20 Agosto
Ritirata continua
Biden sotto pressione. Difende la decisione di lasciare l'Afghanistan in un secondo discorso che serve a riparare (male) i danni fatti dal primo. Cita gli alleati e la Nato, annuncia un vertice del G7, punta al rientro a casa dei soldati e al fronte interno, ma il caos di Kabul lo fa apparire debole
Che succede? La ritirata dell'Afghanistan sta cominciando a far sentire il suo reale impatto. Stasera Joe Biden ha parlato di nuovo agli americani, la seconda volta in pochi giorni. Lo fa nel giorno in cui il Wall Street Journal rivela che il segretario di Stato, Anthony Blinken, era stato avvisato dall'ambasciata di Kabul su un collasso totale di fronte a un ritiro repentino e a una rapida avanzata dei Talebani. Un mese dopo, il crollo è avvenuto. E le notizie sul terreno sono drammatiche: caccia ai giornalisti, porta a porta, il parente di un cronista della Deutsche Welle è stato ucciso. Si sa poco su cosa sta accadendo a Kabul, niente delle province. I Talebani lanciano messaggi, ma le notizie che trapelano sono preoccupanti. Tutto questo agli Stati Uniti neo-isolazionisti non interessa più. Il discorso ha un obiettivo di politica interna: chiudere la guerra, sventolare la bandiera americana l'11 settembre e cercare di capitalizzare il ritiro nelle elezioni di medio-termine. Lo scenario internazionale? Non è più una priorità dell'agenda americana. Cosa ha detto il Presidente degli Stati Uniti?
01
Biden annuncia un G7, cita gli alleati e pensa al fronte interno
Ci ha provato, dopo il disastroso discorso dell'altro ieri, Joe Biden torna alla Casa Bianca per parlare di fronte alle telecamere, in compagnia dei silenti Kamala Harris e Anthony Blinken, due elementi coreografici. L'obiettivo diplomatico è quello di recuperare gli alleati che aveva "dimenticato" nella sua prima sortita. Dunque ecco comparire gli "alleati e la Nato" e guarda caso emerge il tema della credibilità degli Stati Uniti. Biden afferma: "Nessuno dei nostri alleati l'ha messa in discussione". Sappiamo che non è così e l'impatto della decisione è stato grande sull'Unione europea e la Nato.
Biden annuncia un vertice straordinario del G7 per la prossima settimana, questo basterà a tenere buoni...
Che succede? La ritirata dell'Afghanistan sta cominciando a far sentire il suo reale impatto. Stasera Joe Biden ha parlato di nuovo agli americani, la seconda volta in pochi giorni. Lo fa nel giorno in cui il Wall Street Journal rivela che il segretario di Stato, Anthony Blinken, era stato avvisato dall'ambasciata di Kabul su un collasso totale di fronte a un ritiro repentino e a una rapida avanzata dei Talebani. Un mese dopo, il crollo è avvenuto. E le notizie sul terreno sono drammatiche: caccia ai giornalisti, porta a porta, il parente di un cronista della Deutsche Welle è stato ucciso. Si sa poco su cosa sta accadendo a Kabul, niente delle province. I Talebani lanciano messaggi, ma le notizie che trapelano sono preoccupanti. Tutto questo agli Stati Uniti neo-isolazionisti non interessa più. Il discorso ha un obiettivo di politica interna: chiudere la guerra, sventolare la bandiera americana l'11 settembre e cercare di capitalizzare il ritiro nelle elezioni di medio-termine. Lo scenario internazionale? Non è più una priorità dell'agenda americana. Cosa ha detto il Presidente degli Stati Uniti?
01
Biden annuncia un G7, cita gli alleati e pensa al fronte interno
Ci ha provato, dopo il disastroso discorso dell'altro ieri, Joe Biden torna alla Casa Bianca per parlare di fronte alle telecamere, in compagnia dei silenti Kamala Harris e Anthony Blinken, due elementi coreografici. L'obiettivo diplomatico è quello di recuperare gli alleati che aveva "dimenticato" nella sua prima sortita. Dunque ecco comparire gli "alleati e la Nato" e guarda caso emerge il tema della credibilità degli Stati Uniti. Biden afferma: "Nessuno dei nostri alleati l'ha messa in discussione". Sappiamo che non è così e l'impatto della decisione è stato grande sull'Unione europea e la Nato.
Biden annuncia un vertice straordinario del G7 per la prossima settimana, questo basterà a tenere buoni gli alleati? Non si sa, ma c'è ben poco da fare, se l'America si ritira gli altri obbediscono. Biden non può dire che l'operazione sia priva di rischi. "Lasciatemi essere chiaro tutti gli americani che vorranno tornare a casa, noi li porteremo a casa. Non posso promettere quale sarà il risultato finale o che sarà senza rischio di perdite, ma come comandante in capo vi prometto che mobiliterò ogni risorsa necessaria. E come americano sono grato ai coraggiosi uomini e donne delle forze armate americane che stanno portando avanti questa missione. Sono incredibili". Biden ammette di non poter espandere la sicurezza oltre i confini dell'aeroporto con i soldati, di fatto naviga a vista, spera che il negoziato con i Talebani regga ancora per il tempo che serve per l'evacuazione (in)completa, almeno fino al 31 agosto e poi si vedrà (e anche questa data non è certa).
Il vero obiettivo di Biden è tutto ripiegato sulla politica interna americana, dunque esaltazione del "ritorno a casa" delle truppe, della "più grande operazione di evacuazione che possiamo fare solo noi", ma contemporaneamente non sa ancora quante persone gli americani debbano far rientrare (si calcola che siano 300 mila gli afghani che in 20 anni hanno collaborato con gli Stati Uniti - e rischiano la vita), conferma di aver fatto rientrare i giornalisti americani ("lavorando in coordinamento con il management di New York Times, Washington Post e Wall Street Journal, siamo riusciti con successo a evacuare tutti e 204 impiegati in Afghanistan, imbarcandoli su un aereo militare), avvisa i Talebani ("sono stato chiaro: qualsiasi attacco alle operazioni di evacuazione all'aeroporto di Kabul avrà una risposta immediata") e rivendica la decisione del ritiro - nonostante i dispacci del Dipartimento di Stato che parlavano di un tracollo - spiegando che "abbiamo avuto ogni genere di dispaccio, ogni genere di avvertimento, io ho preso la decisione, la responsabilità finisce con me, è stata una mia decisione" e "l'ho presa ascoltando il largo consenso". Sarà come dice il Presidente, nessun dubbio, ma un'amministrazione che aveva ordinato il ritiro ora ha un Presidente che va in tv e dice agli americani: "Abbiamo 6 mila truppe in Afghanistan". Le ha raddoppiate, chiaro che c'è qualcosa che non va. Ha qualche speranza? Certo, ma i danni provocati sono tanti. Ha bisogno di tempo.
02
La speranza? Che gli americani dimentichino la disfatta di Kabul
Biden fa un'operazione di comunicazione con una neppure tanto segreta speranza. Alla Casa Bianca pensano che prima o poi le immagini dell'aeroporto di Kabul verranno dimenticate dagli americani e sostituite da altre priorità e emergenze (questo raccontava un servizio di Reuters stamattina, dunque ispirato dalla stessa amministrazione). Si tratta di un vecchio gioco, è ovvio che in cima all'agenda della popolazione ci sono i fatti domestici e per gli abitanti dell'America di mezzo è ben più urgente e interessante quello che accade a Kansas City e non a Jalalabad. Quelle immagini, questa tragedia, agli occhi degli americani sono una cosa diversa: l'incapacità della presidenza di far fronte a una crisi di cui sapevano, la disorganizzazione. Non è in discussione il ritiro, ma come l'amministrazione dem lo ha fatto. E dunque i fatti di Kabul resteranno, avranno un peso quando si tornerà a votare, l'appuntamento è per le elezioni di medio-termine dell'anno prossimo.
03
La Nato cerca l'uscita rapida
Nel frattempo, la gestione della crisi è da guinness dei fiaschi militari. Il vertice dei ministri degli Esteri della Nato ha sancito l'ovvio dei popoli. "La nostra priorità sono le evacuazioni" ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg, finora sono andati via in 18 mila, ma il numero è enorme e addirittura il Pentagono ieri non sapeva neppure quanti fossero i cittadini americani da trasferire. Sul piano politico, la notizia è che la Nato esce da questa storia come un'istituzione bombardata dal discorso di Joe Biden. Sul piano pratico, gli alleati cercano di uscire da Kabul senza ulteriori danni, in questa chiave vanno lette le parole di Boris Johnson sulla situazione che sta "leggermente migliorando" e vi è stata una "stabilizzazione" all'aeroporto. "Ieri - ha aggiunto Johnson - siamo riusciti a portare via mille persone e anche oggi altre mille". Completare la ritirata, non c'è altro piano.
04
Così Joe ha bombardato l'Alleanza
Un aereo da trasporto Boeing C-17 Globemaster della Nato impegnato nelle operazioni di evacuzione da Kabul (Foto Epa).L'editorial board del Wall Street Journal sottolinea lo stato precario dell'Alleanza con un articolo che ricorda alcuni fatti: "Ricordate quando il candidato Joe Biden diceva che l'America "ha bisogno di un leader che il mondo rispetti"? A quanto pare il presidente Biden l'ha dimenticato". Il giornale della piazza finanziaria più importante del mondo commenta senza pietà e ricorda alcuni fatti a Biden, facciamo l'elenco:
- "Ha danneggiato le relazioni dell'America con i suoi alleati, specialmente in Europa".
- Gli alleati hanno inviato "migliaia di truppe in 20 anni" e "più di 1.100 soldati sono stati", inoltre "miliardi di dollari sono stati spesi nell'operazione militare e nello sforzo di ricostruzione".
- "Hanno adempiuto così ai loro obblighi dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre che ha portato alla prima invocazione della clausola di mutua autodifesa del trattato di fondazione della NATO (l'articolo 5, ndr)".
- "Il ritiro di Biden dall'Afghanistan è uno schiaffo per gli alleati che erano contrari, ma lui lo ha fatto".
- "Nel suo discorso di lunedì Biden ha fatto solo un accenno alla NATO e nessuno agli alleati europei".
- "Il primo ministro britannico Boris Johnson, dopo aver chiesto un colloquio telefonico, ha dovuto aspettare un giorno e mezzo per parlare con Biden".
- "Non c'è da stupirsi che i leader europei siano apoplettici. Il ministro della difesa britannico Ben Wallace ha definito l'accordo Trump-Biden con i talebani "un accordo marcio", in un'intervista. Mercoledì in Parlamento, Tom Tugendhat - presidente della commissione affari esteri della Camera dei Comuni che ha servito nelle forze britanniche in Afghanistan - ha definito Biden "vergognoso" per aver dato la colpa della ritirata all'esercito afghano".
- "La stampa dice che la cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto al suo partito conservatore che crede che Biden si sia ritirato "per ragioni di politica interna".
- "Il presidente francese Emmanuel Macron fu criticato aspramente nel 2019 per aver detto che la Nato sta vivendo una "morte cerebrale". Biden lo ha fatto sembrare preveggente, e la meraviglia è che Macron è stato troppo educato questa settimana per sottolinearlo. I leader francesi stanno ora pianificando la crisi dei rifugiati che Parigi teme che Biden abbia innescato in Europa".
- "Il fallimento di Biden mette in pericolo la Nato, offre una prova evidente che i presunti internazionalisti liberali dell'America sono in ritirata globale quanto alcuni repubblicani di Trump".
- "Altri alleati se ne stanno accorgendo. Il presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, ha avvertito questa settimana che alla luce della ritirata degli Stati Uniti, "l'unica opzione di Taiwan è di diventare più forte e più unita, rafforzando la nostra determinazione a proteggerci". Biden ha detto di aver ordinato il ritiro per concentrarsi sull'Asia, ma il risultato è che a Taiwan dopo la decisione sull'Afghanistan ora nessuno più gli crede.
Che cosa ha mostrato Biden? La mancanza di leadership. Chi ha queste qualità in giro per il mondo? Due persone che si sono incontrate oggi, stanno su sponde opposte, ma hanno interessi comuni e una lunga amicizia, dunque si parlano. E la differenza con quello che fa Biden si vede. Chi sono?
05
Vecchi amici. Merkel e Putin al Cremlino
Il presidente russo: "L'operazione degli Stati Uniti in Afghanistan non può essere descritta come un successo". La cancelliera: "Ho chiesto a Putin di scarcerare Navalny"
Fiori al Cremlino. Vladimir Putin e Angela Merkel durante l'incontro a Mosca (Foto Epa).La cancelliera Angela Merkel è volata a Mosca per la ventesima volta e ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin (incontro che si svolgeva mentre il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg faceva il ventriloquo degli americani e parlava della minaccia russa), i due hanno mostrato come si fa politica: parlando e cercando un punto di incontro, la sintesi di posizioni che in principio appaiono inconciliabili. È il "metodo Merkel" ed è la stessa cancelliera a spiegarlo: "Sono stata molte volte in Russia e negli anni ho sempre avuto contatti costanti. Non sempre è stato facile, ma il tentativo è sempre stato quello di trovare compromessi. Non c'è alternativa più sensata al cercare dei compromessi. Sono sempre stata convinta che anche a fronte di sistemi politici differenti si debbano tenere dei canali di dialogo aperti. Ritengo che non parlarsi semplicemente non sia un'opzione". Bene, dunque Germania e Russia hanno portato avanti il progetto del gasdotto Nord Stream 2 contro il parere negativo degli americani ("mancano solo 15 chilometri e l'Europa non ha una fonte di energia più affidabile del gas russo", ha commentato Putin, proprio mentre il Dipartimento di Stato imponeva altre sanzioni alla Russia e Biden firmava un ordine esecutivo), ha mantenuto relazioni commerciali, la linea telefonica tra Berlino e Mosca non si è mai interrotta e Merkel ha usato il pugno quando è stato necessario. Putin ha regalato a Merkel i fiori (è l'ultimo incontro a Mosca da cancelliera della Germania), lei ha tenuto alta la bandiera anche oggi: "Ho chiesto a Putin di scarcerare Navalny" e lui, Putin, ha risposto che l'attivista "non è in carcere per la sua attività politica ma per i suoi reati" e dunque bisogna E' stato condannato per i suoi reati" e "nessuno dovrebbe nascondersi dietro attività politiche in caso di violazione della legge".
E sull'Afghanistan? Qui il quadro è quello di una coalizione occidentale sconfitta e la Russia che dopo il ritiro da Kabul, si prende una rivincita. Merkel e Putin sono d'accordo su un punto, bisogna negoziare con i Talebani per le evacuazioni (e non sarà facile), ma l'uomo del Cremlino sul resto fa il tiro al bersaglio contro gli Stati Uniti. Dunque la comunità internazionale non può imporre in Afghanistan "valori esterni" (non ne avrebbe in ogni caso la forza, in questo momento), poi fa una lezione di realpolitik dicendo che "è necessario procedere dal fatto che i talebani sono al potere in Afghanistan per evitare la disintegrazione del Paese" e, infine, un tocco di classe, da consumato capitano d'alto mare: "L'operazione degli Stati Uniti in Afghanistan non può essere descritta come un successo, ma soffermarsi a discutere sui risultati della campagna Usa non è tra i nostri interessi". La pandemia ha accelerato i processi storici, l'America sta declinando, la corazzata Russia che tutti davano per affondata dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, sta ancora navigando. Non bastano le eliche e i cannoni, sul ponte serve un capitano che non lascia la nave mentre infuria la tempesta.
***
Come chiudiamo questo numero serale di List? Alziamo lo sguardo verso il cielo.
06
Blue Moon
Domenica ci sarà da guardare la "Blue Moon" e qualcuno penserà che il nostro caro satellite si tingerà di blu. No, si tratta solo della Luna piena, un fatto che accade una volta al mese, ma questa sarà la terza Luna piena di una stagione che ne prevede quattro. La tredicesima Luna. Una grande Luna illuminerà la notte con i due grandi pianeti del nostro sistema solare, Giove e Saturno (si vedono benissimo in questo periodo, cercateli). Potete osservare lo spettacolo domenica sul Virtual Telescope dalle ore 20:30. Voliamo nella notte.
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in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.