12 Marzo
Un mese difficile
Contagi che salgono, nuove restrizioni, l'attesa per i vaccini e il caso AstraZeneca. Marzo è duro, ma i segnali che arrivano dal futuro sono buoni. La corsa americana, Biden: 4 luglio sarà giorno dell'indipendenza dalla pandemia. Letta è l'uomo giusto, il Pd è ancora sbagliato. L'astuto draghismo di Grillo. Luna Rossa c'è
Che succede? Il governo prepara le nuove misure per il contenimento del coronavirus, i contagi stanno salendo, oggi ci sarà un Consiglio dei ministri. Si procederà con restrizioni a zone, nuove disposizioni per il fine settimana, ci sarà un decreto. Marzo è un mese difficile, aprile sarà il preludio di una fase decisamente migliore, il nostro nuovo inizio. Quello che sta correndo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. La chiave che apre la porta è quella dei vaccini. In Italia si è complicata per il caso AstraZeneca, vanno fatti accertamenti, non ci sono per ora connessioni tra i morti e i vaccini, c'è ovviamente apprensione, ma serve grande freddezza, equilibrio, perché i vaccinati con AstraZeneca sono milioni su milioni, stanno bene e hanno una prospettiva di libertà che noi per ora non vediamo. In Europa comincia anche la corsa del vaccino di Johnson & Johnson. La partita è ancora lunga. Come si gioca? Ci sono regole e cose che bisogna seguire ogni giorno. Seguite il titolare di List.
01
Borsa e petrolio, il futuro va
Come sarà il futuro? Domandona, ma le risposte arrivano più copiose e fondate di quanto si immagini. Prima di tutto bisogna guardare gli indici delle borse e il prezzo del petrolio. La finanza che anticipa gli eventi, fa il prezzo del domani, il barile che misura quanta energia consumeremo per lanciare la ripresa. Dunque diamo un'occhiata agli indici, questo è il cruscotto dei mercati:
Vediamo l'andamento del petrolio negli ultimi due anni:
Il tempo lungo serve a leggere bene lo scenario, dare una prospettiva storica e fare previsioni sui prossimi mesi. Il tonfo che vedete tra febbraio e maggio 2020 è il picco della crisi pandemica con i lockdown globali, la chiusura delle attività economiche, il profondo rosso dei mercati. Il Brent oggi sfiora i 70 dollari,...
Che succede? Il governo prepara le nuove misure per il contenimento del coronavirus, i contagi stanno salendo, oggi ci sarà un Consiglio dei ministri. Si procederà con restrizioni a zone, nuove disposizioni per il fine settimana, ci sarà un decreto. Marzo è un mese difficile, aprile sarà il preludio di una fase decisamente migliore, il nostro nuovo inizio. Quello che sta correndo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. La chiave che apre la porta è quella dei vaccini. In Italia si è complicata per il caso AstraZeneca, vanno fatti accertamenti, non ci sono per ora connessioni tra i morti e i vaccini, c'è ovviamente apprensione, ma serve grande freddezza, equilibrio, perché i vaccinati con AstraZeneca sono milioni su milioni, stanno bene e hanno una prospettiva di libertà che noi per ora non vediamo. In Europa comincia anche la corsa del vaccino di Johnson & Johnson. La partita è ancora lunga. Come si gioca? Ci sono regole e cose che bisogna seguire ogni giorno. Seguite il titolare di List.
01
Borsa e petrolio, il futuro va
Come sarà il futuro? Domandona, ma le risposte arrivano più copiose e fondate di quanto si immagini. Prima di tutto bisogna guardare gli indici delle borse e il prezzo del petrolio. La finanza che anticipa gli eventi, fa il prezzo del domani, il barile che misura quanta energia consumeremo per lanciare la ripresa. Dunque diamo un'occhiata agli indici, questo è il cruscotto dei mercati:
Vediamo l'andamento del petrolio negli ultimi due anni:
Il tempo lungo serve a leggere bene lo scenario, dare una prospettiva storica e fare previsioni sui prossimi mesi. Il tonfo che vedete tra febbraio e maggio 2020 è il picco della crisi pandemica con i lockdown globali, la chiusura delle attività economiche, il profondo rosso dei mercati. Il Brent oggi sfiora i 70 dollari, siamo ai livelli del maggio 2019, gli investitori scommettono su una forte ripresa dell'economia nel secondo semestre del 2021. I mercati sono tonici.
02
Vaccini. L'accelerazione americana
Altro elemento da osservare? La produzione e distribuzione dei vaccini, il covid-monitor quotidiano. Totale delle dosi somministrate per paese e area geografica:
Gli Stati Uniti guidano la corsa, si stanno avvicinando alle 100 milioni di dosi, con un ritmo di 2,2 milioni al giorno. Bene il Regno Unito, male l'Europa. Come mai allora i mercati scommettono su una ripresa rapida? Guardano alla produzione: tra qualche settimana l'Europa avrà a disposizione decine di milioni di vaccini, nel secondo trimestre la sola Italia ne avrà 50 milioni.
03
Il caso AstraZeneca
Domanda dal loggione: e con AstraZeneca come la mettiamo? Giusto chiedersi cosa ne sarà del vaccino sul quale ha puntato l'Unione europea. Ieri è esploso il caso in Italia: un morto in Sicilia, un militare, viene associato alla somministrazione del vaccino, vi sarebbero tre casi in tutto. Ma dall'autopsia sul militare, dalla nota di AstraZeneca ("nessuna prova su un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi"), dalle dichiarazioni dell'Ema (l'autorità di controllo sui farmaci in Europa), dalle prime conclusioni dell'Aifa (l'ente regolatore italiano sui farmaci), dalle parole della magistratura, dalla telefonata tra Mario Draghi e Ursula von der Leyen, emerge che non c'è una correlazione tra il vaccino e i decessi.
Nel Regno Unito ci sono milioni di vaccinati con AstraZeneca e nessun caso come quelli segnalati nel nostro paese. Un lotto di vaccini è stato sequestrato, ma circolano due numeri e uno corrisponde a quello somministrato su persone che - conoscenza diretta degli individui e documenti inequivocabili visionati dal titolare di List - sono state vaccinate, stanno bene e hanno avuto dei normali effetti collaterali (febbre).
Cosa significa tutto questo? Che c'è un gran casino, bisogna essere prudenti, attendere gli accertamenti, fare tutte le verifiche, non fare la corsa al sensazionalismo, dare le notizie in maniera ponderata. Non è facile, perché la confusione è grande sotto il cielo (e non si può certo dire parafrasando il Comandante Mao che la situazione dunque sia eccellente, è in realtà un disastro di comunicazione, un danno enorme). I giornali stamattina hanno il pilota automatico, uno per tutti:
L'effetto della notizia - un classico della storia italiana, si apre un'inchiesta e poi si vedrà - purtroppo rischia di essere un macigno sulla campagna di vaccinazione. In attesa degli accertamenti, in un clima di diffidenza generale, molti hanno già disdetto da ieri sera i loro appuntamenti e altri seguiranno oggi. D'altronde, di fronte alle inchieste, ai sequestri, ai morti in attesa di una spiegazione, alla causa-effetto che per ora non c'è, alle sospensioni dei vaccini di AstraZeneca decise da alcuni paesi, c'è poco da fare, la notizia del giorno è quella. Le procure macinano tutto, la magistratura così non è un aiuto, è un problema. Il caos comincia dalle autorità e istituzioni, sono loro la fonte. Un pasticciaccio brutto e non siamo neppure in via Merulana con Carlo Emilio Gadda a raccontarla bene.
04
Joe e BoJo sul sidecar immunizzato
Quelli che alla fine stanno meglio sono proprio quelli che secondo le cronache a una dimensione di qualche tempo fa (nessuna autocritica, ovvio) dovevano stare peggio: gli americani e gli inglesi. Trump ha accelerato la ricerca sul vaccino, Biden lo sta somministrando; Johnson ha fatto la Brexit e subito dopo ha fatto scattare una campagna velocissima di immunizzazione. Il presidente americano ieri ha dato un quadro del futuro degli Stati Uniti e fissato per il 4 luglio il giorno dell'indipendenza americana dalla pandemia: "L'obiettivo di 100 milioni di vaccini (somministrati) nei miei primi 100 giorni in carica non sarà solo centrato, ma anche superato". Tra 10 giorni, dopo 60 giorni in carica. "L'America sta tornando" ma "la lotta non è finita, ho bisogno di voi, del popolo americano. Ho bisogno che ogni americano faccia la propria parte. Se non rimaniamo vigili e le condizioni cambiamo, saremo costretti a introdurre nuovamente le restrizioni". La Casa Bianca dei democratici sui vaccini ha fatto esattamente la politica di Trump: America First. Ha usato i poteri di guerra, bloccato l'esportazione dei vaccini e lo ha detto a chiare lettere: condivideremo i vaccini "se avremo un surplus". Prima gli americani. E poi, dopo, molto dopo, gli altri.
05
Letta è la carta giusta (è sbagliato il Pd)
Nel bel mezzo di questa crisi, c'è lo psicodramma del Pd. Si attende un sì di Enrico Letta. Era uscito dalla politica con Renzi e, paradosso, vi rientrerà (se accetterà) proprio grazie a Renzi. La crisi del governo Conte bis aperta dall'ex segretario dem, oggi leader di Italia Viva, è probabilmente destinata a rimettere in pista colui che aveva disarcionato dal governo. Letta era premier, fu sostituito da Renzi che in quel momento era il fenomeno travolgente (poi travolgerà se stesso) della politica italiana. Il segretario dimissionario, Nicola Zingaretti, ieri ha dato il suo appoggio alla candidatura di Letta alla guida di un Pd che è allo sbando: "È la soluzione più forte e ragionevole, è la migliore garanzia per un rilancio della nostra sfida di grande partito popolare". Letta è la persona giusta? Sì, probabilmente nel partito più sbagliato che ci sia in questo momento, ma la sua figura è davvero l'unica che può raddrizzare la linea dem, avvicinarla al programma del governo Draghi. Dunque, che Letta sia e si chiuda questa soap opera, il Partito democratico ha bisogno di un profondo rinnovamento, dovrebbe cambiare la sua classe dirigente e proprio guardando ai suoi dirigenti non si può essere granché ottimisti: non permetteranno mai un vero ricambio. Tuttavia, in una situazione così disperata, Letta è la carta più valida da giocare. Dovrebbe rimettere in piedi le iniziative di formazione che aveva avviato con i giovani, introdurre nel partito nuovi talenti. E giocarsela sul serio.
06
Il draghismo dell'astuto Grillo
Chi ha capito tutto è Beppe Grillo, si è dimostrato il più sveglio di tutti. Ha portato il Movimento in scia di Draghi, si è trascinato chi vuole starci (e ha mollato gli altri al destino che vorranno scegliersi), ha tinto di verde un'agenda politica che i Cinque Stelle non hanno, ha scelto di appoggiare senza indugi il governo dell'ex banchiere centrale. Qualcuno dirà - a ragione - che i pentastellati restano quelli di prima. È vero, sono sempre loro, ma Grillo ha segnato una linea, a costo di fare una scissione. E al vertice dei Cinque Stelle ha proposto il nome di Giuseppe Conte non a caso: gli serve una figura pirandelliana che può telecomandare, plasmare, ricaricare di volta in volta. Un vuoto da riempire, Conte. Ieri sovranista, poi europeista, oggi draghista e domani si vedrà. Uno, nessuno, centomila Conte. E Grillo, che con intelligenza sposta il partito verso il governismo qualunque esso sia purché ci sia durata, tempo per cambiare testa (almeno provarci), con la tinta verde d'occasione, l'innovazione e l'utopia che fu sempre l'inizio di ogni "cosa" grillesca, perfino in compagnia dell'élite tecnocratica che un tempo era il nemico numero uno del Movimento. Non fa per niente ridere, è una cosa seria, Grillo ha un'idea e la porta avanti, schiera il partito, gli mette un cappello (Conte), lo veste con abiti ecologici, ruba già voti al Pd che si era allevato il nemico in casa (sempre lui, Conte). Chi può negare che non sia un progetto di minimo galleggiamento e massima sopravvivenza che funziona? Basta guardare i sondaggi.
07
I numeri dello scenario politico italiano
Numeri, per sapere, per capire. Supermedia Agi/YouTrend, la politica snocciolata in numeri, ecco che succede:
Lega primo partito (sostanzialmente stabile al 23,3%), il Partito democratico (17,6%) che perde 1,5 punti e viene tallonato da Fratelli d'Italia al 16,9% e dal Movimento Cinque Stelle che nonostante la crisi, la scissione del gruppo e mille casini interni guadagna l'1,9% e va a quota 16,2%. Non c'è niente da ridere, cari dem, Beppe è più dritto del vostro legno storto. Un miracolo che solo il Pd poteva compiere: resuscitare i pentastellati. Questa è la sintesi numerica del quadro politico che stavamo analizzando: Grillo ha fatto un sottosopra che funziona, Zingaretti e compagni hanno sbagliato tutto. Ora tocca a Enrico Letta raccogliere i cocci e provare a ripartire.
***
Come chiudiamo questa edizione mattutina di List? Abbiamo usato la parola "galleggiamento" qualche riga fa, andiamo a fare una regata.
08
Il sogno continua. Pari tra Luna Rossa e New Zealand
Quante emozioni (e insonnia) ci dà la Coppa America. Siamo tra barca a vela e aereo, navigatore spaziale e timoniere d'altura. Le barche sono razzi, gli equipaggi astronauti. Lo spettacolo bellissimo. È finita quasi all'alba, un altro pareggio, 1 a 1. Grandiosa vittoria di Luna Rossa nel primo round, poi nella seconda sfida becca una sconfitta cocente da New Zealand che recupera. Qualcuno si era illuso, sarà durissima. Per la prima volta nell'America's Cup Luna Rossa è stata al comando, una bella sensazione, l'Italia vista a Auckland sembra un altro paese.
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8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.