15 Luglio

Il ruolo di Draghi per l'Italia e chi scherza col fuoco

Emergono piani per mettere in difficoltà il governo durante il semestre bianco, ma chi vuol indebolire il premier dimentica quella che Plechanov chiamava la "funzione della personalità nella storia". Conte e Letta, Salvini e Meloni, velleità, disegni e opportunità. Perché l'Italia non può permettersi un disastroso sottosopra. Una nota di Fabrizio Cicchitto

di Fabrizio Cicchitto

Stanno giocando con il fuoco, ma non se ne rendono conto. Qualcuno dovrebbe spiegare al trio Travaglio, Conte, Casalino - che sta preparando le bombe a mano, i cecchini, i kamikaze per prendersi la rivincita sull’usurpatore Draghi non appena scatterà il semestre bianco - che gli spread e le società di rating sono in campo h24 e non si autosospendono sulla base della diversità dei colori delle fasi istituzionali di questo o quel paese: picchiano senza pietà se ritengono che in una singola nazione, per di più storicamente fragile, il quadro politico e l’equilibrio economico sono destabilizzati per l’intervento di forze inattendibili e avventurose.

In assenza di partiti seri, affidabili, guidati da gruppi dirigenti professionali allora vale quello che uno studioso marxista all’inizio del secolo XX, Georgij Plechanov, ha definito “la funzione della personalità nella storia”.

Georgij Valentinovič Plechanov, padre del marxismo russo, in una foto del 1917.

Oggi nel nostro paese, per ragioni storico-politiche che sarebbe troppo lungo ripercorrere, questo ruolo è svolto dal presidente Draghi. Non si tratta di un’attribuzione di ruolo fatta in modo arbitrario e capriccioso. Nel 2011-2012, quando tutto rischiava di saltare per aria, quale presidente della Banca centrale europea Draghi, con appropriate parole, è riuscito a salvare l’Europa, l’euro, l’Italia mettendo in scacco non dei disturbatori dilettanti, ma niente meno che la Bundesbank, contrastata con argomentazioni tecniche assai robuste e aggirata sul piano politico attraverso una interlocuzione diretta con Frau Merkel che fu convinta che la tenuta dell’euro e dei paesi dell’Europa meridionale era decisiva anche per la Germania.

Senza Draghi o con Draghi azzoppato (ma è da escludere che egli si lasci rinchiudere da un governo allo sbando) la contrapposizione fra centro-destra e centro-sinistra rischierebbe di risolversi in uno scontro cieco fra due schieramenti che presentano entrambi forti elementi di...


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