17 Gennaio
Il virus della diseguaglianza
Il report di Oxfam sulle disparità accelerate dalla pandemia, ricchezza accumulata e povertà aumentata. Nature pubblica i risultati preoccupanti degli studi sull'impatto del Covid sulla psiche dei nuovi nati e dei bambini. Numeri sul coronavirus, informazione e misure anti-contagio, una necessaria rilettura. L'egemonia cinese di Xi Jinping tra produzione record di carbone e crescita economica in rallentamento
Che succede? Il non-sense dei numeri del Covid, il bollettino dei contagi mixato con un'informazione che gioca sulle emozioni, priva di riflessione ponderazione, ha generato paura e un lockdown di fatto che porterà una nuova fase di difficoltà economica, ne avremo la prova quando saranno pubblicati i prossimi dati dell'Istat, si tratta solo di attendere. Chiunque abbia un minimo di confidenza con la matematica (e un po' di memoria) sa che siamo di fronte a una sproporzione tra il dibattito pubblico (alimentato dalla tensione politica), la dimensione dei titoli dei notiziari e quello che sta accadendo nella realtà pandemica con la variante Omicron. Due fatti stamattina mi hanno colpito profondamente: la pubblicazione del report di Oxfam sulle diseguaglianze durante la pandemia e un lungo articolo di Nature sull'impatto del Covid sui nuovi nati e i bambini. Sono risultati che devono far riflettere. Partiamo dalla lettura dei dati sulla pandemia, uno degli elementi di confusione di quest'era. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Rileggere la pandemia
Il cortocircuito tra politica e informazione ha prodotto un incendio di enormi proporzioni: i politici non sanno e non vogliono spiegare i numeri dell'epidemia, i giornalisti semplicemente prendono il bollettino e non ci ragionano sopra, lo "passano" e poi cercano un titolo che possa stimolare qualcuno a andare in edicola o non cambiare canale, quanto a Internet, si cerca qualcosa che faccia cliccare i link, dunque vai con l'Armageddon pandemico e al resto ci pensano le junk news, la violenza, tutto il macabro possibile, un po' di sesso, un po' di selfie e vai con la rovina del giornalismo.
Prendiamo il bollettino di ieri: abbiamo 18.179 ricoverati con sintomi, in terapia intensiva ci sono 1691 persone. Giornali e televisioni continuano a dipingere l'Armageddon che non c'è: un anno fa i...
Che succede? Il non-sense dei numeri del Covid, il bollettino dei contagi mixato con un'informazione che gioca sulle emozioni, priva di riflessione ponderazione, ha generato paura e un lockdown di fatto che porterà una nuova fase di difficoltà economica, ne avremo la prova quando saranno pubblicati i prossimi dati dell'Istat, si tratta solo di attendere. Chiunque abbia un minimo di confidenza con la matematica (e un po' di memoria) sa che siamo di fronte a una sproporzione tra il dibattito pubblico (alimentato dalla tensione politica), la dimensione dei titoli dei notiziari e quello che sta accadendo nella realtà pandemica con la variante Omicron. Due fatti stamattina mi hanno colpito profondamente: la pubblicazione del report di Oxfam sulle diseguaglianze durante la pandemia e un lungo articolo di Nature sull'impatto del Covid sui nuovi nati e i bambini. Sono risultati che devono far riflettere. Partiamo dalla lettura dei dati sulla pandemia, uno degli elementi di confusione di quest'era. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Rileggere la pandemia
Il cortocircuito tra politica e informazione ha prodotto un incendio di enormi proporzioni: i politici non sanno e non vogliono spiegare i numeri dell'epidemia, i giornalisti semplicemente prendono il bollettino e non ci ragionano sopra, lo "passano" e poi cercano un titolo che possa stimolare qualcuno a andare in edicola o non cambiare canale, quanto a Internet, si cerca qualcosa che faccia cliccare i link, dunque vai con l'Armageddon pandemico e al resto ci pensano le junk news, la violenza, tutto il macabro possibile, un po' di sesso, un po' di selfie e vai con la rovina del giornalismo.
Prendiamo il bollettino di ieri: abbiamo 18.179 ricoverati con sintomi, in terapia intensiva ci sono 1691 persone. Giornali e televisioni continuano a dipingere l'Armageddon che non c'è: un anno fa i ricoverati erano 22.841 e i pazienti in terapia intensiva 2522. Con una lieve differenza: i contagi erano infinitamente inferiori, lo scarto abissale tra Delta e Omicron è che l'incremento dei casi totali un anno fa era pari a 16,146 contagiati, mentre ieri è stato di 149,512 persone positive. Tutto questo non trova posto in prima pagina, i titoli sono per la fine del mondo. Che non c'è.
02
Decessi, vaccini, i numeri e la politica dell'irrealtà
Vediamo qualche altro "dettaglio" interessante che non viene messo in evidenza, fonte ultimo report dell'Istituto superiore di Sanità. Chi sono i contagiati e soprattutto i deceduti in Italia? Guardate qui:

Non occorre essere Archimede per capire che cosa sta succedendo, è dai 60 anni in su (e parliamo di tutti i dati disponibili da inizio pandemia, non della sola fase Omicron) che il Covid diventa un elemento di rischio serio e la gran parte dei decessi riguarda la fascia d'età da 70 anni in su. Sono persone potenzialmente fragili, buona parte di loro ha altre patologie (che nei bollettini giornalieri non vengono rilevate, come tanti altri dati che sono fondamentali per sapere, per capire) e il Covid funge da acceleratore di uno stato di salute precario. Quante persone sono entrate in ospedale con un'altra malattia e poi hanno il Covid? Non si sa, non viene specificato nei bollettini quotidiani e non accade da un giorno ma da più di due anni. Attenzione, quando leggiamo questi numeri la pandemia andrebbe divisa in due fasi, quella prima e dopo i vaccini. Perché tutti i dati dicono che i vaccini sono uno scudo efficace contro il Covid e gli italiani hanno un'ottima copertura:

Siamo così di fronte al paradosso di un paese che invece di gestire il new normal della pandemia - la necessaria convivenza con il virus - ha una classe dirigente (e un ministero della Sanità in particolare) che continua a ragionare e agire come se fossimo al primo giorno di pandemia. L'effetto di questa gestione senza razionalità (ma piena di scientismo senza politica) è la corsa al tampone inutile, uno stato psicologico di paura, la chiusura delle metropoli che sono diventate delle città fantasma e un'altra volta ancora la depressione dell'economia. E ancora una volta abbiamo il paese spaccato in due, garantiti e non garantiti, ceti assistiti e produttori vittime dell'isteria. Siamo nella politica dell'irrealtà.
Il premier Mario Draghi ha cercato di evitare questo stato di cose, ma un uomo solo non può fare miracoli, può contenere una deriva pericolosa (e l'ha fatto, ha evitato la chiusura ufficiale, il lockdown generale che molti sognavano, lo stop alla scuola, norme ancora più assurde di quelle che governano le quarantene, l'isolamento, etc.), ma dovendo governare ne accompagna comunque la direzione di marcia che è da labirintite acuta e ha provocato una zombificazione della vita nelle città, il gelo nell'attività commerciale, una frenata nella produzione. Senza troppi giri di parole: c'è un problema generale nel paese, riguarda la qualità delle persone che comandano. Gran parte degli eletti nel nostro Parlamento - ricordo che l'Italia è una Repubblica parlamentare - non conosce la povertà, non ha esperienza della vita, non ha alcuna competenza, neppure quella che deriva dal buonsenso di ogni giorno, non hanno mai visto una fabbrica, mai lavorato nei campi, mai dormito al freddo, mai subito l'umiliazione di non poter comprare un paio di scarpe ai figli (me lo disse in lacrime un artigiano ridotto in miseria), mai guardato con timore l'arrivo della bolletta della luce e del gas, mai perso improvvisamente il lavoro (parecchi tra gli eletti non ne hanno mai avuto uno sul serio e hanno fatto Bingo alla giostra del voto) ritrovandosi con una famiglia da tirare su, mai fatto i conti con il dramma di non poter far studiare i figli in maniera adeguata (le scuole migliori costano, lo studente fuori sede senza aiuto soffre), là fuori c'è una umanità dolente dimenticata. Quanto? Tanto, più di quanto si immagini.
03
Il virus della diseguaglianza. Il rapporto Oxfam
La classe dirigente dovrebbe dare un'occhiata al report pubblicato da Oxfam sull'ineguaglianza ai tempi del Covid, ne trarrebbe un certo beneficio per un'ecologia della mente, schiarirsi le idee, rimboccarsi le maniche, lavorare. La pandemia ha favorito come non mai i rentiers, creato ulteriori diseguaglianze, distrutto la ricchezza creata dai ceti produttivi senza protezione, ha reso poveri coloro che galleggiavano sulla superficie di una dignitosa esistenza, ha inasprito la differenza già abissale tra paesi poveri e economie avanzate (al cui interno si stanno creando sacche spaventose di povertà), tutto questo accade sotto i nostri occhi.

I dieci uomini più ricchi del mondo durante la pandemia hanno raddoppiato in termini reali i loro patrimoni che sono passati da 700 a 1500 miliardi di dollari. 15 mila dollari al secondo, 1,3 miliardi di dollari al giorno. Oxfam pubblica il suo report in occasione dell'apertura del World Economic Forum - ah, sentivamo la mancanza dell'Homo Davos, ma quest'anno ci risparmieranno l'ipocrisia delle loro discussioni sull'ambiente mentre atterrano con i loro jet privati nella località svizzera. Il surplus patrimoniale del solo Jeff Bezos nei primi 21 mesi della pandemia (+81,5 miliardi di dollari) equivale al costo completo stimato della vaccinazione Covid (due dosi e booster) per l'intera popolazione mondiale. Se ciascuno dei 10 uomini più ricchi del mondo spendesse un milione di dollari al giorno, ci vorrebbero 414 anni per spendere tutta la loro ricchezza combinata.
Vogliamo andare avanti così? Non si tratta di distruggere la ricchezza e baggianate simili, di andare verso la decrescita e altre teorie economiche che invariabilmente conducono alla povertà estrema, il tema è quello di far funzionare bene il capitalismo non sostituirlo con l'utopia di un socialismo (di cui l'ideologia "green" dell'ecologismo insostenibile è una variante e gli effetti si vedono in bolletta) che la storia ha già archiviato alla voce fallimento e totalitarismo.
***
A questo scenario, si aggiunge (non per ultimo, ma al primo posto) gli effetti della segregazione pandemica sulla psiche, l'apprendimento, lo shock che si propaga perfino sui nuovi nati. L'impatto sui bambini è enorme.
04
Le politiche anti-Covid cambiano la mente dei bambini
Un articolo di Nature fa luce sull'impatto psicologico del Covid sui bambini, un altro elemento fondamentale per capire quanto le scelte politiche abbiano poi conseguenze inattese. Gli effetti si vedono fin dalla nascita, non è un problema fisico - il Covid non provoca cambiamenti di questo tipo, per fortuna - ma l'analisi dei dati sui piccoli nati prima e durante la pandemia rivela differenze di comportamento e apprendimento che sono una (amara) sorpresa. I dati del NewYork–Presbyterian Morgan Stanley Children’s Hospital di New York sono la base di uno studio condotto da Morgan Firestein, ricercatrice della Columbia University. Cosa dicono? "I bambini nati durante la pandemia hanno ottenuto un punteggio più basso, in media, nei test di motricità lorda, motricità fine e capacità di comunicazione rispetto a quelli nati prima di essa. Non importava se i loro genitori naturali erano stati infettati dal virus o meno; sembrava esserci qualcosa nell'ambiente della pandemia stessa". Sconvolgente? Non troppo, siamo quello che siamo perché viviamo, cresciamo, abitiamo in un preciso contesto. Parliamo di un impatto globale, combinato con le ineguaglianze di cui parla il report di Oxfam, abbiamo lo scenario di una generazione che avrà difficoltà a orientarsi e costruire il proprio futuro. Vanno aiutati a recuperare, ecco perché le scelte politiche vanno ponderate, non riguardano solo noi, ma i piccoli che saranno gli adulti di domani.

Abbiamo un quadro in cui secondo quanto pubblica Nature "anche se i bambini in genere se la sono cavata bene quando sono stati infettati, la ricerca preliminare suggerisce che lo stress legato alla pandemia durante la gravidanza potrebbe influenzare negativamente lo sviluppo del cervello fetale in alcuni bambini. Inoltre, genitori e badanti esausti potrebbero interagire diversamente o meno con i loro bambini piccoli in modi che potrebbero influenzare le capacità fisiche e mentali del bambino". I lockdown sono stati disastrosi non solo per l'economia: "Le chiusure - che sono state cruciali per controllare la diffusione del coronavirus - hanno isolato molte giovani famiglie, privandole del tempo di gioco e delle interazioni sociali. Stressati e ridotti all'osso, non sono stati in grado di fornire il tempo a tu per tu di cui hanno bisogno i bambini e i neonati". Potranno recuperare? Sì, ma solo se prendiamo atto degli errori, correggiamo le politiche, diffondiamo cultura e aiutiamo gli svantaggiati. Un altro studio condotto dalla Brown University ha scoperto che "i bambini provenienti da famiglie a basso reddito hanno sperimentato le più grandi cadute (nei test di valutazione, ndr), che i maschi sono stati più colpiti rispetto alle femmine e che le abilità motorie lorde sono state colpite di più".
Una delle cause dell'accumulo di questi deficit secondo gli studiosi è l'assenza di "human-to-human interactions", i bambini hanno bisogno di stabilire relazioni (anche gli adulti, ne abbiamo ampia prova dalla cronaca di ogni giorno e dall'esperienza personale) con altri, imparano osservando, dialogando, frequentando altre persone, prima di tutto i loro coetanei. La Dad? Una follia, il tuo maestro non potrà mai essere uno schermo dove si agita una persona trasformata in ologramma, nonostante il sogno dei ricchi della Silicon Valley (si torna sempre a loro, dipinti perfettamente nel report di Oxfam) di farci vivere in un eterno metaverso dove il pixel diventa la tua carne, non siamo macchine, siamo umani.
***
Dove andiamo ora? In Cina, una delle fabbriche del futuro (e della distopia), Xi Jinping apre il vertice di Davos. Ma prima...
05
Record della produzione di carbone in Cina
Xi Jinping parla a Davos e sono usciti i dati sulla produzione cinese, ma prima vi invito a osservare questo grafico sulla produzione di carbone in Cina che ha pubblicato Javier Blas, analista del settore energetico per Bloomberg:

La Cina tra novembre e dicembre del 2021 ha prodotto oltre 384 milioni di tonnellate di carbone, record storico. Dopo le belle parole del G20 di Roma, il vertice Cop26 di Glasgow sull'ambiente, ecco la realtà. La Cina è in piena rivoluzione industriale e usa tutto quello che serve per farla correre, se la transizione energetica viene dispiegata come un'ideologia, accelerata senza realismo, il risultato è che chi può usa fonti meno costose del petrolio e del gas (abbiamo già spiegato l'evoluzione del prezzo e la strategia dei paesi produttori, non si decreta a tavolino la morte degli idrocarburi in un'economia che va a idrocarburi) e le dittature (e non, vedere il caso dell'India) si servono a piene mani del carbone, ne aumentano l'estrazione, costruiscono centrali, fanno funzionare gli impianti industriali e producono elettricità per tutti. Quando devi guidare un paese di un miliardo di persone, condurre un esperimento sociale titanico, mantenere l'ordine, le cose cambiano, non è un salotto, non è Davos (dove ci sarà guardacaso Xi Jinping), è la realtà di un mondo complesso dove il confine tra la vita e la morte è anche questo, il carbone. Bene, come va la produzione in Cina?
06
La crescita di Pechino e Xi Jinping che parla da leader del mondo

La Cina cresce ancora, ma la velocità sta rallentando. L'Ufficio nazionale di statistica dice che "il prodotto interno lordo è stato di 114.367,0 miliardi di yuan nel 2021, con un aumento dell'8,1 per cento rispetto all'anno precedente a prezzi costanti, con una crescita media biennale del 5,1 per cento. Nel primo trimestre il Pil è cresciuto del 18,3% su base annua, del 7,9% per il secondo trimestre, del 4,9% per il terzo trimestre e del 4,0% per il quarto trimestre". Attenzione alle vendite al dettaglio, sono aumentate dell'1,7% a dicembre su base annua, ai minimi dall'estate del 2020. Crisi del settore immobiliare, politica "zero Omicron", chiusura e autarchia economica, la Cina guarda a se stessa, cerca di proteggersi, come sottolinea il bollettino economico: "Dobbiamo essere consapevoli che l'ambiente esterno è più complicato e incerto e l'economia interna è sotto la tripla pressione della contrazione della domanda, dello shock dell'offerta e dell'indebolimento delle aspettative". Per l'economia mondiale - che dipende dalla Cina - non è una buona notizia, chi ha riposto tutte le sue speranze su Pechino dovrà ricalibrare i suoi programmi per il futuro.
Cosa dice Xi Jinping al pubblico di Davos? Che bisogna evitare un nuovo crollo (e se lo dice, qualcosa si sta muovendo) dell'economia mondiale: "Per impedire che l'economia mondiale crolli di nuovo, i Paesi più sviluppati del mondo dovrebbero adottare politiche economiche responsabili", dice Xi e dunque bisogna "ridurre il gap riguardante lo sviluppo", ergo bisogna "rimuovere le barriere, aprire, integrare". Lo dice mentre la produzione di carbone in Cina tocca il record storico, dunque da un punto di vista che non coincide con le politiche dell'Occidente "green". Il presidente cinese commenta i dati economici: "Nonostante l'enorme pressione provocata dai cambiamenti all'interno e all'estero, i fondamentali dell'economia cinese, con una forte resilienza, un ampio potenziale e un miglioramento a lungo termine non sono cambiati", e la Cina, ha aggiunto, ha "piena fiducia". Bene, ma "aprire" vale anche per la Cina (un paese totalitario che controlla perfino i videogame) ma Pechino in realtà è in fase isolazionista, ha bloccato perfino i voli americani con la politica "zero Omicron". Ha ragione quando auspica "una "distribuzione equa e accelerata dei vaccini", ma i vaccini non sono quelli prodotti dalla Cina e quando Xi afferma che "dobbiamo seguire l'andamento generale della storia e dedicarci alla stabilizzazione dell'ordine internazionale, dobbiamo aderire al dialogo piuttosto che allo scontro, opporci all'unilateralismo, al protezionismo e a tutte le forme di egemonismo e politica di forza" sta chiaramente rivolgendosi agli Stati Uniti e dimentica la sua politica di espansione nel Pacifico. Xi afferma che "la Storia ha dimostrato più volte che il confronto fra le potenze non risolve i problemi, ma porta solo verso conseguenze catastrofiche". Sta chiedendo all'Occidente mani libere nella sua sfera di influenza e porte aperte per la sua macchina economica. Siamo in una nuova fase della storia, Xi Jinping a un certo punto avrà davanti due opzioni: un (im)possibile isolamento o l'espansione, in entrambi i casi il bersaglio finale delle sue scelte è chiaro, siamo noi. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.