5 Gennaio

Tutte le varianti della crisi

Fare il Conte Ter? Possibile, ma è quello che serve? Lo stallo politico e le (im)possibili soluzioni. Il tema chiave per Renzi riguarda le dimissioni del premier. L'uranio dell'Iran e la realtà della geopolitica dopo Trump e con Biden. Il voto in Georgia oggi chiude America 2020, non il declino e il rischio di instabilità degli Stati Uniti

Che succede? La crisi italiana va, come la barca va, è una febbre tropicale che non guarisce mai. La scuola è l'epicentro dell'incartamento del governo. Riaprirà l'11 gennaio (forse, siamo di nuovo al fai da te locale), il prossimo fine settimana del 9-10 gennaio sarà "arancione" per tutta l'Italia, il gioco dei colori (che non funziona) continua e negli altri giorni ci sarà una fascia "gialla rafforzata", ancora niente spostamenti tra le Regioni.  Il Consiglio dei ministri notturno ha partorito questo, misure in vigore dal 7 al 15 gennaio. La scuola è un casino volante: in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche ci saranno lezioni a distanza fino al 31 gennaio, in Campania De Luca chiude tutto  fino all'11. L'educazione trattata come un problema virologico-politico e non come il pilastro del futuro della nazione, desolante.

La dura realtà è che siamo davanti a un processo di sgretolamento che viene da lontano. Con la crisi dei mutui subprime (2007/2008) siamo entrati in una fase acuta della nostra malattia politica (elezioni in stallo del 2013, ripetuto nel voto del 2018), un declino rapido del sistema istituzionale e culturale che non regge più: Costituzione invecchiata male, partiti spariti, classe dirigente senza qualità, borghesia che si sgancia dall'impegno pubblico, scuola che tiene solo alle elementari e poi produce progressivamente abbandoni e asini, apatia dei giovani, egoismo dei vecchi, PlayStation e Amici, populismo e ignoranza. Negli anni Novanta eravamo già Mundialito e Drive In, trent'anni dopo siamo mutati ancora rimanendo gattopardescamente uguali, è sempre calcio (solo) in tv e Ballando con le stelle. Come andrà a finire? Siamo in fase rabdomante. Seguite il titolare di List.

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Le quattro carte della crisi

Un paese che parla di libertà senza apprezzarla perché preferisce una furbesca (e suicida) anarchia non va lontano. E infatti ci stiamo avvicinando al crac, allegramente. La crisi del coronavirus...


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