1 Ottobre

Clima, energia, microchip e "bla bla bla"

Mercato dell'auto in caduta verticale a settembre per la crisi dei semiconduttori. Draghi va da Greta: l'elogio del movimento dei giovani, l'ecologismo e il fatto inesorabile che la transizione si fa con i produttori. Condanna e pena, il caso Lucano

 Che succede? Viviamo tempi interessanti (forse troppo), la storia procede a balzi e a strappi, non è un percorso lineare. Vediamo grandi e piccoli fatti addensarsi all'orizzonte, come una tempesta. Prendiamo il barometro, vediamo come si muovono gli elementi, nuvole, lampi, schiarite, venti e tempeste. È tutta una questione di cambiamento climatico. Non è una battuta, ormai il dibattito è monopolizzato dal politicamente corretto, dunque ecco i "ggiovani" parlare di "giustizia climatica" e - tenetevi forte - "capitalismo estrattivista" (ma come parlano?).

La realtà sembra essere un problema secondario. Dunque arriva l'inverno e del gas, della sua disponibilità, del suo prezzo, pari non importi un fico secco a nessuno, invece è un problema di sicurezza nazionale. Se ne accorgeranno tutti con le bollette e gli approvvigionamenti a singhiozzo. A questo tema si lega quello dell'evoluzione tecnologica dell'automobile, il mito dell'auto elettrica (per ora resta tale, mettete le colonnine per la ricarica e ne riparliamo) e il fatto più che concreto della crisi della produzione legata alla carenza di microchip.

"Fatti, non parole", diceva uno slogan della Rex degli anni Settanta (allora proprietà della famiglia Zanussi) quando l'industria non si nascondeva dietro gli spot "green" ma mostrava il suo ottimo prodotto. Bene, uno dei numeri da seguire per sapere, per capire quale direzione sta prendendo la contemporaneità, è proprio quello delle vendite di automobili. Bene o male, segnala un trend. Allacciate le cinture, seguite il titolare di List. 

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Auto, vendite a picco per la crisi dei microchip

Non ci sono i microchip, non ci sono neppure le auto da vendere.  I dati di Francia e Giappone sul mercato automotive stamattina sono eloquenti. Il calo in Francia è del 20,5% a settembre rispetto a settembre 2020, con 133.835 nuove immatricolazioni di auto. Nei primi nove mesi del 2021, le vendite di...


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