25 Dicembre
Viaggio di Natale sulla macchina del tempo
Il lancio del telescopio James Webb, una straordinaria missione. Il racconto fantasy e l'avventura reale della scoperta di altri mondi, dal Gatto con gli stivali al Big Bang. Il remoto, l'inizio dell'Universo e un vicinissimo dove eravamo. Una cometa, un film e la fine dei media (nel ridicolo)
A che punto siamo? Il giorno di Natale è una domanda insidiosa, perché da qui all'ultimo bagliore dell'anno si apre un periodo in cui la tentazione di fare bilanci è grande e convive con un desiderio di leggerezza estrema, la soluzione ad alta gradazione del Grande Inganno. Sono arrivato in Sardegna (qui si "arriva", è un lungo viaggio anche quando è breve, il tempo si dilata). È Natale, sono a casa, posso far andare la scrittura a briglia sciolta, dunque che corra, libera di raccontarsi. Non sarà una passeggiata, questo è un diario, un viaggio avanti e indietro nel tempo, a cavallo di una macchina che è un telescopio spaziale, si chiama James Webb e promette di vedere cose che voi umani, vabbè, l'abbiamo presa subito con un colpo da manuale, Blade Runner, monologo finale dell'androide, gigantesca prova di Rutger Hauer:
Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi:
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo,
come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire.
Siamo al flash atomico della scoperta, un libro che salta fuori dall'infanzia, tutto in fondo comincia con il mito e la fiaba. È una questione... felina.
01
Il gatto con gli stivali
La "banda del mare" è tutta presente all'appello, gatti-pirati: Giotto, Macchia, Fonzie (tra le tante, la sagoma che vedete accigliata nella foto qui sopra), la Grigia, altri tipi in maschera che vanno e vengono (alcuni sono "stagionali"), c'è un pasto per tutti, la casa è aperta, sono i veri regnanti di questo rifugio dell'anima. I gatti sono una pre-monizione, un avviso, un te l'avevo detto e un ma guarda un po'. Hanno molto a che fare con...
A che punto siamo? Il giorno di Natale è una domanda insidiosa, perché da qui all'ultimo bagliore dell'anno si apre un periodo in cui la tentazione di fare bilanci è grande e convive con un desiderio di leggerezza estrema, la soluzione ad alta gradazione del Grande Inganno. Sono arrivato in Sardegna (qui si "arriva", è un lungo viaggio anche quando è breve, il tempo si dilata). È Natale, sono a casa, posso far andare la scrittura a briglia sciolta, dunque che corra, libera di raccontarsi. Non sarà una passeggiata, questo è un diario, un viaggio avanti e indietro nel tempo, a cavallo di una macchina che è un telescopio spaziale, si chiama James Webb e promette di vedere cose che voi umani, vabbè, l'abbiamo presa subito con un colpo da manuale, Blade Runner, monologo finale dell'androide, gigantesca prova di Rutger Hauer:
Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi:
navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo,
come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire.
Siamo al flash atomico della scoperta, un libro che salta fuori dall'infanzia, tutto in fondo comincia con il mito e la fiaba. È una questione... felina.
01
Il gatto con gli stivali
La "banda del mare" è tutta presente all'appello, gatti-pirati: Giotto, Macchia, Fonzie (tra le tante, la sagoma che vedete accigliata nella foto qui sopra), la Grigia, altri tipi in maschera che vanno e vengono (alcuni sono "stagionali"), c'è un pasto per tutti, la casa è aperta, sono i veri regnanti di questo rifugio dell'anima. I gatti sono una pre-monizione, un avviso, un te l'avevo detto e un ma guarda un po'. Hanno molto a che fare con il nostro viaggio nel tempo. Quando ero bambino, mi perdevo nella lettura de Il gatto con gli stivali, cercavo le illustrazioni della fiaba nei libri (ah, il piacere della scoperta nell'era pre-internet) e finivo per imbattermi in altri racconti, Rosaspina, che era La bella addormentata nel bosco, la meraviglia dei Tre cani che superavano ogni ostacolo, Spezzaferro, Schiantacatene e Spaccamuro (che nomi!) con un finale magico (che non vi dico, cercate il volume Einaudi delle Fiabe Italiane, curato da Italo Calvino), era un viaggio nel sospeso altro mondo che non aveva bisogno di esser chiamato "fantasy", era il fantastico e ci stavo benissimo. Anche oggi.
Il gatto con gli stivali in un'illustrazione dell'Ottocento.Dunque il mio inizio fu con le fiabe e con il Gatto con gli stivali. Nella mia libreria, qui nell'isola, c'è un'opera che non si dimentica, I fiori del male, Charles Baudelaire, ecco un brano di una poesia che qui è la vite che manca per far funzionare la macchina narrativa, si intitola... Le Chat, Il Gatto:
Vieni, bel gatto, vieni sul mio cuore
amoroso, trattieni i tuoi artigli;
c'io mi sprofondi dentro i tuoi begli occhi
d'agata e metallo.
Nel caso del poeta, il gatto è la donna, ma qui è importante la dote principale del nostro essere: genera l'incanto, è magico.
Baudelaire coglie l'essenza felix, un vibrazione di pupille mistiche, una reazione di occhi alchemici. Da qualche parte nel cassetto ho qualcosa che suona così:
Il gatto dagli artigli d'oro andava avanti e sorrideva. Era sempre di un buon umore affilato, ma stasera di più e – fatto singolare – non mi aveva chiesto di volare in groppa alla sua morbida coda, ma di camminare a piè lesto senza raccontarmi il resto.
Cose che capitano quando maneggi carta e penna negli orari sbagliati, in compagnia di un essere soprannaturale. Insomma, questa cosa creativa è tutta una conseguenza di quel graffio felino subito nell'infanzia, un po' come il morso del ragno per Peter Parker (ci risiamo).
Il fantasy, dicevamo... Come i super eroi che ci hanno insegnato l'eterna lotta tra il Bene e il Male: Superman, I fantastici quattro, Thor, L'Uomo Ragno che fu colpevole dei miei arrampicamenti da aracnide sui muretti che separavano il cortile della mia casa dalla basilica di Santa Maria, lunghissime fughe in cui prendermi era impossibile. A ripensarci, era spaventoso, oggi cadrei e non mi rialzerei più, allora ero un elastico che pensava di essere Peter Parker, miracolosamente non mi sono sbucciato nemmeno un ginocchio (ho fatto altri danni collaterali, ma anche questa è un'altra storia). E poi come per tutti quelli che stanno scappando (finale di "Mediterraneo") la testa si perde più volte. L'importante è ritrovarla. Dove? Che domande, in aria.
02
"Lontano dal pianeta silenzioso" e altri mondi
Data una rapida occhiata alla realtà, la scelta è stata obbligata, l'evasione è l'unica via possibile per reggere e leggere il mondo che ci circonda, il fiabesco si trasforma in fantastico e da qui, passata la cintura degli asteroidi, s'apre il romanzo del cosmo in tutte le sue (im)possibili declinazioni. In principio furono gatti (da Perrault ai fratelli Grimm), tappeti volanti (Sindbad), burattini (l'indimenticabile Pinocchio), poi arrivarono gli alieni con H.G. Welles (La guerra dei mondi), gli scienziati pazzi (L'isola del dottor Moreau), poi tutta la faccenda robotizzata raccontata da Isaac Asimov nel ciclo della Fondazione, l'inquietudine della scrittura di Stanislaw Lem nel grandioso Solaris. La fantascienza è una cosa seria e intrigante, anticipa i fatti.
Per stare con i piedi per terra occorre frequentare il cielo della pura fiction, ricordate sempre che "la realtà è scadente" (lo dice Fabietto in "È stata la mano di Dio") dunque lasciatemi evadere e chi lo desidera mi segua. Dove? Non abbiamo limiti, andiamo a Oxford, una pinta di birra ci attende al pub The Eagle and Child, in un angolo dove si riuniva il gruppo letterario degli Inklings. Qui J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis discussero con gli amici scrittori due libri che non passarono inosservati: Il Signore degli Anelli e Lontano dal pianeta silenzioso. Altri tempi, vibrante immaginazione, cultura sterminata, penna di super calibro, il fantastico che decodifica il reale, l'uomo che crea e "scopre" altri mondi. Lewis è meno noto di Tolkien al grande pubblico (che è piccolo), ma è stato un grandissimo scrittore, il libro Lontano dal pianeta silenzioso fa parte della trilogia dello spazio e ha lasciato un messaggio agli alieni, noi:
Migliaia di migliaia di anni fa, quando nel tuo mondo non esisteva ancora nessuna forma di vita, sulla mia harandra cominciò a diffondersi un gelo di morte. Mi trovai, allora, in difficoltà terribili, non tanto per la fine dei miei hnau (Maleldil non dà loro vita lunga), ma per quello che il signore del vostro mondo, che in quel tempo non era ancora stato frenato, mise loro in testa. Voleva fare di loro quello che ha fatto della vostra gente: renderli abbastanza sapienti da saper prevedere la fine della loro specie, ma non abbastanza saggi da saperla accettare. Presto tra di loro sarebbero sorte idee distorte. Con le loro abilità, sarebbero stati in grado di costruire vascelli spaziali.
Il libro di C.S. Lewis fu pubblicato nel 1938. Ottantaquattro anni dopo, la nostra esplorazione di altri mondi ha una possibilità in più.
03
Esplorare l'inizio (e la fine). Il telescopio James Webb
Da bambino giocavo con la fantascienza e l'astronomia, eravamo appena sbarcati sulla Luna e l'avremmo poi abbandonata troppo presto. Non a caso ci torniamo adesso, la Luna ci dice qualcosa sul nostro domani.
Il distacco del James Webb Telescope dall'ultimo stadio del razzo Ariane. Dopo 30 minuti di volo, a circa 120 chilometri d'altezza (Foto Nasa).Fermo la scrittura, c'è il lancio in diretta del James Webb Telescope, siamo di fronte a una grande impresa della scienza, ne vedremo presto le meraviglie. Decollo perfetto, il telescopio con uno specchio sei volte più potente di Hubble (onore a questo eroe dell'astronomia) è in viaggio verso la sua orbita finale, è una macchina del tempo, ci permetterà di "vedere" fino al Big Bang o giù di lì. Il giorno di Natale arriva questa grande impresa, 20 anni di lavoro, un regalo stupendo, le prime galassie, mondi lontanissimi si apriranno alla nostra visione, guardate in questo video (fatelo più volte!) che meraviglia della scienza, quale opera dell'uomo:
Non è finita con il lancio, siamo solo all'inizio di un'impresa epica, il telescopio James Webb sta viaggiando verso un punto dello spazio a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, da quella posizione - chiamata Punto di Lagrange - comincerà la sua esplorazione dell'universo. Provo un'immensa ammirazione per gli uomini e le donne che hanno immaginato e creato tutto questo, il genio che sfida l'infinito. Tutta l'avventura si può seguire qui. Che viaggio.
L'astronauta Umberto Guidoni racconta dove stiamo andando, qual è la nostra rotta: "James Webb ci avvicinerà ai misteri dell'Universo, al punto più prossimo al Big Bang e potrà anche dirci, dalla fine del 2022 in poi, se c'è vita su altri pianeti". Sto facendo il conto alla rovescia. Come diamine è cominciato tutto questo? Cosa? L'esplorazione, cribbio.
04
In principio furono... I Quindici
Quando torno nell'isola mi rendo conto del misfatto dell'infanzia: ho una caotica formazione "enciclopedica" dettata dal testo e contesto, un immaginario che è il semilavorato de "I Quindici", libri che furono il mio giardino delle delizie (il terribile e meraviglioso trittico di Hieronymus Bosch), le mie immersioni in quelle pagine duravano ore e ore, un'avventura. Consiglio vivissimo a tutti i lettori di List: va bene, regalate tutti gingilli elettronici che volete, ma ai bambini riservate il piacere della scoperta di un'enciclopedia classica, tradizionale, che si tocca, si strappa, si colora, si sente, il cui ricordo non svanisce come tutta la nostra esperienza digitale, ma resta per sempre nella memoria.
Avevo meno di dieci anni, mi chiudevo nel salotto della nostra casa, in piazza Stagno Pontis a Cabras, una scatola magica che conteneva tutto quello che mi serviva: due enciclopedie (I Quindici e l'Universale Rizzoli-Larousse), qualche libro per cui non nutrivo allora interesse e invece era il preludio di quello che avrei amato più tardi - c'era una prima edizione italiana de "Il maratoneta", romanzo strepitoso di William Goldman che divenne un film ad alta tensione con un immenso Dustin Hoffmann. Goldman fu un supremo scrittore e sceneggiatore, due volte premio Oscar per Butch Cassidy e Tutti gli uomini del Presidente. Il maratoneta è stato ripubblicato in Italia dall'editore Marcos y Marcos.
Torniamo al salotto o qualcosa di simile. C'era... il diavolo: una radio-stereo Philips con il piatto per i dischi in vinile (riuscii a graffiarli tutti) che aprì i miei timpani all'ascolto della musica, scoprii subito Fabrizio De Andrè (ricordo l'album,Volume 1, uscito nel 1967) e forse fu quello uno degli strani inneschi di polvere da sparo per cui mi ritrovo qui, il giorno di Natale, a scrivere per i lettori di List sull'esplorazione di altri mondo (che sono il nostro mondo, esteso) e sulle strane cose che accadono nella vita. Torniamo sulla Terra, allacciate le cinture.
05
Un anno dopo non siamo all'anno prima. 2020-2021
Strane cose sono successe negli ultimi due anni, abbiamo scoperto di essere meno di un puntino nell'universo, potremmo estinguerci in un nano-secondo, la pandemia è la campana che suona quando il fiume è in piena. Dopo un terribile 2020, c'è chi dice che nel 2021 siamo dove eravamo, si sbaglia di grosso. La memoria corta è un problema, qui provo a dare una pennellata di ricordi e qualche nota sul domani.
Il Natale a Venezia, piazza San Marco (Foto Ansa).Un anno fa molti tra noi trascorsero il Natale lontano dalla famiglia, vivevamo in uno strano paese, in una dimensione da romanzo distopico con i maccheroni in cottura e gli aperitivi su Zoom, indimenticabili.
L'Italia era prigioniera di un surreale lockdown, il commercio era al lumicino con orari da coprifuoco, l'economia in piena depressione (anche l'anima), il governo era regolarmente in crisi nonostante l'apparente buono stato di salute che manifestavano i like su Facebook, la vita quotidiana si svolgeva con l'inscalfibile convinzione d'essere regolata fin nei minimi particolari, al punto che decollò a razzo il dilemma tra opinionisti di varia umanità, giuristi e politici: chi sono i congiunti? Status non ben definito che si complicò via faq di Palazzo Chigi e divenne un "lasciapassare" per le feste e una questione filosofica sulle declinazioni dell'affetto, dell'amicizia stretta, della relazione clandestina o alla luce del sole, del matrimonio un po' sì' ma anche no, dell'innamoramento precoce, dell'alberoniano stato nascente (dunque valido per incontrarsi?), dell'amore tout court e meglio ancora se sugellato con un diamante, la prova documentale che è per sempre.
Per chi era al volante, il noto rallista da lockdown, si raccomandava di fare "il tragitto più breve" (perché è chiaro che si esce dalla propria abitazione pensando al percorso più lungo), l'importante in ogni caso era non dimenticare l'autodichiarazione per "giustificare" lo spostamento e tranquilli, se avete un dubbio amletico di fronte al vigile urbano, una paralisi della lingua provocata dalla comparsa dell'autorità dello Stato, sfoderate le "comprovate esigenze lavorative". Tra i grandi dilemmi del nostro tempo, ci fu quello di chi chiese con ansia se era possibile svolgere la riunione di condominio in presenza, mentre i confini tra i Comuni diventarono improvvisamente oggetto e soggetto di interpretazione e contestazione storica, le manifestazioni furono consentite "in forma statica" (fu un grande tema per i fisici stabilire nuovi teoremi sul moto e sulla quiete), un equilibrismo dinamico tra la Costituzione repubblicana e la "cinesizzazione" in corso d'opera.
Vi fu un ampio e articolato dibattito sulla passeggiata, l'escursione nel parco, la corsetta, la corsa e la dimostrazione incontrovertibile dell'agonismo puro (certificata dal possesso della "tessera agonistica"). Elicotteri si sollevarono per intercettare il podista abusivo, il contemplatore di panorami senza permesso d'escursione. Il cane fu la salvezza di molti che aumentarono le uscite per esigenze fisiologiche multiple, fu un momento d'oro per i nostri amici a quattro zampe, sprazzi di seria riflessione emersero sulla sfrontata autosufficienza del gatto. Montagna? Off limits, la neve era un terreno da non calpestare, niente sci, gli impianti erano chiusi, regnava il silenzio nelle palestre e nelle piscine. Bicicletta? Dalle 5 alle 22. Spostamenti nelle seconde case? Missione impossibile.Voglia di dolci, un caffè, un prosecco? Fermi tutti, "dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico". Era una vita ordinata, tutto era programmato, l'estasi dell'ingegneria sociale, finalmente la realizzazione senza pathos di un romanzo di Aldous Huxley, un cronoprogramma millimetrico: dalle 22 del 31 dicembre 2020 alle ore 7 del 1° gennaio 2021 era vietato ogni spostamento "in entrata e in uscita". Un manuale di logistica.
Il governo Conte II emanò (sono preziosi dati del monitoraggio istituzionale di Openpolis) 515 atti normativi sul Covid (tra gli altri, 161 del ministero della Salute, 94 della Protezione civile, 41 del ministero dell'Interno, 39 della Presidenza del Consiglio, 38 del governo, 38 del Commissario Arcuri, 19 del ministero dei Trasporti con quello della Salute, 14 del Parlamento e via così, una giungla dove le norme crescevano l'una sull'altra), l'esecutivo era in uno stato di febbre legislativa extra ordinaria, prigioniero di una cultura del divieto e dell'ordine diffuso via social: "È consentito...".
Non c'erano i vaccini - ma si progettavano meravigliosi gazebo con le primule - l'Italia era un paese chiuso, ai primi posti delle sinistre classifiche mondiali dei contagi e dei morti. Si parlava di "ristori" come pozioni miracolose, il debito pubblico galoppava senza meta, scorrevano tristemente i titoli di coda del 2020, Annus Horribilis. Successe l'inevitabile, il Presidente Sergio Mattarella prese l'iniziativa e mise tutti di fronte alla realtà. Il 13 febbraio del 2021 arrivò il governo di Mario Draghi, un'altra storia.
Il resto del romanzo è squadernato davanti a noi, l'imprevisto (neanche troppo, il tema delle "fabbriche di varianti" era sul tavolo fin dall'inizio della pandemia), si chiama Omicron, "la variante" della quale sappiamo più di quanto venga impaginato e soprattutto titolato in queste ore. Gli studi scientifici finora pubblicati dicono che è più contagioso di Delta, ma è anche meno letale, l'ospedale per un contagiato è di gran lunga un evento meno probabile. Dunque coraggio, "niente panico" (Joe Biden dixit, il quale riaprirà i voli il 31 dicembre per il Sud Africa e altri sette paesi dell'Africa meridionale), andiamo avanti con la vaccinazione, teniamo fermo il punto dei grandi progressi fatti finora, che il paese resti aperto.
È una linea comune tenuta da Washington, Parigi e Londra (le tre capitali del mondo libero), confermata anche dalle decisioni del Consiglio dei ministri a Roma, dove tra "chiusuristi" e "aperturisti" hanno vinto questi ultimi perché Draghi ha trovato un punto d'equilibrio usando il buon senso, ha evitato chiusure senza senso e tamponamenti di vaccinati che sarebbero stati una beffa per chi ha fatto il suo dovere fino in fondo e continuerà a farlo, non ha spaccato il paese riportando le lancette dell'orologio indietro, ha impedito una mossa che avrebbe dato ai No Vax un nuovo manifesto d'occasione, armi retoriche per sostenere che va tutto male e la scienza è uno strumento della cospirazione globale. Ciarpame, ma pericoloso in un'era di "disinformatia" social.
Accade esattamente il contrario, siamo una nazione più forte di un anno fa, quasi irriconoscibile per il salto di qualità, l'Economist ha scritto che siamo il paese dell'anno, il nostro cammino è stato migliore di quello della Germania e di tanti altri paesi avanzati, batteremo anche Omicron, perché abbiamo tutti gli strumenti per farlo, siamo in uno scenario che un anno fa sembrava impensabile, monopolizzato dal pessimismo e senza una strategia d'uscita dalla crisi. Oggi sappiamo cosa fare. Il più grande nemico del nostro tempo è la paura. Buon Natale (aperto) a tutti.
***
C'è altro? Chiudiamo questo numero di Natale notturno di List con un film, si apre con un... telescopio.
06
Collisioni stellari. "Don't Look Up" o del come fare a pezzi i media
Telescopio. Cometa. Collisione. Santo cielo, la Terra è in pericolo. Don't Look Up comincia così e tutti si preparano al disaster movie, alla lezioncina sul cambiamento climatico (c'entra sempre, perbacco, perfino nelle faccende stellari) e andiamo con la reprimenda alle destre anti-scienza e via discorrendo. Il cast (stellare, ovviamente) è di quelli che leggi i nomi e vai sul sicuro (Leonardo Di Caprio, Jennifer Lawrence, Ariana Grande, Cate Blanchett, Ossignore c'è pure Meryl Streep e dunque incorporata una intemerata contro Trump) ma la storia prende una deviazione (non la cometa) perché macchina da presa e penna sono di un regista e sceneggiatore imprevedibile che si chiama Adam McKay e così il copione atteso finisce in sottosopra, la faccenda astronomica prende un'altra piega e diventa feroce e esilarante critica sociale.
McKay aveva già strappato applausi con La grande scommessa e Vice (memorabile il pezzo di teatro shakesperiano con i coniugi Cheney a letto), qui ripete la prova in altra forma, ma con lo stesso tocco corrosivo. Così il dramma diventa satira, la tragedia si trasforma in strafatto da ridere, la cometa francamente chissenefrega perché non fa ascolti in tv e sui social sono impegnati in qualche altra supercazzola strategica e attenzione che l'algoritmo se ne fotte dell'astro cadente. McKay prende in giro i media americani (e pure i nostri, chiaro), lo star system e la politica, cosa vuoi che importi della fine del mondo quando il problema è il posizionamento di mercato? Riderete e penserete che lassù da oggi c'è un telescopio che ha la missione di scoprire... l'inizio del mondo. Speriamo che non debba mai vederne la fine, sarebbe un problema interrompere gli spot sull'ultimo detersivo che trasforma la lana in scudo spaziale.
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immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.