10 Novembre
Biotech, energia, mobilità. Tre mosse, una rivoluzione
La pandemia ha spaccato la storia, c'è un prima e un dopo. General Electric si spacchetta in tre aziende. Macron rilancia il nucleare francese. Volkswagen sfida Tesla (che crolla a Wall Street) sull'auto elettrica. L'Italia? Non scoppia perché ha una coppia che regge tutto, Mattarella e Draghi
Che succede? Il mondo ribolle, siamo in presenza di un riassetto profondo che si dispiega su tre settori della contemporaneità: biotech, energia e mobilità, tutto elevato dalla potenza del calcolo, dalla digitalizzazione, dal software. Abbiamo un paio di notizie che sono la traccia, il sentiero, i sassolini di Pollicino. Sono temi che s'affacciano di rado nelle prime pagine dei giornali, non fanno notizia in televisione, i nostri talk show sono la fiera del No Vax, un istruttivo dibattito sull'ombelico (che non è neppure quello del mondo). L'informazione di qualità, quella che segue i trend e li spiega, impagina e racconta un'altra storia. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Gevolution. General Electric si (ri)fa in tre
La notizia del giorno, quella che fa brillare la direzione di marcia del futuro è questa: General Electric, un'azienda con 129 anni di storia, il simbolo della Corporate America, sarà spacchettata in tre aziende pubbliche, tutte quotate in Borsa, che saranno attive nei seguenti settori: sanità, energia e aviazione. La prima a nascere sarà l'azienda della sanità, all'inizio del 2023, nel frattempo le tre entità GE Renewable Energy, GE Power e GE Digital si riuniranno per poi essere separate dal gruppo all'inizio del 2024. Infine, nascerà la terza azienda, quella dell'aviazione.Semplificazione del business, concentrazione, ricerca e sviluppo sui settori che promettono di curvare lo spazio del domani.
Chi si ferma è perduto. La pandemia ha tagliato in due la storia, c'è un prima e un dopo. La sanità va verso la profilazione della cura, l'accelerazione nella ricerca e scoperta di nuovi farmaci, la biologia beneficia della digitalizzazione e di una sperimentazione sempre più rapida. La creazione dei vaccini anti-coronavirus è la prova di quanto scrivo, siamo già in un altro mondo. General Electric segue questa scia, fa una...
Che succede? Il mondo ribolle, siamo in presenza di un riassetto profondo che si dispiega su tre settori della contemporaneità: biotech, energia e mobilità, tutto elevato dalla potenza del calcolo, dalla digitalizzazione, dal software. Abbiamo un paio di notizie che sono la traccia, il sentiero, i sassolini di Pollicino. Sono temi che s'affacciano di rado nelle prime pagine dei giornali, non fanno notizia in televisione, i nostri talk show sono la fiera del No Vax, un istruttivo dibattito sull'ombelico (che non è neppure quello del mondo). L'informazione di qualità, quella che segue i trend e li spiega, impagina e racconta un'altra storia. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Gevolution. General Electric si (ri)fa in tre
La notizia del giorno, quella che fa brillare la direzione di marcia del futuro è questa: General Electric, un'azienda con 129 anni di storia, il simbolo della Corporate America, sarà spacchettata in tre aziende pubbliche, tutte quotate in Borsa, che saranno attive nei seguenti settori: sanità, energia e aviazione. La prima a nascere sarà l'azienda della sanità, all'inizio del 2023, nel frattempo le tre entità GE Renewable Energy, GE Power e GE Digital si riuniranno per poi essere separate dal gruppo all'inizio del 2024. Infine, nascerà la terza azienda, quella dell'aviazione.Semplificazione del business, concentrazione, ricerca e sviluppo sui settori che promettono di curvare lo spazio del domani.
Chi si ferma è perduto. La pandemia ha tagliato in due la storia, c'è un prima e un dopo. La sanità va verso la profilazione della cura, l'accelerazione nella ricerca e scoperta di nuovi farmaci, la biologia beneficia della digitalizzazione e di una sperimentazione sempre più rapida. La creazione dei vaccini anti-coronavirus è la prova di quanto scrivo, siamo già in un altro mondo. General Electric segue questa scia, fa una strambata, cambia rotta, taglia in orizzontale e va in profondità sul business verticale. L'energia è l'altra chiave che apre tutte le porte.
Mentre scrivo, la Casa Bianca afferma che chiederà all'Opec di aumentare la produzione. Biden è in pieno testacoda: da un lato proclama al mondo che l'era degli idrocarburi è finita, dall'altro chiede alle petro-monarchie di estrarre più petrolio. Ha sbagliato completamente i tempi d'azione e ora di fronte all'aumento del prezzo della benzina e del gas annaspa. Il Bren è di nuovo a quota 85 dollari al barile (grafico qui sopra), dall'inizio dell'anno ha guadagnato il 60% e il 25 ottobre scorso ha toccato quota 86,70 dollari al barile, il prezzo massimo degli ultimi tre anni. C'è domanda e al resto ci pensano i limiti imposti alla produzione dall'Opec. La realtà, inesorabile, onesta, puntuale. Forse poco "green" e politicamente corretta, ma solida.
***
Che facciamo? Un salto in Italia. Poi torniamo alle cose che cambiano il mondo.
02
Draghi tira dritto: la manovra non cambia
Giornata lunga, senza notizie che impongono un cambio di spartito poi, nel pomeriggio inoltrato, il Presidente della Repubblica imprime un'altra direzione alla giornata politica fissando i punti cardinali della chiusura della legislatura. Mentre Mattarella pronunciava il suo discorso davanti ai sindaci italiani, Mario Draghi a sua volta fissava il chiodo per appendere il quadro della legge di bilancio: non ci saranno altri cambiamenti da parte di Palazzo Chigi ("il disegno di legge di bilancio è stato approvato formalmente dal Consiglio dei ministri nella riunione di giovedì 28 ottobre. per questo motivo non si rende necessario alcun nuovo passaggio o esame in cdm", fanno sapere fonti di Palazzo Chigi), dunque le pressioni dei partiti sono respinte - con garbo istituzionale ma decisione - e la manovra va in aula senza "ritocchi" all'ultimo minuto. Sarà il Parlamento a decidere come e quanto emendarla. Ancora una volta, il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio appaiono come gli unici due elementi stabili in un quadro politico balcanizzato, con tensioni nelle coalizioni (sfilacciate) e all'interno dei singoli partiti. Il governo va avanti con il programma, il ministro dell'Economia, Daniele Franco, dalla riunione dell'Eurogruppo sottolinea come siano stati "conseguiti 28 obiettivi su 51 per 2021, l'Italia tornerà al livello pre crisi nel primo trimestre del 2022".
03
Quirinale. Il semestre bianco è a colori
Il semestre bianco è a colori. Sergio Mattarella in un discorso all'assemblea dell'Anci, a Parma, traccia il finale della legislatura mentre si concludono i suoi sette anni al Quirinale. Un discorso che è un punto fermo in uno scenario politico dove i partiti stentano a trovare una direzione. L'intervento del Presidente davanti all'associazione dei sindaci è significativo, pragmatico, impregnato di buon senso, con uno stop al non-sense di posizioni che sono contro la ragione e la maggioranza degli italiani. Pubblichiamo il discorso integrale, è un documento che merita riflessione.
di Sergio Mattarella
Rivolgo un saluto cordiale alla Presidente del Senato, alle altre autorità, a tutti i presenti.
Saluto cordialmente e ringrazio per le parole di accoglienza nei miei confronti – e per il video – Antonio Decaro, Enzo Bianco, Luca Vecchi.
Che bella realtà quest’assemblea, Presidente Decaro!
Saluto Stefano Bonaccini, Presidente di questa Regione e Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma.
La sua città, oltre a ospitare l’ANCI, è tuttora capitale della cultura. A causa del Covid, ha dovuto rinviare i suoi programmi ma ha tenuto fede agli impegni; e il prolungamento di questo suo ruolo assume il significato di un ponte per la ripartenza.
Rivolgo un saluto davvero molto caloroso ai sindaci qui presenti e, loro tramite, a tutti gli amministratori locali d’Italia, a tutti i consiglieri comunali.
La dedizione quotidiana dei sindaci è stata decisiva per far fronte sul campo, unitamente all’impegno degli operatori sanitari, alla crisi che il nostro Paese ha dovuto affrontare con la pandemia.
Una prova difficile, in tanti momenti drammatica, che ha evidenziato la capacità di coesione della nostra società.
Desidero anch’io, come ha fatto il Presidente Decaro, in questa sede, esprimere un ricordo e rivolgere un pensiero di riconoscenza agli amministratori locali che hanno perduto la vita a fianco dei loro concittadini a causa del virus.
Abbiamo dato dimostrazione di saggezza e di volontà di ripresa. È stato fatto un grande lavoro. Occorre adesso prevenire e contrastare le ulteriori, pericolose insidie, che provengono dai nuovi contagi.
Il tempo della responsabilità non è ancora concluso.
Soprattutto grazie ai vaccini – e grazie al senso di responsabilità e al rispetto degli altri e delle regole manifestati dalla quasi totalità dei nostri concittadini - siamo riusciti a superare il tornante più impervio, abbiamo riconquistato importanti spazi di normalità, di libertà, e siamo incamminati su un percorso nuovo dove si può tornare a progettare, a costruire, a operare per un futuro migliore anche rispetto a quello che si presentava prima della comparsa della pandemia, come ha detto poc’anzi Antonio Decaro, come dimostra del resto l’andamento della nostra economia.
Le istituzioni comunali hanno dato risposte a persone e imprese, a famiglie e ad attività economiche in affanno, e adesso le stanno accompagnando nella ripartenza, avendo presenti squilibri antichi che si sono aggravati e nuove linee di frattura che sono comparse.
I Comuni hanno contribuito a una risposta delle istituzioni del nostro Paese, una risposta complessiva del Paese, una risposta che è divenuta nei mesi sempre più convergente.
Non era scontato.
Di questa leale collaborazione è giusto dare atto ai sindaci, all’ANCI.
La solidarietà si è dimostrata, oltre che un valore civile di primaria grandezza, una forza essenziale per progredire.
Preziosa si è dimostrata l’articolazione istituzionale del nostro Paese, con le sue tradizioni municipali. I Comuni, le Regioni, le Province, i diversi territori, con le espressioni sociali, con i corpi intermedi, con le piccole e medie imprese accanto alle più grandi, con l’associazionismo, con il volontariato.
Siamo stati colpiti più duramente di altri durante la prima fase della pandemia, ma la nostra ricca conformazione sociale si è espressa positivamente nell’azione comune e sta prevalendo.
Non possiamo rimuovere le cautele, perché abbiamo oggi davanti a noi opportunità inedite e grandi potenzialità, che hanno acquisito caratteri di concretezza grazie anche a scelte europee di alto valore politico.
Dobbiamo essere in grado di trasformare le opportunità in realizzazioni capaci di migliorare il nostro modello sociale, di accelerare nelle transizioni ecologica e digitale, di offrire alle giovani generazioni una società non compromessa da ipoteche insostenibili.
Dopo essere stati tra gli artefici della resilienza, adesso i Comuni sono chiamati ad assumere responsabilità non meno importanti nel Piano nazionale di ripresa.
Il senso del titolo scelto per questa assemblea: “Rinasce l’Italia. I Comuni al centro della nuova stagione” sembra confermare appunto che le municipalità sono ben consapevoli delle responsabilità che competono loro.
Quote consistenti dei progetti inseriti nel PNRR – come ha sottolineato il presidente Decaro - sono assegnati a Comuni e Città metropolitane.
Si tratta di progetti di grande rilievo da cui possono dipendere un miglioramento della qualità del vivere, una spinta alla modernizzazione del Paese, una crescita sia nella capacità di competere sia nell’esercizio dei diritti. Quando si affrontano temi come la sostenibilità sociale e ambientale, lo sviluppo digitale, i piani urbani, le misure per le aree interne, le implementazioni delle infrastrutture materiali e immateriali, i Comuni devono essere anche essi protagonisti di un percorso in cui si legano innovazione ed equità.
La tradizione autonomistica in Italia non ha mai ceduto alla tentazione di avere un connotato dissociativo. Al contrario, si è sempre manifestata come fattore di coesione, nel senso che la responsabilità verso l’intera comunità comincia dalle radici.
Non possiamo vanificare la grande opportunità che si presenta avanti a noi.
È la nostra priorità. Ad essa vanno subordinati interessi parziali.
Come poc’anzi bene ha detto Antonio Decaro “non vi sarà un’altra occasione”.
I programmi dei Comuni d’Italia sono parte di grande rilievo, integrante di un processo di cambiamento che l’Europa intende promuovere, sostenere, e dove possibile accelerare. Un rilancio dell’Europa come attore globale, che poggia anche sulla forza delle sue città, delle sue regioni, delle istituzioni nazionali e di quelle comunitarie.
Il PNRR è occasione significativa per riprogettare il Paese, per il cambiamento, per ridurre ed eliminare i divari tra realtà urbane e zone rurali, per mettere in valore risorse come quelle montane, da tempo esposte al declino. È una sfida difficile che ci costringe a ripensare modelli di vita, distribuzione e accesso ai servizi, dopo decenni in cui la spinta al risparmio di risorse pubbliche, ha inciso profondamente e non sempre raggiungendo gli obiettivi.
Le ridotte opportunità nelle aree interne configurano un indebolimento dei diritti di cittadinanza.
Anche per questo la mobilità in chiave sostenibile e non limitata alla connessione tra le sole aree metropolitane, la riqualificazione delle periferie, l’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, la diffusione delle reti ultra-veloci nelle aree interne come nei centri urbani, i processi di sviluppo digitale, la transizione energetica fino a pervenire al livello zero di emissioni, sono temi che compongono il quadro di un impegno storico a cui siamo chiamati come comunità nazionale.
Amministrare una istituzione locale richiede oggi, accanto alla cura quotidiana della gestione dei servizi, un’accresciuta capacità di previsione e di lungimiranza.
L’amministrazione locale, in maggioranza o in opposizione, è un grande esercizio di vita democratica: nei suoi confronti va espresso rispetto e considerazione da parte delle altre istituzioni e dei cittadini.
Il riconoscimento del valore del ruolo di chi amministra è parte della dignità delle istituzioni democratiche del nostro Paese.
A questo riguardo il Parlamento è impegnato nell’esame di proposte di legge che includono richieste sostenute dall’ANCI anche sul doveroso tema delle responsabilità degli amministratori locali.
La Repubblica si nutre delle esperienze delle comunità raccolte nelle autonomie che la animano. Anche per questo, va rivolta attenzione particolare ai sintomi di disaffezione che talvolta si manifestano.
La soluzione non consiste in una ulteriore verticalizzazione della vita politica bensì, al contrario, con pazienza, nell’ampliamento delle istanze di partecipazione dei cittadini, a tutti i livelli.
Non ci si deve disorientare di fronte alle difficoltà. Non ci si deve rassegnare a quella che può apparire indifferenza verso la cosa pubblica.
Occorre recuperare il consapevole coinvolgimento dei cittadini. E vorrei suggerire cautela nel ricorrere a misure che sembra possano ovviare a difficoltà momentanee e che, tuttavia, inciderebbero sui modelli di partecipazione democratica, accettandone la riduzione di livello.
La democrazia è la base della vita della Repubblica: se si indebolisce nella vita dei Comuni – come di ogni livello istituzionale – ne risente l’intera società.
I Comuni sono sempre stati ambiti decisivi della vita democratica del nostro Paese e luoghi della sua crescita.
L’ANCI, anche nelle sue articolazioni regionali, ha sempre dimostrato di avere uno sguardo di prospettiva, di non nutrire mere logiche rivendicazionistiche, per essere, piuttosto, capace di puntare ad offrire un modello positivo per l’intera società nazionale.
È questo il contributo che, ancora una volta, gli amministratori locali possono dare, unendo fra loro l’impegno per dare vita concreta a un Piano di ripresa efficace e l’impegno per la partecipazione dei cittadini.
Il ruolo delicato e centrale di sindaci e amministratori di ogni Regione attira purtroppo, talvolta, minacce che, con preoccupante frequenza, provengono da ambienti malavitosi e da violenti.
Queste minacce a chi con impegno serve la propria comunità costituiscono un’aggressione alla nostra democrazia e vanno severamente contrastate.
In queste ultime settimane manifestazioni non sempre autorizzate hanno tentato di far passare come libera manifestazione del pensiero l’attacco recato, in alcune delle nostre città, al libero svolgersi delle attività. Accanto alle criticità per l’ordine pubblico, sovente con l’ostentata rinuncia a dispositivi di protezione personale e alle norme di cautela anticovid, hanno provocato un pericoloso incremento dei contagi.
I sindaci, indipendentemente dalle loro appartenenze, si sono trovati ancora una volta in prima fila e hanno saputo schierarsi in difesa della sicurezza e della salute dei propri concittadini.
Le forme legittime di dissenso non possono mai sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli: dobbiamo sconfiggere il virus, non attaccare gli strumenti che lo contrastano e lo combattono.
E in ogni caso atti di vandalismo e di violenza sono gravi e inammissibili e suscitano qualche preoccupazione, sembrando, talvolta, raffigurarsi come tasselli, più o meno consapevoli, di una intenzione che pone in discussione le basi stesse della nostra convivenza.
Presidente Decaro, Signori Sindaci, Signore Sindache, non posso concludere questo saluto senza un pensiero rivolto in solidarietà e impegno rinnovato e sostegno ai Comuni colpiti dai terremoti negli anni passati. A loro, come ha fatto poc’anzi Antonio Decaro, vanno rinnovati vicinanza e sostegno.
Davanti a noi si presenta una stagione di grandi prospettive e di decisioni impegnative.
I Comuni ne saranno certamente un motore.
La Repubblica ha fiducia nella propria capacità di uscirne più forte.
Buon lavoro. Buona assemblea.
***
Mattarella coglie il momento delicato: l'inverno della quarta ondata.
04
La Babele pandemica della quarta ondata
Confusione. Siamo a Babele, dopo due anni di pandemia, ancora c’è chi non ha capito come funziona il coronavirus. Come tutte le epidemie, ha un suo ciclo, la sua forza e debolezza dipende dai nostri comportamenti, dalle contromisure, dall’immobilismo, dalla frenesia, dall’ordine e dal disordine con cui la affrontiamo.
Pieter Bruegel il vecchio, La Torre di Babele.Il virus ha la pazienza dell’essere che obbedisce alle leggi del cosmo, costruzione e trasformazione della biologia che attiva e disattiva azioni e reazioni, mentre l’uomo occidentale (l’Asia ha un’altra cultura, oggi più viva, sotterranea e celeste) è un assemblaggio biologico mortale che si immagina immortale in un tempo senza miti eterni, non riconosce il tempo, lo consuma facendosi sorprendere nel momento finale - la morte - senza aver dato un senso alla propria esistenza. Allevato a dosi quotidiane di consumo rapido, egli desidera che tutto finisca in fretta (perfino se stesso, nell’acuto momento in cui vede che cosa non è stato); senza Dio, non ha una cosmogonia dove collocare la presenza del male (il virus) e se stesso (il bene incarnato nell'Io Invincibile); deluso dalla scienza a cui attribuiva il potere di (tras)formare tutto, confuso da stormi gracchianti di virologi da palcoscenico, fradicio di talk show, si ritrova smarrito in una gelida notte nordica, privo di stelle e punti cardinali, un vichingo in mezzo al mare che brandisce una spada di gesso nel vuoto; non (ri)conosce la politica come strumento del bene comune, vi si aggrappa per calcolo, senza rispettarla, pronto a rinnegarla per nuove religioni digitali che offrono una risposta conveniente; apre come un pagliaccio sulla pista del circo l’ombrello dello scientismo e del cospirazionismo, sviluppando un altro virus, quello del manicheismo che impone tribunali, processi sommari e roghi; “mors tua vita mea” è il suo spirito solo e in compagnia, praticato durante il lockdown, canticchiando come un idiota sui balconi, esibito dal sempre garantito nel reddito come status immutabile dove ha imparato l’arte del (non) ora et (non) labora, un imboscato permanente; i suoi figlioli, ben pasciuti e ricchi, mai stati poveri e in guerra, cresciuti a brioche, spirano come tempeste d’ignoranza e intolleranza; quest’uomo non è affatto migliore rispetto a ieri, è un prototipo di disperazione pronto a trasformarsi in aguzzino allo specchio, un essere tragicomico; è come il Don Chisciotte descritto da Milan Kundera ne “L’arte del romanzo”:
Mentre Dio andava lentamente abbandonando il posto da cui aveva diretto l'universo e il suo ordine di valori, separato il bene dal male e dato un senso ad ogni cosa. Don Chisciotte uscì di casa e non fu più in grado di riconoscere il mondo. Questo, in assenza del Giudice supremo, apparve all'improvviso in una temibile ambiguità; l'unica Verità divina si scompose in centinaia di verità relative, che gli uomini si spartirono fra loro. Nacque così il mondo dei Tempi moderni, e con esso il romanzo, sua immagine e modello.
Intendere, come fa Descartes, l'io pensante come il fondamento di tutto, essere dunque soli di fronte all'universo, è un atteggiamento che Hegel, a giusto titolo, giudico eroico.
Intendere, come fa Cervantes, il mondo come ambiguità, dover affrontare, invece che una sola verità assoluta, una quantità di verità relative che si contraddicono (verità incarnate in una serie di io immaginari chiamati personaggi), possedere dunque come sola certezza la saggezza dell'incertezza, richiede una forza altrettanto grande.
Che cosa vuol dire il grande romanzo di Cervantes? Sull'argomento si è scritto molto. C'è chi pretende di vedere in questo romanzo la critica razionalista del fumoso idealismo di Don Chisciotte. Altri vi vedono l'esaltazione di questo stesso idealismo. Entrambe le interpretazioni sono sbagliate, perché vogliono trovare alla base del romanzo non un interrogativo, ma un assunto morale.
L'uomo sogna un mondo in cui il bene e il male siano nettamente distinguibili, e questo perché, innato e indomabile, esiste in lui il desiderio di giudicare prima di aver capito. Su questo desiderio sono fondate le religioni e le ideologie. Esse possono conciliarsi con il romanzo solo traducendo il suo linguaggio di relatività e di ambiguità nel loro discorso apodittico e dogmatico. Religioni e ideologie esigono che qualcuno abbia ragione: o Anna Karenina è vittima di un despota ottuso, o Karenin è vittima di una donna immorale; o K., innocente, schiacciato da un tribunale ingiusto, o dietro il tribunale si nasconde la giustizia divina e K. è colpevole.
In questo “aut-aut” è racchiusa tutta l'incapacità di sopportare la sostanziale relatività delle cose umane, l'incapacità di guardare in faccia l'assenza del Giudice supremo. Ed è questa incapacità che rende la saggezza del romanzo (la saggezza dell'incertezza) difficile da accertare e da capire.
Questo cavaliere smarrito, galoppa su praterie dove non c'è più Dio e la Ragione non lo sostituisce. Quest'uomo, alla fine, combatterà contro i mulini a vento.
La cronaca vince sempre. La pandemia è entrata in una fase diversa, siamo in un’altra era della nostra storia, qui il problema in pagina è diventato (ancora), quello di “salvare il Natale” che tradotto - per quest’uomo con lo spirito corroso dalla pioggia acida del bombardamento mediatico - significa una sola cosa: la natività nel centro commerciale. Il Natale, questo sconosciuto.
05
Bielorussia-Polonia, il sottosopra a Est
L'Europa attraversa un momento delicatissimo, le tensioni s'accumulano a Est, dove si sta realizzando un incredibile sottosopra: la crisi dei migranti al confine tra Bielorussia e Polonia ha ribaltato lo scenario. Varsavia che prima era nel mirino della maggioranza Ursula che governa a Bruxelles, ora incassa la solidarietà di tutti e appare come un baluardo di fronte alla mossa della Bielorussia di aprire i confini e favorire l'esodo dei migranti in un paese dell'Unione europea. Lezione: mai indebolire il fronte orientale, la storia insegna che la Polonia è sempre stata un cuscinetto per frenare le ambizioni della Russia, difficile non vedere Putin dietro la sagoma di Lukashenko. Le critiche sono indirizzate a Mosca, ma questo accade proprio nel momento in cui l'Europa ha bisogno di gas russo per l'inverno e Gazprom annuncia di aver aperto i rubinetti dell'energia e il prezzo del gas scende subito del 3%. Altro testacoda, abbiamo bisogno della Russia per non finire nel gelo (e far calare il prezzo della bolletta energetica), al Cremlino giocano con questa necessità del Vecchio Continente, tanto che Serghei Lavrov, il potente ministro degli Esteri russo, dice che "è tutta colpa dell'Occidente".
***
In Francia si vota, stiamo monitorando il terreno. Eric Zemmour vola nei sondaggi (guadagna ancora, è giunto al 18% dei consensi in quello pubblicato da Harris interactive ha toccato il 19% delle intenzioni di voto, dietro il presidente Macron (23-24%) e davanti alla leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, al terzo posto con il 15-16%. Macron? È in campagna elettorale.
06
Macron atomico e a tutto campo
Le President ha un piano nazionale, solletica lo spirito gollista, parla di una Francia indipendente sul piano energetico e tecnologico, una campagna per sconfiggere la pandemia - e nuove misure - un'economia che sta rimbalzando.
In cerca di un altro mandato. Emmanuel Macron, presidente della Francia (Foto Epa).Nucleare. "Per garantire l'indipendenza energetica della Francia e raggiungere i nostri obiettivi, in particolare la neutralità carbonica nel 2050, per la prima volta da decenni rilanceremo la costruzione di reattori nucleari nel nostro Paese". Questa è la grande differenza con l'Italia, l'energia nucleare non è un tabù e il presidente ne espone i benefici per la Francia, nonostante Draghi, quello di Parigi è un altro mondo e non ha paura di usare la propria competenza scientifica e industriale (che ha anche il nostro paese) in nome dell'interesse nazionale, la protezione della patria in un mondo dove l'Europa rischia di fare la fine del vaso di coccio tra i vasi di ferro, la Cina e gli Stati Uniti.
Rimbalzo dell'economia. "La nostra crescita è superiore al 6%, la Francia è in testa fra le grandi economie europee e abbiamo la disoccupazione che è ai livelli più bassi da 15 anni a questa parte. Siamo tra i pochi Paesi dove la povertà non è aumentata e siamo riusciti a fare tutto questo contenendo la spesa pubblica, dato che il nostro deficit sarà inferiore al 5% del Pil già da quest'anno".
Riforma delle pensioni (con rinvio e rilancio). La riforma delle pensioni è rinviata al 2022, per ora "non ci sono le condizioni" ma "dal 2022, per preservare le pensioni e la solidarietà fra generazioni bisognerà prendere decisioni chiare", bisogna “lavorare più a lungo posticipando l'età della pensione, andare verso un sistema più giusto con l'eliminazione dei regimi speciali e delle differenze pubblico-privato. E anche garantire pensioni minime da mille euro". Macron intende "liberare" il pensionamento, introdurre un sistema per acquisire diritti più rapidamente (e anticiparla) e nello stesso tempo incoraggiare il lavoro dopo l'età pensionabile. Chiosa finale: "Andare in pensione dovrà essere una scelta più libera".
Terza dose e Green Pass. Il presidente francese ha spiegato che ci sarà una campagna di richiamo per la fascia d'età tra i 50 e i 64 anni: "Più dell'80% delle persone in terapia intensiva ha più di 50 anni, motivo per cui dall'inizio di dicembre verrà lanciata una campagna di richiamo per i nostri connazionali, di età compresa tra 50 e 64 anni". Il richiamo per gli over 65 anni sarà necessario per mantenere il Green Pass.
***
La voiture di Macron è in accelerazione. Nel frattempo, nel mondo variopinto dell'auto succedono cose... elettrizzanti.
07
Volkswagen fa Trinity, Tesla scivola ancora a Wall Street
Se volete cogliere la parabola della contemporaneità, tenete d'occhio il mondo dell'automobile, sono in corso cambiamenti radicali, l'auto è diventata un computer, microchip e software sono il cuore del prodotto e la strategia dell'impresa. Slide tratta dalla presentazione del piano strategico di Volkswagen:
Nuove piattaforme per l'auto elettrica, sviluppo di software, produzione di batterie e sistemi di ricarica, soluzioni per la mobilità. L'industria dell'auto è un transformer. Così come in passato bisognava guardare alla guerra e alla rivoluzione militare per capire il futuro, oggi è nella battaglia globale del mercato delle quattro ruote che si colgono i segni della crisi e la via d'uscita.
La linea di uno dei prototipi del progetto Trinity della VolkswagenScintille nel mondo dell'auto. Volkswagen - il più grande produttore del mondo insieme a Toyota - sta progettando un nuovo stabilimento di auto elettriche a Wolfsburg, sede del suo quartier generale. L'impianto fa parte del progetto Trinity del gruppo tedesco, con il quale la casa automobilistica punta a costruire (in sole 10 ore per veicolo) una berlina elettrica dal 2026. È la sfida lanciata a Tesla. Come vanno le cose dalle parti di Elon Musk dopo il referendum su Twitter? Male.
Tesla va in profondo rosso a Wall Street. Il titolo ha chiuso con un calo del 12%, la flessione maggiore negli ultimi 14 mesi in un'unica seduta. Pare abbia contribuito allo scivolone un tweet di Michael Burry (investitore reso famoso dal film The Big Short, tratto dal libro omonimo di Michael Lewis) che fa emergere l'idea che Musk venda il 10% della sua quota di capitale in Tesla per coprire debiti personali. Vero? Falso? Non lo sappiamo, ma anche questo sta diventando materiale da film. Dal motore a scoppio, allo scoppio al motore a bolla (via Twitter). Viviamo tempi accelerati (e interessanti). Forse troppo.
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- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.