23 Dicembre
È passata 'a nuttata. E anche la manovra
Il via libera del Senato al maxi emendamento è arrivato alle 2.30, dopo una nottata di scontri tra maggioranza e opposizione: 167 favorevoli, 78 contrari e 3 astenuti. La manovra ora passa all'esame della Camera. L'analisi del bilancio. Il racconto della seduta in sei immagini. Il Parlamento non è morto, è vivo, ma funziona male. E molti hanno la memoria corta
È passata 'a nuttata. E anche la manovra. La fiducia è arrivata a notte fonda. Il sì del Senato al maxi emendamento alla manovra è giunto alle 02.30, dopo una giornata ad alta tensione e bagarre tra maggioranza e opposizione. I voti favorevoli sono stati 167, quelli contrari 78, gli astenuti sono 3.
Il premier Giuseppe Conte, giunto a Palazzo Madama 45 minuti dopo mezzanotte, ha commentato così il via libera uscendo dal Senato: "Un primo passaggio è stato completato adesso passiamo alla Camera".
01
Novità. Fondo investimenti, assunzioni pubbliche, decreto Ncc
Il testo ha un paio di novità importanti.
- C'è un taglio al fondo per gli investimenti che passa dai 9 miliardi in tre anni inizialmente previsti a 3,6 miliardi complessivi. Per il 2019 il fondo scende a 740 milioni di euro (contro i 2.750 precedenti), nel 2020 a 1.260 milioni (da 3.000 milioni) e nel 2021 a 1.600 (da 3.300). Nonostante l'evidenza contabile, il governo dice che non ci sarà alcun "taglio agli investimenti. Nel passaggio al Senato, le risorse destinate nel prossimo triennio agli investimenti restano invariate, per un valore complessivo di circa 15 miliardi".
- Blocco delle assunzioni fino al 15 novembre 2019 per la Presidenza del Consiglio, i ministeri, gli enti pubblici non economici e le agenzie fiscali, mentre per le università è stato fissato al 1° dicembre, con l'eccezione dei ricercatori a contratto che potranno essere assunti come professori nel corso del 2019.
- Nel testo non ci saranno le norme sugli Ncc. Il governo ha varato un decreto nella notte per introdurre una nuova regolamentazione.
Ci si lamenta parecchio del maxi emendamento? È senza dubbio un modo di legiferare orribile, esattamente come in passato, i dem non erano migliori. Seguite il titolare di List.
02
Ah, i competenti. Così fece Gentiloni
Era sempre il 23 dicembre, ma del 2017....
È passata 'a nuttata. E anche la manovra. La fiducia è arrivata a notte fonda. Il sì del Senato al maxi emendamento alla manovra è giunto alle 02.30, dopo una giornata ad alta tensione e bagarre tra maggioranza e opposizione. I voti favorevoli sono stati 167, quelli contrari 78, gli astenuti sono 3.
Il premier Giuseppe Conte, giunto a Palazzo Madama 45 minuti dopo mezzanotte, ha commentato così il via libera uscendo dal Senato: "Un primo passaggio è stato completato adesso passiamo alla Camera".
01
Novità. Fondo investimenti, assunzioni pubbliche, decreto Ncc
Il testo ha un paio di novità importanti.
- C'è un taglio al fondo per gli investimenti che passa dai 9 miliardi in tre anni inizialmente previsti a 3,6 miliardi complessivi. Per il 2019 il fondo scende a 740 milioni di euro (contro i 2.750 precedenti), nel 2020 a 1.260 milioni (da 3.000 milioni) e nel 2021 a 1.600 (da 3.300). Nonostante l'evidenza contabile, il governo dice che non ci sarà alcun "taglio agli investimenti. Nel passaggio al Senato, le risorse destinate nel prossimo triennio agli investimenti restano invariate, per un valore complessivo di circa 15 miliardi".
- Blocco delle assunzioni fino al 15 novembre 2019 per la Presidenza del Consiglio, i ministeri, gli enti pubblici non economici e le agenzie fiscali, mentre per le università è stato fissato al 1° dicembre, con l'eccezione dei ricercatori a contratto che potranno essere assunti come professori nel corso del 2019.
- Nel testo non ci saranno le norme sugli Ncc. Il governo ha varato un decreto nella notte per introdurre una nuova regolamentazione.
Ci si lamenta parecchio del maxi emendamento? È senza dubbio un modo di legiferare orribile, esattamente come in passato, i dem non erano migliori. Seguite il titolare di List.
02
Ah, i competenti. Così fece Gentiloni
Era sempre il 23 dicembre, ma del 2017. Sembra un secolo fa, cronaca di Repubblica: "Il provvedimento era partito con l'intento di essere snello e mirato. Invece ha prevalso la consuetudine di trasformare la legge di Bilancio in un assalto alla diligenza, con miriadi di micro-provvedimenti che si affiancano ai cardini del testo. Come si evidenzia su Repubblica in edicola, bastano pochi numeri per tratteggiare l'evoluzione del testo: partito da 80 articoli dal Mef, si è trasformata in un maxi emendamento da 1.247 miliardi. Se il Tesoro aveva stampato un testo che muoveva 20 miliardi, il Parlamento l'ha fatto lievitare a quasi 28. Ma per la crescita vera e propria, le misure valgono circa cinque miliardi e mezzo. La parte del leone, bisogna ricordare, la fa lo stop all'aumento dell'Iva che ha necessitato 15,7 miliardi di coperture". Tanti auguri ai competenti smemorati. Anche ai giornalisti.
03
Quadro del governo e analisi dell'Ufficio parlamentare di bilancio
Alla fine della fiera il quadro macroeconomico uscito dopo l'accordo con la Commissione Ue è il seguente:

Occhio all'ultima colonna, quella chiamata "differenze", è qui che vediamo il risultato della riscrittura della manovra in chiave brussellese. La crescita subisce un taglio di mezzo punto e torna a livelli "gentiloniani", gli investimenti vengono tagliati di 1.3 punti, c'è una stretta alla spesa della Pubblica amministrazione, import e consumi diminuiscono, si spera che l'export subisca solo una lieve flessione di 0.2 punti percentuali. Anche questo scenario, visto il rallentamento della crescita globale, rischia di essere ottimista, soprattutto per scarsità di presenza del fondamentale moltiplicatori degli investimenti in grandi opere e reti.
L'Ufficio parlamentare di bilancio scrive che "la revisione sulla crescita del 2019, pari a cinque decimi di punto percentuale, è verosimilmente imputabile sia al minore trascinamento statistico della dinamica congiunturale in corso sia al minore stimolo fiscale della manovra; l’effetto espansivo della legge di bilancio sul PIL del 2019 viene infatti stimato dal MEF in 0,4 punti percentuali, mentre nella NADEF era quantificato in 0,6 punti". La stima della crescita fatta dall'UPB è la seguente: "Nel nuovo quadro dell’UPB (tab. 1.2) la crescita dell’economia italiana è coerente con quella prospettata dal MEF per il 2018, mentre è più moderata (per due decimi di punto percentuale) nel 2019, in quanto è stimata allo 0,8 per cento". Ancora sulla crescita: "In definitiva, il confronto tra il quadro di previsione macroeconomica del MEF e quello dell’UPB evidenzia uniformità di stime per il 2018, sia sulla crescita sia sulle variabili nominali. Per il 2019 anche se vi è uno scostamento sulla crescita reale del PIL, di 0,2 punti percentuali più elevata, la dinamica del PIL nominale è, tuttavia, coerente. In analogia con gli orientamenti passati, in virtù dei quali l’UPB ha considerato accettabili quadri con divergenze sulla crescita, ma allineati sulle dinamiche nominali, si ritiene che la previsione del MEF per il 2019 sia plausibile, pur presentando non trascurabili rischi al ribasso. Tali rischi risultano amplificati se si considerano le previsioni per il 2020 e 2021".
Il quadro finale dell'analisi è il seguente:

Il vero segnale rosso che lampeggia nella sala comando del sommergibile di Conte si chiama Iva.
04
Space Invaders. Il mostro dell'Iva
Per il 2019 il tema è stato spostato, ma l'iceberg del 2020 è gigantesco, 23 miliardi di euro. Ecco cosa scrive l'UPB: "Il concorso delle clausole di salvaguardia su IVA e accise al raggiungimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica sopra indicati, già significativo nel testo iniziale del DDL di bilancio, risulta ulteriormente aumentato. Si ricorda che nella NADEF era evidenziata l’intenzione del Governo di non voler procedere alla sua fase applicativa anche negli anni successivi. L’aliquota ridotta dell’IVA passerebbe dal 10 per cento del 2018 al 13 dal 2020, mentre quella ordinaria dal 22 al 26, 5 per cento dal 2021. Considerando i singoli esercizi del triennio 2019-2021, il minor gettito di circa 12,5 miliardi per il 2019 dovuto alla disattivazione della clausola è più che recuperato nei due anni successivi (+3,9 miliardi nel 2020 e +9,2 miliardi nel 2021), con aumenti di aliquote delle imposte indirette più elevati di quelli previsti a legislazione vigente". Guardate qui:

Naturalmente questo è un giochino contabile che non ha inventato il governo Conte, va avanti da anni, l'esecutivo lo eredita in questo caso da Renzi. È una specie di bomba a orologeria che di fatto rende impossibile a qualsiasi governo fare una politica economica diversa. O meglio, sarebbe possibile farla "liberando" l'aumento dell'Iva, ma i politici considerano la faccenda impopolare e così pur di non pronunciare la frase "aumenterà l'Iva", finiscono per presentare bilanci senza prospettive di crescita per assenza di risorse da investire nelle riforme. Giocano a Space Invaders, ma alla schermata dove compare il mostro dell'Iva è game over subito per qualsiasi governo. Brutta malattia, la demagogia fiscale.
05
Il Parlamento è morto? No, è vivo. Sei immagini dall'aula
Il Parlamento è morto? No, è vivo, solo che fa male il suo mestiere. Dallo scontro in commissione si è passati lentamente a quello dell'aula. Si è sfiorata la classica rissa, i senatori democratici sono andati sui banchi del governo, sono volate copie del maxi emendamento, la democratica Simona Malpezzi, del Pd, ha accusato la senatrice questore Laura Bottici dei Cinque Stelle di averle "messo le mani addosso". Casellati ha sospeso la seduta e poi tutto è ricominciato secondo la sceneggiatura prevista in questi casi.
Ecco alcuni momenti della notte di Palazzo Madama, una selezione di List degli scatti dell'Ansa.
Fogli volanti. Il maxi emendamento plana sulla testa del ministro dell'Economia Giovanni Tria, i dem provano ad "assaltare" i banchi del governo, fermati dai commessi:

Cartellonistica. La protesta dei senatori di Forza Italia, una parodia del "fatto" a penna di Di Maio:

'Na tazzulella 'e café. Il vicepremier Matteo Salvini ci beve sopra un caffè:

Psss psss. Il vicepremier Di Maio confabula con il presidente del Consiglio Conte sui banchi del governo:

Occhio alle lenti. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha problemi di visibilità:

Shhhh... ti dico che... Il vispo capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, bisbiglia con la Presidente dell'Assemblea, Elisabetta Alberti Casellati:

Una tradizionale seduta parlamentare da "finanziaria", agitata, incasinata, con il copione del ritardo cronico, del caos normativo, dell'opposizione che denuncia la "strozzatura del dibattito", cielo è la morte del Parlamento, la maggioranza che approva senza averli letti tanto bene i suoi articoli, dopo essersi regolarmente scannata dietro le quinte per incassare fondi e evitare tagli ministeriali e via così, funiculì funiculà. Niente di nuovo sotto il sole, anzi, in questo caso è meglio scrivere "la luna".
***
Che facciamo? Andiamo a fare un giretto in America, sta succedendo di tutto, finale d'anno col botto.
06
Trump e la guerra. Dopo Mattis se ne va McGurk
Le dimissioni del segretario della Difesa, Jim Mattis, hanno un effetto a catena: Brett McGurk si è dimesso dal Dipartimento di Stato, il nome non dice nulla al grande pubblico, ma nell'ambiente delle relazioni internazionali McGurk è noto per essere l'uomo che ha curato tutti i dettagli della campagna di Trump contro l'Isis. Si tratta di un altro vuoto da riempire per l'amministrazione, ma soprattutto è la conferma che a Washington c'è chi pensa che dal Medio Oriente nei prossimi giorni verranno spiacevoli e amare sorprese. Il ritiro delle truppe dalla Siria annunciato da Trump ha spalancato i cancelli a un'invasione della Turchia nel Nord della Siria, l'apertura di un'operazione contro i curdi nel Nord del paese, cioè gli alleati degli americani. La politica può essere spregiudicata, la storia è lastricata di episodi simili, ma quello di Trump rischia di profilarsi come un "tradimento" e innesco di uno sterminio etnico. I curdi in Siria sono stati decisivi per schiacciare l'Isis. Il Wall Street Journal ha dei dettagli della email d'addio di McGurk che sono scioccanti, ecco alcune frasi:
Abbiamo lasciato i nostri partner della coalizione confusi e i nostri alleati che combattono sconcertati, non c'è nessun piano e non si è pensato alle conseguenze;
Ho lavorato questa settimana per cercare di gestire alcune delle ricadute, ma .... alla fine ho concluso che non potevo eseguire queste nuove istruzioni e mantenere la mia integrità allo stesso tempo.
Può anche darsi che ci sia un calcolo politico in questa battaglia interna all'amministrazione - McGurk fu nominato da Obama - ma il tema aperto da Mattis resta sul tavolo e Trump deve pensare bene alle conseguenze. Di fronte a una strage dei curdi da parte della Turchia di Erdogan e a un ritorno delle milizie di Isis sul terreno, quali sarebbero le conseguenze per l'immagine dell'amministrazione americana?
La situazione attuale sul terreno siriano è questa:

I gruppi d'opposizione al regime di Assad sono concentrati a Nord di Damasco, nella zona di Idlib, i curdi controllano con gli americani la zona a Nord Est, l'esercito regolare siriano ha riconquistato tutto il terreno che era nella mani di Isis che oggi è schiacciata in alcune enclave, ma migliaia di tagliagole islamisti sono "scomparsi" e sono pronti a tornare a uccidere.
07
Siria, Afghanistan. Un altro Vietnam americano

Che cosa sta succedendo alla dottrina della guerra americana? Anthony Cordesman, analista del Centro per gli studi strategici e internazionali di Washington, spiega con grande lucidità cosa sta accadendo: Isis ha ancora 40 mila miliziani attivi in Siria e in Iraq che di fatto combattono ancora e alla decisione di lasciare la Siria si affianca un'altra cattiva idea, quella di tagliare la metà delle unità presenti in Afghanistan (sono 16 mila uomini). Quest'ultimo piano annunciato dalla Casa Bianca porterebbe al collasso del nation building in particolare al fallimento della costruzione dell'esercito afghano senza il quale non c'è Stato afghano né oggi né soprattutto domani.
Con il caso Afghanistan siamo dentro una sorta di sindrome del Vietnam, una guerra mai vinta che diventa persa, uno Stato che non esiste ed è ridotto ad essere solo il perimetro della capitale, il "Kabulstan". Cordesman con onestà riconosce che Trump eredita un problema, quello delle guerre americane aperte nel 2001 (Afghanistan) e 2003 (Iraq) dopo l'abbattimento delle Torri Gemelle a New York. Nessuna di queste due campagne costate centinaia di miliardi di dollari si può dire vinta. Come ricorda Cordesman, Trump eredita un conto della guerra che è titanico: oltre 1.700 miliardi di dollari dal 2010 a oggi, di cui 756 miliardi per l'Iraq e la Siria e altr 730 miliardi per l'Afghanistan. Questo è il conto del solo Dipartimento della Difesa, vanno aggiunti altri 130 miliardi di dollari spesi dal Dipartimento di Stato. A questa dissipazione di risorse economiche si sommano le immani perdite e sofferenze del popolo americano: 6,978 militari uccisi, di cui 5,434 caduti in combattimento e altri 52,783 feriti dal 2010 al dicembre di quest'anno.
Siamo di fronte al fallimento di tre Presidenti: Bush, Obama e ora Trump. La sua idea di ritirarsi dalla Siria ha un effetto micidiale su tutto il quadro geopolitico, il significato delle alleanze, la fiducia dei partner nell'America. Disimpegnarsi in Siria e in Afghanistan significa riaprire la porta ai terroristi. I talebani non aspettano altro, un altro Vietnam americano.
Il dibattito sul ritiro delle truppe americane è aperto da tempo, fu Obama a cominciare in maniera massiccia una politica di ripiego e riposizionamento, Trump saggiamente la riequilibrò, ora siamo di fronte a un altro cambio di scena. Si vota nel 2020, in politica significa domani.
***
Il 2019 si preannuncia come un anno di ulteriore shock geopolitico. A questo dobbiamo aggiungere lo shock climatico, l'imprevisto del disastro naturale. In Indonesia è successo qualcosa che ci ricorda la nostra pulviscolare presenza rispetto alle ciclopiche dimensioni degli eventi naturali.
08
Il vulcano Krakatoa e lo tsunami in Indonesia
Le ultime notizie parlano di 65 morti nelle coste indonesiane causati da uno tsunami innescato dall'eruzione del vulcano Krakatoa, nello Stretto della Sonda. Per sapere, per capire, ecco una mappa, delle foto e due immagini satellitari che ci aiutano a capire. La prima fissa la posizione del vulcano sullo Stretto della Sonda, il braccio di mare che separa le isole di Giava e Sumatra:

Ecco la posizione del vulcano Krakatoa, immagini della Nasa:

Questo video mostra un'esplosione del 18 ottobre scorso, eccezionale:
Questa foto dell'Esa è del settembre scorso:

La potenza della natura ci ricorda che siamo solo umani intrisi di spirito d'avventura.
09
Sandokan. Il genio di Salgari
Giava, Sumatra, il Borneo, le Grandi Isole della Sonda. Sono nomi che per chi ha frequentato la grande letteratura d'avventura sono familiari. Sono i posti leggendari delle avventure di Sandokan e Janez, la magia della composizione di Emilio Salgari, un genio delle nostre lettere.
Si avvicina il Natale, catturate qualche ora e leggete i racconti di Salgari, perdetevi nelle avventure di Sandokan e dei suoi tigrotti, sbarcate a Mompracem e a Labuan, scoprite questo narratore dai grandi polmoni.
Non è letteratura per ragazzi, è la nostra avventura, la tigre della Malesia.
***
I ricordi dell'infanzia ci accompagnano, si riverberano e plasmano in altre forme.
10
Goldrake
Che anni meravigliosi, quelli in cui tutto era fiaba e scoperta. Gli eroi, i cartoni, le storie che non ci hanno mai abbandonato. Chiudiamo List con un pezzo di bravura, Alessio Caraturo, Goldrake:
E ora provateci voi stamattina a annotare sul taccuino i commenti di Di Maio sulla manovra.
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fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.