8 Novembre
L'inverno, il coronavirus e la caccia alla Fortuna
Boom dei contagi in Germania. Cosa significa per l'Europa la quarta ondata, la tenuta dell'Italia e l'impatto sul Pil. Elon Musk e la Borsa via social, un referendum su Twitter per vendere una quota di Tesla. L'Australia: venderemo carbone per decenni. Francia, Zemmour corre verso il ballottaggio
Che succede? Qualche giorno fa i leader del G20 a Roma hanno tirato la moneta voltando le spalle alla Fontana di Trevi. Sono tutti in cerca di Fortuna e, come vedremo, ne avranno un gran bisogno, il mondo è complesso, incattivito, quello che sembrava finito (il coronavirus) non lo è ancora. Serve tempo, un po' di realismo (non tutti si vaccineranno) e determinazione. Prima o poi bisognerà accettare la presenza del virus, il suo impatto, la sua mortalità. Chi non si vaccina sa cosa rischia.
A Montecitorio ha riaperto il Transatlantico, è la prima volta dai tempi del Covid, i giornalisti potranno tornare a fare il loro lavoro, fine del confinamento. È una buona notizia e contrasta con le cronache del coronavirus che vedono correre la quarta ondata. In Italia la situazione è più che buona, ma in Europa va male, in Germania il tasso di incidenza è da record. Che cosa dobbiamo aspettarci? Chiusura e misure di contenimento negli Stati dove la vaccinazione ha dei "buchi". La situazione della Germania per l'Italia è da monitorare, è il nostro principale partner, un mercato dove il nostro export va bene. aQuesto momento di difficoltà di Berlino (e degli altri paesi europei) avrà certamente un impatto sull'economia del quarto trimestre e i mesi successivi del 2022, i lockdown sono letali e per l'Italia potrebbe tradursi in un rallentamento della crescita: abbiamo un obiettivo del Pil fissato al 6,1% (risultato che l'Istat considera acquisito - che non significa certo), manca un mese e mezzo alla chiusura dell'ultimo trimestre dell'anno. Ce la faremo? Abbiamo ottime possibilità di mettere a segno il colpo, nonostante le incertezze che cominciano a addensarsi sullo scenario economico.
01
Pil a + 6%, cosa potrebbe cambiare (anche in meglio)
Le stime di Mazziero Research pubblicate oggi elencano una serie di...
Che succede? Qualche giorno fa i leader del G20 a Roma hanno tirato la moneta voltando le spalle alla Fontana di Trevi. Sono tutti in cerca di Fortuna e, come vedremo, ne avranno un gran bisogno, il mondo è complesso, incattivito, quello che sembrava finito (il coronavirus) non lo è ancora. Serve tempo, un po' di realismo (non tutti si vaccineranno) e determinazione. Prima o poi bisognerà accettare la presenza del virus, il suo impatto, la sua mortalità. Chi non si vaccina sa cosa rischia.
A Montecitorio ha riaperto il Transatlantico, è la prima volta dai tempi del Covid, i giornalisti potranno tornare a fare il loro lavoro, fine del confinamento. È una buona notizia e contrasta con le cronache del coronavirus che vedono correre la quarta ondata. In Italia la situazione è più che buona, ma in Europa va male, in Germania il tasso di incidenza è da record. Che cosa dobbiamo aspettarci? Chiusura e misure di contenimento negli Stati dove la vaccinazione ha dei "buchi". La situazione della Germania per l'Italia è da monitorare, è il nostro principale partner, un mercato dove il nostro export va bene. aQuesto momento di difficoltà di Berlino (e degli altri paesi europei) avrà certamente un impatto sull'economia del quarto trimestre e i mesi successivi del 2022, i lockdown sono letali e per l'Italia potrebbe tradursi in un rallentamento della crescita: abbiamo un obiettivo del Pil fissato al 6,1% (risultato che l'Istat considera acquisito - che non significa certo), manca un mese e mezzo alla chiusura dell'ultimo trimestre dell'anno. Ce la faremo? Abbiamo ottime possibilità di mettere a segno il colpo, nonostante le incertezze che cominciano a addensarsi sullo scenario economico.
01
Pil a + 6%, cosa potrebbe cambiare (anche in meglio)
Le stime di Mazziero Research pubblicate oggi elencano una serie di fattori che possono incidere sul risultato finale della nostra crescita per il 2021, leggiamo la nota:
1. Un ritorno aggressivo in Europa dei contagi, che prima o poi potrebbe indurre criticità anche nel nostro Paese, sebbene il livello elevato delle vaccinazioni costituisca un argine naturale alla penetrazione e all'affollamento delle strutture sanitarie. Da questo punto di vista le attività più soggette ai cali di fatturato sono quelle relative all'intrattenimento,
2. Il forte incremento dei prezzi, alimentari freschi e beni energetici in particolare, che potrebbero minare la fiducia dei consumatori e indebolire il ritmo degli acquisti soprattutto durante le festività natalizie. L'elevata inflazione, giunta alla soglia del 3%, impatta sui salari più bassi e può determinare un calo dei consumi.
Traduzione dello scenario in numeri? Eccolo:
Sono numeri ottimi anche nella proiezione peggiore. Sono dati che danno un quadro che purtroppo non corrisponde alla qualità del dibattito politico.
Che facciamo? Un punto nave sullo scenario italiano. Bonaccia fissa.
02
Contagi e Quirinale, il rap nazionale
Siamo inondati dal rumore di uno sgangherato rap nazionale:
Sì Pass / No Pass / lockdown! / Sì Vax / No Vax / piazza! / salvare il Natale / terze dosi / come l’Austria / piazza! / Sì obbligo / No obbligo.
A questo sottofondo isterico s’aggiunge la marcetta del Quirinale:
Sì Draghi / No Draghi / Sì Draghi / No voto / Sì Draghi / Sì voto / No Draghi / No voto / Casini al Colle/ Draghi a Chigi/ Franco a Chigi / Draghi al Colle / Draghi per sempre / Draghi per niente.
Il risultato è il seguente: non succede niente. Perché niente può succedere prima del panettone e dello spumante, del pranzo di Natale e del cenone (siamo sinceri, un vero incubo), del passaggio della Befana con le scarpe tutte rotte e di un altro paio di settimane di (com)passione per quelli che questa storia devono perfino raccontarla.
Il virus? Aumenteranno i contagi e le ospedalizzazioni in gran parte tra i non vaccinati, si tratta di un problema di terapie intensive e ricoveri, dunque bisogna solo attendere il numero di coloro che entrano e soprattutto non escono dall’ospedale. Non ci sarà nessun lockdown, non siamo nel 2020, la quota di vaccinati in Italia è alta e in aumento. I non vaccinati? Molti si ammaleranno, ma la quota di non immunizzati è destinata a scendere, accadrà più lentamente, ci saranno altri incentivi (e disincentivi) per la vaccinazione, la cavalleria della scienza andrà avanti.
La politica? Il governo va avanti con il suo programma (votato dai partiti), deve passare la legge di bilancio in Parlamento entro fine anno, il Recovery Plan ha bisogno di gambe per stare in piedi, si vedono i limiti del sistema istituzionale, le tagliole burocratiche piazzate nel percorso dell’esecutivo, il deficit culturale del Parlamento e dei gruppi. La palude italiana è immensa, paziente, affamata, silente. Perfino un tipo dritto come Draghi rischia di sprofondarvi, più il tempo passa e più i partiti pensano in qualche modo di disfarsene, il premier non fa parte del loro mondo, la sua presenza mette in luce la loro incompetenza, è in atto un logoramento inesorabile e in questa operazione di lenta demolizione del totem chi sogna la restaurazione, il rassicurante tran tran (verso il vuoto dove cadono sempre gli altri, i poveri), ha un grande alleato, il sistema di sotto-potere delle burocrazie inamovibili che in Italia se ne fotte dell’eccezione, conferma sempre la regola della propria eternità. Un ricco establishment (che non potrà mai essere élite) espanso a dismisura, protetto e pasciuto dal groviglio di norme, nominato a vita, sempre presente a se stesso, obbediente a quello di turno, mai fedele alle istituzioni della Repubblica.
Non ci resta che attendere con pazienza il calendario, quello che davvero conta. Gli eventi seguiranno. Sono cose importanti - e spesso gravi - ma accadono in una realtà sospesa, in perenne ciclostile e con il talk show permanente a basso costo che mostra da due anni sempre le stesse facce con le parti in commedia già scritte: il Pro Vax, il No Vax, il virologo, un paio di parlamentari coreografici. Che noia. Il titolo di Repubblica dell’altro ieri era esemplare sul gioco dell’oca nell’Italistan, aveva in prima pagina un bel “salvare il Natale”, esattamente come un anno fa. Siamo insuperabili, abbiamo realizzato il ciclo dell’eterno ritorno non dopo secoli, ma dopo 12 mesi. Il futuro? Siamo ottimisti, applausi.
03
La Germania tutta rossa
No, non è tornato il Partito comunista, la Germania è rossa perché l'incidenza del coronavirus è ai livelli di guardia:
Il tasso di incidenza settimanale del Covid è salito a quota 201,1 ogni 100 mila abitanti, il record assoluto da quando è scoppiata la pandemia. Il precedente record, pari a 197,6 casi ogni 100 mila abitanti, risale al 22 dicembre 2020. Nel Paese il tasso di vaccinazione è inferiore al 70%.
04
Elon Musk e la Borsa via social
Elon Musk è un geniale folletto dell'industria che si diverte a solleticare gli umori dei suoi fan via Twitter. Nel fine settimana ha lanciato un sondaggio online in cui chiedeva ai suoi 62 milioni di follower se vendere o no il 10% delle sue azioni Tesla per poi pagare le tasse sulla cessione.
Siamo al Colosseo elettronico, dunque l'esito del sondaggio è stato il seguente: hanno risposto sì 3,5 milioni di utenti, il 58%. Oggi il 10% di Tesla vale circa 21 miliardi di dollari. "Rispetterò il risultato del sondaggio qualunque esso sia", ha detto Musk.
Musk può cambiare idea? Tutto è possibile, ma andrebbe incontro certamente a un'indagine delle autorità di Wall Street. Tasse? Quelle federali sono pari al 20%, mentre in California si fermano al 12,3%. Conseguenze (in)attese: stamattina a Francoforte il titolo perde quasi il 7%, più tardi vedremo la reazione di Wall Street. Il populismo social applicato alla finanza. Virtuale? No, reale. Come il carbone australiano.
05
L'Australia: venderemo carbone per decenni
Il mondo non è quello che dipingi nei tuoi desideri, è quello che viene plasmato dalla necessità. Così l'Australia mette in chiaro come funziona il mondo nella realtà, non proprio quello che emerge dalla retorica dell'ambientalismo insostenibile: venderemo carbone per decenni. "Abbiamo detto molto chiaramente che non chiuderemo le miniere di carbone e non chiuderemo le centrali a carbone", ha affermato il ministro australiano delle risorse Keith Pitt all'emittente ABC. Il carbone australiano è tra i migliori al mondo, dunque "continueremo ad avere mercati per decenni nel futuro. E se loro stanno comprando... be', noi stiamo vendendo. Se non saremo noi a vincere quel mercato, lo farà qualcun altro", ha aggiunto Pitt che ha concluso così: "Meglio un prodotto australiano di alta qualità, che fornisce posti di lavoro australiani e costruisce l'economia dell'Australia, piuttosto che quello che proviene dall'Indonesia o dalla Russia o da altri paesi".
06
Sondaggio Le Figaro: Zemmour al ballottaggio per la prima volta
Per la prima volta nella campagna presidenziale, il sondaggio di IFOP-Fiducial per LCI e Le Figaro vede il non-candidato Eric Zemmour passare al secondo turno.
Se Xavier Bertrand diventasse il candidato di Les Républicains (è il favorito), Zemmour farebbe un exploit piazzandosi davanti a Marine Le Pen (17% contro 16%). La vittoria al primo turno e nei ballottaggi finora è sempre del presidente Emmanuel Macron che vince in tutte le sfide dirette. La campagna è lunga, Zemmour semina.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con tre immagini sull'aurora.
07
Aurora e immortalità
L'immagine è del 4 novembre, foto scattata a Bonneville Salt Flats, nello Utah, è l'effetto della tempesta magnetica innescata dal brillamento solare di fine ottobre.
Questo scatto invece è della Stazione Spaziale Internazionale, 30 ottobre, Oceano Pacifico, poco dopo aver superato il Canada:
Terza e ultima immagine, sempre degli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, Oceano Indiano, tra l'Australia e l'Antartide, foto scattata il 20 ottobre:
Aurora, Eos, va letto un passo de"Il mito greco", collezione dei Meridiani, il volume dedicato agli dèi. Aurora ottiene per il suo amante mortale, Titono, il dono della vita eterna ma si dimentica di chiedere quello della giovinezza, ciò che rende divini, "il sogno nel punto in cui il ciclo della bellezza è al suo colmo". Il povero Titono fu sì immortale, ma "invecchiò senza fine e il suo corpo accartocciato lo costrinse a un destino peggiore della morte, condannato com'era a degradarsi e imbruttirsi per l'eternità". Che pena, Titono. I miti greci, il nostro ieri, oggi e domani. Brillare, ma per sempre, senza mai spegnersi. L'aurora passa, il mito resta.
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7. Obblighi e garanzie dell'Utente
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7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
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assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
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che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
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8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
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danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.