16 Aprile
Allacciate le cinture
Segnali di ripartenza. Balzo della produzione in Cina, riparte il mercato dell'auto, boom di immatricolazioni in italia (+497%), 300 mila nuove assunzioni delle imprese italiane in aprile. La pandemia sta finendo, il racconto della crisi nei talk show è fuori sincronia
Che succede? Il valzer dei colori del coronavirus continua, solo tre Regioni restano in rosso (Puglia, Sardegna, Valle d'Aosta) e la Campania torna arancione. Sali e scendi, vai e vieni, chiudi e apri. Più interessante - e utile per capire cosa sta accadendo intorno a noi - guardare altrove, a Mosca. Il Cremlino è favorevole a un faccia a faccia fra il presidente Vladimir Putin e presidente americano Joe Biden, vista l'esigenza di allentare la tensione fra i due Paesi. Lo ha detto il portavoce Dmitri Peskov, quindi parla Putin. Luogo candidato al summit? Helsinki, Finlandia.
È il disgelo? Non ancora. I dossier caldi per la Casa Bianca si moltiplicano, l'Iran ha iniziato a arricchire uranio al 60%, mentre sull'Ucraina la tensione resta alta, Merkel e Macron oggi ricevono il presidente ucraino Zelensky e a Mosca citofonano il messaggio: "Gli facciano capire che deve cessare definitivamente tutte le manovre sul fronte".
Con la Cina le cose non vanno meglio, oggi a Washington ci sarà l'incontro tra Biden e il premier giapponese Suga. Pechino oggi ha criticato Stati Uniti e Giappone: "No a interferenze, difenderemo la nostra sovranità". Allegria, a Hong kong è stato condannato per 14 mesi il magnate dei media Jimmy Lai.
Mario Draghi nel primo pomeriggio terrà una conferenza stampa sul Def e le misure per il rilancio dell'economia. Sarà la notizia del giorno tra qualche ora. Il premier ha riunito la cabina di regia per discutere di riaperture, attendiamo che ne parli tra poco.
Viviamo un momento surreale, le cose cominciano a marciare per il verso giusto, abbiamo ottimi segnali che arrivano dall'economia, ma nei talkshow televisivi, nel dibattito politico, nell'opinione mainstream, tutto va male. E invece no, i fatti raccontano un'altra storia, solo che gran parte degli opinion maker, degli intelligenti a prescindere, trova conveniente stare dalla parte...
Che succede? Il valzer dei colori del coronavirus continua, solo tre Regioni restano in rosso (Puglia, Sardegna, Valle d'Aosta) e la Campania torna arancione. Sali e scendi, vai e vieni, chiudi e apri. Più interessante - e utile per capire cosa sta accadendo intorno a noi - guardare altrove, a Mosca. Il Cremlino è favorevole a un faccia a faccia fra il presidente Vladimir Putin e presidente americano Joe Biden, vista l'esigenza di allentare la tensione fra i due Paesi. Lo ha detto il portavoce Dmitri Peskov, quindi parla Putin. Luogo candidato al summit? Helsinki, Finlandia.
È il disgelo? Non ancora. I dossier caldi per la Casa Bianca si moltiplicano, l'Iran ha iniziato a arricchire uranio al 60%, mentre sull'Ucraina la tensione resta alta, Merkel e Macron oggi ricevono il presidente ucraino Zelensky e a Mosca citofonano il messaggio: "Gli facciano capire che deve cessare definitivamente tutte le manovre sul fronte".
Con la Cina le cose non vanno meglio, oggi a Washington ci sarà l'incontro tra Biden e il premier giapponese Suga. Pechino oggi ha criticato Stati Uniti e Giappone: "No a interferenze, difenderemo la nostra sovranità". Allegria, a Hong kong è stato condannato per 14 mesi il magnate dei media Jimmy Lai.
Mario Draghi nel primo pomeriggio terrà una conferenza stampa sul Def e le misure per il rilancio dell'economia. Sarà la notizia del giorno tra qualche ora. Il premier ha riunito la cabina di regia per discutere di riaperture, attendiamo che ne parli tra poco.
Viviamo un momento surreale, le cose cominciano a marciare per il verso giusto, abbiamo ottimi segnali che arrivano dall'economia, ma nei talkshow televisivi, nel dibattito politico, nell'opinione mainstream, tutto va male. E invece no, i fatti raccontano un'altra storia, solo che gran parte degli opinion maker, degli intelligenti a prescindere, trova conveniente stare dalla parte dei peggioristi, il partito di gran lunga più vasto e rappresentato in Italia, è quello di coloro che parlano molto e non fanno niente, grande tribù. La ripresa sta arrivando, allacciate le cinture.
01
L'inverno del nostro scontento finirà
È vero che non viviamo nell'età dell'oro, è chiaro, lampante, cristallino, che stiamo faticosamente uscendo da una crisi economica devastante, che siamo in una dimensione psicologica inquietante, che sopra e sotto la depressione economica c'è una guerra culturale permanente, che gli strumenti di dominio della persona sono sempre più sofisticati (e si accompagnano alla dittatura del politicamente corretto, ne sono il complemento, la frusta quotidiana), ma bisognerebbe ricordare che non stiamo uscendo dalla Seconda guerra mondiale, tra le macerie e con milioni e milioni di morti, una difficile e lenta ricostruzione prima di tutto delle vite familiari. Gli eroi erano quelli di Dunkirk, di Stalingrado, di Varsavia, di Omaha Beach, uomini e donne che perivano sotto i colpi delle mitragliatrici, bambini uccisi dalle raffiche degli Stuka mentre andavano a scuola accompagnati dalle mamme, le corazzate americane che affondavano a Pearl Harbor con i marinai intrappolati nella stiva, le Due Torri crollate a New York e The Falling Man (foto simbolo dell'11 Settembre 2001, gran romanzo di Don DeLillo) sospeso nell'aria, l'orrore e la barbarie sono un'altra storia.
Dimentichiamo velocemente, il nostro oblìo è il consumo delle immagini ripetute fino alla perdita del senso. Un effetto descritto da Jean Baudrillard in Power Inferno. Il Duemila doveva aprirsi con il "baco del millennio", in realtà apriva un ventennio di terrore e guerra. Le Twin Towers, l'Afghanistan, l'Iraq, gli attentati in Europa, le primavere arabe che si sono rivelate lunghissimi e sanguinosi inverni. Nella sola campagna militare in Afghastinan (e Pakistan), secondo gli studi del Watson Institute della Brown University, sono morte circa 240 mila persone e sono stati spesi 2.2 trilioni di dollari. La tragedia dimenticata che oggi riappare con la decisione degli Stati Uniti e delle forze Nato di ritirarsi entro l'11 settembre di quest'anno. Tutto dimenticato.
Oggi c'è il presente del virus. E l'incapacità delle maggioranze rumorose di voltarsi indietro e guardare avanti. Questa crisi resta nello spirito, scava in profondità, lascia cicatrici, crea disaccordi, mette a dura prova le relazioni, le amicizie, gli amori (una parola infinita che non bisogna sprecare più, amore), svela verità e menzogna, mette a nudo la viltà e fa luce sulla fuga, fa splendere il dolore della parola non mantenuta. Preso atto di tutto questo, messa nel cassetto ogni passata illusione, si affronta la tempesta, bisogna andare avanti, c'è sempre un nuovo inizio. Come scrisse William Shakespeare nel Riccardo III:
Ormai l'inverno del nostro scontento / s'è fatto estate sfolgorante ai raggi di questo sole di York.
Tutto questo finirà. Rivedremo presto l'estate sfolgorante.
02
Il cambiamento del sapere
Là fuori è in atto uno straordinario cambiamento, lo vediamo dal balzo della produzione, dall'accelerazione di processi che erano in corso, dalla fusione di elementi un tempo distanti, dalla crisi della tecnica che da sola non può dare risposte e dallo splendore dell'intelligenza che sposa la scienza e il sapere umanistico. Cambieranno - sono già cambiate - molte cose, tante aziende moriranno, interi settori sono stati sconvolti dalla pandemia, sono mutati radicalmente gli stili di consumo, sono nate nuove imprese e altre ancora fioriranno. La vita non si ferma. Non l'hanno fermata le bombe, non la fermerà il coronavirus, l'estinzione dell'umanità è rinviata ancora una volta.
Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare duro. È vero ci sono le difficoltà, i soprusi, gli accidenti di ogni giorno, le minacce alla vita dell'uomo sulla Terra, più grandi di quanto si possa immaginare. Ma io non conosco altra formula che quella del lavoro e dello studio, della scrittura e della riflessione. Alzarsi presto la mattina con l'obiettivo di fare qualcosa di buono per sé e per gli altri. Avere l'umiltà di misurarsi con i propri limiti e cercare di superarli, ripensarsi, fare un balzo, non avere mai paura di sbagliare, costruire una storia solida che non si vedrà sempre oggi, la sua misura è nella longue durèe, nel tempo che un giorno, improvvisamente, sarà ritrovato. Può darsi che questo disegno non giunga in porto, che la vita finisca, che arrivi il The End quando non hai scritto neppure il primo capitolo della tua esistenza, che la tirannia del tempo che scorre ti opprima, che sarebbe bello poter tornare indietro, ma se pensi a questo, non farai mai niente di buono.
03
Tre rivoluzioni scientifiche
Siamo di fronte a una rivoluzione che fa parte di un trittico di cui abbiamo già scritto su List presentando l'ultimo libro di Walter Isaacson.
La prima rivoluzione, quando affrontò la biografia del genio assoluto, Albert Einstein. Fu l'impiegato dell'ufficio brevetti di Berna a lanciare agli albori del Novecento il primo stadio del missile della conoscenza, il razzo della fisica, la teoria della relatività, il ciclopico tuffo nell'immenso mistero dei buchi neri, un viaggio nel tempo arrivato fino a noi con la prima foto del mistero della potenza cosmica scattata dal telescopio Event Horizon il 10 aprile del 2019, in un tempo vicino e lontano che non conosceva ancora la pandemia.
La seconda rivoluzione è quella della tecnologia dell'informazione, la macchina di Alan Turing, la creazione del computer, la ragnatela della comunicazione globale, internet. Quella raccontata da Isaacson nella biografia dell'uomo della mela morsicata, Steve Jobs, e in Innovators.
La terza rivoluzione, quella che Isaacson fa suonare in The Code Breaker è la storia della scienza della vita che si fonde con la trama digitale, il momento in cui cade la barriera fisica tra il numero e il Dna, la struttura elicoidale dela vita diventa geometria e calcolo, storia e futuro. Come nasce (e muore) la vita?
***
Oggi ci sono almeno due notizie che lampeggiano sul monitor e confermano che il quadro sta mutando con grandissima rapidità, certificano che il nostro dibattito tutto ripiegato sull'ombelico italico è completamente fuori sincronia rispetto a quello che sta accadendo sul campo da gioco della realtà.
04
Il balzo della produzione in Cina
Architettura e libri in Cina,. "The most beautiful bookstore" a Chengdu City, nella provincia di Sichuan (Foto Sipa Asia via Zuma).Prima notizia, la Cina corre e, piaccia o meno, è la conferma che il mondo sta entrando nel suo new normal post-pandemico. Non è il paradiso, ma neppure l'inferno. Vediamo i numeri.
La Cina cresce del 18,3% nel primo trimestre 2021, trainata dalla ripresa della domanda interna ed esterna e dal sostegno del governo alle piccole imprese. Il balzo registrato oggi è l'incremento più alto dal 1992 - cioè da quando la Cina ha cominciato le registrazioni periodiche dei dati economici - anche se rimane poco al di sotto delle attese di una crescita del 19% per i primi tre mesi dell'anno.
Cresce del 14,1% su base annua la produzione industriale nel mese di marzo scorso, al di sotto delle attese di una crescita al 18%, mentre le vendite al dettaglio segnano un +34,2% nello stesso mese, poco al di sopra del 33,8% registrato per i mesi di gennaio e febbraio scorsi, e molto al di sopra delle attese di un +28%. L'Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino ha invitato alla cautela. "Lo scenario internazionale è complicato da elevate incertezze e instabilità", ha dichiarato il portavoce, Liu Aihua, e "le fondamenta della ripresa economica interna non sono ancora solide". Nel 2020, la Cina è stata l'unica grande economia a evitare la contrazione, registrando una crescita del 2,3%, e nel 2021 è vista in crescita dell'8,4%, secondo le ultime proiezioni del Fondo Monetario Internazionale. La previsione è molto al di sopra del prudente target fissato il mese scorso dal primo ministro Li Keqiang di una crescita al di sopra del 6%, con l'obiettivo di creare 11 milioni di nuovi posti di lavoro.
***
Il futuro è a Oriente. Cosa può fare l'Occidente? Intanto deve riaccendere la fabbrica, tornare alla civiltà della macchina. Lavoro.
05
Tutti a bordo, riparte l'auto
Gli interni della Honda E, auto elettrica giapponese.Seconda notizia. Il mercato dell'auto comincia a dare segni di ripresa. Quello dell'automotive è un settore in rapidissima evoluzione, l'auto avrà un grande futuro nel mondo post-pandemico. Vediamo i numeri.
A marzo le immatricolazioni di nuove autovetture nell'Unione europea sono aumentate dell'87,3%, un balzo dovuto alle restrizioni Covid in vigore l'anno scorso. Sono state vendute 1.062.446 nuove Auto rispetto alle 567.253 di marzo 2020. Lo riferisce l'Acea precisando che l'Italia ha visto il maggiore aumento (+497,2%), seguita da Francia (+191,7%) e Spagna (+128,0%). Anche il mercato tedesco ha mostrato forti rialzo, con vendite in aumento del 35,9% a marzo. Toccato il fondo, si risale (mai iniziare a scavare).
A marzo, sempre secondo i dati Acea, le vendite di auto del gruppo Stellantis nell'Unione europea sono state 251.489, in aumento del 177,4% rispetto a marzo del 2020; la quota di mercato è salita dal 16% al 23,7%. Nell'Unione Europea, più Efta e Gran Bretagna l'aumento è stato del 140,9% e la quota di mercato è passata da 14,2 a 21%.
Altri segnali? Vengono dalla Germania, dove Daimler (auto e camion) ha registrato un'impennata dell'utile operativo del primo trimestre a causa dell'aumento dei prezzi dei veicoli e della forte domanda in Cina. Il dato è oltre le aspettative. Il brand tedesco ha presentato una versione elettrica della sua berlina di punta, la Mercedes-Benz Classe S, e ha riferito che l'Ebit adjusted è balzato a 5 miliardi di euro, dai 719 milioni di un anno prima. Gli analisti stimavano un aumento al massimo a 4 miliardi.
***
La macchinina brun brun vivrà un grande cambiamento e una rinnovata stagione. Non è solo un tema di motorizzazione e design, siamo nel campo dell'immaginario, della libertà di movimento. E sicurezza. Ricordo un pezzo che scrissi sulla Citroen DS riprendendo il libro Miti d'oggi di Roland Barthes.
06
Lamiera, vetro, connessione. La Citroen DS e il design dell'esistenza
Citiamo Roland Barthes non a caso, il mito della Citroen DS raccontato in un libro del 1957, Miti d'oggi, diventato a sua volta icona di un passaggio del moderno, è un elemento importante per capire come la percezione dell'oggetto (l'automobile) non sia più in sintonia con il soggetto (il proprietario dell'auto), ecco un brano:
Fino a ieri la macchina superlativa dipendeva di più dal bestiario della potenza; ora diventa più spirituale e più oggettiva, e malgrado alcuni compiacimenti neomaniaci (come il volante vuoto), eccola più casalinga, meglio intonata a quella sublimazione dell’utensilità che oggi si ritrova nella nostra economia domestica: il cruscotto somiglia più a una cucina moderna che alla centrale di un’officina: le lamelle sottili di lamiera opaca, ondulata, le levette coi pomelli bianchi, i quadranti molto semplici, la stessa discrezione delle parti nichelate, tutto questo significa una sorta di controllo esercitato sul movimento, concepito ormai come comfort più che come prestazione. Si passa visibilmente da un’alchimia della velocità a un assaporamento della guida.
Ancora, sulla connessione degli elementi:
Nella DS si ha l’embrione di una nuova fenomenologia della connessione, come se si passasse da un mondo di elementi saldati a un mondo di elementi giustapposti e solidali solo in virtù della forma meravigliosa.
Sulla composizione e forma dei materiali:
La Déesse è visibilmente esaltazione del vetro, e la lamiera in essa è solo una base. Così i vetri non sono finestre, aperture tagliate nel guscio oscuro; sono grandi pannelli d’aria e di vuoto, con la bombatura distesa e brillante delle bolle di sapone, la sottigliezza dura di una sostanza più entomologica che reale.
Sulla sensazione tattile e fusione con la persona al volante:
Le lamiere, le giunture vengono toccate, palpate le imbottiture, provati i sedili, carezzati gli sportelli, maltrattati i cuscini; davanti al volante, si mima la guida con tutto il corpo.
Impossibile oggi dedicare queste righe a un'automobile della borghesia.
L'auto presentata come una scultura. La Citroen Ds al Salone internazionale dell'automobile di Amsterdam del 1963.La Citroen DS faceva parte di un album di "conquiste" che oggi sono state serializzate senza sorpresa. Guardate con attenzione i video pubblicitari delle automobili: puntano su elementi che sono "esterni" all'auto pur essendo incorporati nella sua scocca, le connessioni wifi, i social, la navigazione gps, tutto è diventato improvvisamente "elettronico", "digitale", "connesso", cominciano a sottintendere che non guiderai, alcune auto... volano. Siamo tra la via del vodoo digitale e il soprannaturale. Non importa più che tecnologia abbia il motore, quanto sia sicuro l'abitacolo, quanto "la macchina" sia funzionante e funzionale, il design, il segno della forma, perde significato, acquista centralità la comunicazione del mezzo in movimento, l'oggetto connesso. L'intima essenza svanisce, è la fine del fine dell'oggetto: muoversi. Se tutto è indifferenziato, iperconnesso e banalizzato, perché mai dovrei acquistarlo? Lo noleggio, lo condivido, il suo valore è quello del tempo e non del possesso.
07
La rivoluzione del lavoro. Rifare l'Homo Faber
Le forze della contemporaneità sono in movimento, bisogna surfare sull'onda, non venirne travolti. I peggioristi dicono che il mondo del lavoro non si riprenderà più, che tutto è rovina fumante. Non è così, tutto ciò che è intorno a noi si sta semplicemente - e inesorabilmente - trasformando. L'ho scritto all'inizio di questa pandemia, non è la fine del mondo, al termine di questo viaggio saremo in un altro mondo e le sfide che ci attendono sono eccezionali, è una stagione dove brillano gli uomini e le donne che sanno affrontare il tempo di guerra. Il lavoro? Vediamo un po' di cambiamenti in corso.
L'Economist ricorda che Adam Smith nel 18° secolo si lamentava del lavoro nel settore industriale in Scozia affermando che aveva il potenziale di "rendere così tanto stupidi e ignoranti i lavoratori quanto è possibile diventarlo per una creatura umana". In certi casi è andata come predetto da Smith, ma in realtà i begli anni del passato non sono affatto belli. E in ogni caso i numeri pre-pandemici sono quelli di una situazione decisamente florida: nel 2019 i paesi ad econonomia avanzata avevano il tasso di disoccupazione più basso dagli anni Sessanta, in America (allacciate le cinture, siamo in era Trump), i non occupati tra i neri erano al tasso più basso di sempre, come in Gran Bretagna. Situazione più che buona anche per la disoccupazione giovanile.
Con la pandemia, è arrivato il disastro, ma anche in questo caso quello che si vede è un grande cambiamento che s'accompagna a nuove opportunità. Stamattina sono usciti i dati di Unioncamere dicono che in aprile sono 305 mila le assunzioni programmate dalle imprese e 984 mila per il trimestre aprile-giugno. Quasi 14mila i contratti di lavoro in più rispetto a marzo 2021 (+4,7%). Non siamo ancora ai livelli pre-pandemici, ma le cose si stanno muovendo, il mercato sta programmando la riapertura dell'economia, siamo ancora a 110 mila contratti in meno nel confronto con aprile 2019 (-26,4%). La sfida è quella di accettare il cambiamento, convertire le attività obsolete, innovare il mercato del lavoro. Rifare l'Homo Faber.
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4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.