21 Marzo
Accordo centrodestra e Cinque Stelle al via
Via libera alla Presidenza della Camera al Movimento 5Stelle, il Senato a Forza Italia. Prova da leader per il segretario della Lega. La realpolitik di Berlusconi per un governo di programma con Di Maio. Il Pd resta spiazzato e convoca un vertice per stasera senza Renzi e il Giglio Magico.
AGGIORNAMENTO. La proposta del centrodestra per l'elezione dei Presidenti delle Camere è la seguente: "I leader del centro-destra che si sono riuniti oggi a Roma si fanno promotori di un percorso istituzionale nella definizione degli assetti parlamentari a partire dalle Presidenze di Camera e Senato, che coinvolga tutte le forze politiche. Il centrodestra propone quindi ai Gruppi Parlamentari un comune percorso istituzionale che consenta alla coalizione vincente (il centrodestra) di esprimere il Presidente del Senato e al primo Gruppo Parlamentare (il Cinque Stelle) il Presidente della Camera, riconoscendo nel contempo in ciascun ramo del Parlamento un Vicepresidente a ogni Gruppo Parlamentare che non esprima il Presidente Confidiamo che una tale proposta cosi' rispettosa del voto degli italiani - dichiarano i leader - possa essere accolta positivamente da tutte le forze in campo. A tal fine, anche per concordare i nomi dei Presidenti e dei Vicepresidenti di Camera e Senato, i leader del centro-destra invitano i rappresentanti delle altre forze politiche ad un incontro congiunto nella giornata di domani". Questa è la nota congiunta di Salvini, Berlusconi e Meloni dopo l'incontro di stamattina a Palazzo Grazioli.
E il Pd che fa? È spiazzato, il segretario-reggente-factotum Maurizio Martina è rimasto con il cerino in mano che il giorno dopo le elezioni aveva acceso Matteo Renzi. E ora? La fiammella sta per spegnersi tra indice e pollice: l'amorazzo tra Salvini e Di Maio va a gonfie vele, Berlusconi da vecchia volpe non si fa mettere in pellicceria ed è pronto a considerare Di Maio meglio della Merkel, il risultato è quello di un isolamento pericoloso per il Pd. Se non gioca neanche una carta in Parlamento, finisce male. Se la gioca, finisce male lo stesso, ma almeno ha tentato di fare politica. Una cosa è certa: la strategia renziana del porto via il...
AGGIORNAMENTO. La proposta del centrodestra per l'elezione dei Presidenti delle Camere è la seguente: "I leader del centro-destra che si sono riuniti oggi a Roma si fanno promotori di un percorso istituzionale nella definizione degli assetti parlamentari a partire dalle Presidenze di Camera e Senato, che coinvolga tutte le forze politiche. Il centrodestra propone quindi ai Gruppi Parlamentari un comune percorso istituzionale che consenta alla coalizione vincente (il centrodestra) di esprimere il Presidente del Senato e al primo Gruppo Parlamentare (il Cinque Stelle) il Presidente della Camera, riconoscendo nel contempo in ciascun ramo del Parlamento un Vicepresidente a ogni Gruppo Parlamentare che non esprima il Presidente Confidiamo che una tale proposta cosi' rispettosa del voto degli italiani - dichiarano i leader - possa essere accolta positivamente da tutte le forze in campo. A tal fine, anche per concordare i nomi dei Presidenti e dei Vicepresidenti di Camera e Senato, i leader del centro-destra invitano i rappresentanti delle altre forze politiche ad un incontro congiunto nella giornata di domani". Questa è la nota congiunta di Salvini, Berlusconi e Meloni dopo l'incontro di stamattina a Palazzo Grazioli.
E il Pd che fa? È spiazzato, il segretario-reggente-factotum Maurizio Martina è rimasto con il cerino in mano che il giorno dopo le elezioni aveva acceso Matteo Renzi. E ora? La fiammella sta per spegnersi tra indice e pollice: l'amorazzo tra Salvini e Di Maio va a gonfie vele, Berlusconi da vecchia volpe non si fa mettere in pellicceria ed è pronto a considerare Di Maio meglio della Merkel, il risultato è quello di un isolamento pericoloso per il Pd. Se non gioca neanche una carta in Parlamento, finisce male. Se la gioca, finisce male lo stesso, ma almeno ha tentato di fare politica. Una cosa è certa: la strategia renziana del porto via il pallone e non gioco più si è rivelata un disastro. Viste le notizie sullo stormo di bombardieri giallo-verde-azzurri in arrivo in Parlamento, Martina ha convocato per stasera un vertice del Pd al Nazareno. Non ci sarà Renzi. Non ci sarà Lotti. Non ci sarà Boschi. Il Giglio Magico è evaporato. Uhm, non proprio, è sempre dietro le quinte e Martina non fa niente senza avvisare Matteo. Così Martina riaccende "il caminetto" democratico. La legna la porta Matteo Orfini. E lui, Renzi, che farà? Il senatore di Scandicci, dice. Naturalmente non gli crede nessuno. Il gruppo parlamentare, per quanto sfibrato, in aula cercherà un punto di riferimento. Renzi è pronto a interpretare il sequel di se stesso: Renzi 3. Da venerdì al cinema di Palazzo Madama.
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Il Parlamento si riunisce tra 48 ore, comincia la Diciottesima legislatura della Repubblica Italiana e avremo di fronte un primo test sulle maggioranze (a)variabili uscite dal voto. Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno dialogato in maniera fitta sulla soluzione istituzionale per le Presidente delle Camere, il Senato andrà al centrodestra e la Camera al Movimento 5Stelle. I due vincitori del voto prendono il piatto. Sono le conseguenze inattese del Rosatellum, una legge proporzionale con esiti da futuro bipolarismo tra un centrodestra a trazione leghista e i Cinque Stelle. Questo è lo schema che arriverà sul tavolo nel vertice del centrodestra stamattina a Palazzo Grazioli. È un passaggio importante per la leadership di Salvini sul centrodestra. Silvio Berlusconi sembra essere passato da una posizione di arroccamento iniziale a un'apertura a un governo di programma con dentro il Movimento 5Stelle. Il Cavaliere parte da una necessità: stare fuori dal gioco significa esporre il suo partito a una diaspora (una parte degli eletti passerebbe armi e bagagli con Salvini) e subire una legge elettorale maggioritaria decisa dai numeri schiaccianti di Lega e Movimento 5Stelle in Parlamento. Parola d'ordine: realismo. La guida della coalizione è del leader leghista che ha fiato e tempo da spendere nei prossimi mesi e anni.
Realismo che fa parte anche del ragionamento di Salvini: il Senato a Forza Italia sarebbe un tributo pagato in cambio della carta leghista da giocare per la guida di Palazzo Chigi con una maggioranza però ancora tutta da scoprire. Le Presidenze delle Camere sono un passaggio verso un'altra fase, non necessariamente il preludio di un accordo di governo. Le tendenze di lungo periodo sono molto chiare: dal Rosatellum è uscito un primo abbozzo di futuro bipolarismo e un chiaro segnale degli elettori per un sistema maggioritario. Il prossimo governo - di qualunque segno e durata esso sia - ha il compito di fare una nuova legge elettorale che metta nero su bianco quanto hanno detto gli elettori il 4 marzo. Dopo il vertice di tarda mattinata del centrodestra avremo una tessera in più per continuare a comporre il mosaico. Tutti stanno scendendo sulla terra. L'unico partito che appare ancora sospeso in aria è il Pd di cui per ora non sono noti i piani per il voto dell'aula. Rischia l'isolamento e la marginalizzazione nella vita politica italiana. Rischio mortale.
01
Occhio all'Europa
Nel frattempo a Bruxelles non riescono a capire che cosa è successo in Italia il 4 marzo, il Consiglio dei capi di Stato ha intuito qualcosa, ma pensa di poter maneggiare il quadro politico italiano come se ci fosse ancora il Pd al potere: mission impossible. La situazione di dritto e di rovescio è cambiata. Merkel e Macron qualche giorno fa hanno detto incautamente che "l'Italia è un problema". Non si sono neppure chiesti se questo problema non sia parte di un problema più grande, quello dell'Unione europea. D'altronde Merkel gioca secondo il suo schema consolidato, fa asse con Parigi e poi gli altri seguono. Così la cancelliera ha giurato per la quarta volta e poi è volata in Francia. Non proprio il massimo della coralità per il governo dell'Europa. Più di qualcosa dice che le cose d'ora in poi non andranno così. Parigi e Berlino possono anche scrivere insieme le bozze dei futuri accordi, ma se gli altri dicono no, che si fa? Tra quelli che diranno no, non ci sono più paesi tutto sommato piccoli come l'Ungheria e perfino la Polonia finora era considerata gestibile, ora sulla rotta della nave Europa c'è un iceberg giallo-verde, l'Italia. I primi segnali delle apprensioni, dello smarrimento sono visibili, basta leggere tra le righe. Sulle agenzie di stampa cominciano a uscire note politiche dove si racconto che "la situazione politica in Italia non rende più facile il compito di dibattere la riforma dell'unione economica e monetaria", parlano fonti anonime nascoste sotto la voce "un alto responsabile europeo", una tattica che ha sempre funzionato quando a Palazzo Chigi c'erano partiti che avevano nelle loro fila personaggi che qualche volta hanno scambiato il loro interesse personale per interesse pubblico, ma quel congegno s'è rotto. Salvini all'indomani del voto è andato a Strasburgo a presentare un suo manifesto euroscettico, i grillini restano quelli delle politiche di bilancio in deficit. E domani parte un altro Consiglio europeo. Navigano al buio. E rischiano di colare a picco di fronte a una realtà che non avevano previsto.
02
Il Consiglio europeo
Due giorni per guardarsi in faccia e vedere una cosa nota: non c'è accordo sulle riforme e Gentiloni non può impegnarsi a firmare accordi che un nuovo governo potrebbe mettere in discussione cinque minuti dopo. Il Consiglio europeo di domani e venerdì ha davanti il dilemma dell'Italia. Così il presidente Donald Tusk s'è trovato costretto a inviare una "nota" per chiedere un "coinvolgimento diretto" nel dibattito sulla riforma della zona euro. Non c'è il consenso a livello di ministri delle Finanze e il nuovo scenario politico italiano è un rebus. In agenda ci sono i temi del mercato unico, dello spazio digitale dell'Unione, dell'energia e dei capitali. Sono tutti punti sensibili del programma dei partiti politici italiani che hanno vinto (e perso) le elezioni, inimmaginabile che il governo in carica possa spendere una sola parola per gli altri.
La lettera di Tusk affronta il tema del rapporto con gli Stati Uniti, la politica dei dazi di Trump, del rapporto con la Turchia e la Russia (altro problema, Putin c'è ed è stato ulteriormente rafforzato dal voto di domenica). Tusk dice che l'Europa vuole non meno ma più commercio. Anche gli Stati Uniti, ma con una politica che non distrugga la loro bilancia commerciale già in condizioni molto serie. La politica di Trump sta mettendo l'Europa di fronte a una realtà che non avevano preso sul serio: America First. Che cosa è? Vediamolo insieme con un'analisi di Lorenzo Castellani.
03
Trump, lo Stato forte e l'Europa debole
di Lorenzo Castellani
Trump ha attraversato un primo anno di mandato tutt’altro che semplice tra licenziamenti dei più stretti collaboratori, la minaccia nucleare in Corea del Nord, il rischio d’impeachment per il Russia gate e il fallimento del repeal dell’Obamacare. In questo turbinio di eventi ha esteso al massimo il proprio potere di patronage nominando e licenziando, con pragmatismo e una certa spregiudicatezza, membri del governo, capi delle agenzie e staff personale. È riuscito, in poco più di un anno, a portare a casa una storica riforma fiscale che si muove in senso inverso alle politiche degli altri Paesi occidentali. Continua a leggere l'articolo su List.
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04
La guerra Stati Uniti-Cina
Notizia: la Casa Bianca si prepara domani a anticipare una serie di misure per limitare il raggio d'azione della Cina in America, una serie di misure che impatteranno sul commercio cinese per circa 30 miliardi di dollari. Il punto centrale riguarda la tutela della proprietà intellettuale e i trasferimenti di conoscenza. Il Tesoro americano sta preparando una ulteriore stretta sugli investimenti cinesi. Il vero avversario non è Mosca, ma Pechino, la guerra del container è lo scenario di oggi e domani. Trump ha 375 miliardi di buone (e cattive) ragioni per guardare a Pechino con crescente preoccupazione. Ecco la bilancia commerciale Stati Uniti-Cina nel 2017:
Questo è il container della politica mondiale. E i missili? Sono nei silos. Nell'arsenale del domani.
05
I prossimi cento anni
Il titolare di List consiglia di leggere un libro estratto dal caso della sua biblioteca:
Chi non vuole conoscere cosa accadrà nei prossimi cento anni? The next 100 years di George Friedman è un disegno proiettato sul domani.
- Finisce la guerra tra gli Stati Uniti e il jihadismo;
- Comincia una nuova guerra fredda tra Stati Uniti e Russia;
- La Cina va incontro a una drammatica crisi interna e si frantuma;
- Il Messico emerge come una importante potenza globale;
- Una nuova guerra emerge tra gli Stati Uniti e un compatto gruppo di nazioni dell'Est Europa, l'Eurasia e il lontano Oriente;
- La tecnologia si concentrerà su una nuova corsa allo spazio per scopi militari;
- Nella seconda metà del Secolo gli Stati Uniti vivranno una seconda età dell'oro.
Non è affatto detto che le cose vadano così - le previsioni sono fatte per essere smentite - ma Friedman è il fondatore di Stratfor, ha azzeccato parecchie cose che poi sono accadute in un libro precedente: America's Secret War, eccolo:
Friedman è un visionario con i piedi per terra, fa della geopolitica il suo pane quotidiano. Forse si spinge troppo avanti, forse la sua visione è viziata dal fatto di vedere l'America ancora come il centro di tutto, ma letture di questo tipo aprono la mente, allenano l'immaginazione.
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Noi stiamo in Europa, il punto di vista è diverso. Avete c0ntrollato i cassetti della scrivania? C'è un altro pupazzetto che emette radiazioni nel cassetto della scrivania dei leader europei. Èuna matrioska: dentro c'è Vladimir Putin.
06
Il poker di Putin
Ti amo... di un amore maturo ed elettrizzante. Tutti i miei fallimenti erano la strada che mi portava a te... Tu sei il mio solo paese, ormai.
La Casa Russia.
Sono le parole di Barley Scott Blair a Katya Orlova, un uomo e una donna avvolti nel turbine ghiacciato della Guerra Fredda. Nel romanzo di Le Carré e nel film che ne ha tratto Fred Schepisi (con una colonna sonora da sogno) la storia d'amore e spionaggio palpita insieme a un'altra parola: patria. Patria è la Russia, l'immenso paese coperto dal mantello di permafrost, tempestato di città che la notte diventano fantasmi, popolato di esseri che escono dai romanzi di Gogol'. Quella Russia, quella patria, è il paese di Vladimir Putin, presidente per la quarta volta. Continua a leggere l'articolo su List.
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Chi è Vladimir Putin? Su RadioList il titolare e Fabio Squillante hanno il menù: manzo alla Stroganoff, vodka, Kgb, il mestiere delle armi e il respiro profondo della Grande Madre Russia. Alzate il volume.
07
RadioList. Lo scacchista del Cremlino
Chi è Vladimir Putin? Presidente della Russia per la quarta volta, dipinto come un dittatore dall'Occidente, accusato di aver ordinato l'assassinio con il gas nervino di una spia russa nel Regno Unito, l'uomo del Cremlino è il leader politico più abile della scena mondiale. Dove va la Russia? Dalle origini ai giorni nostri, le radici storiche della Grande Madre Russia, la Chiesa, Stalin e il Kgb, lo scenario di duro confronto con gli Stati Uniti, l'attrazione verso il nemico di sempre, la Cina di Xi Jinping. Dialogo tra il titolare di List e Fabio Squillante, fondatore dell'Agenzia Nova. Ascolta RadioList.
RadioList, due parti news, una parte di musica, un twist di humour. A proposito di List, breve momento auto-celebrativo, senza prendersi sul serio: le ultime due puntate di RadioList sono nella top ten di iTunes. Ok, stop alle celebrazioni, vai con il Gin Martini, è l'ora giusta.
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Cose da non credere, siamo al paranormale via podcast. Detto questo, come vedete, tutto torna e il radar di List segue la rotta dei bombardieri. Mentre là fuori si muovono gli eserciti, l'Occidente sembra essersi smarrito nel bicchier d'acqua della crisi della sua democrazia. Vittima del suo distopico sistema di produzione e controllo del consenso. Catapultato a livelli esponenziali dalla finanza di Wall Street, l'Homo Algoritmicus progettato dalla Silicon Valley ha scoperto l'acqua calda: le campagne elettorali contemporanee si fanno "profilando" gli utenti dei social network. Che scoperta.
08
La privacy è finita
Facebook crolla a Wall Street. Facebook ha reso vulnerabili i dati personali di 50 milioni di americani. Cambridge Analytica ha usato quei dati personali degli utenti di Facebook per spingere la campagna elettorale di Trump. Facebook ha sospeso Cambridge Analytica. Ah, che sorpresa, davvero caschiamo tutti dalle nuvole, perbacco. E come pensate che si faccia la cosiddetta "profilazione" degli utenti? Leggendo la loro mano all'angolo di una strada? Da tempo su List (e in precedenza con una rubrica mensile su Prima Comunicazione tenuta per un paio d'anni) il titolare scrive che sulla privacy e i social network siamo alla fase "Houston, abbiamo un problema". Anzi, il problema è superato e siamo nella fase so tutto di te e fai come dico io. La navicella Apollo per tornare sulla terra dovrebbe spegnere i motori della Silicon Valley, cioè quella gigantesca fabbrica di dollari e di ineguaglianza. Continua a leggere l'articolo su List.
In aggiunta a questo viaggio del titolare nel magico mondo di Zucky, è altamente raccomandata la lettura di un altro articolo di Lorenzo Castellani che parte dalla serie tv Black Mirror (fantastica) e sbarca nella terra di mezzo dei social network: "Facebook e la politica vista da Black Mirror". Dopo la lettura... non accenderete più il computer per qualche giorno. Lo sentirete cigolare e ghignare con la voce di Vincent Price. Brrrr, oh sì, dai è l'ora di Thriller.
09
Zucky è sparito e ha bruciato 60 miliardi
Il brivido che sta provando il giovane Mark. Quello che si dipinge come un benefattore dell'umanità, Mark Zuckerberg, è diventato afono, non ha detto nulla sul caso Cambridge Analytica - che in realtà è il caso di Facebook - e l'azienda a Wall Street ha bruciato 60 miliardi di capitalizzazione in 48 ore. Ecco gli ultimi cinque giorni di quotazione, occhio ai volumi scambiati, in sala trading scorrono fiumi di panico:
Che cosa significa tutto questo? Che il caso Cambridge Analytica condurrà a una revisione delle norme sulla privacy e l'uso dei big data. Gli analisti pensano che questo possa limitare il business futuro dei giganti della Rete e dunque vendono il titolo. Poco male, Facebook dal 2013 a oggi ha fatto una cavalcata pazzesca in Borsa:
Stava sotto i 50 dollari nel 2013, ieri ha chiuso la quotazione al Nasdaq a 168.15 dollari. Hanno fieno in cascina per generazioni. E ci sono disastri peggiori. Quali? Che domande, quelli del cuore.
10
Scegliere il partner sbagliato
Quelli di Scientific American si sono messi in testa di risolvere il rompicapo di tutta la storia dell'umanità. Com'è possibile scegliere di amare il partner sbagliato, saperlo e continuare a andare avanti a testa bassa verso il muro di titanio? Non chiedete né il casco anti-urto né la risposta al titolare di List, siamo su un campo minato e la soluzione a questo tipo di problema qui è solo una: tre Gin Martini e passa tutto. Per quelli che proprio non vivono senza passare nel tormento di quella impossibile e dunque si vada fino in fondo e vediamo quanto sangue zampilla dal cuore e te l'avevo detto di lasciar perdere idiota che non sei altro/a, il titolare ha sullo scaffale un libretto ad alto voltaggio:
No, non è un manuale da posta del cuore, questo è un libro ultra-politico (qui l'edizione italiana), Horvat è un filosofo croato, ha capito che il motore che muove il mondo (cosa intuita qualche secolo fa dagli stilnovisti e da Dante Alighieri) è l'amore. Lui interpreta la faccenda psico-cardiaca a suo modo.
Per tutto il resto il titolare ha una cassa di Gin Martini.
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relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.