30 Dicembre
Omicron e vaccino, la svolta di Draghi
Stop alle quarantene per gli immunizzati con la seconda dose e il booster, stretta sui No Vax con il Green Pass rafforzato. Il decreto del governo in vigore dal 10 gennaio. È un cambio fondamentale della strategia anti-Covid, è la fine della politica di chiusura e isolamento, con il coronavirus dobbiamo convivere
Che succede? "Le cose sono più forti degli uomini", soleva dire un saggio banchiere a un giovane cronista. Frase sempre valida, le cose sono rotolate sul tavolo del governo, Omicron e il vaccino hanno dominato la scena: la quarantena per chi ha la terza dose di vaccino è sparita quasi del tutto, resta quello in caso di contagio e di sintomi che impongono un'auto-sorveglianza. Il Consiglio dei ministri (e prima ancora il Comitato tecnico scientifico e la Cabina di regia) ha preso atto di Omicron, della sua natura differente rispetto a Delta e soprattutto della kafkiana situazione in cui stava finendo il paese, sottoposto a regole di confinamento inadatte al nuovo contesto sanitario. Le decisioni del Consiglio dei ministri segnano un cambio di strategia che è un mutamento di mentalità necessario, è la fine della politica esclusiva di chiusura e isolamento, con il coronavirus dobbiamo convivere, non farci sconfiggere e rinunciare a un'esistenza dal volto umano.
Decreto legge in vigore dal 10 gennaio, si volta pagina. Il testo prevede nuove misure per il Green Pass rafforzato (completamento del ciclo vaccinale e guarigione) e revisione profonda delle quarantene per i vaccinati, la stragrande maggioranza (silenziosa) del paese che rischiava di finire sotto chiave (alcuni milioni lo sono già). Questa storia di segregazione finisce qua, non era più sostenibile, il paese stava rischiando il blocco dei servizi pubblici essenziali e lo scivolamento verso un crollo della produzione economica.
Chi ha completato la vaccinazione (due dosi) o è guarito da meno di 120 giorni e chi ha fatto la terza dose (booster) non dovrà più fare la quarantena obbligatoria in caso di contatto stretto con una persona positiva. È un gran bel passo avanti, resta un po' di sudoku sanitario sulla mascherina. Per tutti ci sarà l'obbligo di indossarla fino al decimo giorno...
Che succede? "Le cose sono più forti degli uomini", soleva dire un saggio banchiere a un giovane cronista. Frase sempre valida, le cose sono rotolate sul tavolo del governo, Omicron e il vaccino hanno dominato la scena: la quarantena per chi ha la terza dose di vaccino è sparita quasi del tutto, resta quello in caso di contagio e di sintomi che impongono un'auto-sorveglianza. Il Consiglio dei ministri (e prima ancora il Comitato tecnico scientifico e la Cabina di regia) ha preso atto di Omicron, della sua natura differente rispetto a Delta e soprattutto della kafkiana situazione in cui stava finendo il paese, sottoposto a regole di confinamento inadatte al nuovo contesto sanitario. Le decisioni del Consiglio dei ministri segnano un cambio di strategia che è un mutamento di mentalità necessario, è la fine della politica esclusiva di chiusura e isolamento, con il coronavirus dobbiamo convivere, non farci sconfiggere e rinunciare a un'esistenza dal volto umano.
Decreto legge in vigore dal 10 gennaio, si volta pagina. Il testo prevede nuove misure per il Green Pass rafforzato (completamento del ciclo vaccinale e guarigione) e revisione profonda delle quarantene per i vaccinati, la stragrande maggioranza (silenziosa) del paese che rischiava di finire sotto chiave (alcuni milioni lo sono già). Questa storia di segregazione finisce qua, non era più sostenibile, il paese stava rischiando il blocco dei servizi pubblici essenziali e lo scivolamento verso un crollo della produzione economica.
Chi ha completato la vaccinazione (due dosi) o è guarito da meno di 120 giorni e chi ha fatto la terza dose (booster) non dovrà più fare la quarantena obbligatoria in caso di contatto stretto con una persona positiva. È un gran bel passo avanti, resta un po' di sudoku sanitario sulla mascherina. Per tutti ci sarà l'obbligo di indossarla fino al decimo giorno successivo all'ultima esposizione al caso, mentre in caso di presenza di sintomi, si dovrà fare un test antigenico o molecolare al quinto giorno successivo all'ultima esposizione al caso.
Chi presenta sintomi ed è in quarantena o auto-sorveglianza (parliamo sempre di vaccinati con due dosi, guariti e soggetti che hanno il booster) potrà riprendere la sua vita normale solo dopo l'esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati; la trasmissione all’Asl del referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza.
Per i non vaccinati valgono le regole già in vigore: quarantena di 10 giorni e tampone negativo o 14 giorni di isolamento senza tampone.
In arrivo il prezzo calmierato per le mascherine Ffp2, è già partita la speculazione e va fermata visto che sono obbligatorie e devono essere cambiate con regolarità per essere efficaci.
C'è una stretta ulteriore sui non vaccinati, un altro dato di realtà e un incentivo ulteriore all'immunizzazione. Dal 10 gennaio fino alla cessazione dello stato di emergenza (31 marzo), è previsto l'uso del Green Pass rafforzato per le seguenti attività: alberghi e strutture ricettive; feste per cerimonie civili o religiose; sagre e fiere, centri congressi, servizi di ristorazione all'aperto, impianti di risalita con finalità turistico-commerciale - anche se ubicati in comprensori sciistici - piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all'aperto, centro culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all'aperto. Il decreto prevede che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti all'aperto e al 35% per gli impianti al chiuso. Stadi pieni a metà, poi si vedrà con l'andamento di Omicron.
Il Green Pass rafforzato è necessario per l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, anche quelli locali e regionali. Si è agito sui luoghi di riunione pubblica e sulla mobilità, non è passata l'idea di estendere l'uso del Green Pass rafforzato per la presenza sul posto di lavoro, ma la discussione nella maggioranza resta aperta.
Nei primi giorni di gennaio ci sarà un altro Consiglio dei ministri dove probabilmente saranno prese ulteriori misure. Nel governo la spinta per l'obbligo vaccinale resta, il dibattito sul Green Pass rafforzato non è proprio andato liscio, in ogni caso poi Draghi ha tracciato la linea. L'andamento dei contagi con Omicron (quasi centomila oggi) ha cambiato completamente lo scenario, non si può affrontare con gli stessi strumenti delle prime ondate, i vaccini si sono dimostrati finora una diga molto efficace, i ricoveri ordinari e le terapie intensive parlano chiaro, la maggioranza riguarda soggetti non vaccinati.
Piove su Roma. Piazza Colonna, Palazzo Chigi, sede del governo (Foto Ansa).Il governo ha preso la via più dritta tra quelle possibili (e poteva uscirne fuori un cruciverba pazzo), dato il contesto. Il ministero della Salute e il Comitato tecnico scientifico avevano un'idea assai meno "aperturista", proponevano una serie di eccezioni (esonerare dalla quarantena solo i lavoratori "essenziali", cosa che avrebbe aperto un infinito dibattito su cosa è essenziale e cosa no - lo siamo tutti, essenziali, viviamo in una società complessa e on demand su molti aspetti dell'esistenza quotidiana), mentre è passata la pragmatica proposta dei presidenti delle Regioni di tagliare la quarantena per tutti gli immunizzati. Draghi ha deciso per il meglio, visto lo scenario di una maggioranza dove le divisioni su questi temi non sono un dettaglio (per esempio, la Lega si oppone all'obbligo vaccinale, mentre gli altri partiti premono per questa soluzione).
Il decreto in arrivo in ogni caso è un elemento di chiarezza in un panorama che si stava facendo nebuloso e caotico, senza dimenticare però che c'è bisogno di ulteriore semplificazione, le norme di ieri e di oggi si sovrappongono a livello nazionale e locale, i cittadini hanno bisogno di poche istruzioni chiare su come comportarsi, soprattutto di buon senso. Siamo in un'altra fase della pandemia, non è finita, ma stiamo imparando a affrontare il virus senza essere preda di una politica della resa e per farlo dobbiamo essere razionali, prudenti e non farci dominare dalla paura.
Stasera si è consumato un passaggio molto importante, siamo al volta pagina della storia politica che stiamo vivendo: mentre il governo varava le nuove misure per convivere con Omicron, la Camera sta votando la legge di Bilancio (il via libera definitivo arriverà domani), chiuso questo atto sulla manovra da 30 miliardi, si va a salutare il 2021 e si apre il sipario del 2022 con la sarabanda dell'elezione del Presidente della Repubblica.
Il candidato naturale al Colle si chiama Mario Draghi. Ma questa è un'altra storia e stasera la questione del Quirinale la risolvo à la John Fante che in Chiedi alla polvere sfodera la filosofia di vita di Arturo Bandini: "Dovevo prendere una decisione nei confronti dell’albergo. O pagavo o me ne andavo: così diceva il biglietto che la padrona mi aveva infilato sotto la porta. Era un bel problema, degno della massima attenzione. Lo risolsi spegnendo la luce e andandomene a letto". Stasera va così, buonanotte.
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10. Limitazione di responsabilità
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garantire o
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l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
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giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.