21 Giugno

Draghi, Sanchez e la necessità di cercare altre sponde

Italia e Spagna hanno interessi comuni, un forte interscambio commerciale, ma la dialettica è diversa rispetto al passato. Il tema dell'immigrazione è quello più complesso, non basta l'Europa, servono alleanze nel Mediterraneo. Oltre i buoni sentimenti, il retroscena di un incontro che marca differenze e opportunità

di Maite Carpio

Il primo faccia a faccia di venerdì scorso a Barcellona tra il premier Mario Draghi e il suo omologo spagnolo Pedro Sánchez è passato un po’ troppo in sordina. Doveva essere un vero e proprio bilaterale tra due paesi che hanno tanti interessi (e problemi molto seri) in comune, ma è diventato la cronaca della consegna dell’ennesimo premio a Draghi (sempre meritato, per carità) per il suo ruolo nella costruzione dell’Europa e per la sua indiscussa bravura come economista e uomo delle istituzioni, davanti ad una platea costituita principalmente da imprenditori e tecnocrati. Il che va benissimo, considerando che il deus ex machina della premiazione (il riconoscimento era stato concesso prima di diventare primo ministro, ma non consegnato per via del Covid)  è stato un Enrico Letta, segretario del Pd, che provava ad avvicinare il presidente Draghi verso la tendenza di sinistra che il segretario preferisce, quella più politicamente corretta. 

Invece l’incontro aveva un’importanza politica rilevante per entrambi le parti. Vediamo il dietro le quinte. Le relazioni diplomatiche tra i due paesi non sono andate sempre bene, basta ricordare il pessimo rapporto che correva tra Romano Prodi e José Maria Aznar. A ristabilire l’intesa ci ha pensato Giuseppe Conte che non sentendosi sicuro come Draghi nelle cancellerie europee che contano, cercò l’alleanza con Sánchez. I due celebrarono in piena sintonia il loro primo bilaterale nel 2020 (il precedente era avvenuto 6 anni prima, nel 2014) e insieme costituirono un fronte comune, in piena pandemia, per spingere Bruxelles ad tentare di fare quello che sembrava impossible: il Recovery Fund, andare sui mercati finanziari a cercare risorse sotto la bandiera dell’Unione, far passare l’idea di concedere a i due paesi sovvenzioni a fondo perduto. Un successo. Senza quella alleanza non sarebbe mai passata l’idea di un’Europa solidale che quando...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play