29 Giugno
È sempre il gioco di Berlino e Parigi
Vertice a Meseberg tra Merkel e Macron. In agenda Recovery Fund e semestre europeo della Germania. Il presidente francese ha perso il voto delle municipali, trionfo dei Verdi e affermazione del premier Philippe. Italia, penultimatum di Zingaretti a Conte e ai Cinque Stelle
Che succede? Emmanuel Macron vola in Germania per incontrare nel castello barocco di Meseberg (la foresteria del governo federale), la cancelliera Angela Merkel. In agenda c’è la partenza il 1° luglio del semestre di presidenza europeo della Germania. Berlino coordina i passaggi con Parigi, come sempre, come recita il trattato tra i due paesi rafforzato di recente. È tra la Senna e il Reno che si gioca il destino dell’Unione europea. E il Tevere? Facciamo un giro in barca, seguite il titolare di List.
01
Merkel, Macron e il Recovery Fund
Il tema urgente dell'incontro di oggi al Castello di Meseberg è quello dello sblocco del Recovery Fund, 750 miliardi di euro sul piatto, probabilmente saranno di meno e vincolati a una serie di condizioni necessarie per convincere l’Olanda, l’Austria e il gruppo di Visegrad a dare il via libera.
Il castello di Meseberg, Brandeburgo. Fu proprietà della famiglia Wartensleben; dalla famiglia Lessing, editori di quotidiani; fu requisito durante il nazismo da Hermann Göring; passò durante l'occupazione sovietica alle truppe russe; divenne edificio scolastico nell'era della Germania Est; dopo la riunificazione fu acquistata dalla Fondazione Messerschmitt e poi ceduto in affitto al governo federale della Germania. Che storia (Foto Ansa).Bisogna tenere d'occhio sul monitor quello che accade in Polonia: il prossimo vertice europeo (in presenza) è in calendario per il 17/18 luglio, in quel giorno il presidente della Polonia (che fa parte del gruppo di Visegrad insieme all’Ungheria, alla Repubblica Ceca e alla Slovacchia), Andrzej Duda, potrebbe aver conquistato il suo secondo mandato, il primo turno si è svolto ieri e Duda è i vantaggio con il 43.7% dei voti, contro il 30,3% del sindaco di Varsavia Rafał Trzaskowski. La sfida è aperta, ma Duda resta il favorito. La Polonia è e sarà sempre più un paese chiave dell’Unione,...
Che succede? Emmanuel Macron vola in Germania per incontrare nel castello barocco di Meseberg (la foresteria del governo federale), la cancelliera Angela Merkel. In agenda c’è la partenza il 1° luglio del semestre di presidenza europeo della Germania. Berlino coordina i passaggi con Parigi, come sempre, come recita il trattato tra i due paesi rafforzato di recente. È tra la Senna e il Reno che si gioca il destino dell’Unione europea. E il Tevere? Facciamo un giro in barca, seguite il titolare di List.
01
Merkel, Macron e il Recovery Fund
Il tema urgente dell'incontro di oggi al Castello di Meseberg è quello dello sblocco del Recovery Fund, 750 miliardi di euro sul piatto, probabilmente saranno di meno e vincolati a una serie di condizioni necessarie per convincere l’Olanda, l’Austria e il gruppo di Visegrad a dare il via libera.
Il castello di Meseberg, Brandeburgo. Fu proprietà della famiglia Wartensleben; dalla famiglia Lessing, editori di quotidiani; fu requisito durante il nazismo da Hermann Göring; passò durante l'occupazione sovietica alle truppe russe; divenne edificio scolastico nell'era della Germania Est; dopo la riunificazione fu acquistata dalla Fondazione Messerschmitt e poi ceduto in affitto al governo federale della Germania. Che storia (Foto Ansa).Bisogna tenere d'occhio sul monitor quello che accade in Polonia: il prossimo vertice europeo (in presenza) è in calendario per il 17/18 luglio, in quel giorno il presidente della Polonia (che fa parte del gruppo di Visegrad insieme all’Ungheria, alla Repubblica Ceca e alla Slovacchia), Andrzej Duda, potrebbe aver conquistato il suo secondo mandato, il primo turno si è svolto ieri e Duda è i vantaggio con il 43.7% dei voti, contro il 30,3% del sindaco di Varsavia Rafał Trzaskowski. La sfida è aperta, ma Duda resta il favorito. La Polonia è e sarà sempre più un paese chiave dell’Unione, gli Stati Uniti la favoriscono per riequilibrare il potere di Berlino che, a sua volta, ha con la Polonia rapporti economici strettissimi, infine va considerata la funzione geopolitica della Polonia, un cuscinetto tra l'Occidente e l'Eurasia, i destini di Varsavia sono anche quelli delle relazioni con la Russia di Vladimir Putin.
02
Voto En Retromarche, trionfo Verde e Philippe vince
Macron arriva all’incontro bilaterale di Meseberg dopo il voto amministrativo in Francia. Il 60% di astensione era un dato atteso per il secondo turno (siamo sempre nel tempo del coronavirus), tutto il resto un po' meno. Non è andata bene per il suo partito, En Marche ha perso ovunque, è andata invece benissimo per i Verdi (hanno conquistato Lione, Bordeaux, Strasburgo, al punto che Le Figaro oggi titola che è tornata "la gauche") ed è andata bene al primo ministro Edouard Philippe che ha conservato la carica di sindaco di Havre. Il voto municipale è una matrioska.
Edouard Philippe e Emmanuel Macron oggi a Parigi durante l'incontro con i rappresentanti della Convenzione per il clima (Foto Ansa)Da questo momento per Macron il primo ministro comincia essere un ingombrante problema: è popolare, ha dimostrato di essere in gamba e ora è anche un vincente, sta allungando la sua ombra su Le President, troppa. Philippe è un uomo di destra in un paese di destra. Macron finora è riuscito a colmare gli spazi vuoti lasciati a destra e a sinistra dalle crisi aperte nelle grandi famiglie politiche europee, il collasso dei socialisti in Francia dopo la presidenza di Hollande, l’incapacità di trasformarsi in forza di governo della destra di Marine Le Pen, il neo gollismo dei Républicains sempre in cerca d’autore dopo la parabola di Nicolas Sarkozy. En Marche in questi anni a riempito quegli spazi, Macron ha di volta in volta interpretato il ruolo del riformista di sinistra, del gollista dove viene prima la Francia, facendo di En Marche un contenitore di idee di cui "Le President" è il leader carismatico, ma con il vuoto intorno. Quegli spazi per Macron si stanno chiudendo, di nuovo, in un ciclo di eterno ritorno della storia. Molti anni fa il think tank della difesa inglese pubblicò un documento dove si prefigurava un futuro in cui le ideologie sarebbero riemerse dal limbo, il prodotto di ferro e fuoco di un mondo diseguale, frammentato, con le antiche classi sociali impoverite e spaesate, con la rivolta nelle capitali, il ritorno delle destre delle sinistre, degli -ismi di un Novecento 2.0. La crisi del coronavirus sta accelerando quel processo e sta cambiando la domanda e l'offerta politica in tutto l'Occidente.
03
Voilà, Macron è già verde
Il successo dei Verdi di Francia, un partito diverso, più radicale rispetto a quello tedesco - ma uguale per la domanda e ecologista che arriva dagli elettori - dice che lo spazio a sinistra si sta riempiendo con l'immaginario di un soggetto politico allo stato nascente. Il successo di Philippe è il gong della campana a destra. Macron sta allevando il suo avversario di domani in casa. En Marche e il suo creatore sono a un bivio. Macron tirerà dritto, ovviamente, è l’unica opzione che ha dopo le elezioni municipali, deve portare avanti la sua agenda, a sua volta coprirsi dalle incursioni a sinistra dei Verdi e a destra dei Repubblicains, c’è da scommettere che accentuerà il suo tratto nazionalista già prominente e darà una sterzata più decisa alle riforme.
Il primo effetto è già visibile, incontrando i rappresentanti della Convenzione per il clima Macron stamattina ha annunciato lo stanziamento di 15 miliardi di euro supplementari in due anni", nel piano di rilancio dell'economia post-Covid verrà inserito "un fondo per la trasformazione ecologica", per "inventare l'industria del domani". Sono tutte mosse giuste, Macron sa fare una politica duttile, ha imparato molto dallo scontro con i gilet gialli. Per correggere la sua rotta si appoggerà sempre più a Angela Merkel, cercherà di far convergere l’agenda della Grosse Koalition di Berlino con quella dell'Eliseo. Macron sul suo taccuino ha una domanda senza risposta: che fare con Philippe? Macron deve preparare la sua campagna del 2022.
Post scriptum. Il Macron che volteggia sull'ambiente fa venire le bolle rosse in faccia agli ambientalisti. Così Yannick Jadot, europarlamentare dei Verdi, ha chiesto a Macron di "agire" senza fare... «opportunisme écologique». Ah, come si menano.
04
Ecologia elettorale tra utopia e realtà
L’altro grande fenomeno non più carsico ma pienamente emerso è la sfida dei Verdi ai partiti tradizionali della sinistra che continuano a navigare nel mare della crisi con le vele sbrindellate. Non è più solo un fenomeno tedesco, si stanno aprendo praterie di voti ovunque, Parigi ne è la dimostrazione, e dentro c'è di tutto, il magnete è un nuovo ecologismo che oscilla tra l'utopia e il pragmatismo. C'è chi sogna la decrescita (in)felice e chi propone una graduale trasformazione del ciclo economico. La seconda via è buona, la prima è catastrofica, siamo testimoni diretti dell'impatto che ha avuto la rottura della catena della produzione del nostro sistema capitalistico, l'unico spazio che aprono i socialismi è quello della miseria. Quello dei Verdi può essere un'opportunità se diventa spazio di governo, ma per ora è uno scenario magmatico, volatile. I Verdi sono al governo in Austria, il paese guidato dal cancelliere Sebastian Kurtz, leader di una destra attenta all'Europa, dentro la famiglia del Partito popolare europeo, ma realista, senza vagheggiamenti idealisti e troppe cessioni di sovranità. Anche questa è una storia da tenere d'occhio.
***
Cosa meravigliose? Cielo, che domande, il meglio è sempre in Italia.
05
Il penultimatum di Zingaretti
In questo scenario, c'è l'Italia. Il governo è da tempo in crisi, colpito dal virus del rinvio sine die di ogni decisione delicata. Il balletto del Mes è l'esempio clamoroso. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha mandato via Corriere della Sera il solito penultimatum a Conte e ai Cinque Stelle: "La danza immobile delle parole, slogan, furbizie lasciamoli alle destre, noi anche nel nostro partito dedichiamoci a dare risposte alle persone e ricostruire l'Italia uniti. Questa è la missione del Pd". Traduzione simultanea: Conte non può più "tergiversare" sul Mes. Risultato? I Cinque Stelle hanno risposto subito: "Ad oggi la posizione del Movimento Cinque Stelle sul Mes non cambia. È la stessa di ieri, di una settimana fa e di un mese fa". Din, don, dan, non cambia nulla.
E se non cambia, alla fine a cambiare sarà il governo. Un no del Movimento al Mes aprirebbe uno scenario difficile e sarebbe l'ideale per un'incursione di Forza Italia. Questa posizione è stata ribaditada Maria Stella Gelmini, capogruppo alla Camera: "Noi non abbiamo lesinato critiche all'Europa, però constatiamo che qualche passo avanti l'Europa l'ha fatto: oggi c'è la consapevolezza che nessuno si salva da solo. Il Mes rappresenta un'opportunità per rilanciare e finanziare la nostra sanità: vuol dire andare verso la telemedicina, vuol dire ammodernare i nostri ospedali, vuol dire dare più borse di studio agli specializzandi. Potrebbe arrivare una seconda ondata di Covid, speriamo non accada, e servono investimenti per farci trovare pronti. Forza Italia ha un approccio pragmatico. Il Mes, essendo un prestito agevolato e senza condizioni capestro, è un'opportunità da cogliere". È una posizione politica che ha un senso, soprattutto se guardiamo lo stato dell'arte tra maggioranza e opposizione, sono entrambe spaccate sul Mes.
06
In Italia il governo è sempre balneare
Maggioranza balneare? Non ancora, ma sta imbarcando acqua e poi il governo in Italia è sempre balneare. La fotografia puntuale la scatta un padre nobile della sinistra, Emanuele Macaluso, novantenne, lucidissimo, scartavetrante: "Se i Cinque Stelle sono così dementi da non pigliare risorse che servono alla Sanità, si prenderanno le loro responsabilità. Il governo non è solo dei Cinque Stelle, è il governo italiano. Giuseppe Conte ha il dovere di trovare le risorse che servono al bene degli italiani". Secondo Macaluso il Pd deve fare una campagna sul punto e andare dritto al voto in Parlamento per un chiarimento e sblocco della situazione di stallo. "Il Pd deve insistere, deve dimostrare che la posizione di quelli che negano il Mes è demenziale. L'Italia ha bisogno di risorse, il Servizio Sanitario Nazionale ha bisogno di mezzi. Il Pd abbia il coraggio di fare una campagna per denunciare chi danneggia il Paese e la Sanità, con queste posizioni stupide. Il Movimento Cinque Stelle danneggia gli ammalati, danneggia le persone più bisognose. Io non ho parole". Il governo secondo Macaluso non rischia: "Perché il governo dovrebbe rischiare? Non c'è la fiducia. È un voto su un'iniziativa su cui la maggioranza è divisa, ma è divisa anche l'opposizione, quindi decide il Parlamento. Credo che il voto sarà favorevole al Mes. Anche l'opposizione deve fare i conti con la responsabilità di aiutare il Paese ad accrescere la possibilità di interventi. Sono questioni serie".
Ha ragione Macaluso, sono questioni serie. La sua analisi è come sempre corretta, ma con un punto interrogativo che apre un altro scenario. Quale? Il giorno in cui il Parlamento voterà sul Mes (questa è l'indicazione di Conte, nel tentativo di allungare i tempi, la sua politica del rinvio) potrebbe materializzarsi lo scenario di un'altra maggioranza: il Pd a favore del Mes, i Cinque Stelle spaccati, il voto favorevole di Forza Italia decisivo, Lega e Fratelli d'Italia contrari. Un'altra maggioranza potrebbe far evaporare quella che c'è, aprire una crisi balneare, il sequel del film dell'agosto del 2018 quando Salvini uscì dalla maggioranza al buio. É uno scenario possibile, quanto probabile lo vedremo presto, la sabbia nella clessidra sta finendo.
***
C'è altro? Una nota comica che arriva da Teheran.
07
Momento comico. L'Iran chiede l'arresto di Trump
A Teheran sono dei buontemponi, impiccano la gente in piazza con la gru, ma l'humour (in)volontario iraniano è grande. Così apprendiamo che i noti liberali della procura iraniana hanno spiccato un mandato d'arresto contro Donald Trump e altre 35 persone per l'uccisione del generale Qassem Soleimani, un alto esponente della pace nel mondo. L'Iran ha chiesto aiuto all'Interpol, si capisce. Antefatto: la sera del 3 gennaio un attacco via drone all'aeroporto di Baghdad eliminò il generale capo della Forza Quds delle Guardie Rivoluzionarie, in fondo uno qualsiasi, il leader della guerra in Medio Oriente. E ora? Attendiamo la risposta di Trump.
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C'è anche una nota triste. È sulla pena di morte in America.
08
La Bibbia, la forca, la Colt
La sede della Corte Suprema degli Stati Uniti, Washington D.C. (Foto Ansa)La Bibbia, la forca e la Colt hanno fatto l'America. Una società nata con la conquista che porta il segno della violenza. La pena di morte si applica negli Stati Uniti a macchia di leopardo, i metodi sono i più vari, sono tutti orribili, perché tremendo è togliere la vita a qualcuno. La Corte Suprema oggi ha dato il via libera all'amministrazione Trump per ripristinare la pena di morte a livello federale. Le esecuzioni furono di fatto congelate dall'amministrazione Bush nel 2003. Il Dipartimento della Giustizia ha preparato dei nuovi protocolli federali proposti dal Dipartimento di giustizia, la pena di morte verrà eseguita con una iniezione letale di un singolo farmaco, il pentobarbital. Le esecuzioni riprenderanno già dal mese di luglio, tre sono già in calendario, una quarta è prevista per agosto. Tutti sono stati condannati per aver ucciso dei bambini.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Ci salverà la poesia, a volte squarciandoci il cuore, a volte chiudendo una ferita, in un lampo donandoci una carezza mai ricevuta. Andiamo in un posto dove osano solo le tigri.
09
Cocktail. Blake e Ungaretti
Dopo tanti mesi, un giro senza meta in libreria, la vertigine di ritrovarsi senza doversi perdere. Tra i libri, compare la nuova collana dello Specchio, il filone aureo della poesia di Mondadori. William Blake tradotto da Giuseppe Ungaretti, un bagliore di ricordi. Qui c'è tutto, "sette lustri" di lavoro di Ungaretti sui testi ipnotici di Blake, una freccia che dal passato conduce al presente perché "il tema centrale di Blake è quello della libertà, dell'uomo libero da leggi poiché contro la Tigre gli ha riacquistato l'innocenza l'Agnello".
Volete la potenza? Eccola:
Il sole s'alza all'Est,
Vestito d'abiti di sangue e d'oro;
E spade e lance e collera crescente
Tutto all'ingiro avvolgono il suo seno,
Da bellicosi fuochi incoronato e da voglie furenti.
***
Ecco, ora provateci voi a trascrivere sul taccuino il Conte che parla della "bodenza di fuogo" del governo. Ci berremo decisamente sopra. Agitato, non mescolato, Gin Martini. Buona serata.
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abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.