26 Luglio
Aria de fogu. La cenere del Montiferru
Il disastro in Sardegna, un mondo divorato dalle fiamme. La parabola del disboscamento dell'isola, ieri, oggi e domani. Gli incendi si "tagliano", un passo di Grazia Deledda. Travaglio sbaglia figlio di papà. Draghi e Conte, scopri le differenze (nelle autobiografie). A che ora è la fine del mondo?
Che succede? Purtroppo qualcosa di vicino - nello spazio e nella mente - alla vita del titolare di List. Brucia il Montiferru. Sono più di ventimila ettari. Ho una grande tristezza nel cuore, perché non è la prima volta, perché questa è storia antica, perché tutto quello che s'è detto è un tragico dejà-vu. Stato d'emergenza, ricerca dei colpevoli, gli appelli alla solidarietà, Canadair, Europa, Vescovi, raccolte di fondi, la sardità. Gli animali intrappolati nelle stalle e nei recinti, pecore riverse al suolo che sembrano macabre sculture di un cataclisma venuto dal passato, cavalli immobili come se fossimo di fronte alla colata lavica di Pompei, perfino rifugi di cani e gatti vicino ai centri abitati sono stati inghiottiti dalle fiamme. Il paradiso perduto è qui sul Montiferru.
01
Un mondo in cenere
Grande è la volontà di provare a superare tutto questo, alla Clinica dei Due Mari, a Oristano, arrivano animali che ardono di dolore, un cane trovato a Cuglieri, ancora là, a difendere il gregge:
Aveva visto tutto, l'olivastro millenario di "Sa Tanca Manna", uno dei simboli di Cuglieri, ma non è sopravvissuto a questa tragedia.
Cristo e l'incendio sulla montagna di Santu Lussurgiu.C'è uno di quei dettagli che fa pensare alla distruzione del futuro, più di tutti: 500 alveari con 30 milioni di api sono minacciati, un piccolo ecosistema è andato in fumo in pochi giorni. La sparizione delle api è una delle assenze che emettono un rumore inquietante. Dove non ci sono api, non c'è vita.
Qui siamo nelle campagne di Cuglieri, dove l'incendio ha seminato morte nelle aziende agricole (Foto Ansa).Ho sentito il racconto disperato di una donna che ha salvato gli animali e la casa, tutti a spegnere l'incendio che minacciava di divorarli con le sue lingue di fuoco, ma in quella zona del monte, vicino a Sennariolo, "il bosco...
Che succede? Purtroppo qualcosa di vicino - nello spazio e nella mente - alla vita del titolare di List. Brucia il Montiferru. Sono più di ventimila ettari. Ho una grande tristezza nel cuore, perché non è la prima volta, perché questa è storia antica, perché tutto quello che s'è detto è un tragico dejà-vu. Stato d'emergenza, ricerca dei colpevoli, gli appelli alla solidarietà, Canadair, Europa, Vescovi, raccolte di fondi, la sardità. Gli animali intrappolati nelle stalle e nei recinti, pecore riverse al suolo che sembrano macabre sculture di un cataclisma venuto dal passato, cavalli immobili come se fossimo di fronte alla colata lavica di Pompei, perfino rifugi di cani e gatti vicino ai centri abitati sono stati inghiottiti dalle fiamme. Il paradiso perduto è qui sul Montiferru.
01
Un mondo in cenere
Grande è la volontà di provare a superare tutto questo, alla Clinica dei Due Mari, a Oristano, arrivano animali che ardono di dolore, un cane trovato a Cuglieri, ancora là, a difendere il gregge:
Aveva visto tutto, l'olivastro millenario di "Sa Tanca Manna", uno dei simboli di Cuglieri, ma non è sopravvissuto a questa tragedia.
Cristo e l'incendio sulla montagna di Santu Lussurgiu.C'è uno di quei dettagli che fa pensare alla distruzione del futuro, più di tutti: 500 alveari con 30 milioni di api sono minacciati, un piccolo ecosistema è andato in fumo in pochi giorni. La sparizione delle api è una delle assenze che emettono un rumore inquietante. Dove non ci sono api, non c'è vita.
Qui siamo nelle campagne di Cuglieri, dove l'incendio ha seminato morte nelle aziende agricole (Foto Ansa).Ho sentito il racconto disperato di una donna che ha salvato gli animali e la casa, tutti a spegnere l'incendio che minacciava di divorarli con le sue lingue di fuoco, ma in quella zona del monte, vicino a Sennariolo, "il bosco è uno scheletro" e "il pascolo non c'è più" e per fortuna ora "abbiamo trovato il fieno".
02
Aria de fogu
Questa è la vita, non quella che va su Instagram. I boschi possono rinascere, ma ci vogliono anni e anni, la fatica di vivere. E questa tragedia non basterà a far comprendere quanto sia unica questa terra, quanto ogni ettaro bruciato accorci la nostra esistenza.
Il monitoraggio dell'incendio visto dagli strumenti dell'elicottero dei vigili del fuoco (Foto Ansa)."Aria de fogu". A noi sardi basta osservare come si frange la luce per capire che cosa sta succedendo da qualche parte dell'isola. Non c'è bisogno di vedere levarsi il fumo all'orizzonte, è "aria de fogu" per il colore che assume il cielo, per il colpo del sole che cambia, tende all'improvviso verso un arancione velato, per il tramonto a cui manca il delicato tocco del rosa, per il giorno che si veste di un grigio che poi muta in atmosfera marziana. Prima è "aria de fogu", all'alba, quando la rugiada si tuffa nel mare, la foschia in banchi spezza ogni confine tra cielo e terra, fino a sposarsi con la sabbia, carezzare i fiori, allora si sente l'odore sinistro della morte, quell'onda prepotente di bruciato, chiudi gli occhi e puoi vedere avanzare piangente lo scheletro del bosco.
Montiferru, il nome possente, figlio del vulcano. Incastonato tra il Campidano di Oristano, la Planargia e il Marghine, un paesaggio che dal tuffo nell'acqua corre con un balzo in un luogo dove ancora si può vedere sua maestà il muflone. Dal mare alla montagna, da Is Arutas a San Leonardo Siete Fuentes, da San Giovanni di Sinis a Santu Lussurgiu, da Torregrande a Cuglieri, da Santa Caterina di Pittinuri a Bonarcado. Terra e mare. "Aria de fogu", senza un domani.
Qui svettavano lecci secolari, furono tagliati e bruciati dalla mano dell'uomo, cominciarono i fenici, i cartaginesi e i romani, e quella mano non si fermò più. La nostra era "l'isola del Grande Verde", oggi è poco più di una speranza per il domani, se ve ne fosse uno. Nell'Ottocento i saubaudi decisero di spianarla, per loro eravamo una colonia (e lo siamo ancora, colonizzati perfino dalla nostra classe politica senza onore, sardista sempre a parole, ma sarda mai nei fatti). I piemontesi furono spietati, quasi 600 mila ettari di bosco furono polverizzati in 50 anni (dal 1863 al 1910) per dare al Regno ciò che non poteva chiedere ad altri popoli. È tutto detto, scritto, annotato, chiosato e lasciato ai posteri.
Il futuro, l'oggi, cominciò in anni remoti e lo vide nel suo terrificante esito Antonio Gramsci con un articolo pubblicato sull'Avanti nel 1919:
L’Isola di Sardegna fu letteralmente rasa al suolo come per un’invasione barbarica. Caddero le foreste. Che ne regolavano il clima e la media delle precipitazioni atmosferiche. La Sardegna d’oggi, alternanza di lunghe stagioni aride e di rovesci alluvionali, l’abbiamo ereditata allora.
"Aria de fogu", diceva mio padre quando ero bambino. Oggi mi ritrovo a ripetere quella frase, sospesa come le scintille che divorano ogni cosa viva: "Aria de fogu", tutto diventa immoto.
Caddero le foreste. E quelle rimaste, bruciano. Il Montiferru in fiamme è una raffica di coltellate per chiunque ne abbia respirato l'incanto. È un viaggio da sottosopra, parti dalle coste del Sinis, attraversi i suoi paesi, scali la montagna in un gioco di curve che aprono le porte delle case di Cuglieri, Santu Lussurgiu, Seneghe, Bonarcado. Sono nomi che hanno un effetto proustiano per ognuno di noi, sollevano scosse telluriche di ricordi. "Aria de fogu", silenzio e brace sulla terra.
Puoi sorseggiare la strada che spalanca gli aranceti di Milis (il frutto dei monaci camaldolesi del XIII secolo), fermarti a pregare nel santuario di Nostra Signora di Bonacattu (fondazione nell'anno 1100), riprendere il viaggio e poi lasciare l'auto, puntare il passo verso la cascata d'acqua dell'Istrampu de sos Molinas e là scoprire che il tuo vivere quotidiano è un controsenso, sul tuo taccuino comincia e finisce la frase di Bruce Chatwin, rovesciata: "Che ci faccio lì?". Il continente, non è e mai sarà casa. "Aria de fogu".
Puoi curvare la rotta dallo Stagno di Cabras verso S'Archittu e Santa Caterina di Pittinuri, strada nord-occidentale sarda - da qui puoi cominciare a immaginare cosa fosse secoli fa "l'isola del Grande Verde" - sbucare dolcemente a Cuglieri, versante ovest del Montiferru, centro di studi teologici (qui c'era dal 1921 al 1971 la Pontificia Facoltà di Teologia, la prima fuori dalle mura di Roma), avamposto di nuraghi, ultimo viaggio di tombe di giganti, eternità di domus de janas. Vai avanti, lasci le mura di "Casteddu Ezzu" (la storia racconta che qui si rifugiò nel 1668 donna Francesca Zatrillas, marchesa di Sietefuentes e contessa di Cuglieri, accusata di aver complottato contro il vicerè e di aver ammazzato il marito, Agostino Castelvì, marchese di Laconi e Visconte di Sanluri, in un'imboscata organizzata dall'amante, Salvatore Aymerich, cadetto del conti di Villamar - il feudo, la corte e il delitto, che storia) e ti inoltri nella montagna, dove ti attendono le sorgenti di Siete Fuentes e l'abba ardente delle cantine delle famiglie di Santu Lussurgiu. Qui sgorgano le Sette fonti, siamo nella terra del bue rosso, del cavallo, spira sempre tra le vie del paese il soffio del galoppo de "sa Carrela ‘e nanti", cavalieri fiammeggianti. "Aria de fogu", stasera mentre il sole è intabarrato in un cielo grigio come "su cinixu", la cenere.
03
L'incendio nell'oliveto
"Aria de fogu", come si ferma il fuoco? Si taglia. "L'incendio nell'oliveto" è un romanzo di Grazia Deledda, ne ricordo un passo, fulminante:
C’è il fuoco nell’oliveta. Brucia la casa, bruciano gli olivi intorno: anzi la casa è già bruciata. Il padroncino Agostino e altri uomini accorsi tagliano le piante per fare uno spazio libero intorno all’incendio perchè questo non si estenda. Corri anche tu, Taneddu mio; cerca altri uomini e corri laggiù per aiutare a spegnere il fuoco.
—Tu sogni o dici la verità?— esclamò l’uomo, mentre Annarosa s’appoggiava tremando al muro senza poter parlare.
Allora Mikedda si riattorse con ira i capelli, volgendosi verso il contadino.
—Corri, ti dico. Che fai, lì? Si tratta d’aiutare i padroni. L’uomo esitò un istante: poi andò verso il cavallo che s’era messo al posto ove lo legava il padrone quando intendeva di ripartire presto, vi montò rapido, e uscito nella strada battè col piede alla porta del fabbro per avvertirlo che anche il suo oliveto era minacciato.
—Datemi una scure,—gridò.
Datemi una scure. Il fuoco si taglia. E per spezzarlo servono gli uomini e non gli aerei che aiutano a spegnerlo ma non fendono l'incendio che avanza e cambia direzione seguendo il capriccio del vento, non lo separano dagli alberi e dagli animali che sono morti, arsi vivi nella montagna. I boschi vanno curati, preparati a affrontare la minaccia del fuoco, serve un'altra mano dell'uomo, quella che alleva, quella che salva e previene. Cosa è mancato nell'incendio del Montiferru, lo sappiamo. È una storia antica, "aria de fogu".
04
Travaglio sbaglia figlio di papà
C'è altro? Una storia triste, il segno di una decadenza e di un livore che hanno superato il limite. Marco Travaglio ha definito Mario Draghi "figlio di papà" e nel farlo ha dimenticato un dettaglio che per un giornalista è tutto: Draghi ha perso il padre all'età di 15 anni. Il direttore del Fatto Quotidiano può esprimere tutte le idee che vuole, ma nel farlo dovrebbe almeno documentarsi. Non stiamo a discutere della sua passione per Giuseppe Conte (si tratta di qualcosa che va oltre il giornalismo, entriamo nella dimensione della parapsicologia), ma il modo in cui critica gli avversari, espone i fatti (sbagliati). Travaglio porta avanti un disegno che è il vero testo di scena di "Giuseppi", cioè rovesciare Draghi per vendicarsi di quella che il supremo conducator di Volturara Appula considera l'usurpazione dello scranno di Palazzo Chigi. In realtà, tutti sanno come sono andate le cose: Conte sfascia tutto quello che tocca, si è già esibito nel numero di demolizione in ben due governi (che guidava) e ora si sta impegnando a fondo con i Cinque Stelle.
Andiamo con ordine, mettiamo la domanda sul taccuino: chi era Giuseppe Conte prima di essere battezzato premier da Beppe Grillo? Prima di tutto, c'è una questione di forma che rivela la sostanza. È l'inchiostro usato che racconta chi non sa compilare la propria biografia (per assenza di materia prima) e chi invece non ha bisogno di spanderlo, l'inchiostro, perché parlano i fatti, ben elencati. Il primo è il caso di Conte, il secondo è quello di Draghi. Vediamo le biografie che hanno pubblicato sul sito internet del governo quando sono diventati premier. Rivelano molto del carattere più di quanto si immagini.
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Chi è Giuseppe Conte
Vediamo il curriculum dell'avvocato del popolo (è tornato quello, populista in versione manettara):
Giuseppe Conte è nato a Volturara Appula (FG) l’8 agosto 1964. Dopo aver conseguito la maturità classica (sessanta/sessantesimi), si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma (1988), con votazione 110 e lode/110. Dopo la laurea ha iniziato a svolgere attività di ricerca scientifica, come cultore della materia, afferendo alle cattedre di Diritto privato (prima) e di Diritto civile (dopo) del prof. Giovanni Battista Ferri, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza”. E’ stato borsista presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) nel periodo 1992- ’93 e, nel periodo tra il 1992 e il 2014, ha effettuato vari soggiorni di studio all’estero, svolgendo attività di ricerca giuridica presso vari istituti universitari, tra cui: Yale University (New Haven), Université Sorbonne (Paris), New York University (New York), Institute of Advanced Legal Studies (London). Nell’anno accademico 1997-1998 ha vinto il concorso come ricercatore di Diritto privato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze. Nel 2000 ha conseguito l’idoneità a professore associato di Diritto privato; due anni più tardi ha conseguito l’idoneità a professore ordinario di Diritto privato. Dal 2001 e sino al 2018 è stato titolare della cattedra di Diritto privato I e Diritto privato II nella Facoltà di Giurisprudenza (ora Dipartimento di Scienze Giuridiche) dell’Università di Firenze. Ha insegnato in varie università, tra cui: Università di Roma Lumsa (Corsi integrativi di Diritto privato); Università di Roma Tre (Corsi integrativi di Diritto privato); Università di Sassari (Diritto privato e Diritto civile); Università “Luiss” di Roma (Diritto privato); Università “San Pio V” di Roma (Diritto commerciale). Ha svolto l’attività di avvocato in materia di diritto civile e commerciale, maturando un’ampia esperienza anche in materia di arbitrati. Nel triennio 2012-2015 è stato componente dell’Arbitro Bancario e Finanziario (Collegio di Napoli) su designazione della Banca d’Italia. Nel 2013 e sino al marzo 2018 ha fatto parte del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, su designazione della Camera dei Deputati. È stato componente di varie commissioni di studio; è membro di varie associazioni e società scientifiche, italiane e straniere; è componente del comitato di direzione e del comitato scientifico di varie riviste giuridiche, italiane e straniere.
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Sono 2432 caratteri (al quale inoltre fa seguire un fluviale elenco di pubblicazioni giuridiche che non ha letto nessuno) da cui si evincono l'ansia di apparire qualcuno (che non c'è) e una sola cosa: insegna diritto privato e fa l'avvocato.
06
Chi è Mario Draghi
La biografia di Mario Draghi è la seguente:
Mario Draghi è Presidente della Banca Centrale Europea da novembre 2011 a novembre 2019. In qualità di Presidente è a capo del Consiglio direttivo e del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea e presiede il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico. E’ anche membro del Consiglio di Amministrazione della Banca dei Regolamenti Internazionali. Dal 2006 a ottobre 2011 ricopre la carica di Governatore della Banca d’Italia. Nell’aprile del 2006 viene eletto Presidente del Financial Stability Forum, poi divenuto Financial Stability Board, carica che ricopre fino a novembre 2011. Prima di essere nominato Governatore della Banca d’Italia, dal 2002 al 2005 Mario Draghi è Vice Chairman e Managing Director di Goldman Sachs International. E’ Direttore Generale del Tesoro (1991-2001), Presidente del Comitato Economico e Finanziario della Comunità Europea (2000-2001) e Presidente del Working Party 3 dell’OCSE (1999-2001). Dal 1984 al 1990 è Direttore Esecutivo della Banca Mondiale. Fino al 1990 è Professore Ordinario di Economia presso l’Università di Firenze. Si laurea presso l’Università di Roma nel 1970 e nel 1977 consegue il dottorato di Ricerca in Economia presso il Massachusetts Institute of Technology.
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Sono 1221 caratteri in tutto per descrivere quello che è stato (e che è) uno degli uomini più influenti del mondo. E non è "un figlio di papà", è un ragazzo che non ha potuto avere la gioia del padre nel periodo più bello per essere genitori, quello in cui quel piccolo amore eterno diventa grande e entra nell'arena della vita per realizzare i suoi sogni. È in quel momento che c'è bisogno del padre.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con una previsione che viene dal passato, aggiornata oggi per il futuro.
07
A che ora è la fine del mondo?
Leggo la newsletter di Bloomberg Opinion: "La settimana scorsa sulla costa orientale la luna è diventata rosso sangue. Gli uccelli cadono dal cielo. I miliardari stanno costruendo freneticamente dei razzi per fuggire dal pianeta. Sembra tutto un po' apocalittico, e forse è giusto così: il mondo è devastato da siccità, inondazioni, incendi, fame, peste, ancora peste, sconvolgimenti politici. Si potrebbe dire che il mondo ha già attraversato apocalissi in passato. Due guerre mondiali e la pandemia del 1918. Così come la peste nera nel XIV secolo. L'umanità passa attraverso queste cose ogni tanto, e lo storico Niall Ferguson nota che i disastri naturali e quelli causati dall'uomo si alimentano a vicenda". Uhm, siamo ottimisti stasera.
Nel 1972 un team di studiosi del Mit realizzò uno studio, pubblicato dal Club di Roma, che diceva sostanzialmente questo: gli attuali tassi di crescita e consumo diventeranno insostenibili entro l'anno 2100. Furono presi in esame cinque fattori: aumento della popolazione, produzione agricola, esaurimento delle risorse non rinnovabili, produzione industriale e tassi inquinamento. Le cose in quella previsione non andavano bene e in effetti stanno andando male. Con una speranza: l'uomo può ancora prosperare sulla Terra se trova un equilibrio. Sembra facile, ma questa è proprio la parte che non funziona, l'auto-controllo dei propri istinti. Cinquant'anni dopo, una manager della società di consulenza KPMG (che ha pubblicato lo studio uscito sullo Yale Journal of Industrial Ecology ) ha ripreso le orme di quello studio e aggiornato le previsioni: la data del collasso del sistema si è perfino accorciata al 2040. Andrà così? Non lo sappiamo, ma lo stress è visibile. Insomma, confermo che viviamo tempi interessanti. Forse troppo. Andiamo a nanna. Domani è un altro giorno (forse).
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l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.