5 Marzo
Terra, mare, centrali atomiche. L'accerchiamento
Guerra in Ucraina. La Russia controlla l'accesso a Mar Nero e Mar d'Azov, punta su Odessa e bombarda Mariupol. L'intelligence britannica: Mosca sta circondando le città. Zelensky chiede la No Fly Zone, la Nato dice no e il presidente attacca l'Alleanza. Lavrov: "Cerca di provocare il conflitto contro la Russia con la partecipazione della Nato"
A che punto è la guerra? Mentre il governo italiano si avvita(va) sulla riforma del catasto, il mondo è in fiamme, dettagli per un paese come il nostro, sempre sospeso nel nulla. Non vale la pena di dedicarvi più tempo, il nostro è prezioso, siamo immersi in uno scenario di guerra e dobbiamo provare a decifrarla, capirla, leggerla con i dati della realtà, il mondo sta cambiando.
Ultima notizia che conta, arriva dal ministro degli Esteri della Russia, Serghei Lavrov, che avvisa i naviganti:
Zelensky è dispiaciuto che la Nato non intervenga, vuol dire che non vuole risolvere il conflitto con la diplomazia. Cerca di provocare il conflitto contro la Russia con la partecipazione della Nato. Ha una frenesia militarista.
Facciamo un rapido punto nave, seguite il titolare di List.
01
La leva delle centrali nucleari: spegnere l'Ucraina
Una settimana di guerra è trascorsa, la strategia militare (e politica) della Russia si sta dispiegando. Chi parla (persino in queste ore) di guerra-lampo, non ha capito come si muove il Cremlino, come Putin usa il suo esercito per raggiungere l’obiettivo politico della sua campagna sul terreno ucraino, il presidente russo sta dettando l’agenda e vuole arrivare a chiudere un negoziato con l’Occidente di fronte al fatto compiuto: la caduta totale dell’Ucraina. Ecco il quadro delle posizioni russe, l'Ucraina è circondata a Nord (via Bielorussia), a Est e a Sud. Resta aperta a Ovest, la via di fuga per l'Europa.
La Russia sta conquistando la rete energetica dell’Ucraina e distruggendo tutti i centri di comunicazione, comando e controllo. Il piano del Cremlino è metodico, preciso, spietato. Dopo aver preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande del paese, (dove l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha ribadito che “non c’è stata nessuna fuoriuscita di radiazioni”), l’esercito di Mosca sta...
A che punto è la guerra? Mentre il governo italiano si avvita(va) sulla riforma del catasto, il mondo è in fiamme, dettagli per un paese come il nostro, sempre sospeso nel nulla. Non vale la pena di dedicarvi più tempo, il nostro è prezioso, siamo immersi in uno scenario di guerra e dobbiamo provare a decifrarla, capirla, leggerla con i dati della realtà, il mondo sta cambiando.
Ultima notizia che conta, arriva dal ministro degli Esteri della Russia, Serghei Lavrov, che avvisa i naviganti:
Zelensky è dispiaciuto che la Nato non intervenga, vuol dire che non vuole risolvere il conflitto con la diplomazia. Cerca di provocare il conflitto contro la Russia con la partecipazione della Nato. Ha una frenesia militarista.
Facciamo un rapido punto nave, seguite il titolare di List.
01
La leva delle centrali nucleari: spegnere l'Ucraina
Una settimana di guerra è trascorsa, la strategia militare (e politica) della Russia si sta dispiegando. Chi parla (persino in queste ore) di guerra-lampo, non ha capito come si muove il Cremlino, come Putin usa il suo esercito per raggiungere l’obiettivo politico della sua campagna sul terreno ucraino, il presidente russo sta dettando l’agenda e vuole arrivare a chiudere un negoziato con l’Occidente di fronte al fatto compiuto: la caduta totale dell’Ucraina. Ecco il quadro delle posizioni russe, l'Ucraina è circondata a Nord (via Bielorussia), a Est e a Sud. Resta aperta a Ovest, la via di fuga per l'Europa.
La Russia sta conquistando la rete energetica dell’Ucraina e distruggendo tutti i centri di comunicazione, comando e controllo. Il piano del Cremlino è metodico, preciso, spietato. Dopo aver preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande del paese, (dove l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha ribadito che “non c’è stata nessuna fuoriuscita di radiazioni”), l’esercito di Mosca sta marciando (è a 30 chilometri) su un’altra centrale, quella di Yuzhnoukrainsk nell'oblast di Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale. Il piano del Cremlino è chiaro: mettere le mani sulle leve della produzione e distribuzione di energia, l’obiettivo è spegnere l’Ucraina.
02
La strategia dell'acqua. Bloccare l'accesso al mare
Sul quadrante del mare, le forze armate stanno “chiudendo” gli spazi di navigazione, il Mar d’Azov e il Mar Nero sono pattugliati dagli incrociatori della Marina russa, i sommergibili sono pronti a colpire in silenzio (l’affondamento dell'Helt, il cargo estone battente bandiera panamense è un monito per tutti, quella è zona di guerra). Mosca ha di fatto sigillato l’accesso al mare dell’Ucraina, ha preso i porti strategici di Kherson, Berdiansk e ora sta martellando Mariupol con l’artiglieria. L’obiettivo sul teatro dell’acqua è doppio: Odessa a Ovest e Mariupol a Est. Alla fine della campagna a Kiev (e a gran parte delle forze Nato, esclusa la Turchia che dalla Russia compra sistemi di difesa anti-aerea) non resterà un solo sbocco al mare. Osservate la carta sul dettaglio del Mar d'Azov:
Scacco matto. Mosca sta allargando il suo spazio e contemporaneamente restringendo il raggio d’azione futuro delle forze Nato, non solo i missili, ma anche le navi che sarebbero in grado di trasportare le testate per lanciarle dalle acque antistante la costa.
Un bombardamento di oggi in un centro commerciale a Mariupol (Foto Epa).Mariupol, 450 mila abitanti, è un altro punto di svolta della guerra: il controllo della città permetterebbe ai russi di “collegare” la Crimea con il Donbass. Il sindaco della città chiede un cessate il fuoco, il ministro della Difesa russo, poco fa (ore 7:30) ha dato il suo via libera a un cessate il fuoco, a partire dalle 9 locali, per aprire corridoi umanitari per i cittadini di Mariupol e Volnovakha. L’evacuazione è già cominciata, ci sono accuse reciproche di violazione del cessate il fuoco. Poi tuoneranno i cannoni, si leveranno in volo i bombardieri russi e la fanteria avanzerà da terra con la copertura della Marina. Il report di stamattina dell’intelligence della Difesa inglese è il seguente: Kharkiv, Chernihiv, Mariupol sono circondate dalle forze russe. Si combatte nelle strade a Sumy. Avanzata verso Odessa attraverso il porto di Mykolaiv.
L’assalto principale a Odessa e Mariupol non verrà dall’acqua, ma da terra, coperto dai cannoni delle navi.
Il Cremlino sul fronte interno ha ordinato il giro di vite contro i social network della Silicon Valley. Il regolare di internet, Roskomnadzor, ha accusato Facebook e Twitter di “discriminare” i media russi, cioè di averli “bannati” dal sistema digitale. Siamo nella zona della InfoWar. Il Cremlino ha varato una legge sulla stampa che ha provocato la decisione dei media internazionali di lasciare il paese. Cnn, Bbc, Abc News, Washington Post, Bloomberg, hanno sospeso l’attività in Russia.
03
La trincea della InfoWar
L’InfoWar si combatte con l’arma della propaganda, da una parte e dall’altra. Mai la censura era stata così vasta e la disinformatia così capillare. È la prima vera guerra nell’era dei social network, il risultato è un’eruzione di fake news, siamo impegnati in un controllo continuo delle news. Esempio, l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhya della notte scorsa. A un certo punto della battaglia, una fonte ucraina parlava di aumento della radioattività, la notizia è finita sul circuito internazionale delle news senza alcuna verifica. Le dichiarazioni che arrivavano solo da parte dell’Ucraina però contrastavano con quanto abbiamo visto sulla rete di webcam ancora funzionanti all’ingresso della centrale che riprendevano la scena della battaglia.
Un'immagine estratta dalla webcam puntata sull'ingresso della centrale nucleare di Zaporizhzhya la notte dell'assalto russo. La battaglia si è conclusa, i russi controllano la centrale.Prima un intenso fuoco d’artiglieria, con i proiettili traccianti, poi la calma, un incendio in un edificio che palesemente non era il sito di un reattore nucleare, i mezzi blindati fermi, le sagome di soldati che camminavano, lo scontro era finito, non c’erano segni di panico, nessuna scena che potesse far pensare a una fuga radioattiva, un disastro nucleare. Poco dopo, evidentemente dopo un giro diplomatico, gli ucraini hanno dichiarato che non c’era nessuna dispersione di radiazioni, infine l’Aiea metteva il punto e confermava la bontà della linea della prudenza. In guerra vale la regola del giocatore di biliardo: calma e gesso.
04
Zelensky vuole la No Fly Zone. La Nato no
Il campo europeo è sulla via del disastro. Gli ucraini probabilmente si erano illusi di poter contare su un appoggio militare della Nato, ma il segretario generale Jens Stoltenberg, dopo un’escalation verbale durata settimane, ha cominciato a far arretrare le dichiarazioni bellicose, traduzione: non ci sarà alcuna No Fly Zone degli alleati, sarebbe una sorta di dichiarazione di guerra alla Russia. Il presidente ucraino Volodimyr Zelensky ha reagito duramente: “Così date il via libera ai bombardamenti nelle nostre città”. La campagna aerea è in corso da tempo, il Cremlino sa bene che la Nato non può correre questo rischio, significa espandere il conflitto. In guerra le illusioni sono il peggior nemico. Zelensky oggi parlerà con i senatori degli Stati Uniti, per l’America la guerra è lontana e questo dato geografico è un pericolo, potrebbe innescare l’idea di poter colpire la Russia, sarebbe il primo passo di una guerra nucleare. Putin sta seguendo lo schema di una campagna militare “a tappe”, sta calibrando l’uso delle armi in funzione di un preciso obiettivo politico. Quale? Al momento la Russia sta puntando alla “finlandizzazione” dell’Ucraina, preservarne la funzione storica di “buffer”, di cuscinetto, tra Mosca e le forze Nato, renderlo paese “neutrale” (questo è il senso della parola “smilitarizzazione”), il riconoscimento della sovranità della Russia sulla Crimea, mentre il destino del Donbass (sotto l’ala dell’aquila bicefala o regione autonoma - e sicura - all’interno dell’Ucraina?) dipende da quanto territorio occuperà l’esercito di Mosca nei prossimi giorni.
Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina (Foto Epa).Putin ha scelto il conflitto, la sua aggressione all’Ucraina segue le linee di una “guerra preventiva”, sta piazzando le sue pedine sul terreno di uno scontro ben più ampio che riguarda lo spazio della sicurezza in tutta Europa. L’uomo del Cremlino conduce le operazioni con forze convenzionali, ma ha in tasca la bomba atomica e questo lo rende un “nemico speciale”, muovere una contro-offensiva della Nato contro la Russia significa entrare nella terra incognita della guerra termonucleare. Per queste ragioni l’altro ieri il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un momento di realismo ha detto che “non siamo parte del conflitto, non vogliamo farne parte, la Nato non è sul terreno con forze in Ucraina e non è neanche nello spazio aereo dell'Ucraina”. Parole che ha ripetuto anche Emmanuel Macron: “Né la Francia né l'Europa né l'Alleanza atlantica hanno voluto questa guerra e non sono in guerra contro la Russia”. L’Occidente sta fornendo armi, supporto logistico e finanziario all’Ucraina, ma non entra direttamente nel conflitto e lo ribadisce per evitare un’escalation che non può permettersi: la tracimazione della guerra in altri paesi europei. Sul terreno combattono solo gli ucraini, questo sul piano strategico è un limite, dunque un vantaggio di Putin nel teatro della battaglia.
05
Kissinger e la guerra: "La prova politica è come finisce, non come inizia"
Lunedì si riunirà di nuovo il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, l’arena dove si vede il gioco globale di questa guerra, i veri interessi sul tavolo. Lo abbiamo già visto, il Risiko: l’astensione di due gigantesche economie energivore, la Cina e l’India, quella degli Emirati Arabi e di gran parte dei paesi africani, il nuovo mondo è in movimento.
Finora nessun leader occidentale ha spiegato chiaramente all’opinione pubblica quale sarà l’impatto di questo conflitto sulla nostra vita quotidiana. Per farlo servono qualità rare: franchezza, chiarezza, carisma e un coraggio da leoni. La lingua della verità. Nella storia pochi hanno saputo farlo, l’esempio è quello di Winston Churchill, in giro non se ne vede uno, ma è più che mai urgente raccontare cosa sta succedendo, perché la guerra è lunga e il suo esito nessuno lo conosce. Serve una diplomazia dimenticata, come quella di questa foto storica:
23 novembre 1974. A bordo di un treno diretto verso Vladivostok si incontrano le delegazioni di Russia e Stati Uniti. A sinistra, Henry Kissinger e il presidente Gerald Ford. Di fronte a loro, il presidente russo Leonid Brezhnev (al centro), il ministro degli Esteri Andrei Gromyko (alla destra di Breznev) e l'ambasciatore russo Anatoly Dobrynin (in primo piano, a destra).Henry Kissinger, in un articolo sull’Ucraina pubblicato nel 2014 sul Washington Post, scrisse a proposito della guerra parole illuminanti: “La prova della politica è come finisce, non come inizia”. L’ex segretario di Stato americano spiegava perfettamente quali rischi si sarebbero corsi senza una soluzione politica del caso Ucraina, non contro la Russia ma con la Russia. Rimase inascoltato, la scuola “realista” - quella che non cerca il mondo ideale ma coltiva il mondo possibile - continua ad esserlo anche oggi e i risultati sono le bombe su Kiev e su Kharkhiv, la tragedia degli ucraini, le donne i bambini che fuggono al confine mentre gli uomini, i ragazzini, restano a combattere una guerra che in queste condizioni non possono vincere. Lo sdegno e l’orrore per l’aggressione della Russia non possono essere un velo che copre lo sguardo sulle leadership occidentali. I “Commander in Chief” non sono quelli che prevedono che il lupo può mangiare l’agnello e non basta dire che la guerra non la vuoi, devi evitarla con tutte le tue forze. E quando scoppia la battaglia e pensi che non si possa stare al tavolo con il nemico, allora devi fare come Churchill: la guerra devi farla. E vincerla.
06
I mercati anticipano il nuovo gioco dell'Eurasia
L’unica arma schierata dall’Occidente contro la Russia si chiama isolamento economico. Il distacco di Mosca dal sistema di pagamenti internazionali Swift, le sanzioni su imprese e oligarchi, sono uno strumento potente, ma l’utilizzo dell’arsenale finanziario potrebbe non bastare a piegare il Cremlino, ci vuole tempo e la Difesa russa sta avanzando in territorio ucraino aprendo spazi giganteschi, una nuova mappa geopolitica. L’Europa continua a comprare petrolio e gas dalla Russia (l’altro ieri, in un solo giorno, abbiamo speso un miliardo di euro) mentre il “decoupling”, il disaccoppiamento dell’Occidente dal settore energetico russo (le compagnie americane e europee stanno abbandonando le loro partnership con i russi) sta infiammando il mercato delle materie prime con un impatto gigantesco sui prezzi
I mercati stanno anticipando quello che di ora in ora potrebbe diventare un disastro strategico dell’Occidente. Una vittoria della Russia in Ucraina accelera i problemi europei e americani, apre un nuovo gioco geopolitico dell’energia che ha come perno l’Eurasia, l’alleanza a tutto gas tra Cina e Russia.
Quella che Halford John Mackinder, uno dei padri della geopolitica, chiamava Heartland, il Cuore della Terra. Mackinder nel suo eccezionale saggio intitolato "Il perno geografico della storia" sosteneva che chi governa l'Europa Orientale, controlla il Cuore della Terra e chi governa il Cuore della Terra controlla l'Isola-Mondo; a sua volta chi governa l'Isola-Mondo controlla il Mondo. Come diceva Walter Raleigh, il corsaro al servizio della Regina Elisabetta I: "Chi governa il mondo, governa il commercio; chi governa il commercio dispone della ricchezza del mondo e perciò governa il mondo stesso". Chi governa il mondo? Chi ha le materie prime e fa la politica del tubo. La Cina, la Russia, gli Stati Uniti, le petromonarchie del Medio Oriente. Ecco i soggetti in competizione per il governo del mondo. Bruciano idrocarburi. E soldi.
Le piazze finanziarie europee ieri hanno bruciato 400 miliardi di capitalizzazione (Milano la Borsa peggiore, -6,24%), il Brent è volato a 118 dollari, mentre il gas ha sfondato il muro del 204 euro a Megawatt per ora. Euro giù, oro in ascesa e grano che fissa un nuovo prezzo record. Sono numeri che vedremo in bolletta. E nel carrello della spesa, perché la Russia e l’Ucraina sono i principali esportatori di grano nel mondo e il mercato dei cereali sulla Borsa di Chicago è ai massimi da 10 anni. Gli unici due indicatori in verde del grafico qui sopra, il petrolio e l'oro. Manca un terzo elemento, quello che il fund manager Kyle Bass raccontò a Michael Lewis nel libro Boomerang:
Lewis: cosa consigli di comprare a tua mamma?
Bass: oro e fucili.
Oro, fucili. E l'ingrediente che fa funzionare l'economia: gas e petrolio.
07
Fine dell'ecologismo insostenibile. Il sigillo di Musk
Dov'è finita la retorica green? Nel bunker, al caldo (per ora) in attesa che la guerra finisca. Siamo a caccia di gas, petrolio, abbiamo riacceso le centrali a carbone. Toh, la realtà, fine delle illusioni, delle bugie, della propaganda di quelli che la sanno lunga e hanno la vista corta. Signore e signori, la realtà è tutta in bolletta e nello scontrino del carrello della spesa. I fatti sono là, tutti squadernati. Al punto che Elon Musk, un imprenditore geniale, il re dell'auto elettrica, scrive questo:
"Odio dirlo, ma dobbiamo aumentare la produzione di petrolio e gas immediatamente", scrive su Twitter il fondatore di Tesla e Space X. "Tempi straordinari richiedono misure straordinarie" e "ovviamente, questo influenzerebbe negativamente Tesla, ma le soluzioni energetiche sostenibili semplicemente non possono reagire istantaneamente per compensare le esportazioni russe di petrolio e gas". Realismo. Fine dell'ecologismo insostenibile, con tanto di timbro di Elon Musk. Serve altro per capire in che mondo viviamo?
07
La Cina è in guerra? No, ma si prepara
Benvenuti nell’economia di guerra. Quella a cui si sta preparando la Cina. La crescita economica del Dragone nel 2022 è data in calo, il Pil è proiettato verso il +5,5% ma il budget della Difesa salirà a +7,1%, 312,2 miliardi di dollari. Il primo ministro Li Keqiang commenta: ”Dobbiamo salvaguardare la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo" del paese. La Cina è in guerra? Non oggi, in agenda c’è la guerra del suo principale alleato, Putin. Il Dragone si attrezza per il domani. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.