22 Febbraio

La guerra mondiale del vaccino (e l'operazione Draghi)

La battaglia per l'egemonia, l'Anglosfera che cerca di reagire al declino dell'Occidente, la rischiosa chiamata di Biden agli alleati (a corrente alternata) contro il patto sino-russo, l'operazione di Draghi e Merkel per lanciare la ricostruzione europea (ri)partendo dall'aumento della produzione dei vaccini

Che succede? Una giornata lunga e drammatica, con notizie che pulsano di tensione crescente, tutte le crisi s'intrecciano, la trama è quella del nuovo ordine del coronavirus e delle zone di instabilità che sembrano in libera uscita, incontrollabili. La nostra Africa, il mondo che vibra, scosso dalla rivoluzione della pandemia. Le grandi potenze sono impegnate in campagne di vaccinazione che sono asimmetriche, mostrano una gigantesca competizione tra le nazioni per assicurarsi le fiale del farmaco.

01

La guerra mondiale del vaccino

I numeri contano. E pesano. Sempre da qui dobbiamo partire, dai vaccini: 

L'Unione europea ha fallito l'aggancio con il treno della vaccinazione e ora deve rincorrerlo. Con chi? Con quelli che sanno surfare sull'onda, Merkel e Draghi.

02

Merkel e Draghi, un'altra missione di salvataggio

Una giornata segnata dalla profonda ferita, l'uccisione in un agguato in Congo di due servitori dello Stato, l'ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, vede in lontananza altri bagliori, il preludio di fatti che possono cambiare la curvatura del nostro spazio. Al primo punto, un colloquio telefonico tra Mario Draghi e Angela Merkel. Palazzo Chigi fissa i punti dell'agenda:  la campagna di vaccinazione che nell'Unione europea procede a rilento e ha bisogno di una soluzione sul campo della produzione e distribuzione, l'apertura della ricostruzione dell'economia europea. Questo è stato il punto chiave affrontato da Draghi nel consiglio dei ministri. La telefonata tra Draghi e Merkel prepara il Consiglio Europeo in programma per giovedì e venerdì. La cancelliera e il presidente della Bce furono i registi del salvataggio dell'Euro durante la crisi della Grecia e dell'Italia, la leader tedesca appoggiò il numero uno della Bce quando fu varato lo strumento del Quantitative easing, in dissenso con Jens Weidmann (presidente della Bundesbank che ne contestava l'efficacia) e i falchi del Bundestag, il parlamento della Germania. La coppia si ritrova...


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