11 Novembre
Niente bis. Il punto fermo di Mattarella
Il Presidente della Repubblica ricordando il pensiero di Giovanni Leone allontana l'ipotesi di un secondo mandato: "Propose la non rieleggibilità e l'eliminazione del semestre bianco". Il candidato naturale al Quirinale è Draghi che incassa la standing ovation dei sindaci, ma per i partiti è un rebus. L'economia rimbalza, anche il Covid e l'inflazione
Che succede? Sergio Mattarella oggi ha liberato la casella del Quirinale. Il Capo dello Stato ha allontanato decisamente l'ipotesi di un suo bis al Quirinale. Lo ha fatto con un discorso nel ventennale della morte del Presidente Giovanni Leone, un intervento che nel taglio storico celava la notizia di cronaca: " Leone ripropose la sollecitazione (già sottolineata dal Presidente Segni), di introdurre la non rieleggibilità del Presidente della Repubblica, con la conseguente eliminazione del semestre bianco". Gong, Mattarella ha suonato la campana, la corsa per il Quirinale non lo vedrà in pista. Cambierà idea? Difficile, Mattarella ha un'idea precisa, sta avvisando i partiti, vuole essere lasciato fuori da un'elezione che nella sua visione deve portare a una svolta.
01
La zampata del Leone
Il Presidente Sergio Mattarella con la signora Vittoria Michitto Leone, moglie del Presidente Emerito della Repubblica Giovanni Leone (Foto Quirinale).Il discorso del Capo dello Stato è denso, pieno di riferimenti storici che sono una catapulta sul presente: il ricordo della dimensione di "uomo solo" perché "la solitudine è coessenziale alla funzione di Presidente della Repubblica"; il valore delle "forze della saggezza e della conciliazione per riannodare il dialogo, per far proseguire il cammino, per aprire nuovi orizzonti"; l'esperienza "nel giugno del 1963, con un governo di tregua al quale veniva affidato “un compito determinato nel contenuto e, quindi, nel tempo” e ancora quella "del maggio del 1968, con il secondo Governo Leone", due scelte che furono "passi necessari per consentire una evoluzione del quadro politico e la prosecuzione ordinata della vita istituzionale del Paese" (riferimento chiaro a un altro governo, un altro passo necessario, deciso da Mattarella, quello dell'esecutivo di Mario Draghi); il ricordo degli Anni di Piombo e della necessità di una "pace sociale" che "non significa rinuncia alle legittime aspirazioni e neanche alle spinte e...
Che succede? Sergio Mattarella oggi ha liberato la casella del Quirinale. Il Capo dello Stato ha allontanato decisamente l'ipotesi di un suo bis al Quirinale. Lo ha fatto con un discorso nel ventennale della morte del Presidente Giovanni Leone, un intervento che nel taglio storico celava la notizia di cronaca: " Leone ripropose la sollecitazione (già sottolineata dal Presidente Segni), di introdurre la non rieleggibilità del Presidente della Repubblica, con la conseguente eliminazione del semestre bianco". Gong, Mattarella ha suonato la campana, la corsa per il Quirinale non lo vedrà in pista. Cambierà idea? Difficile, Mattarella ha un'idea precisa, sta avvisando i partiti, vuole essere lasciato fuori da un'elezione che nella sua visione deve portare a una svolta.
01
La zampata del Leone
Il Presidente Sergio Mattarella con la signora Vittoria Michitto Leone, moglie del Presidente Emerito della Repubblica Giovanni Leone (Foto Quirinale).Il discorso del Capo dello Stato è denso, pieno di riferimenti storici che sono una catapulta sul presente: il ricordo della dimensione di "uomo solo" perché "la solitudine è coessenziale alla funzione di Presidente della Repubblica"; il valore delle "forze della saggezza e della conciliazione per riannodare il dialogo, per far proseguire il cammino, per aprire nuovi orizzonti"; l'esperienza "nel giugno del 1963, con un governo di tregua al quale veniva affidato “un compito determinato nel contenuto e, quindi, nel tempo” e ancora quella "del maggio del 1968, con il secondo Governo Leone", due scelte che furono "passi necessari per consentire una evoluzione del quadro politico e la prosecuzione ordinata della vita istituzionale del Paese" (riferimento chiaro a un altro governo, un altro passo necessario, deciso da Mattarella, quello dell'esecutivo di Mario Draghi); il ricordo degli Anni di Piombo e della necessità di una "pace sociale" che "non significa rinuncia alle legittime aspirazioni e neanche alle spinte e alle sollecitazioni per farle valere: significa rinuncia al metodo della violenza e dell’intolleranza” (impossibile non pensare alle piazze italiane di oggi, alle manifestazioni dove la violenza esplode e il manicheismo domina), poi il passaggio chiave del discorso di Mattarella, quello che mette in luce un'idea di servire le istituzioni e non sottoporle a strappi, piegarle fino a deformarle, è un brano cristallino, fa brillare le conseguenze sul futuro del Capo dello Stato, prende le mosse dalle riforme istituzionali:
La questione della saldatura tra coscienza sociale e istituzioni animò il messaggio che rivolse al Parlamento il 15 ottobre 1975, con quello che venne ritenuto da giuristi autorevoli studiosi di grande livello uno dei massimi documenti sulla questione delle riforme istituzionali.
Tra gli altri temi trattati (bicameralismo, Cnel, pubblica amministrazione, Mezzogiorno, lo sciopero nei pubblici servizi), Leone ripropose la sollecitazione (già sottolineata dal Presidente Segni), di introdurre la non rieleggibilità del Presidente della Repubblica, con la conseguente eliminazione del semestre bianco.
Il messaggio era stato preceduto da una conversazione con Michele Tito, pubblicata sul Corriere della Sera nell'agosto precedente, in cui, fra l’altro, Leone affrontava la questione europea (avrebbe poi auspicato la elezione diretta del Parlamento Europeo, realizzatasi pochi anni dopo). Il Presidente respingeva l’idea di una tentazione egemonica dentro la CEE dei Paesi più forti per osservare, in merito all’Italia, che, tuttavia “diventa sempre più difficile fare valere le ragioni di “un paese in crisi”, segnato da “un clima di rinuncia”.
La scelta del suo nome quale Presidente della Repubblica non giunse certamente inattesa.
Già dal 1962, al momento della elezione di Antonio Segni, come ricorda Giorgio Vecchio nella voce biografica dedicata a Leone nei volumi sulle figure dei Presidenti, volle sottrarsi al tentativo delle opposizioni di sinistra di contrapporlo al candidato ufficiale della maggioranza parlamentare.
Ancora, nel 1964, a sua volta candidato ufficiale al Quirinale (a 56 anni!), non esitò a rinunciare per favorire la ricomposizione di un quadro politico e fu eletto Giuseppe Saragat.
Tre anni più tardi fu quest’ultimo a volerlo senatore a vita per “aver illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”. E sempre a Leone avrebbe fatto ricorso Saragat con l’incarico di formare il governo nel 1968.
Con questo passaggio, Mattarella chiude (forse) la strada a un bis e apre un altro capitolo nella partita del Quirinale. A questo punto, i fari sono tutti puntati su Mario Draghi. Senza il secondo mandato di Mattarella, il candidato naturale per il Colle diventa il premier, ma per arrivarci serve un patto tra i partiti per proseguire la legislatura, il voto anticipato non ha consenso tra i leader. È questo il punto che "frena" la corsa di Draghi alla Presidenza della Repubblica, Silvio Berlusconi lo vede confermato a Palazzo Chigi (e pensa di giocare la partita del Quirinale per se stesso), Giuseppe Conte ha detto che non vuole elezioni anticipate, Enrico Letta tiene coperte le carte del Pd (ammesso che ne abbia qualcuna pronta da giocare), la Lega e Fratelli d'Italia pensano al voto ma sanno che è rischioso, viste le elezioni amministrative, Matteo Salvini e Giorgia Meloni sanno che la vittoria non è più in tasca come mesi fa. Le lancette dell'orologio costituzionale hanno cominciato a girare vorticosamente, ci aspettano settimane di tensione. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo. Andiamo avanti, seguite il titolare di List.
02
Il rimbalzo dell'economia e quello che non torna sull'inflazione
La Commissione europea ha presentato le sue previsioni d'autunno per l'economia. Ecco i numeri, sono quelli di un rimbalzo e per l'Italia sono ottimi:
L'Italia ha un ritocco della crescita a +6,2%, leggermente al di sotto della Francia, il dato di Parigi è il migliore nelle economie avanzate dell'Eurozona. Sono numeri positivi, devono essere trasformati in crescita duratura e stabile, la proiezione per il 2022 dell'Italia è un +4,3% che è robusto, ma forse troppo ottimista perché nello scenario si stanno addensando fattori frenanti vecchi (burocrazia, palude amministrativa, mercato interno debole, instabilità politica) e nuovi (caro energia, mancanza di materie prime, inflazione) che possono cambiare la stima per l'anno prossimo. La Commissione ritiene che l'inflazione sia un fattore temporaneo (lo è sempre, il problema è l'intensità della sua spinta), ma in America accadono cose che non depongono a favore di questa tesi, almeno per ora. Cosa sta accadendo ai prezzi negli Stati Uniti?
03
La corsa dei prezzi non è un'esclusiva americana
Primo punto, l'inflazione americana è ai valori massimi da 31 anni, grafico sull'andamento nell'ultimo anno:
L'indice è schizzato a +6,2% nel corso dell'anno, si tratta dell'incremento più grande dal novembre del 1990. Negli ultimi 12 mesi l'indice depurato dai prezzi degli alimentari e dell'energia è salito a +4,6%, anche in questo caso si tratta di un aumento record che non si vedeva dall'agosto del 1991. L'indice dei prezzi dell'energia è decollato a +30% nell'ultimo anno, mentre quello degli alimentari è cresciuto del 5,3%, sono numeri che non hanno bisogno di commento, preoccupano la Casa Bianca che vede una minaccia alla ripresa economica. Guardiamo i settori dove i prezzi hanno subito l'impennata, si scoprono cose interessanti:
Gli aumenti dei beni alimentari e della ristorazione sono notevoli, quelli dell'energia stellari (prezzo della benzina a +49,6%), ma ci sono altri elementi dello scenario economico di grande importanza. La crisi dei microchip ha innescato un aumento del prezzo degli autoveicoli nuovi (+9,8%) i cui tempi di consegna ormai richiedono molti mesi e di conseguenza un balzo incredibile del prezzo degli autoveicoli usati, un +26,4% che è tutto un programma. La situazione critica della produzione di semiconduttori non si risolve con uno schiocco di dita, servono enormi investimenti industriali e soprattutto tempo. Quello che non c'è.
Joe Biden ha dovuto chiedere ancora una volta all'Opec di aumentare la produzione di petrolio (finendo così in palese contraddizione), ma i paesi esportatori hanno risposto picche e il motivo è semplice: se i governi occidentali annunciano al mondo che non bisogna più investire negli idrocarburi, se le classi colte pensano che il futuro è adesso (mentre nei termosifoni delle loro case in centro scorre acqua riscaldata con il gasolio, il tepore d'inverno, che bellezza), chi produce energia tenderà a massimizzare il profitto nel presente perché ha minori aspettative nel futuro. Dettaglio: fermare gli investimenti significa avere meno efficienza, dunque alzare i costi fino a quando tutto il sistema di consumo non avrà virato su altre fonti, parliamo, ancora una volta, di un tempo lungo. Siamo solo all'inizio di una grande illusione.
L'economia non si fa a tavolino, è un gioco di domanda e offerta e l'economia sta rimbalzando, il mondo ha riaperto dopo la fase acuta della pandemia, dunque il prezzo del petrolio (e del gas) sale perché il livello della disponibilità è limitato da Arabia Saudita e soci. Sui semiconduttori, la partita è ancora più complicata, i principali produttori sono in Asia, privilegiano il mercato domestico, la domanda è forte, l'impatto sull'industria hi-tech è destinato a durare. Ancora una volta, i desideri si scontrano con il fattore tempo. Non siamo di fronte a un fenomeno transitorio, ci sono alte aspettative che negli Stati Uniti sono alimentate dal piano di spesa da 2 mila miliardi dell'amministrazione Biden. E in Europa?
La Commissione Ue sull'inflazione ha pubblicato questa previsione:
Alla luce dei dati americani - e non siamo soli nell'universo - sono dati molto ottimistici perché oltre ai fattori che abbiamo elencato anche in Europa ci sono forti aspettative: i soldi del Recovery Plan. Aumenteranno ancora i prezzi? Come cantava Lucio Battisti (parole di Mogol), lo scopriremo solo vivendo. E soprattutto spendendo.
Per ora, tutti incassano il rimbalzo, poi si vedrà. Nel rapporto della Commissione c'è una mappa utile per cogliere subito la differente velocità di crescita degli Stati, eccola:
Siamo in corsa, il problema è che potrebbe rallentare a causa del virus.
04
Arriva l'inverno e la mappa del virus diventa rossa
Prima mappa, quella del centro europeo per la prevenzione e il controllo delle epidemie (Ecdc):
La situazione è chiara, ci sono tre paesi che hanno il controllo della situazione e sono Italia, Francia e Spagna. Gli altri paesi europei sono nei guai, il contagio galoppa. Sono situazioni ovviamente non comparabili con quelle del 2020, per ora nessuno pensa al lockdown, ma chi ha meno vaccinati dovrà prendere nuove misure (e stanno arrivando). E chi è in sicurezza, come l'Italia, dovrà in ogni caso far fronte a un'epidemia di non vaccinati.
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Germania: 50 mila casi, mai così tanti dall'inizio della pandemia
La Germania è diventata l'epicentro della quarta ondata in Europa, era uscita bene dalla crisi, prima di tutti perché di fatto aveva tenuto sempre aperta la sua economia, ma ora rallenta e ha l'incognita della quarta ondata ondata del coronavirus, fortissima, l'ultimo dato del Koch Institute riporta 50,196 contagi nelle ultime 24 ore, il dato più grande dall'inizio della pandemia. La Germania è rossa:
L'incrocio dei dati economici con i numeri della pandemia in questo momento è fondamentale, solo così possiamo provare a immaginare la parabola della crescita nei prossimi mesi e immaginare quali contromisure prenderanno a Berlino. Ricordiamo che è al potere ancora la cancelliera Angela Merkel e il nuovo governo ancora non c'è. Il Robert Koch Institut "consiglia urgentemente di annullare o evitare, ma anche di ridurre tutti i contatti non necessari. L'attuale sviluppo è estremamente preoccupante, e c'è da temere che possa verificarsi un ulteriore aumento di malattie e di casi di morte". In Germania ci sono 16 milioni di persone sopra i 12 anni non vaccinate. Ci saranno misure severe, la Germania non può permettersi di chiudere mentre è in corso la ripresa economica.
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Scholz vuole mettere al sicuro l'inverno tedesco
Pronto a guidare la Germania. Il socialdemocratico Olaf Scholz (Foto Epa).Dopo la pausa chiesta dai Verdi, i negoziati per il governo "semaforo (formato da Spd, Verdi e liberali) riprenderanno lunedì prossimo. Il cancelliere in pectore, il socialdemocratico Olaf Scholz, conta di varare il governo nella prima settimana di dicembre. Scholz ha parlato al Bundestag: "Dobbiamo tutti spingere nella stessa direzione in modo da mettere al sicuro l'inverno. Il virus è ancora tra noi e minaccia la salute dei cittadini. Anche se la situazione è diversa rispetto al passato, proprio perché molte persone si sono immunizzati, non è ancora buona". Scholz vuole lanciare "un'altra grande campagna di vaccinazione" e si profila anche in Germania una soluzione Green Pass con le regole del '3G' (accesso solo ai vaccinati, a chi è guarito dal virus e a coloro che presentano un recente tampone negativo) sui posti di lavoro, e di un ordinamento '2G' (solo vaccinati e guariti) nei ristoranti e nei luoghi pubblici.
***
L'Italia ha preceduto tutti, per una volta l'abbiamo azzeccata senza sbandierare "modelli" che poi in passato sono risultati di cartapesta. Abbiamo Draghi e in questo momento è una garanzia di serietà e pragmatismo. Che fa il premier? È intervenuto all'assemblea dell'Anci, l'associazione dei sindaci italiani, standing ovation e discorso. Cosa ha detto? Ha fatto un discorso "motivazionale", ha invitato gli italiani a rimboccarsi le maniche per il successo del Recovery Plan.
07
Draghi, standing ovation dei sindaci e ricostruzione italiana
Standing ovation. Applausi per Mario Draghi all'assemblea dell'Anci (Foto Ansa).di Mario Draghi
Voglio portare a voi Sindaci, a voi tutti, il ringraziamento del Governo e il mio personale per il lavoro che avete svolto nei mesi difficili della pandemia. Sindaci, sarete al centro della stagione che abbiamo davanti: una straordinaria occasione di riforme e investimenti, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.Il successo del Piano è nelle vostre mani, come anche nelle nostre.
C’è bisogno di cooperazione tra tutti i livelli dell’Amministrazione, nella fase di pianificazione degli investimenti e in quella di attuazione. Questo sforzo deve coinvolgere tutti: Comuni, Regioni, Ministeri.
Non è la prima volta che i Comuni italiani si trovano al centro di cambiamenti epocali nel Paese.
Nel dopoguerra sono stati i Sindaci a gestire le migrazioni interne che hanno accompagnato il miracolo economico.
A presidiare la trasformazione dei borghi in città, delle città in metropoli.
A interpretare nella realtà quotidiana i cambiamenti nella cultura e nei consumi che hanno rivoluzionato la politica e l’economia.
Voglio citare un esempio per tutti.
Virgilio Ferrari, medico, antifascista, Sindaco di Milano dal 1951 al 1961.
Ferrari ha guidato la ricostruzione della città distrutta dai bombardamenti e il suo rilancio economico.
Ha creato la società Metropolitana Milanese, ha ricostruito l’aeroporto di Linate.
Ha realizzato quartieri come Quarto Oggiaro, ha restaurato spazi pubblici, come la Besana.
Ha ampliato lo stadio di San Siro, ha lanciato la sottoscrizione per l’acquisto della Pietà Rondanini.
Per Ferrari – come per tanti sindaci del Dopoguerra – la ricostruzione della città non riguardava solo i grandi progetti infrastrutturali.
Aveva al centro la piena realizzazione del cittadino.
Voi Sindaci siete stati fondamentali negli anni di piombo e del terrorismo.
Avete opposto all’estremismo e alla violenza il dialogo e la difesa della democrazia.
Ancora oggi, continuate a essere un presidio di legalità.
Perché sapete che, senza il rispetto della legge, vengono meno le basi del vivere civile.
Penso ad Angelo Vassallo, Primo cittadino di Pòllica, ucciso brutalmente nel 2010.
Il suo ricordo è un tributo a tutti i Sindaci impegnati quotidianamente nella lotta contro la criminalità.
Da sempre in prima linea nella gestione delle emergenze, lo siete stati anche durante la pandemia.
Avete applicato le restrizioni con rigore e incoraggiato i cittadini a resistere e perseverare nei momenti più difficili.
Avete aiutato tanti che avevano perso il lavoro o sospeso le proprie attività.
E che si sono trovati ad affrontare la povertà – molti per la prima volta.
Avete tenuto unite le vostre Comunità con determinazione e con coraggio, anche quando la crisi sanitaria ha reso più difficile e oneroso erogare i servizi ai cittadini.
Avete agito con l’operosità, il pragmatismo e il senso civico che vi distinguono, quanto la fascia tricolore.
Oggi si apre una nuova fase per l’Italia e per i suoi quasi 8.000 Comuni.
Un’occasione di sviluppo, progettazione, idee, che dobbiamo essere pronti a cogliere per i nostri cittadini e per le generazioni future.
Nella legge di bilancio stanziamo 1,4 miliardi fino al 2029 per la messa in sicurezza di ponti e viadotti e aumentiamo di 2,7 miliardi i fondi per la manutenzione delle scuole fino al 2036.
Destiniamo 2 miliardi di euro fino al 2030 per consentire alle Province e alle Città Metropolitane di svolgere le loro funzioni fondamentali.
Aiutiamo i piccoli Comuni in particolare difficoltà economica.
Istituiamo un apposito Fondo per sostenere e valorizzare i territori montani con una dotazione di 200 milioni di euro all’anno.
Soprattutto, Comuni e Città Metropolitane dovranno amministrare quasi 50 miliardi di euro come soggetti attuatori del PNRR.
Dalla transizione digitale a quella ecologica; dagli investimenti nella cultura all’edilizia pubblica; dagli asili nido al sostegno agli anziani più vulnerabili; il futuro dell’Italia vi vede oggi protagonisti.
A pochi mesi dall’approvazione del Piano da parte della Commissione europea, siamo pienamente nella sua fase di attuazione.
Nelle prossime settimane il Governo ha in programma una serie di incontri in molte città italiane per confrontarci sulla sua realizzazione.
Abbiamo già approvato 159 progetti di rigenerazione urbana su cui investiamo 2,8 miliardi.
Ben oltre il 40% è destinato a interventi nel Mezzogiorno.
Per riqualificare l’edilizia residenziale pubblica, rendere i quartieri delle città più inclusivi e migliorare la qualità delle abitazioni, abbiamo già ripartito 2 miliardi tra le Regioni, che adesso dovranno bandire i concorsi per i Comuni.
Abbiamo già avviato il potenziamento del trasporto extraurbano, con 600 milioni che sono stati già suddivisi tra le Regioni per rinnovare la flotta degli autobus.
Abbiamo assegnato 700 milioni ai soggetti gestori regionali per rendere più funzionali le stazioni ferroviarie nel Mezzogiorno e riqualificare le aree in cui si trovano.
Nel complesso, sono stati già ripartiti tra gli enti territoriali 21,6 miliardi per interventi infrastrutturali.
Siamo impegnati per migliorare l’edilizia scolastica e rafforzare l’offerta formativa, anche per venire incontro alle esigenze delle giovani famiglie.
Avviamo entro la fine dell’anno i bandi per la costruzione di nuove mense e palestre nelle scuole, a cui destiniamo 1,3 miliardi.
Allo stesso tempo, lanciamo un concorso di progetto per realizzare 195 scuole innovative su tutto il territorio.
Impieghiamo 4,6 miliardi per il Piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia, con l’obiettivo ambizioso abbiamo quello di creare 228 mila nuovi posti.
Gli impegni sono chiari.
Ora tocca a tutti noi, insieme, trasformare questi progetti in opportunità di crescita e sviluppo.
Non tutti i Comuni sono attrezzati allo stesso modo per affrontare la spinta del PNRR.
È essenziale che questa opportunità storica sia colta anche dai centri più piccoli.
Il Governo ha semplificato le procedure di affidamento dei contratti pubblici per aumentare la rapidità e l’efficacia di intervento.
Accorciamo i tempi di realizzazione anche coniugando, quando possibile, la fase progettuale con quella esecutiva.
Mettiamo a disposizione delle Amministrazioni vari strumenti: dall’assistenza tecnica sul territorio alla possibilità di reclutare personale e qui dovremmo sicuramente tenere conto del suggerimento dato dal Sindaco Decaro.
Almeno mille esperti aiuteranno gli Enti territoriali ad attuare il Piano. Verranno distribuiti nelle varie aree del Paese, per semplificare i processi e rafforzare la capacità progettuale delle Amministrazioni.
I Comuni sono i luoghi in cui i cittadini incontrano la politica e la Pubblica amministrazione.
Voi Sindaci rappresentate l’unità dell’Italia, nella sua magnifica diversità.
Un legame che resiste al passare del tempo, grazie alla vostra credibilità di amministratori abili e capaci.
Rinsaldato dalla passione disinteressata che mostrate per la vita pubblica.
E reso attuale questo legame dalla vostra capacità di tradurre in obiettivi concreti una visione ideale.
Di queste qualità – di voi Sindaci – oggi più che mai non possiamo fare a meno.
***
Lasciamo la cara vecchia Europa, andiamo in Cina dove il compagno Xi Jinping sta consolidando una leadership di ferro.
08
I superpoteri di Xi Jinping
Il più potente. Xi Jinping, presidente della Cina (Foto Epa).Risoluzione storica del Comitato Centrale del Partito comunista cinese riunito per celebrare i 100 anni della sua storia. E dunque nel comunicato del Plenum del Pcc si legge che il compagno Xi è l'uomo che ha prodotto il pensiero "sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era è il marxismo cinese contemporaneo, il marxismo del XXI secolo e l'essenza della cultura e dello spirito cinesi". Conseguenze? "Il compagno Xi Jinping è il 'nucleo' del Comitato centrale e dell'intero partito", e la sua è la posizione guida "nella nuova era del socialismo con caratteristiche cinesi" dove avrà luogo "il grande ringiovanimento della nazione cinese". Traduzione: Xi Jinping è il leader più potente dopo Mao Tse Tung e Deng Xiaoping, non ha rivali, non ha eredi, la lunga marcia continua e i cinesi faranno più figli. Se tutto va bene, siamo rovinati.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con un calcio a una decisione che era sbagliata.
09
Dazn ci ripensa, resta il doppio accesso (anche l'autogol)
I contratti si rispettano e Dazn per un momento lunghissimo l'aveva dimenticato. Contrastare la pirateria è giusto, farlo a spese di chi ha pagato per avere un servizio assicurato nero su bianco no. Dunque l'alzata d'ingegno di Dazn di non offrire più ai suoi abbonati la possibilità di vedere lo sport su due device contemporaneamente ha fatto la fine logica: dietrofront, si rispettano i patti. Dopo la rivolta degli abbonati e la convocazione del ministro Giancarlo Giorgetti, Dazn ha comunicato che "nel rispetto di coloro che usano in modo corretto la condivisione e con l'obiettivo di tutelare l'interesse dei nostri abbonati, nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso". Dazn ha mantenuto il doppio accesso, ma l'autogol resta unico. A fare centro è stato Giorgetti che con un'incursione da mezz'ala - è un grande appassionato di calcio inglese, tifoso del Southampton - aveva convocato per martedì prossimo i vertici di Dazn (l'incontro resta in agenda). Giorgetti esprime la sua "viva soddisfazione" perché "la moral suasion ha portato i suoi frutti". Dribbling politico notevole, siamo sul campo erboso del pop, Giorgetti ha fatto gol in zona Salvini.
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modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.