non sia neppure il farmaco sul quale ha puntato l'Italia), che lo stabilimento di produzione sia in Belgio (nella cittadina di Puurs, circa 16 mila abitanti) che le dosi arrivate siano simboliche. Ma abbiamo inventato le primule arcuresche, perbacco. Bisogna guardare in faccia la realtà italiana: Vincenzo De Luca si è vaccinato (non rientrava tra le categorie della prima fase) e il popolo si è diviso tra chi dice che "ha fatto bene, dà l'esempio" e chi lo bolla come "uno che salta la fila" e fa "l'abuso di potere", carne e sangue per i leoni da tastiera.
Presidente e vaccinato. Vincenzo De Luca mentre riceve il vaccino (Foto Ansa).Roberto Speranza scrisse un libro per dirci che il Covid-19 era sconfitto, puntualmente arrivò la seconda ondata e il pensoso volume fu ritirato dalle librerie, oggi il ministro della Sanità sempre pensosamente dice agli italiani che sì, è il giorno del vaccino, ma saranno necessarie altre zone rosse; Conte, presidente del Consiglio, quando fu scoperto il virus all'alba del 2020 spiegò con il petto in fuori che "tutto è sotto controllo", nove mesi dopo diceva agli italiani che chiedeva autocertificazioni per "salvare il Natale", ovviamente il Natale oggi non si è salvato; confusione? tranquilli, possiamo affidarci alla scienza del super commissario che tutto sa e tutto dispone, Domenico Arcuri, il quale ha pronunciato parole de-fi-ni-ti-ve sul problema che da un anno tiene in scacco il mondo, il coronavirus: "Non è preoccupante in sé, ma solo quando attacca il corpo di una persona". Ci togliamo il cappello, Einstein.
02
V-Day senza velocità
In questo scenario sono arrivati 9750 vaccini di Pfizer-Biontech, una bella notizia. La professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l'infermiera Claudia Alivernini (nella foto che apre List) e l'operatore sociosanitario Omar Altobelli, alle ore 7,20 sono stati i primi in Italia a ricevere il vaccino anti Covid-19 all'ospedale Spallanzani di Roma. La cavalleria della scienza ha galoppato e continua a farlo con la tenacia e l'ottimismo che servono (il lavoro degli scienziati che non andavano in tv, ma si spremevano le meningi in laboratorio), nonostante i pessimisti - e gli incapaci - facciano di tutto per ostacolarne la corsa. Ottimismo fa rima con realismo, nel caso italiano come abbiamo visto ne serve parecchio. Qual è la cattiva notizia? Che il piano di vaccinazione del governo è lento e questa è una sfida che si vince in velocità. Riprendiamo quanto comunicò il ministro Speranza in Parlamento il 2 dicembre scorso. Come sono stati ripartiti i vaccini acquistati dall'Italia?
Abbiamo puntato su sei vaccini, siamo in presenza di un corretto frazionamento del rischio e di un'ampia copertura. Ma un solo vaccino, quello di Pfizer-Biontech è stato approvato finora in Europa, per l'Italia sono 26,2 milioni di dosi (ricordiamo che servono due dosi per ogni vaccinazione). Arriveranno anche gli altri, ma il tempo della campagna (per ora) si è allungato. L'Italia ha puntato su quello di AstraZeneca (40,38 milioni di dosi) che è ancora in fase di approvazione, il percorso si chiuderà tra qualche giorno, gli inglesi anche stavolta guideranno la corsa (la distribuzione dovrebbe partire il 4 gennaio). Il 2021 sarà un anno di ripresa, ma la velocità è il fattore che farà la differenza non solo sul piano sanitario. Attendiamo i fatti con il taccuino squadernato. E il cronometro.
03
Il vaccino e l'economia. Scopri la differenza
La curva della crescita dipende dalla diffusione del vaccino e dalla capacità di contenere la pandemia. Sulla prima prova, dobbiamo aspettare i fatti, la seconda l'abbiamo fallita. Guardate questo grafico della Rand Corporation:
Senza il vaccino l'economia globale perderebbe 3,4 trilioni di dollari all'anno, con il vaccino distribuito solo nelle nazioni che ne hanno disponibilità il numero scenderebbe a 1,23 trilioni di dollari, con il vaccino distribuito alle nazioni più sviluppate l'impatto negativo sarebbe di 292 miliardi l'anno, si ridurrebbe a 153 miliardi con una distribuzione più ampia nel pianeta. Un grafico più dettagliato, per sapere, per capire:
Siamo sulla strada giusta? Sì, perché l'industria farmaceutica è in fase di competizione (il fattore combinato di capitalismo e libertà), dunque avremo a disposizione in vari periodi di tempo più vaccini e l'interesse dell'industria è quello di una distribuzione globale nei paesi avanzati. Resta il problema dei paesi poveri, il vaccino per gli ultimi, il vaccino per tutti.
04
La catena del freddo
La Germania è il paese più attrezzato senza dubbio, ma la catena del freddo per conservare il vaccino a quanto pare nel primo giorno di distribuzione si è spezzata. La campagna di vaccinazione ha subito ritardi in diverse città, secondo Reuters. In Baviera, a Lichtenfels, hanno letto i dati di refrigerazione e sono sorti dei dubbi, così anche a Coburg, Kronach, Augsburg, Kulmbach, Hof, Bayreuth e Wunsiedel. Risultato: i vaccini in alcuni ospedali non sono stati inoculati. Il vaccino Pfizer, che utilizza la tecnologia mRNA, deve essere conservato a temperature ultra-basse di circa -70 gradi centigradi per mantenere la sua efficacia. Per mantenere questa temperatura Pfizer usa contenitori pieni di ghiaccio secco e il trasporto su speciali camion frigo. Biontech ha avvisato le autorità sanitarie della Germania: non ci sono problemi.
Il termo-contenitore usato in Germania per il trasporto dei vaccini (Foto Ansa).La gestione della catena del freddo è un'operazione che mixa logistica e tecnologia. I contenitori da mille dosi in cui sono custoditi i vaccini sono di un'azienda tedesca, la Va-Q-Tec di di Wurzburg, sono dotati di un termometro e un sensore Gps che monitorano la temperatura interna e la posizione. Il trasporto è affidato a un'azienda belga che lavora con Pfizer da 15 anni, la H. Essers di Anversa. Fondata nel 1928, H. Essers ha una flotta di 600 mezzi. Il vaccino in Italia è stato trasportato da un'azienda polacca che lavora con H. Essers, Sl Express, fondata nel 2003, ha una flotta di 99 Mercedes-Benz Sprinters equipaggiate con celle frigorifere da tre tonnellate e mezzo prodotte da un'altra società polacca, la Iglocar, in grado di mantenere due temperature diverse per parti distinte del carico. Un'altra azienda belga, la Arkite, fornisce il software per il perfetto posizionamento dei vaccini che negli aerei cargo vengono caricati contenitori poi isolati con strati di gel diversi.
***
Dove andiamo? Seguiamo la rotta inglese. A Londra vivono tempi interessanti. Forse troppo.
05
Dove va la Brexit? La nave inglese nel Golfo e in Turchia
Dopo la Brexit cosa c'è? Prima di tutto l'Europa, il Regno Unito mantiene il suo business con l'Unione europea (e viceversa), poi dovrà navigare in mare aperto. Verso dove? La caccia è aperta nei paesi del Gulf Cooperation Council (Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti) che per Londra sono importantissimi. Quanto? Grafico di Kamco Invest:
Nel 2019 il Regno Unito era il decimo partner commerciale del CCG, il maggior importatore e esportatore di beni da e per il Regno Unito sono gli Emirati Arabi Uniti guidati da Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Foto da Downing Street:
10 dicembre, Downing Street. Boris Johnson e Mohammed bin Zayed Al Nahyan (Foto Ansa).Nel 2018, il Dipartimento del Commercio Internazionale del Regno Unito ha aperto un ufficio dedicato a Dubai con un fondo di 9 miliardi di sterline per progetti negli Emirati e un altro fondo di 4,5 miliardi di sterline per progetti in Arabia Saudita. Niente è casuale, Boris Johnson segue la corrente del Golfo. L'altro appuntamento per il premier è sul Bosforo, Regno Unito e Turchia firmeranno martedì un accordo di libero scambio, il primo dopo l'intesa sulla Brexit tra Londra e Bruxelles. Notizia lanciata dal Financial Times, valore dell'interscambio pari a 19 miliardi di dollari. Sarà dura, sarà un'impresa temeraria, certo fa impressione vedere come si sta muovendo rapidamente il veliero inglese. Navigazione in mare aperto.
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Come chiudiamo questo numero serale di List? Con Simenon e senza il commissario Maigret.
06
Europa 33
I reportage di Georges Simenon sono quello che ci vuole in una sera fredda d'inverno mentre l'anno se ne va. "Europa 33" è ancora la magnifica scrittura di Simenon, la sua curiosità che oscilla tra osteria e sacrestia, il colpo d'occhio della foto. Fece tutto da solo, in quelle settimane che erano il preludio dell'inferno di ferro e fuoco della Seconda guerra mondiale. Simenon scrittore, Simenon fotografo, Simenon sulla rivista Voilà, l'impero del reportage, messa in piedi da Gaston Gallimard nel 1931. Nel volume di Adelphi, il secondo dedicato ai reportage dopo "Il Mediterraneo in barca", c'è tutto quello che serve per sentirsi piccoli cronisti e inadeguati testimoni di un'epoca, il "fabbricatore di istantanee" che racconta quello che vede, quello che sente, quello che capta nell'aria, è un sublime gaglioffo che ben sa di tenerti in pugno con la penna e lo scatto.
Come Houdini sfugge alla definizione, imbastisce un dialogo perfetto, lo lascia per tessere un viaggio nella memoria, torna al presente e lancia nove parole sulla fame che sono un colpo da biliardo della letteratura: "La Fame, la Fame vera, è fiacca e rassegnata". Corre l'anno 1934, c'è la resa al peggio nell'Europa che vede Simenon. A un certo punto del libro, arriva il bagliore gigantesco dell'intervista a Trockij. La premonizione emerge dalle acque del Bosforo, in una Istanbul sognante tra Oriente e Occidente. L'incontro con Lev Davidovič Bronštejn, per la storia Tockij, per i compagni "la Penna", rivoluzionario bolscevico, commissario del Popolo, membro del Politburo, comandante dell'Armata Rossa, eccezionale scrittore. Simenon lo squaderna tra i suoi affreschi di memoria e le intuizioni che sono colpi di cannone: "Il fascismo, e in particolare il nazionalsocialismo tedesco, implica un indubbio rischio di scosse belliche per l'Europa. Dal momento che vivo appartato, è possibile che mi sbagli, ma mi sembra che non ci si renda abbastanza conto dell'entità di questo rischio. In una prospettiva non di mesi, ma di anni - non certo però di decenni -, ritengo assolutamente inevitabile lo scoppio di una guerra scatenata dalla Germania fascista". Un'Europa povera, affamata, pronta alla guerra. Il nostro domani è sempre ieri.
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assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.