24 Agosto
Agli antipodi e necessario ai grillini. Voilà, Conte
Chiude a un bis con la Lega, lascia aperto quello con il Pd (che ha detto no). Perché questo avvocato che fa parte del sistema di potere è oggi irrinunciabile per il Movimento e Di Maio. Un viaggio di Maite Carpio nel gioco dei ruoli della politica tra establishment e populismo
Un sabato di fine agosto, anno 2019, il governo è in crisi, il premier dimissionario Giuseppe Conte è in Francia, a Biarritz, per il vertice del G7. Risponde alle domande dei giornalisti italiani sulla politica interna.
Conte e il governo giallo-verde:
Non rinnego l'esperienza politica con la Lega, ma quella stagione politica è per me chiusa e non si potrà riaprire.
Conte e il governo giallo-rosso:
Non credo sia una questione di persone, ma di programmi. Posso augurarmi per il bene del paese che i leader lavorino bene e lavorino insieme. Credo di poter indicare quali siano i temi di cui il Paese ha bisogno. Uomini e persone sono secondari.
Non c'è bis con la Lega. Potrebbe esserci il bis con il Pd. Per lui. Perché il Pd non vuole il bis di Conte.
E la Lega come commenta la sortita di Conte? Così:
Lo stesso Conte che per un anno ci ha aiutato a fermare i barconi e a chiudere i porti, in una settimana, passa dalla Lega al Pd? Che tristezza.
Che tipo, il Conte. L'avvocato del popolo che diventa il faro dei Cinque Stelle. Merita un passaggio da corrida. Tocca al socio spagnolo. Toros, olè.
Il non grillino geneticamente modificato
di Maite Carpio
È una bella contraddizione, se non altro, che la figura di Giuseppe Conte sia l’unica capace di radunare in torno a se stesso il consenso di tutte le anime che vagano in pena nella galassia del Movimento Cinque Stelle. C’è davvero dell’incredibile a pensare che l'esercito più agguerrito della politica italiana oggi scommetta su questo Don Chisciotte postmoderno che - tutto preso dai suoi ideali - riesce a invertire l'intreccio del Cervantes, scambiando i giganti (che tali non sono) per mulini a vento. Con tutto il rispetto per la persona di Conte, il paradosso (che ostenta quasi il ridicolo) è...
Un sabato di fine agosto, anno 2019, il governo è in crisi, il premier dimissionario Giuseppe Conte è in Francia, a Biarritz, per il vertice del G7. Risponde alle domande dei giornalisti italiani sulla politica interna.
Conte e il governo giallo-verde:
Non rinnego l'esperienza politica con la Lega, ma quella stagione politica è per me chiusa e non si potrà riaprire.
Conte e il governo giallo-rosso:
Non credo sia una questione di persone, ma di programmi. Posso augurarmi per il bene del paese che i leader lavorino bene e lavorino insieme. Credo di poter indicare quali siano i temi di cui il Paese ha bisogno. Uomini e persone sono secondari.
Non c'è bis con la Lega. Potrebbe esserci il bis con il Pd. Per lui. Perché il Pd non vuole il bis di Conte.
E la Lega come commenta la sortita di Conte? Così:
Lo stesso Conte che per un anno ci ha aiutato a fermare i barconi e a chiudere i porti, in una settimana, passa dalla Lega al Pd? Che tristezza.
Che tipo, il Conte. L'avvocato del popolo che diventa il faro dei Cinque Stelle. Merita un passaggio da corrida. Tocca al socio spagnolo. Toros, olè.
Il non grillino geneticamente modificato
di Maite Carpio
È una bella contraddizione, se non altro, che la figura di Giuseppe Conte sia l’unica capace di radunare in torno a se stesso il consenso di tutte le anime che vagano in pena nella galassia del Movimento Cinque Stelle. C’è davvero dell’incredibile a pensare che l'esercito più agguerrito della politica italiana oggi scommetta su questo Don Chisciotte postmoderno che - tutto preso dai suoi ideali - riesce a invertire l'intreccio del Cervantes, scambiando i giganti (che tali non sono) per mulini a vento. Con tutto il rispetto per la persona di Conte, il paradosso (che ostenta quasi il ridicolo) è che antropologicamente parlando, egli rappresenta l’antitesi del Dna grillino. Ma voi ve lo immaginate in piazza gridando un bel “Vaffa...” o alterandosi con i cappelli al vento sentendo le arringhe di Grillo o Di Battista? Non ci siamo! Anche quando ha attaccato duramente Salvini, non era credibile tanto sembrava educato. Ebbene questo grigio e omologato avvocato di Volturara Appula, provincia di Foggia (con il massimo rispetto per la bellissima regione) sarebbe l’unico che oggi riesce a contenere le faide interne del Movimento. Viene da domandarsi, come minimo, cosa sia successo. Come mai l'iconografia di chi voleva “aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno” si è così repentinamente trasformata?
Conte è a livello biologico alle antipodi dei Cinque Stelle, sta come l’ameba alla moffetta, e invece in questa crisi ingarbugliata, i partiti che negoziano per il nuovo governo si stanno giocando la faccia e altro nella difesa a oltranza della sua candidatura a presidente del Consiglio. Di Maio insiste con Zingaretti sul Conte bis - altrimenti non tratta - e lo difende pure Grillo, fino a zittire Fico e allontanare Di Battista. Ma cosa ha fatto Conte per raccattare tutto questo consenso? A livello politico niente di rilevante, certamente è più educato degli altri, piace al corpo diplomatico perche parla le lingue e conosce le buone maniere, tranquillizza la signora della porta accanto ma, sinceramente, che c’entra tutto ciò con l'impresa di riuscire a mantenere in piedi il Movimento di Grillo?
Sembra un paradosso e invece qualche buona ragione c’è. Conte è un corpo estraneo - un elemento geneticamente modificato - che serve come anticorpo a un sistema che per la prima volta guarda in faccia le proprie contraddizioni interne. Non è uno statista anche se provano a farlo passare come De Gaulle. L’avvocato del popolo è diventato l’avatar di Di Maio che lo manda avanti per fargli fare quello che lui vorrebbe fare ma non può. Cambia leggermente la modalità d'azione, ma l’essenza è la stessa. Se Luigi è inamidato, Giuseppe è impomatato, ma puzzano tutte due di eccesso di compostezza. E questo riguarda il rapporto di coppia ma gli altri esponenti dei Cinque Stelle, perché lo innalzano sugli altari della Patria? Forse aspettano che si metta a distribuire le figurine di Padre Pio e che dal suo pulpito compia il miracolo di mettere fine alla sciagura del secondo mandato? Non è uno scherzo, al gruppo dei dirigenti serve un’autorità super partes che li tiri fuori dal vicolo cieco dove si sono cacciato da soli (Grillo non può farlo più perché è diventato anch'egli parte del problema) e l’unico che hanno trovato per la bisogna è l'avvocato di Foggia. Anche l’altro giorno, dopo il tristissimo discorso al Senato, tutti a vantarsi: “Ah! Non pensavate che fosse così bravo! Vero? Vi ha sorpreso tutti per la bravura!”. Ci sarebbe da vergognarsi, due anni fa uno come Conte non avrebbe messo piede in una stanza (quanto meno in una piazza) piena di grillini per paura si essere lapidato dalle truppe più agguerrite. Ora lo considerano l’unico leader possibile, alla faccia del “cambiamento”.
La verità è che Conte, pur educato e gentile, politicamente parlando è irrilevante. Il suo De Profundis è stato un triste tentativo di rilancio di una già desolante candidatura nella versione originale , figuriamoci nel bis. Qualcuno si ricorda di quello che ha detto nel suo discorso in Senato se non gli insulti a Salvini (meritati per carità!) e le barzellette sul web? I grillini hanno bisogno di “normalizzarsi per un po’”, altrimenti rischiano di perdere la propria identità, e Conte serve a questo. Il perfetto “uomo senza qualità” che apre la scatoletta e si trova le sardine al posto del tonno.
Come mai “il più corretto di tutti” è l’unico a poter rappresentare e garantire oggi il Movimento più irriverente degli ultimi anni? Finalmente l’anti-establishment e la scorrettezza sono stati costretti a fare un passo indietro. Conte serve a questo. Ad azzerare il grande casino dove si sono cacciati e ricominciare da capo. Il che vuol dire che prima o poi diventerà anche il capro espiatorio.
Zingaretti ha detto no al Conte bis. E ha fatto bene. Vediamo quanto reggerà la spinta dell’avatar Conte perché Di Maio potrebbe già mollarlo in uno dei numerosi caminetti (anche se ora si vedono solo per mangiare la pizza, come sono cambiati i tempi!) che si tengono in queste ore. Si potrebbe perfino arrivare a sostenere l’alternativa di un candidato del Pd alla presidenza del Consiglio. Giuseppe Conte è più o meno come Victor Laszlo di Casablanca (già mi pento del paragone!), è un filtro. Quello pronto a immolarsi per la causa cantando con il cuore che va a gonfie vele la Marsigliese, un uomo elegante, tutto di un pezzo. Quello che garantisce la vera storia d’amore. Peccato che sia da un'altra parte.“We will have always Paris”, quella Parigi che un tempo i grillini citavano sognando la presa della Bastiglia.
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9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
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10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
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della
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l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
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Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.