6 Aprile
Un altro carico di dosi di realtà
Il piano di Figliuolo procede, arrivati 1,5 milioni di vaccini Pfizer. Il Fondo monetario, crescita globale al 6% (in Italia sarà al 4,2%), fondamentale la vaccinazione. Draghi in Libia per varare una politica estera del Mediterraneo. Scontri in piazza a Montecitorio tra polizia e manifestanti, c'è chi ha bisogno d'aiuto e chi gioca al tanto peggio tanto meglio
Che succede? Facciamo un punto nave rapido sul coronavirus. Prima di tutto, il numero globale dei decessi ha superato i 3 milioni di persone (fonte Reuters, secondo Johns Hopkins siamo invece a quota 2,8 milioni), le varianti stanno diffondendo il Covid con grande rapidità e il fatto che accada in parallelo alla campagna di vaccinazione impone agli Stati di salvaguardare l'immunizzazione. L'India ha toccato i 100 mila contagi al giorno, i casi aumentano anche in Spagna e in Ungheria, il virus si sta diffondendo tra i giovani. Per queste ragioni il Regno Unito grazie a una formidabile campagna di vaccinazione allenta il lockdown, ma tiene chiuse le frontiere e impone controlli stringenti a chi entra in territorio britannico. Si apre se vaccinati. E mentre si vaccina si prendono decisioni ponderate. Quella che è mancata in piazza Montecitorio a Roma, le premesse per il casino c'erano tutte. È arrivato, puntualissimo.
Le riaperture si fanno con i vaccini, il programma di ripresa dell'attività economica si fa con i dati sul contagio e bisogna fare in fretta, perché ci sono segni di crollo della tenuta sociale, di disagio psicologico, di caos e piccoli demagoghi che sperano di cavalcarlo ancora. In piazza Montecitorio si sono radunati disperati veri che hanno bisogno d'aiuto (ristoratori, ambulanti, piccoli commercianti) e altri che cercano solo la contrapposizione dura, in mezzo, spezzoni di movimenti politici che cercano terreno fertile per la protesta, lanciatori di oggetti contro la polizia (tre agenti feriti), una massa urlante. Naturalmente abbiamo anche noi quello che si presenta all'assalto con le corna, er vikingo de noantri, eccolo:
Niente di nuovo, ma occhio ai pifferai che si vedono in tv e in piazza, giocano al tanto peggio tanto meglio. Questo è quello che bolle in pentola quando lasci i...
Che succede? Facciamo un punto nave rapido sul coronavirus. Prima di tutto, il numero globale dei decessi ha superato i 3 milioni di persone (fonte Reuters, secondo Johns Hopkins siamo invece a quota 2,8 milioni), le varianti stanno diffondendo il Covid con grande rapidità e il fatto che accada in parallelo alla campagna di vaccinazione impone agli Stati di salvaguardare l'immunizzazione. L'India ha toccato i 100 mila contagi al giorno, i casi aumentano anche in Spagna e in Ungheria, il virus si sta diffondendo tra i giovani. Per queste ragioni il Regno Unito grazie a una formidabile campagna di vaccinazione allenta il lockdown, ma tiene chiuse le frontiere e impone controlli stringenti a chi entra in territorio britannico. Si apre se vaccinati. E mentre si vaccina si prendono decisioni ponderate. Quella che è mancata in piazza Montecitorio a Roma, le premesse per il casino c'erano tutte. È arrivato, puntualissimo.
Le riaperture si fanno con i vaccini, il programma di ripresa dell'attività economica si fa con i dati sul contagio e bisogna fare in fretta, perché ci sono segni di crollo della tenuta sociale, di disagio psicologico, di caos e piccoli demagoghi che sperano di cavalcarlo ancora. In piazza Montecitorio si sono radunati disperati veri che hanno bisogno d'aiuto (ristoratori, ambulanti, piccoli commercianti) e altri che cercano solo la contrapposizione dura, in mezzo, spezzoni di movimenti politici che cercano terreno fertile per la protesta, lanciatori di oggetti contro la polizia (tre agenti feriti), una massa urlante. Naturalmente abbiamo anche noi quello che si presenta all'assalto con le corna, er vikingo de noantri, eccolo:
Niente di nuovo, ma occhio ai pifferai che si vedono in tv e in piazza, giocano al tanto peggio tanto meglio. Questo è quello che bolle in pentola quando lasci i problemi per troppo tempo a macerare (e non è certo il governo Draghi responsabile di questo) e si passano le giornate a cercare cuoricini e like sui social. Bisogna tenerne conto. Ma i segnali positivi sono concreti e lavorare sodo è l'unica risposta possibile. Come? Seguite il titolare di List.
01
La cura del generale
Il generale degli Alpini Francesco Paolo Figliuolo (Foto Ansa).Una buona notizia: arriva la prima fornitura di vaccini per il mese di aprile. "Ammonta a 1,5 milioni di dosi Pfizer la prima consegna di vaccini del mese di aprile, che entro la giornata di domani raggiungeranno le Regioni". La cura del generale Figliuolo. Il commissariato per l'emergenza spiega in un comunicato che "si tratta in assoluto del lotto di vaccini più consistente consegnato dall'inizio della campagna, di cui beneficeranno in modo particolare i soggetti più vulnerabili. A tal riguardo nell'ultima settimana è cresciuto del 20% il numero di persone over 80 cui è stata somministrata una dose di vaccino. Le dosi di Pfizer andranno a integrare la disponibilità di vaccini delle Regioni, che possono già contare sulle rimanenze delle ultime forniture ancora da somministrare". L'alpino è una figura che fa parlare i fatti. Come ragiona? Parla uno dei suoi maestri su RadioList, il generale Giorgio Battisti.
02
RadioList. La campagna del vaccino e l'arte del comando
Quali doti servono per coordinare un'operazione così delicata? Intervista al generale degli alpini Giorgio Battisti.
Altri segnali di vita dall'universo? L'economia sta ripartendo.
03
L'uscita dalla crisi. Fmi, crescita globale oltre il 6%
Lo scenario in ogni caso resta positivo sulla prospettiva di uscita dalla crisi, le nuove stime dell'outlook del Fondo monetario internazionale pubblicate oggi sono nette, la ripresa economica sta accelerando, la stima della produzione è di oltre il 6% anche se la crescita sarà a macchia di leopardo, ieri Wall Street ha battuto nuovi record, le Borse europee sono positive, tra gli investitori del Vecchio Continente la fiducia non era mai stata così alta dall'aprile del 2018 con un balzo dell'indice Sentix a 13,1 punti rispetto ai 5 di marzo. La via d'uscita è visibile, si chiama vaccino, nonostante i pesanti ritardi dell'Unione europea nella distribuzione delle dosi e lo stop and go sull'uso del vaccino AstraZeneca. Ecco il quadro globale proiettato dal Fmi:
Questo è il panorama della crescita nelle principali economie:
Stime di crescita per l'Italia? Secondo il Fmi il Prodotto interno lordo crescerà quest'anno del 4,2%, 1,2 punti in più rispetto alle previsioni di gennaio. Per il 2022 il Fondo prevede un Pil in aumento del 3,6%, invariato rispetto a gennaio. Vaccinate, il rimbalzo ci sarà.
Post scriptum. Il Fondo monetario internazionale è "favorevole a una minimum tax globale per le multinazionali". Lo ha detto la capo economista dell'istituto di Washington, Gita Gopinath, commentandola proposta avanzata dalla segretaria al Tesoro statunitense, Janet Yellen. Tassate pure, l'elusione fiscale resterà.
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Il mondo si avvia verso un new normal, con un nuovo ordine del post-coronavirus che si sta delineando. Non a caso oggi il premier Draghi ha fatto il suo primo viaggio ufficiale in Libia, punta sul campo da gioco naturale per il nostro paese, il Mediterraneo. Sta dicendo agli alleati - prima di tutto la Francia - che su quel terreno l'Italia ha un interesse nazionale e intende tutelarlo (finalmente, dopo una catena di errori).
04
La curva del petrolio
Andamento del prezzo del contratto future del Brent negli ultimi sei mesi:
I mercati anticipano il domani. I prezzi del petrolio sono in rialzo grazie, Stati Uniti e Cina sono in via di ripresa, l'attività in America nel mese di marzo ha toccato un massimo record, i servizi in Cina hanno registrato il maggior aumento di vendite negli ultimi tre mesi e il Regno Unito sta per rimuovere molte restrizioni all'attività economica dal 12 aprile. Fattori critici? Ovviamente la diffusione delle varianti, la lenta ripartenza dell'Europa, i nuovi lockdown, il virus in India (1.3 miliardi di persone, "solo" 80 milioni di vaccinati), il negoziato tra Stati Uniti e Iran sul nucleare, la tensione che sta accelerando tra l'Arabia Saudita e l'India, il governo di Nuova Dehli taglierà in maggio gli acquisti di petrolio saudita del 36%. La geopolitica si muove sulle reti dell'energia e sulla distribuzione del vaccino.
05
Missione Mediterraneo. Draghi in Libia
Mario Draghi a Tripoli con il premier libico Abdelhamid Dabaiba (Foto Ansa).Draghi a Tripoli ha incontrato il primo ministro libico, Abdelhamid Dabaiba, e assicurato l'impegno del nostro paese: "Questo è il mio primo viaggio da quando sono stato nominato presidente del consiglio, ed essa stessa è la dimostrazione dell'importanza di un legame storico tra i due Paesi. Voglio notare - ha spiegato - che è un momento unico per la Libia. Il governo di unità nazionale è stato riconosciuto legittimato dal Parlamento e sta procedendo alla riconciliazione nazionale. In questo senso, il momento è' unico per ricostruire un'antica amicizia e una vicinanza che non ha mai conosciuto pause". L'agenda italo-libica è piena di presente e futuro: infrastrutture, energia, sanità, cultura, sicurezza."Si vuole fare di questa partnership una guida per il futuro nel rispetto della piena sovranita' libica", ha commentato Draghi. Un passo importante l'abbiamo fatto.
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Il Mediterraneo è instabile, il vicino Oriente è una polveriera, l'Eurasia è in ebollizione. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
06
Tra Kiev e Mosca è Nato un altro problema
Sulla mappa del monitor continua a pulsare il quadrante dell'Eurasia, i difficili rapporti tra la Russia e gli Stati Uniti, con l'Unione europea in mezzo. Nel Donbass sono ripresi i movimenti di truppe, la crisi dell'Ucraina non è mai finita, il ministro degli esteri di Mosca, Serghei Lavrov, ha avvisato: "Siamo allarmati. E lo stiamo dicendo ai nostri colleghi europei, speriamo che a Washington ci sia una effettiva comprensione di ciò che sta accadendo", ha detto Lavrov in una conferenza stampa durante il suo viaggio in India. A Mosca hanno il radar puntato sull'appello fatto dal leder di Kiev Volodymyr Zelensky alla Nato per accelerare l'adesione dell'Ucraina all'Alleanza. Una mossa che farebbe balzare il sismografo del Cremlino, tanto che è arrivata subito una dichiarazione del portavoce, Dmitri Peskov: "Dubitiamo fortemente che l'adesione dell'Ucraina alla Nato possa aiutare il Paese a risolvere il suo problema interno in Donbass, anzi dal nostro punto di vista questo aggraverebbe ulteriormente la situazione". Secondo Peskov "non si puo' prescindere dall'opinione del popolo e se si chiede l'opinione di diversi milioni di persone che abitano nelle repubbliche autoproclamate (Donetsk e Lugansk), allora si capirà che l'appartenenza alla Nato per queste persone è una prospettiva profondamente inaccettabile". Traduzione: i russi a loro volta non staranno fermi.
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Tra i fatti che dal mondo rimbalzano a Roma, c'è una decisione a Bruxelles da guardare con attenzione: lo Stato francese diventa primo azionista di Air France.
07
Bruxelles, abbiamo un problema. Air France decolla, Alitalia no
Lo Stato francese avrà una quota vicina al 30% in Air France, (oggi è al 14,9%), dopo l'approvazione del piano di aiuti da parte della Commissione europea che ha posto alcune condizioni: Air France cederà 18 slot di volo ad altre compagnie all'aeroporto parigino di Orly. "La Francia contribuirà con una somma fino a 4 miliardi di euro per rafforzare il capitale di Air France e aiutare la compagnia aerea ad affrontare le difficolta' finanziarie derivanti dall'epidemia di Covid-19. Allo stesso tempo, il sostegno pubblico verrà fornito con vincoli, in particolare per garantire che lo Stato francese sia sufficientemente remunerato, e ulteriori misure per limitare le distorsioni della concorrenza", spiega la vice presidente esecutiva della Commissione, Margrethe Vestager, responsabile della Concorrenza.
Mentre il negoziato di Alitalia a Bruxelles non decolla, quello di Air France ha preso il volo. La Commissione ha ritenuto il piano francese conforme alle regole sugli aiuti di Stato e alle condizioni stabilite nel quadro temporaneo. Se sei anni dopo aver ricevuto l'aiuto alla ricapitalizzazione, la partecipazione dello Stato nella holding non viene ridotta in modo significativo in linea con il quadro di riferimento temporaneo, verrà notificato alla Commissione un piano di ristrutturazione di Air France. Fino al rimborso del 100% della ricapitalizzazione, Air France e la sua holding sono soggette a divieti sui dividendi, pagamenti di cedole non obbligatori e riacquisto di azioni proprie, la remunerazione della gestione sarà limitata e saranno vietati i pagamenti di bonus. Voleranno sotto tutela, ma voleranno e di questi tempi non è più un fatto scontato. Attendiamo le mosse di Palazzo Chigi su Alitalia, il negoziato è andato fuori pista, i sindacati premono per avere una soluzione che non sta in piedi, il governo ha un'idea di compagnia con meno aerei, meno personale, ma capace di stare in assetto di volo. Allacciate le cinture.
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Nel mondo della finanza, c'è una notizia che tiene banco. E sbanca il Credit Suisse.
08
Credit Suisse e la lezione di Gordon Gekko
Un doppio colpo: le avventure spericolate della società britannica Greensill e la crisi del fondo americano Archegos. Così Credit Suisse si è ritrovato nella palude e prevede di chiudere il primo trimestre del 2021 con una perdita prima delle tasse di "circa 900 milioni di franchi" (812,73 milioni di euro). Il risultato negativo include un accantonamento di 4,4 miliardi di franchi (3,97 miliardi di euro) causato dal crac di Archegos. Cadono le teste di due dirigenti, Brian Chin, il capo dell'investment banking, e Lara Warner, il chief risk officer per le questioni di compliance. In fondo, sono i pesci piccoli della vasca.
Siamo sempre là, al Gordon Gekko sceneggiato da Oliver Stone: "Io non amo le perdite, niente mi guasta le giornate più delle perdite!". Al Credit Suisse devono rivedere Wall Street.
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Manca il duello sulla piazza di Tombstone. Anzi no, eccolo, si sono rivisti... chi?
09
C'era una volta e non ci sarà più. Enrico e Matteo
22 febbraio del 2014, Palazzo Chigi, Enrico Letta passa la campanella a Matteo Renzi. Stretta di mano, senza mai guardarsi in faccia (Foto Ansa).Enrico Letta ha incontrato Matteo Renzi. La notizia non è di quelle che cambiano il mondo, ma ha un retrogusto di conti in sospeso e dunque finisce sul taccuino del titolare. I due sono in gelo dai tempi della "campanella" (passaggio di consegne a Palazzo Chigi che resterà nell'album della cronaca come il più scartavetrato che si ricordi) e poi l'ex segretario fiorentino è rimasto il "nemico interno" dell'ala zingarettiana. Il fatto ha più sfondo che sostanza politica, ma è un primo passo (e vedremo se ultimo o primo di una felpata serie) che Letta doveva fare e Renzi ha dato atto al neo-segretario del Pd di aver mutato in meglio la linea dem: "Il Pd sul governo ha cambiato posizione, era Conte o morte. Ora, grazie a Letta è un grande sostenitore di Draghi". Concessione finita là. Renzi non rinuncia a fare Renzi e dunque ecco l'avviso per il futuro: "A Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli, il Movimento Cinque Stelle celebra un fallimento. Secondo me quell'esperienza non è replicabile, quindi fossi nel Pd non farei l'accordo con i Cinque Stelle". Gong. Cosa farà Enrico? Resta tutta la distanza da Renzi, il resto della storia lo scopriremo presto, la partita di Roma si sta avvicinando e anche se la politica ci ha abituato a cose incredibili, vedere il Pd che appoggia la candidatura di Virginia Raggi ci sembra una scena ai confini della realtà. Nella Capitale siamo sospesi in aria, anche in questo caso, allacciamo le cinture e speriamo che qualcuno si ricordi di tirare giù il carrello per l'atterraggio. Buon viaggio.
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riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.